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Biblioteca di Area umanistica dell’Università di Siena – Sede di Arezzo

Sede e contatti
Indirizzo: Campus del Pionta – Viale Cittadini 33, Arezzo
Telefono: 0575 926289 / Fax: 0575 926306
E-mail: direzione.bma@unisi.it
Sito web: http://www.sba.unisi.it/bauma
Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì 8.30-19.30

Organi direttivi
Responsabile: Luca Lenzini

Breve storia e finalità
La biblioteca, istituita nel 1970, si è orientata verso la raccolta di materiale documentario per le esigenze di studio e di ricerca dell’allora Facoltà di Magistero, in ambito linguistico, pedagogico, sociologico, letterario, storico, filosofico, artistico, socio-antropologico.
Il nucleo storico delle raccolte si è arricchito, nel 2002, dei fondi provenienti dai dipartimenti aretini, dando luogo a una raccolta composta da sezioni tematicamente e formalmente strutturate e altre, pur tematicamente coerenti, inglobate nella raccolta generale.
Al primo gruppo appartengono i fondi speciali, delle sezioni: Grand tour, Letteratura di viaggio, Fondo aretino, Fondo antico. Al secondo gruppo si possono ricondurre importanti nuclei tematici, come quello delle scienze della formazione, delle lingue (tra le quali anche russo, cinese e arabo), delle scienze umane, degli studi di genere, ecc.
Un caso a parte è quello rappresentato dai doni, raccolte la cui identità risiede negli studi e nelle ricerche del donatore, che ne ha determinato genesi e sviluppo. Tra questi si segnalano i Fondi Brezzi, Felici, Gianni, Lo Cascio, Pascucci, Renzi, Sancipriano.
Le tradizionali collezioni a stampa si integrano con i documenti disponibili in formato digitale, attraverso la consultazione della piattaforma unica di ricerca OneSearch.

Attualmente la biblioteca sviluppa le proprie collezioni coordinandosi con le esigenze scientifiche e didattiche espresse dai principali corsi di studio attivati presso il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale, e continuando il completamento delle collezioni storiche.
La biblioteca provvede ad acquistare, in copia cartacea o digitale, tutti i testi inseriti nei programmi dei corsi attivati nella sede di Arezzo.
La biblioteca dispone di ampi spazi per lo studio e la ricerca. Nelle sale di lettura, tutte a carattere tematico, ed in gran parte dello spazio aperto al pubblico, è collocato il materiale librario a scaffale aperto, al quale l’utente può accedere liberamente, depositando negli appositi carrelli i documenti consultati.

Patrimonio
La Biblioteca possiede oltre 125.000 monografie cartacee e 1000 periodici, tra cartacei e digitali, circa 200 dei quali in corso di abbonamento o continuativamente donati, specializzati nelle discipline linguistiche, pedagogiche, letterarie, storiche, artistiche, socio-antropologiche, filosofiche.
Gli ultimi fascicoli dei periodici correnti sono liberamente consultabili dagli utenti negli espositori del corridoio principale della Biblioteca, disposti per argomento. Per consultare le annate arretrate dei periodici correnti e per i titoli dismessi, conservati nei depositi, è necessario rivolgersi al personale del Front-office. I periodici sono esclusi dal prestito.
La Biblioteca dispone di una mediateca, con accesso dalla Sala dei Grandi, attrezzata per la visione di documenti audiovisivi e sonori (film, documentari, spettacoli teatrali, opera e musica classica), anche in formato VHS.
I documenti, collocati nella stanza per una immediata visibilità, sono ricercabili, come gli altri documenti, all’interno della piattaforma OneSearch.
È possibile visionare anche materiale non di proprietà della Biblioteca.




