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“1968-1978 dieci anni in Movimento” al Teatro della Compagnia a Firenze

Cinema La Compagnia

3 aprile – 13 giugno 2018

Ingresso film 5,00 euro intero – 4,00 euro ridotto

Documentari, incontri, mostre e iniziative in saletta INGRESSO LIBERO

Presentazione

Millenovecento68, cinquant’anni fa. Inizia un decennio confuso, contraddittorio, tumultuoso, allo stesso tempo creativo e violento, pieno di speranza e disilluso. Un decennio in cui, in molti paesi del mondo, milioni di persone, in gran parte giovani, si affacciano sulla scena della Storia (quella “importante”, quella dei libri di scuola) e pretendono di esserne protagonisti. Mettono in discussione le gerarchie, il vecchio modo di vivere il lavoro e i rapporti d’amore; chiedono libertà, diritti, giustizia; immaginano una società nuova che non si serva di loro ma gli appartenga, nella quale al potere vadano, addirittura, la fantasia e la felicità.

Di questo periodo, che certo per essere affrontato nelle sue tante sfaccettature – luoghi, protagonisti, conquiste ottenute, fallimenti, ecc. – richiederebbe ben altro spazio che quello occupato da questa rassegna, abbiamo scelto, con la collaborazione di archivi e associazioni (AAMOD, Archivio storico il Sessantotto, Ciclostilato in proprio storia e memorie del MSF, Istituto de Martino) di raccontare una piccola parte, appena qualche frammento, tenendo lo sguardo rivolto all’Italia.

Chi erano e cosa volevano i giovani del 68 e degli anni 70?

Grazie ai documentari proposti da AAMOD, li sentirete parlare e li vedrete manifestare nelle strade: studenti e operai delle fabbriche occupate, giovani registi che si interrogano sul senso della politica.

L’Archivio storico il Sessantotto e l’associazione Ciclostilato in proprio storia e memorie del Movimento studenbtesco fiorentino, negli incontri e con le mostre di manifesti, fumetti e fotografie allestite nel foyer, porteranno la memoria e le riflessioni di chi in quegli anni partecipava attivamente alle lotte.

E poi ancora, sono da segnalare: l’incontro con Tano D’Amico, le cui splendide foto in bianco e nero hanno ritratto tutto il corso delle manifestazioni degli anni 70, e con Lido Contemori, che la società dell’epoca l’ha sbeffeggiata nelle sue corrosive vignette satiriche.

La presenza l’8 maggio di Paolo Pietrangeli, autore di Contessa, diventata la colonna sonora del 68, e regista di uno dei sei film in programma, Porci con le ali; dei registi Roberto Faenza e Liliana Cavani, che saranno in sala, rispettivamente, il 22 maggio per la proiezione di Escalation, e il 5 giugno per I cannibali.

L’appuntamento conclusivo, il 13 giugno, è con il film “Ecce bombo” che compie quarantanni. E davvero non potrebbe esserci scena migliore di quella del gruppetto di amici ad attendere invano l’alba sulla spiaggia di Ostia per rappresentare la fine di un periodo. E’ il 1978, e sarà tutta un’altra storia ….

 Programma

3 aprile

ore 18.00

Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) presenta:

DELLA CONOSCENZA

Regia: Alessandra Bocchetti. Documentario, Italia 1968, 29 min.

Realizzato insieme ad una redazione scelta dal movimento studentesco, il documentario analizza le motivazioni ideologiche e la situazione storica che sono alla base delle lotte condotte dagli studenti e dai giovani nel 1968.

CINEGIORNALE LIBERO DI ROMA n. 1

Documentario, Italia 1968, 34 min.

Il cinema è finito?’ è la domanda che appare nel cartello iniziale di questo cinegiornale. In realtà si tratta di un dibattito sul senso e la funzione politica dei Cinegiornali liberi e di esperienze simili che si vanno facendo in tutto il mondo. Si svolge a casa di Cesare Zavattini e vi partecipano Zavattini stesso, Silvano Agosti, Alfredo Angeli, Giuseppe Bellecca, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Nico D’Alessandria, Giuseppe Ferrara, Alfredo Leonardi, Pier Giuseppe Murgia, Salvatore Samperi, Romano Scavolini, Elda Tattoli, Gianni Toti.

Ore 19.00

PARTNER

Regia: Bernardo Bertolucci. Con Pierre Clementi, Stefania Sandrelli, Tina Aumont, Sergio Tofano Italia 1968, colore, 105 min.

