Ago 2014
03
La notte della memoria. A 70 anni dalla distruzione dei ponti di Firenze.

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Alle ore 21.00, nei Giardini di Boboli (ingresso libero da Piazza Pitti, Cortile dell’Ammannati), una serata straordinaria di letture, documentari, interventi teatrali per ricordare la notte di 70 anni fa quando tutti i ponti, eccetto Ponte Vecchio, ed i quartieri adiacenti a quest’ultimo sulle entrambe le rive (Por Santa maria, Borgo San jacopo, via Guicciardini, via Bardi) vennero fatti esplodere con le mine dalle truppe di occupazione nazista, arrecando un danno enorme al patrimonio culturale e storica della città e segnando un trauma ulteriore per la popolazione in quelle tremende giornate.

Per questo, in occasione del settantesimo anniversario di quella distruzione, la Direzione del Giardino di Boboli, insieme a Arca Azzurra Teatro organizza  “La notte della memoria”. Proprio il polmone verde granducale, infatti, nei giorni salienti del passaggio della guerra e della liberazione di Firenze, fu rifugio per migliaia di fiorentini sfollati dalle loro abitazioni dell’Oltrarno.

Declinata attraverso proiezioni di immagini fotografiche e filmografiche, letture di documenti storici in gran parte inediti tratti da diversi archivi e momenti teatrali dello spettacolo “Agosto ’44 La Notte dei Ponti” scritto da Ugo Chiti e Massimo Salvianti e a cura di Arca Azzurra Teatro, la serata si pone l’obiettivo di rievocare la verità storica degli argomenti e degli accadimenti di quel difficile, campale periodo.
Infatti l’appuntamento avrà il ritmo della cronaca appassionata dei giorni che precedettero e seguirono la liberazione di Firenze, città simbolo che si fa emblema delle sofferenze, dei piccoli e grandi eroismi, degli  straordinari e minimi avvenimenti di tutte le città e i paesi d’Italia impegnati nella lotta contro l’occupazione nazifascista.

Il dramma e i drammi della guerra, in questi giorni purtroppo ancora di stretta attualità, saranno al centro di tutto, lo sfregio crudele inferto alla città dai tedeschi, con l’abbattimento dei ponti sull’Arno, compreso quel Ponte a Santa Trinita, capolavoro tardo rinascimentale costruito su disegno di Michelangelo, che nel momento della distruzione sembra quasi voler resistere, opporsi, e che crollerà solo dopo che per tre volte gli artificieri tedeschi l’avranno letteralmente e completamente avvolto nell’esplosivo.

L’iniziativa è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, dal Comune di Firenze e dal Museo Giardino di Boboli, con la collaborazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux, dell’Istituto Luce Cinecittà S.r.l., della Mediateca dell’Unione Comuni Montani del Casentino, dell’Arca Azzurra Teatro, di Rete Toscana Classica, della Ditta Imaginem, del Maggio Musicale Fiorentino e di Firenze Musei.

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