Fondazione Luciano Bianciardi

Sede e contatti
Via De Petris, 32/34 – 58100, Grosseto
Tel. 0564 412732
E-mail: info@fondazionebianciardi.it
Sito web: http://www.fondazionebianciardi.it/

Organi direttivi
Consiglio d’amministrazione: Massimiliano Marcucci, Roberta Giorgi, Luciana Bianciardi, Cristina Citerni, Tiberio Gazzei, Fabrizio Guasconi, Rossano Marzocchi, Paola Mauri, Paola Vaselli
Comitato scientifico: Lucia Matergi, David La Mantia, Laura Ciampini, Sacha Naspini , Stefano Adami, Luciana Bianciardi, Arnaldo Bruni, Fabio Canessa, Giuseppe Corlito, Massimiliano Marcucci, Giuseppe Orfino
Collegio dei sindaci revisori: Marianna Festeggiato, Lucio Moroni

Breve storia, finalità e patrimonio
La Biblioteca e l’Archivio sono frutto di un’opera di costruzione progressiva. Soprattutto per la parte relativa alle carte di Luciano Bianciardi, il compito procede lentamente, perché la sofferta biografia dello scrittore ha portato alla dispersione dei materiali che vanno ora rintracciati uno ad uno.
Attualmente, per la sezione bianciardiana, sono stati raccolti carteggi, foto ed altro materiale per circa 250 documenti, il cui lavoro di ricerca e di raccolta ha fino ad ora costretto al rinvio di quello di schedatura.
Particolarmente importante, in tale condizione, risulta la collaborazione degli amici di Bianciardi o dei loro familiari e la Fondazione fa appello a quanti, non ancora contattati, possano fornire documentazione o indizi, testimonianze.
Accanto al lavoro di raccolta delle carte di Luciano Bianciardi, è stata avviata la costruzione di una biblioteca specializzata, primo passo necessario per fare della Fondazione, com’è del resto nei suoi intenti programmatici, il centro più attrezzato, per studiare al meglio lo scrittore grossetano.
Ad oggi il catalogo contiene 1200 schede bibliografiche, relative soprattutto ad opere di e su Bianciardi, sue traduzioni e testi in originale, antologie a cui ha collaborato, opere in cui è citato come personaggio, estratti vari.
Le opere in periodici (in prevalenza ritagli e fotocopie) sono, invece, oltre ottocento quelle di Bianciardi e circa millecento quelle su Bianciardi.
Sono state poi raccolte, grazie anche allo specifico Premio bandito per la prima volta nel 1997, 24 tesi di laurea su Luciano Bianciardi, provenienti da ogni parte d’Italia. Sono poi conservate nella Biblioteca della Fondazione anche tesi sulla letteratura italiana del Novecento e sulla storia locale.
Un’altra importante serie di volumi è quella sulla storia locale del Novecento, che permette di far luce, in particolare, sui decenni in cui Bianciardi si è formato ed ha operato. A questo scopo, risultano utilissimi anche i fondi di due intellettuali grossetani: Tullio Mazzoncini e Mario Terrosi. Il primo, donato in fotocopia dalla figlia Marta, è costituito da una serie di articoli, usciti per lo più su “La Nazione”, che coprono un periodo che va dal 1961 al 1977. Il secondo, fatto gentilmente fotocopiare da Terrosi, comprende i materiali più svariati (ritagli di giornale, fotografie, disegni, annunci pubblicitari, ecc.), riguardanti tutto il suo percorso culturale.
Non mancano, poi, raccolte di testi che documentano, in qualche modo, gli interessi, le attività e i percorsi di ricerca della Fondazione: le più significative, anche perché continuamente aggiornate, sono quelle sulle tematiche dell’istruzione e dell’aggiornamento degli insegnanti e quella sui fenomeni della globalizzazione, della crisi dello Stato nazionale e della trasformazione del sapere.
Il settore della biblioteca che, in quest’ultimo periodo, ha conosciuto l’incremento più consistente è quello legato alla costruzione del Fondo Autori Contemporanei, curato da Giovanna Leoni e Tiziana De Rosa. Grazie al diretto coinvolgimento di poeti e scrittori contemporanei, si è già potuto acquisire una discreta quantità di materiali, anche qualitativamente rilevanti. Gli autori hanno collaborato al progetto inviando materiale edito, anche di difficile reperibilità (edizioni esaurite, edizioni d’arte, plaquettes), materiale inedito e una notevole quantità di articoli, recensioni, saggi, note critiche sia di loro stessi che di altri autori sulla loro opera. Molto consistente l’area dedicata alla poesia contemporanea, con particolare riguardo alla poesia italiana; interessanti le sezioni di letteratura al femminile, di produzione dialettale e di narrativa.
Di più recente costituzione è il “Fondo Riviste Contemporanee”, che raccoglie le riviste di cultura inviate alla Fondazione.
Nell’Archivio sonoro risultano disponibili alcuni filmati di repertorio, della RAI e della Televisione Svizzera Italiana, con e su Bianciardi, nonché programmi radiofonici e servizi più recenti sullo scrittore e sulle varie iniziative che lo riguardano. Vi si trovano, poi, le registrazioni che documentano le varie attività della Fondazione nel corso del tempo (convegni, presentazioni, seminari, ecc.) e una serie di testimonianze orali raccolte prevalentemente tra gli amici e i conoscenti del Bianciardi del periodo grossetano: 27 interviste in tutto, di cui 12 in video.