Ispirato a un testo classico della schizofrenia come Il sosia di Dostoievskij, Bertolucci compone un bizzarro puzzle di rivolte e sconfinamenti oltre le parabole della realtà, infrangendo le deboli difese dell’arte e della politica. L’impotenza rivoluzionaria sfocia in un racconto antinaturalistico, infarcito di “messaggi” esistenziali, condizionamenti borghesi e slanci contestatari, ambiguità relazionali e sdoppiamenti comportamentali nel solco di una giovanile e illusoria infatuazione estetico narrativa di eco godardiana..

16 aprile

ore 18.00

Inaugurazione della mostra Grafica di protesta a cura di Centro studi e Archivio storico il Sessantotto

a seguire

Incontro con Tano D’Amico, fotoreporter e giornalista e Lido Contemori, illustratore e vignettista satirico.

Tano D’Amico è a Roma nel 1967, nel clima della contestazione, e si avvicina quasi per caso alla fotografia. Inizia a collaborare con Lotta Continua e con Potere Operaio. I primi reportage sono dedicati al sud, alla Sicilia e alla Sardegna, ma anche alla Grecia dei colonnelli, alla Spagna franchista, al Portogallo durante la rivoluzione dei garofani, alla Palestina, alla Somalia, alla Bosnia, al Chiapas, ecc. Con le sue foto, rigorosamente in bianco e nero, documenta le proteste, la partecipazione degli anni Settanta, il movimento studentesco e operaio, le manifestazioni femministe. Nel 1977 è a Roma, quando viene uccisa Giorgiana Masi, e fotografa, durante gli scontri. l’agente Giovanni Santone in borghese, armato.

Lido Contemori, ha pubblicato le sue vignette satiriche, fin dagli anni Settanta, in molti giornali e riviste (Linus, Guerin Sportivo, Il Travaso, Humor Graphic, La Repubblica, Il Secolo XIX, Il Mattino di Padova e Playboy, ecc.). Nel 1974 collabora con la rivista satirica “Ca Balà” che ha anticipato “Il Male”, ispirata alle esperienze francesi di “Charlie Hebdo” e “Hara Kiri”. Non poteva durare a lungo: il pretesto per colpire la rivista fu un fotomontaggio, al quale aveva contribuito Contemori, giudicato blasfemo. La magistratura ordinò il sequestro, che provocò la chiusura di “Ca Balà” nel 1980.

24 aprile

ore 18.00

Il 68 a Firenze, i ragazzini che volevano cambiare il mondo. Incontro a cura di Centro studi e Archivio storico il Sessantotto

ore 19.00

MALEDETTI VI AMERO’

Regia: Marco Tullio Giordana. Con Flavio Bucci, Micaela Pignatelli, Anna Miserocchi, Agnes de Nobecourt, Alfredo Pea. Italia 1980; colore; 85 minuti.

Un reduce del Sessantotto, dopo cinque anni di volontario esilio in America Latina, torna nel Belpaese e fatica a riconoscersi come “figlio” di quella generazione che aveva lottato, creduto, sperato e immaginato. La caduta degli ideali e la delusione senza recupero sfocia nell’isolamento fino al tragico epilogo. Soffia l’aria del tempo con sbuffi di ironia, sibili di retorica, lampi di sarcasmo, un ritratto asciutto e amaro di una generazione, assorbita nella straordinaria interpretazione di Flavio Bucci. Passato a Cannes e vincitore a Locarno.

2 maggio

ore 18.00

La stagione dei diritti: il 68 continua. Incontro a cura di Centro studi e Archivio storico il Sessantotto

8 maggio

ore 18.00

La protesta fra musica e immagini. Incontro con Paolo Pietrangeli

ore 19.00

PORCI CON LE ALI

Regia: Paolo Pietrangeli, Italia 1977, 105 min.

Alla presenza del regista

10 maggio

ore 18.00

Il mondo in rivolta. Incontro a cura di Centro studi e Archivio storico il Sessantotto

12 maggio

ore 18.00

Inaugurazione della mostra: Scatti in Movimento. Immagini del Movimento Studentesco Fiorentino, 1971 – 1978

a seguire

Incontro con l’Associazione Ciclostilato in proprio storia e memorie del MSF e presentazione del libro Concentramento ore 9

22 maggio

ore 18.00

Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) presenta:

GLI ANNI 70 SOGNO E TRAGEDIA

Regia: Giuliana Gamba (a cura di). Documentario, Italia 1996, 71 min.

