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Fondazione Luciano Bianciardi

Sede e contatti
Via De Petris, 32/34 – 58100, Grosseto
Tel. 0564 412732
E-mail: info@fondazionebianciardi.it
Sito web: http://www.fondazionebianciardi.it/

Organi direttivi
Consiglio d’amministrazione: Massimiliano Marcucci, Roberta Giorgi, Luciana Bianciardi, Cristina Citerni, Tiberio Gazzei, Fabrizio Guasconi, Rossano Marzocchi, Paola Mauri, Paola Vaselli
Comitato scientifico: Lucia Matergi, David La Mantia, Laura Ciampini, Sacha Naspini , Stefano Adami, Luciana Bianciardi, Arnaldo Bruni, Fabio Canessa, Giuseppe Corlito, Massimiliano Marcucci, Giuseppe Orfino
Collegio dei sindaci revisori: Marianna Festeggiato, Lucio Moroni

Breve storia, finalità e patrimonio
La Biblioteca e l’Archivio sono frutto di un’opera di costruzione progressiva. Soprattutto per la parte relativa alle carte di Luciano Bianciardi, il compito procede lentamente, perché la sofferta biografia dello scrittore ha portato alla dispersione dei materiali che vanno ora rintracciati uno ad uno.
Attualmente, per la sezione bianciardiana, sono stati raccolti carteggi, foto ed altro materiale per circa 250 documenti, il cui lavoro di ricerca e di raccolta ha fino ad ora costretto al rinvio di quello di schedatura.
Particolarmente importante, in tale condizione, risulta la collaborazione degli amici di Bianciardi o dei loro familiari e la Fondazione fa appello a quanti, non ancora contattati, possano fornire documentazione o indizi, testimonianze.
Accanto al lavoro di raccolta delle carte di Luciano Bianciardi, è stata avviata la costruzione di una biblioteca specializzata, primo passo necessario per fare della Fondazione, com’è del resto nei suoi intenti programmatici, il centro più attrezzato, per studiare al meglio lo scrittore grossetano.
Ad oggi il catalogo contiene 1200 schede bibliografiche, relative soprattutto ad opere di e su Bianciardi, sue traduzioni e testi in originale, antologie a cui ha collaborato, opere in cui è citato come personaggio, estratti vari.
Le opere in periodici (in prevalenza ritagli e fotocopie) sono, invece, oltre ottocento quelle di Bianciardi e circa millecento quelle su Bianciardi.
Sono state poi raccolte, grazie anche allo specifico Premio bandito per la prima volta nel 1997, 24 tesi di laurea su Luciano Bianciardi, provenienti da ogni parte d’Italia. Sono poi conservate nella Biblioteca della Fondazione anche tesi sulla letteratura italiana del Novecento e sulla storia locale.
Un’altra importante serie di volumi è quella sulla storia locale del Novecento, che permette di far luce, in particolare, sui decenni in cui Bianciardi si è formato ed ha operato. A questo scopo, risultano utilissimi anche i fondi di due intellettuali grossetani: Tullio Mazzoncini e Mario Terrosi. Il primo, donato in fotocopia dalla figlia Marta, è costituito da una serie di articoli, usciti per lo più su “La Nazione”, che coprono un periodo che va dal 1961 al 1977. Il secondo, fatto gentilmente fotocopiare da Terrosi, comprende i materiali più svariati (ritagli di giornale, fotografie, disegni, annunci pubblicitari, ecc.), riguardanti tutto il suo percorso culturale.
Non mancano, poi, raccolte di testi che documentano, in qualche modo, gli interessi, le attività e i percorsi di ricerca della Fondazione: le più significative, anche perché continuamente aggiornate, sono quelle sulle tematiche dell’istruzione e dell’aggiornamento degli insegnanti e quella sui fenomeni della globalizzazione, della crisi dello Stato nazionale e della trasformazione del sapere.
Il settore della biblioteca che, in quest’ultimo periodo, ha conosciuto l’incremento più consistente è quello legato alla costruzione del Fondo Autori Contemporanei, curato da Giovanna Leoni e Tiziana De Rosa. Grazie al diretto coinvolgimento di poeti e scrittori contemporanei, si è già potuto acquisire una discreta quantità di materiali, anche qualitativamente rilevanti. Gli autori hanno collaborato al progetto inviando materiale edito, anche di difficile reperibilità (edizioni esaurite, edizioni d’arte, plaquettes), materiale inedito e una notevole quantità di articoli, recensioni, saggi, note critiche sia di loro stessi che di altri autori sulla loro opera. Molto consistente l’area dedicata alla poesia contemporanea, con particolare riguardo alla poesia italiana; interessanti le sezioni di letteratura al femminile, di produzione dialettale e di narrativa.
Di più recente costituzione è il “Fondo Riviste Contemporanee”, che raccoglie le riviste di cultura inviate alla Fondazione.
Nell’Archivio sonoro risultano disponibili alcuni filmati di repertorio, della RAI e della Televisione Svizzera Italiana, con e su Bianciardi, nonché programmi radiofonici e servizi più recenti sullo scrittore e sulle varie iniziative che lo riguardano. Vi si trovano, poi, le registrazioni che documentano le varie attività della Fondazione nel corso del tempo (convegni, presentazioni, seminari, ecc.) e una serie di testimonianze orali raccolte prevalentemente tra gli amici e i conoscenti del Bianciardi del periodo grossetano: 27 interviste in tutto, di cui 12 in video.