Biblioteca comunale di Buggiano

Sede e contatti
Corso Indipendenza, 105 – 51011 Borgo a Buggiano (Pistoia)
Telefono e fax: 0572.33553
E-mail: biblioteca@comune.buggiano.pt.it
Sito web: http://www.comune.buggiano.pt.it/ComSServizio.asp?Id=132&IdS=145
http://biblio.comune.pistoia.it/library/Buggiano/
Orari di apertura:
Orario invernale (dal 16/9 al 15/06): lunedì: 14,30-19; martedì: 9-13 e 14,30-19; mercoledì: 9-13; giovedì: 9-13 e 14,30-19; venerdì: 9-13 e 14,30-19; sabato: 9-12,30
Orario estivo (dal 16/06 al 15/09): lunedì: 14,30-19; martedì: 9-13; mercoledì: 9-13; giovedì 14,30-19; venerdì: 14,30-19; sabato 9-12,30.

Organi direttivi
Responsabile: Roberta Fossi (robertafossi@comune.buggiano.pt.it)

Breve storia e finalità
La Biblioteca Comunale di Buggiano è stata istituita nel 1979 ed aperta al pubblico nel 1981 in un locale messo a disposizione dalla Scuola Media Statale di Borgo a Buggiano. Nell’agosto del 1982 la sede fu trasferita a Palazzo Carozzi Sannini. Attualmente occupa l’intero piano terra del Palazzo (circa 330 mq., di cui 300 accessibili al pubblico), in Corso Indipendenza, 105 a Borgo a Buggiano (PT).
Servizi: lettura e consultazione in sede (n. 32 posti) Prestito locale (libri, dvd, vhs, cd) e prestito interbibliotecario, Document Delivery, Servizio di reference, Emeroteca, Riproduzione fotostatica documenti, Lettura microfilm, Accesso ad internet (n. 4 postazioni).
Attività: la Biblioteca Comunale è particolarmente attiva nel campo della documentazione locale, organizza convegni, mostre ed altre iniziativa su temi di interesse locale. Cura l’edizione di una collana che accoglie gli atti delle giornate storiche buggianesi, dedicate alla storia di Buggiano e della Valdinievole (ad oggi la collana conta 37 titoli). Il catalogo delle pubblicazioni conta altre tre collane.