Gli anni ’70 in Italia hanno rappresentato un decennio di grandi speranze di cambiamento, ma sono stati costellati da molti eventi drammatici. I movimenti collettivi, nati dalla spinta del ’68 studentesco e del ’69 operaio, hanno imposto un ripensamento dal basso della società. Giuliana Gamba, di fronte a una materia tanto complessa e di fronte all’abbondanza di documenti audiovisivi su questo periodo della storia italiana, ha scelto temi ed eventi che più di altri hanno caratterizzato questi anni: la crisi economica, l’austerity; il referendum sul divorzio; il movimento femminista; la grande avanzata della sinistra nelle elezioni del 1975-76; le battaglie antifasciste; i gruppi della “nuova sinistra” e gli scontri di piazza; l’assassinio di Pier Paolo Pasolini eccetera. Accanto a momenti di gioia e di speranza emergono anche la violenza e i drammatici eventi che hanno caratterizzato, in particolare, la fine del decennio: il movimento del ’77, il caso Moro e il terrorismo.

Ore 21,00

ESCALATIONcolore

Regia: Roberto Faenza, Italia 1968, , 95 min.

Alla presenza del regista

5 giugno

ore 21.00

I CANNIBALI

Regia: Liliana Cavani, Italia1969, colore, 95 min.

Alla presenza della regista

13 giugno

ore 18.00

Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) presenta:

LA TENDA IN PIAZZA

Regia: Gian Maria Volonté. Documentario, Italia 1971, 60 min.

Il film racconta la lotta delle operaie e degli operai di cinque fabbriche italiane, la Cagli, la Coca Cola, la Filodont, la Luciani e la Metalfer. E’ un montato di interviste in cui i lavoratori denunciano la difficoltà del vivere senza stipendio e avanzano le loro proposte per uscire dalla crisi e per il cambiamento. Gli operai delle fabbriche occupate decidono di alzare una tenda a Piazza di Spagna per propagandare la loro lotta ma il permesso, concesso dal Comune, viene negato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza. Ne consegue una lunga trattativa tra gli operai e il Commissariato. Vi sono scontri con la polizia, ma nonostante i feriti e i contusi, gli operai non si danno per vinti. Alla fine ottengono ciò che chiedono e la tenda viene finalmente alzata tra gli applausi e la soddisfazione generale.

 Ore 21.00

ECCE BOMBO

Regia: Nanni Moretti. Italia 1978, colore, 103 min.




Presentazione del volume “Il mio paese adesso sono due. Storie di badanti”

badantiGiovedì 29 marzo alle ore 16.30 presso la CGIL Livorno (Sala conferenze, primo piano) in Via Giotto Ciardi 8 a Livorno l’Istoreco organizza la presentazione del libro di Liliana Di Ponte e Daniela Simi, Il mio paese adesso sono due. Storie di badanti. Catia Sonetti, direttrice Istoreco, dialogherà con le autrici. Dopo i saluti di Enrico Pedini, Segretario generale SPI CGIL Livorno, e l’intervento di Paola Sinatti, presidente AUSER Livorno seguiranno letture dal libro di Laura Gambone, Istoreco. Le autrici hanno raccolto le storie di venti donne tra i 26 e i 71 anni, provenienti da 13 paesi e 4 continenti. Un libro che fa da specchio della società in cui viviamo e dello stile di vita che ci caratterizza.




Presentazione libro di Fulvio Conti |Italia immaginata. Sentimenti, memorie e politica fra Otto e Novecento

27 marzo 2018 | ore 17:30
@ Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri | GABINETTO VIEUSSEUX

 

 

Italia immaginata. Sentimenti,
memorie e politica fra Otto e Novecento

Marino Biondi, Luca Mannori e Carlo Sisi
presentano il libro di Fulvio Conti,
Italia immaginata. Sentimenti, memorie e politica fra Otto e Novecento
(Pacini Editore).




Empoli inizio ‘900. Nuovo appuntamento del ciclo di conferenze per i 900 anni della città

Sabato 24 marzo alle ore 17.15 al Museo del Vetro nuovo appuntamento del ciclo di conferenze per i 900 anni della città promosso dal Comune di Empoli, con:

Mario Caciagli (Università di Firenze), Empoli demo-socialista

Roberto Bianchi (Università di Firenze), Una guerra infinita, un dopoguerra conflittuale




Storie del territorio. Anche la storia ha bisogno di spazio

Giovedì 22 marzo dalle ore 17.30 presso la Biblioteca comunale di San Casciano Val di Pesa per Storici pomeriggi:
Storie del territorio. Anche la storia ha bisogno di spazio.
La centralità del rapporto col territorio nella ricerca storica, nei racconti di vita vissuta e nella narrativa attraverso le parole di
ROBERTO BIANCHI (docente Università di Firenze)
ILARIA BUCCIONI (scrittrice)
MARCO VICHI (scrittore)
coordina: Sergio Ciappina




Essere operaie a Firenze: una storia senza storia

Lunedì 19 marzo alle ore 18.00 alla Biblioteca delle Oblate conferenza della prof.sa Simonetta Soldani all’interno del ciclo “Appuntamenti… con la memoria della città” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e dall’Università di Firenze, con il patrocinio di SAGAS e DILEF.