Archivio di Stato di Grosseto

Sede e contatti
Piazza Ettore Socci, 3 – 58100 Grosseto
Tel. 0564-24576; 421947
Fax 0564-418158
E-mail: as-gr@beniculturali.it / mbac-as-gr@mailcert.beniculturali.it
Sito web: http://www.asgrosseto.beniculturali.it/
Orario: Lunedì – Giovedì: 8,00 – 18,00; Martedì – Mercoledì e Venerdì: 8,00 – 14,00; Sabato: 8,00 – 13,45

Organi direttivi
Direttore: Angelo Allegrini

Breve storia
L’Archivio di Stato di Grosseto nacque come sezione dell’Archivio di Stato di Siena nel 1958, stabilendo la sua sede provvisoria in Via Damiano Chiesa n° 53 in un edificio dell’Amministrazione provinciale di Grosseto. Sotto la direzione di Vittorio Petroni fu avviata la ricerca delle fonti storiche per costituire il primo nucleo del nascente Istituto, operazione che si rivelò particolarmente difficile a causa della dispersione e degli ingenti danni subiti dal patrimonio archivistico grossetano con i bombardamenti alleati sulla città durante la seconda guerra mondiale e con la rovinosa alluvione del fiume Ombrone del 2 novembre 1944. L’Istituto acquisì la propria autonomia giuridica con D.P.R. n° 1409 del 30 settembre 1963, in conformità con la normativa che stabiliva la creazione di un Archivio di Stato in ogni capoluogo di Provincia.

Patrimonio
Il patrimonio storico dell’Archivio di Stato di Grosseto è costituito da circa 50.000 unità, e copre un arco cronologico che va dalla metà del secolo XVIII sino alla metà del XX. Documenti e serie più antichi che risalgono alla fine del XV secolo, si possono trovare in alcuni fondi archivistici come gli Estimi (Libri della Lira), le Magistrature giudiziarie ed i Comuni. Nell’Istituto sono conservate anche 14 pergamene, 12 di queste, riguardano il territorio di Civitella-Paganico (anni 1335-1520). Le altre 2 pergamene sono state rintracciate nel fondo Tribunale di Grosseto (anni 1785, 1797). Tale patrimonio è articolato in fondi, l’insieme, cioè, delle carte politiche, amministrative e giudiziarie a noi pervenute dal Granducato di Toscana, dagli uffici provinciali statali e da enti pubblici legati al territorio, a cui si aggiungono alcuni archivi privati.
L’insieme dei complessi documentari conservati nell’Archivio di Stato di Grosseto sono consultabili in loco per mezzo degli strumenti di ricerca tradizionali come inventari ed elenchi, oppure in rete, attraverso il Sistema informativo degli Archivi di Stato in cui sono stati inseriti i dati descrittivi del materiale.




Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISGREC)

Logo Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea

Logo Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea

Sede e contatti
Via De’ Barberi 61, 58100 Grosseto
Tel e fax: 0564.415219
E-mail: segreteria@isgrec.it
Sito web: https://www.isgrec.it/
Orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì 15-18; martedì e giovedì 9-13 e 15-18.

Organi direttivi
Presidente: Paolo Passaniti

Vice Presidenti: Lio Scheggi e Stefano Campagna

Direttrice: Ilaria Cansella

Consiglio direttivo:  Enrico Acciai, Flavio Agresti, Stefano Campagna, Roberto Costantini, Vinzia Fiorino, Marco Grilli, Giacomo Pacini, Paolo Passaniti, Lio Scheggi, Elena Vellati, Luigi Zannetti

Responsabile del Centro Documentazione Donna: Barbara Solari.

Responsabile della didattica: Elena Vellati, insegnante comandata dal MIUR.

Responsabile della Bibilioteca: Riccardo Lucetti.

Breve storia e finalità
L’Isgrec è nato nel 1993 con finalità di conservazione e valorizzazione scientifica di materiali archivistici e bibliotecari relativi alla storia contemporanea. Tra i suoi compiti principali, la ricerca e la divulgazione storica. Svolge attività didattica, in collaborazione con istituzioni scolastiche, in attuazione della Convenzione INSMLI-MIUR. Offre un servizio culturale di consultazione, consulenza, prestito bibliotecario e interbibliotecario attraverso apertura al pubblico di biblioteca, emeroteca e archivio per 40 ore settimanali.

Patrimonio

Biblioteca
La consistenza del patrimonio librario è di circa 20.000 volumi, suddivisi in 13 sezioni. Sono presenti fondi librari aggregati ad archivi. L’istituto fa parte della Rete Grossetana Biblioteche Archivi Centri di Documentazione (GROBAC); il catalogo è consultabile a questa pagina

L’ISGREC possiede esemplari di circa 260 periodici tra riviste specializzate di storia e studi sociali (25 in abbonamento corrente), riviste di aggiornamento bibliografico, periodici legati alla realtà locale, collezioni di vari periodici e quotidiani pubblicati tra la fine del sec. XIX e la metà del XX.
L’Istituto ha al proprio interno un Centro Documentazione Donna, biblioteca specializzata in studi di genere. Dell’emeroteca fanno parte alcune testate storiche in collezione completa, come Dwf, Memoria, Via Dogana e Lapis.

Archivio
L’archivio ha una consistenza di 110 m. lineari; i fondi conservati sono legati alla storia recente del territorio grossetano e rappresentano aspetti diversi della società e della cultura dagli anni Quaranta ad oggi. Si segnalano tra gli altri i seguenti fondi archivistici (i primi 5 con inventario digitale): Anpi di Grosseto, CPLN di Grosseto e del Cln di Manciano, Resistenza in Maremma, Federazione provinciale del PCI/PDS, Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Grosseto, Enaoli, Aristeo Banchi, Angelo Rossi. Tra i fondi di persona, molto prestigiosi e ricchi sono quelli di Francesco Chioccon, Antonio Meocci, Carlo Ricchini e del costruttore edile Marino Egisti.

Risorse digitali
Dal 2006 il sito dell’istituto è: www.isgrec.it. Altri spazi internet per mostre virtuali e prodotti multimediali sono:

 




Fondazione Memorie Cooperative

Sede e contatti
Sede Principale: Archivio Storico di Unicoop Tirreno Via Liguria, 1 – 58027 Ribolla (GR)
Tel: 0565.24891/892 Fax. 0565.252697
Sede secondaria: Uffici di Livorno, Via A. Lampredi, 45 – 57121 Livorno (LI)
Tel: 0586.425591
E-mail: segreteria@memoriecooperative.it
archivio.storico@unicooptirreno.coop.it
Sito web:
http://www.memoriecooperative.it/archivio-storico/
L’Archivio è aperto al pubblico nei giorni di martedì e mercoledì con il seguente orario: mattina: 10.00 – 13.00 pomeriggio: 14.30 – 16.30