Patrimonio
La Biblioteca possiede 43.000 documenti suddivisi in diverse sezioni:
Prestito Sezione adulti – Sezione Bambini (n. 1026 documenti) – Sezione Ragazzi (n. 3100 documenti) – Sezione Adolescenti (n. 200 documenti) – Sezione documenti multimediali (cd, dvd, cd-rom, per n. 2000 documenti ) – Sezione per ipovedenti – Sezione testi in lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, albanese, russo, arabo, cinese, ukraino. polacco, bulgaro, indi, per complessivi n. 1082 documenti).
Consultazione (3700 unità bibliografiche) – Sezione Documentazione Locale (2100 unità bibliografiche, con aggregata una collezione di cartografie, manifesti, immagini fotografiche su carta e diapositiva (oltre 1500 unità), documenti multimediali di interesse locale) – Fondo Feldo Focacci (2400 unità bibliografiche con prevalenza di testi di letteratura, arte, storia e religione) – Fondo Piero Nicoli (400 unità bibliografiche con prevalenza di testi di arte) Cataloghi Quasi l’intero patrimonio è inserito nel catalogo on-line della Biblioteca. Cataloghi cartacei sono dedicati alle collezioni di manifesti, cartografie e documenti multimediali in VHS della Sezione di Documentazione Locale).

 

 




La Biblioteca del Comune di Impruneta

Sede e contatti
Piazza Buondelmonti 19-20 50023 Impruneta (Firenze)
Telefono: 055.2036 404
E-mail: biblioteca@comune.impruneta.fi.it
Sito web: http://159.213.91.28/Engine/RAServePG.php/P/262910010200/M/262810010200
Orari di apertura:
Mattina      09.00/13.00     lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato
Pomeriggio 14.00/19.00    martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato

Organi direttivi
Responsabile: Gianluca Bertini
Referente: Samuele Megli

Breve storia e finalità
La prima notizia su una biblioteca nel territorio comunale risale all’inaugurazione di quella popolare circolante, avvenuta ad Impruneta, domenica 27 marzo 1870 alle 16, alla presenza della banda musicale. Era nata su iniziativa di Antonio Zaccaria, presidente della Società per la lettura «con lo scopo d’istruire il popolo mediante la circolazione di buoni libri che ch’estirpino l’ignoranza e la superstizione, e che infondano nobili sentimenti verso Iddio, la Patria, e l’Umanità». Al momento dell’inaugurazione i membri della società per la lettura erano 36 e pagavano una quota mensile di adesione pari a 50 centesimi, mentre i libri della biblioteca erano oltre 200, la maggior parte dei quali donati da «illustri personaggi».

L’attuale biblioteca è erede di quella di cui si trovano notizie in archivio storico comunale fra gli atti del 1958, quando un comitato, composto da 15 membri eletti dal consiglio comunale, inizia a riunirsi periodicamente per organizzare un servizio di prestito di libri per la cittadinanza. Il suo regolamento verrà approvato con deliberazione del Consiglio comunale il 1 aprile dello stesso anno. La biblioteca, grazie alla presenza dei volontari, apre sperimentalmente al pubblico martedì 12 maggio 1959 e, dal mese di giugno successivo, l’orario di apertura risulta articolato su tre giorni (martedì, 18,30-20, venerdì 21-22,30, domenica 9,30-11,30).
Nel 1968 la biblioteca, che fino a quel momento aveva trovato ospitalità nella stanza del Consiglio comunale, si dota di una propria sede nei locali posti al primo piano di via Paolieri n. 12. L’inaugurazione avverrà alla presenza del regista e scrittore Cesare Zavattini il 29 giugno 1968.
Dal 1982 l’orario di apertura al pubblico viene esteso su sei giorni e dalla fine degli anni Ottanta il comitato inizia a riunirsi in maniera sempre più discontinua, lasciando sempre più spazio alla professionalità degli impiegati. Grazie alla loro competenza e all’adozioni di strumenti automatizzati sono loro che riescono a fare crescere il servizio in maniera esponenziale, creando i presupposti per la nascita e sviluppo di servizi condivisi e in cooperazione con altre biblioteche del territorio che oggi ha portato all’adesione al Sistema bibliotecario integrato dell’area fiorentina (SDIAF). Dal 13 febbraio 1999 la biblioteca comunale di Impruneta ha sede in piazza Buondelmonti.