SIMONETTA SOLDANI: Essere operaie a Firenze: una storia senza storia
Oggi sembra impossibile, ma nel lungo periodo la storia di Firenze è stata quella di una città che oggi si direbbe “industriale” (anche se l’aggettivo è anacronistico) perché legata a un’economia centrata sul tessile serico e laniero, e che aveva uno dei suoi elementi portanti nella manodopera femminile a domicilio. Ma la Firenze che si affaccia alla contemporaneità è – da questo punto di vista – un territorio in via di desertificazione. La ripresa post-unitaria, d’altronde, fu lenta e contrastata, percorse vie in larga misura impervie per il lavoro femminile, e durò pochi decenni, soppiantata dalla voracità totalizzante del commercio e del turismo. E tuttavia le operaie della Manifattura tabacchi e della Richard Ginori, della
Manetti&Roberts e della Galileo, ma anche della fitta rete di laboratori artigianali che ha caratterizzato a lungo la città, si presentano come una presenza ricca di ricadute economiche e sociali, culturali e politiche, di cui peraltro (e purtroppo) la ricerca storica si è fin qui occupata assai poco.




Presentazione del libro di Donatella Benedetti | DA LUCCA AL CAPO DI BUONA SPERANZA

Sabato 17 Marzo 2018 | ore 17
@ Sala Tobino – Palazzo Ducale, Lucca

 

DA LUCCA AL CAPO DI BUONA SPERANZA
Storie e vicende dell’emigrazione italiana e lucchese in Sud Africa

Presentazione del libro di Donatella Benedetti.
Quaderni della Fondazione Paolo Cresci per la Storia dell’emigrazione Italiana n. 9

Presenta | Zefiro Ciufoletti, professore di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze

Interverranno |
Alessandro Bianchini, Presidente della Fondazione Paolo Cresci

Oriano Landucci, Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca
Ilaria Del Bianco, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo




Presentazione del libro di Giuseppe Matulli

Sabato 17 marzo alle ore 17,30 alla Biblioteca di Storia dell’arte di Montemerano,

 l’Accademia del Libro invita alla presentazione del  Libro di

Giuseppe Matulli:

Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia (Clichy, Firenze, 2018)

Con una prefazione di Enrico Letta

Sarà presente l’autore che ne parlerà con Luciana Rocchi

 

Giuseppe Matulli  torna a distanza di un anno a Montemerano per parlare della figura di Alcide De Gasperi, questa volta in occasione dell’uscita del suo libro sullo statista trentino.

Oltre che per illustrare i contenuti del volume, che ripercorre la vita di De Gasperi con grande rigore storico e documentale, l’incontro sarà un’occasione per approfondire  quanto nella sua azione politica possa essere messo in luce per cercare spunti di riflessione utili a capire le difficoltà dell’oggi.

Il libro di Matulli rilegge infatti il pensiero e la vicenda politica del grande statista alla luce di quella weberiana “etica della responsabilità” che guidò sempre la sua azione pur nel secolo delle ideologie e quindi in palese controtendenza col pensiero che lo caratterizzò. E nelle conclusioni evidenzia quanto questo atteggiamento di De Gasperi possa essere riguardato oggi come punto di riferimento imprescindibile per trovare una strada che ci conduca fuori dall’attuale crisi della politica.

Una vicenda umana e un’azione politica, quella di De Gasperi, che inizia in territorio austro-ungarico e, attraverso il carcere fascista e il CNL, giunge a guidare il Paese, umiliato e sconfitto, a farlo rinascere nel tempo della guerra fredda.  A misurarsi con ostacoli e opportunità internazionali, con la necessità di superare lo storico steccato fra Papato e Stato laico e a rispondere alla sfida dell’integrazione politica europea.

Un’esperienza che esalta il contenuto etico della politica, per la responsabile autonomia delle analisi e delle scelte, per la coerenza della “visione” con i valori di riferimento, gli obiettivi definiti, la strategia per raggiungerli, e che per questo ci induce oggi a riflettere sulle sfide del XXI secolo. In un tempo, vale a dire, nel quale i riferimenti politici non hanno retto agli stravolgimenti nelle relazioni internazionali (come la globalizzazione e le sue conseguenze) e a quelli tecnologici (che hanno messo in discussione gli elementi fondamentali della convivenza a iniziare da tempo e spazio), e in cui si sta perdendo con preoccupante rapidità la considerazione del valore della democrazia, sacrificata alla “governabilità”.