Organi direttivi
Consiglio di sorveglianza: Sergio Costalli (Presidente), Simonetta Radi (Vice Presidente), Stefano Veglianti, Gianna Sciarrini, Mario Scarpellini, Gaetana Aufiero, Giulio Balocchi
Comitato di gestione: Sergio Costalli (Presidente), Claudia Rossi (Vice Presidente), Massimo Favilli, Francesca Mencuccini, Stefano Fabbri
Direttore: Alessandro Batistoni
Revisore Unico: Pasquina Corsi
Direttore Scientifico: Enrico Mannari
Segretario Generale: Fabio Guidi

Breve storia e finalità
Unicoop Tirreno è una cooperativa nata con il nome di ‘La Proletaria’ nel 1945 a Piombino e oggi presente su tutta la fascia tirrenica (Toscana, Lazio, Umbria, Campania). Sin dai primi anni ’80 la cooperativa diede il via ad un primo intervento di recupero ed inventariazione del proprio materiale documentario, conclusosi nel 1997. Dal 2008 è iniziato il secondo intervento, che ha portato l’anno successivo all’inaugurazione dell’Archivio Storico di Unicoop Tirreno, con sede a Ribolla. Il patrimonio documentario ha ottenuto nel corso del tempo due dichiarazioni di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.

Nel 2011 è nata la Fondazione Memorie Cooperative, con lo scopo di valorizzare il patrimonio dell’Archivio Storico, e occuparsi della ricerca e dello studio del materiale documentario sulla storia del movimento cooperativo. Per perseguire questi scopi la Fondazione ha messo in campo in questi ultimi anni numerose iniziative che vanno dai progetti didattici con le scuole all’opera di promozione,ricerca e divulgazione della storia cooperativa.

Il sito www.memoriecooperative.it si propone l’ambizioso obiettivo di costituire un tavolo di lavoro e di discussione tra gli esponenti e gli studiosi della cultura cooperativa; nelle sue pagine si possono trovare sezioni e contenuti legati alla valorizzazione dei documenti e delle testimonianze, al racconto in termini di rigorosa ricerca storica di fatti e concetti della cultura cooperativa, una sezione di contributi d’attualità e un focus di approfondimento tematico.

Patrimonio
L’Archivio Storico di Unicoop Tirreno può essere definito un archivio di concentrazione: esso raccoglie infatti archivi di soggetti diversi, ovvero le molte cooperative che in vari momenti e attraverso varie vicissitudini si sono fuse o sono state incorporate in quella che oggi è Unicoop Tirreno. L’intervento di inventariazione e riordino ha portato alla pubblicazione di una banca dati che si può oggi trovare nel sito www.memoriecooperative.it.

Sono state create quattro diverse sezioni. Le prime tre sezioni accolgono tutta la documentazione che è stata descritta e ordinata nel primo intervento archivistico (la prima comprende la documentazione di tutte le cooperative incorporate da La Proletaria di Piombino; la seconda è relativa agli organismi consortili di tipo provinciale; la terza riguarda la documentazione della Cooperativa di Consumo La Proletaria di Piombino), mentre nella quarta è raccolto tutto il materiale che costituisce il secondo versamento, riguardante la documentazione prodotta in epoca più recente.

Il materiale documentario è molto eterogeneo: per fare qualche esempio si possono citare verbali di consigli di amministrazione, di assemblee dei soci, bilanci, inventari, libri paga, volantini, manifesti, audiocassette, video e molto altro. Una trattazione a parte merita la parte fotografica. Si tratta di materiale molto consistente (sono stati contati più di 12.000 scatti) e sono una testimonianza preziosa dell’attività delle cooperative nei vari territori, tracce di iniziative, di luoghi, fatti, persone, lavoratori ripresi nelle loro occupazioni e nei momenti di svago.