Patrimonio
Al 31 dicembre 2013: Documenti bibliografici posseduti: 27.503 •Documenti bibliografici per bambini e ragazzi: 4.848 •Documenti bibliografici della sezione Multiculturale: 95 •Documenti bibliografici in lingue diverse dall’italiano: 1007 •Documenti video: 400 Documenti audio su vinile e cd: 1806 •Opere in consultazione: 1.460 •Abbonamento in corso a riviste: 25 •Testate di quotidiani: 5

 




Biblioteca Comunale Ugo Nomi Venerosi-Pesciolini di San Gimignano (Siena)

Sede e contatti
Via Folgòre 17, 53037, San Gimignano (Siena)
Telefono: 0577.990371 – 0577.990373
E-mail: biblioteca@comune.sangimignano.si.it
Sito web:
http://www.sangimignano.com/it/arte-e-cultura/musei-civici/polo-museale-santa-chiara/biblioteca-comunale.asp
https://www.comune.sangimignano.si.it/it/guida-ai-servizi/cultura%20biblioteca%20musei/biblioteca-comunale-e-archivi
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-ugo-nomi-venerosi-pesciolini-di-san-gimignano-archivio-storico/

Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 14.30-19.30; martedì e sabato 9-12

Organi direttivi
Responsabile: Valerio Bartoloni
Referenti: Fabrizio Cherici, Graziella Giapponesi

Breve storia, finalità e patrimonio
La Biblioteca Comunale di San Gimignano, nata nel 1872 a seguito della prima donazione di volumi a stampa e di manoscritti del padre scolopio Alessandro Checcucci, ha aperto i suoi battenti al pubblico, per sola consultazione, nel 1874 sotto la cura appassionata del Proposto, allora in carica, Ugo Nomi Venerosi-Pesciolini, con la collaborazione dell’allora sindaco Filippo Benucci e di sangimignanesi quali Carlo Talei Franzesi.

In breve tempo, dalla prima dotazione di circa 2700 titoli, passò a 12.000, grazie all’opera di sensibilizzazione a tappeto che lo stesso Ugo Nomi intraprese, via via presso i cittadini facoltosi, i proprietari dei terreni circostanti la città, gli intellettuali legati al mondo educativo degli scolopi, e a raggio sempre più ampio, con una curiosa tattica centrifuga che coinvolgeva i conoscenti, i compagni di studio, i docenti, si allargava in tutta Italia e a alla quale pochi resistettero, come ci documentano i suoi Copialettere.

Nel secondo decennio Ugo Nomi continuò la sua opera di accrescimento del capitale librario e documentale con acquisti su catalogo, dimostrando un’oculatissima e accuratissima attenzione sia alla produzione “moderna” che al mercato antiquario, italiano ed estero. Egli, inoltre, appuntò la sua particolare cura alla ricerca di edizioni rare, di documenti a stampa, di manoscritti, e non solo, prodotti dai cittadini nativi di San Gimignano divenuti celebri anche all’estero. Nel 1911, alla morte di Ugo Nomi, la biblioteca aveva circa 40.000 volumi. Non era ancora una biblioteca “circolante”, non faceva prestiti ma solo consultanzione in loco.

Di tutto questo materiale più volte è stata iniziata la catalogazione, ma mai è stata terminata, comprensibilmente. Ogni intervento ha causato revisioni, riordinamenti parziali, spostamenti, che è possibile ricostruire per mezzo dell’abbondante documentazione biblioteconomica che fin dall’inizio ha corredato quest’istituzione. Il lavoro è ancora lontano da essere completato.

Cinque settori compongono la Sezione Storica della Biblioteca Comunale di San Gimignano:

Sezione Manoscritti, con catalogo a stampa, con oltre cento codici dal xiii al xix secolo

Sezione Manoscritti musicali

Sezione Miscellanee con catalogo a stampa e inventario informatico di 9149 records.

Sezione Edizioni a stampa: con catalogo edito per gli incunaboli (32) e le edizioni del XVI secolo (1576); catalogo in Redos per le edizioni del XVII secolo in via di completamento e per circa un quinto delle edizioni del XVIII secolo. A tutto ciò si aggiungono: una ricchissima collezione di edizioni del XIX secolo, che testimonia il grande livello di aggiornamento di Ugo Nomi su qualunque materia, corredate da riviste specializzate, anche se non complete nelle varie annate, e, grazie a recenti donazioni, è in via di elaborazione la costruzione di una sezione “storica” del Novecento.

Sezione Fotografica con inventario a stampa e informatico, con foto storiche Alinari, Lombardi, Anderson e altri fotografi locali e non.

La Sezione Moderna, alla data odierna consiste di 72321 unità, con ordinamento Dewey, consultazione a scaffale aperto, catalogo digitale in Redos; è suddivisa in:

Sezione Popolare e Sezione ragazzi con opere a stampa ammesse al prestito;

Sezione Arte moderna e contemporanea: circa 10.000 unità, solo parzialmente a catalogo digitale e non ammesse al prestito;

Sezione Locale, con opere ammesse esclusivamente alla consultazione;

Sezione audiovisivi: con dischi, audiocassette, VHS, Cd musicali e DVD ammessi al prestito.




Biblioteca Comunale di Sarteano (Siena)

Sede e contatti
Viale Amiata, 1, Sarteano (Siena)
Telefono: 0578.269211
E-mail: biblioteca@comune.sarteano.si.it
Sito web: http://www.comune.sarteano.si.it/comune/Il-Comune/Strutture-comunali/Biblioteca.html
Orari di apertura: lunedì 16-19; martedì 10.30-12.30 e 16-19; mercoledì 10.30-12.30; giovedì 16-19; venerdì 10.30-12.30; sabato 10.30-12.30 e 16-19.

Organi direttivi
Settore Servizi alla Persona, Cultura e Politiche del Turismo del Comune di Sarteano.

Breve storia e finalità
La Biblioteca è stata inaugurata nel dicembre 2011 nei locali degli ex lavatoi ottocenteschi, dopo che per oltre vent’anni il Comune aveva fatto confluire alcuni acquisti di materiale librario soprattutto per i ragazzi nella Biblioteca della Parrocchia di San Lorenzo.

Le finalità della struttura, come recita l’art. 1 del suo regolamento in corso di approvazione, sono: favorire la crescita culturale, individuale e collettiva e riconoscere il diritto di tutte le persone, senza distinzione di sesso, razza e religione, all’informazione e alla documentazione, allo scopo di promuovere lo sviluppo della personalità e la consapevole partecipazione alla vita associata, nonché lo sviluppo sociale della comunità.

Patrimonio
Il patrimonio si è formato avendo come base quello della Biblioteca della Parrocchia di San Lorenzo e con acquisti fatti dall’Amministrazione Comunale e con un cospicuo numero di donazioni private. Attualmente ammonta a circa 9000 volumi.




Biblioteca Comunale “Idilio Dell’Era” di Sovicille (Siena)

Sede e contatti
Viale Mazzini, 2 – 53018 Sovicille (Siena)
Telefono: 0577 315948  –  049266
E-mail: biblioteca@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web: http://www.comune.sovicille.si.it/Main.aspx?ID=391
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-idilio-dell-era-di-sovicille/
Orari di apertura: lunedì 15-17

Organi direttivi
Referente: Cristiana Bambini (bambini@comune.sovicille.si.it); Elisabetta Burrini

Breve storia e finalità
La Biblioteca Comunale di Sovicille, intitolata al poeta Idilio Dell’Era, fa parte della rete di biblioteche della Provincia di Siena. È quindi collegata sia alla Biblioteca degli Intronati, a Siena, che a tutte le piccole e medie biblioteche sparse per il territorio provinciale.

Principali servizi offerti: Prestito libri, prestito interbibliotecario, postazioni internet, attività di promozione culturale: presentazione libri, letture animate.

Patrimonio
Circa 4000 monografie
Sezioni specifiche di: Storia dell’Arte, Letteratura per ragazzi, Storia e Cultura Ebraica

 




Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Sede e contatti
Piazza dei Cavalleggeri 1, 50122 Firenze
Telefono: Centralino 055.249191; informazioni 055.24919 280; relazioni con il pubblico 055.24919 257; amministrazione 055.24919 31
E-mail: bnc-fi@beniculturali.it
Sito web: http://www.bncf.firenze.sbn.it/
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 8.15-19; sabato 8.15-13.30. La Biblioteca è chiusa al pubblico la prima e la seconda settimana di agosto. Durante tale periodo,saranno comunque consentiti la consultazione dei cataloghi e l’espletamento dei servizi di informazione e di prestito dalle ore 11.00 alle ore 13.00. Nel restante periodo del mese di agosto la biblioteca sarà aperta in orario antimeridiano dal lunedì al sabato dalle 8.15 – 13.30.
Per ulteriori informazione riguardo gli orari dei singoli servizi offerti dalla biblioteca, consultare il sito web.

Organi direttivi
Consiglio di Amministrazione
Collegio Revisori dei Conti
Consiglio Scientifico
Direttore: Luca Bellingeri

 Breve storia e finalità
L’attuale Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha origine dalla biblioteca privata di Antonio Magliabechi, costituita da circa 30.000 volumi, lasciata nel 1714, secondo il suo testamento, “a beneficio universale della città di Firenze”. Per incrementare la nascente Biblioteca nel 1737 fu stabilito per decreto che vi fosse depositato un esemplare di tutte le opere che si stampavano a Firenze e dal 1743 in tutto il Granducato di Toscana. Nel 1747 fu aperta per la prima volta al pubblico con il nome di Magliabechiana. Nel 1771 il granduca Pietro Leopoldo rinunciò alla Biblioteca Mediceo-palatino-lotaringia e la volle unita alla Magliabechiana. Da allora in poi la Biblioteca si arricchì ulteriormente di molti altri pregevoli fondi. Spiccano quelli delle biblioteche ex monastiche, incamerati a seguito della politica di soppressione dei conventi messa in atto da Pietro Leopoldo e ripresa da Napoleone.

Nel 1861, su iniziativa di Francesco De Sanctis, allora ministro dell’Istruzione, il neonato Regno d’Italia promulgava, in data 22 dicembre, un decreto che stabiliva l’unificazione della Biblioteca Magliabechiana con la grande Biblioteca Palatina (costituita da Ferdinando III di Lorena e continuata dal suo successore Leopoldo II).
Il nuovo istituto assume la denominazione di Biblioteca Nazionale.

Dal 1869, dalla promulgazione del Regio Decreto in data 25 novembre, la Biblioteca Nazionale di Firenze  riceve per diritto di stampa una copia di tutto quello che viene pubblicato in Italia. Nel 1885 il “Regolamento organico delle biblioteche del Regno” sancisce per la Nazionale di Firenze e quella di Roma l’attribuzione del titolo “Centrale”.

Originariamente la Biblioteca ebbe sede in locali che facevano parte del complesso degli Uffizi; nel 1935 fu trasferita nella sua sede attuale, costruita, a partire dal 1911, su progetto dell’architetto Cesare Bazzani e successivamente ampliata dall’architetto Vincenzo Mazzei. L’edificio, uno dei rari esempi di edilizia bibliotecaria, fa parte dell’area monumentale del complesso di Santa Croce.

Patrimonio
La Biblioteca dispone di un patrimonio di6.000.000 volumi a stampa; 120.000 testate di periodici di cui 15.178 in corso; 4.000 incunaboli, 25.000 manoscritti, 29.120 edizioni del XVI secolo, 2.696.327 opuscoli e oltre 1.000.000 di autografi.  Le scaffalature dei depositi librari coprono attualmente 136 Km  lineari, con un incremento annuo di oltre 1 Km e mezzo.