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Il sessantesimo anniversario della “Torre Massetana”

Locandina don Luigi RossiLa Torre Massetana quest’anno compie 60 anni di ininterrotte pubblicazioni.  Un traguardo significativo per un giornale di provincia. Nel suo genere è il più longevo di tutta la Regione Toscana. L’11 giugno alle ore 17.30 nella Sala Maggiore del Terziere di Cittanuova sarà ricordato  questo anniversario presentando una pubblicazione di Piero Simonetti su don Luigi Rossi.

Si tratta di una serie di interviste, mai pubblicate, rilasciate da don Luigi allo stesso Simonetti nel biennio 2004-2005 e trascritte oggi in questa pubblicazione.

Don Luigi in queste interviste messe insieme da Simonetti racconta un po’ tutta la sua vita: i primi anni di sacerdozio, le amicizie, gli scontri, le difficoltà e le gioie. Ne esce un affresco che abbraccia mezzo secolo di storia massetana di un testimone di eventi che hanno segnato la nostra vita: la Montedison, le miniere, la nascita del Polo industriale di Scarlino, l’impegno sociale, la vita della parrocchia di Cittanuova. Oltre a pagine tristemente conosciute come il ritrovamento del copro di Norma Parenti e altri tragici fatti della Liberazione  di Massa. Insomma don Luigi testimone e protagonista di mezzo secolo di storia massetana. Trascritte le registrazioni in modo fedelissimo  ci restituisco il don Luigi che  abbiamo conosciuto: determinato, caparbio, e di una infinita generosità.

Una bella occasione per incontrare nuovamente un  sacerdote amato da tutti. Nell’occasione il  direttore  della Torre Massetana ricorderà anche altre  persone che hanno lavorato con passione a questo giornale, lo hanno pensato, ideato, donato a Massa  e permesso negli anni di arrivare fino ad oggi. Nell’occasione il direttore assegnerà alcuni significativi riconoscimenti.

La manifestazione  gode  del Patrocinio del Comune  di Massa Marittima, delle Curie vescovili di Massa Marittima-Piombino  e Grosseto ed è realizzata in collaborazione  con Huntsman e Terziere di Cittanuova.




“Villaggio minatori”

La miniera, e le storie delle persone che hanno versato sudore nelle cave di lignite fanno parte del bagaglio culturale di ogni cavrigliese. Ed è stato questo forte senso di appartenenza al nostro passato che ha spinto i “Tinaioli” di Santa Barbara ad avviare un encomiabile lavoro di ricerca, iniziato nel 2006, che dopo 10 anni ha portato alla pubblicazione del libro dal titolo appunto “Il Villaggio Minatori Santa Barbara”. Basta sfogliare le prime pagine per sentire quel sapore di storia e di lignite che si respira ancora oggi nel Villaggio Minatori. Il loro è stato un lavoro lungo e minuzioso, portato a termine con successo solo grazie alla tenacia ed al forte attaccamento alle proprie origini mostrato dai rappresentanti dell’Associazione Culturale “Latinaia”, che non altro che il nome dell’antica località dove agli inizi del ‘900 sorse il Villaggio Minatori.

Il libro verrà presentato sabato 11 giugno alle 18 presso il Giardino Ardenza di Santa Barbara e sarà un preziosa testimonianza, soprattutto per le future generazioni, della storia dell’abitato santabarbarese e della miniera. L’evoluzione urbanistica e paesaggistica del nostro territorio infatti, è stata strettamente legata all’attività del bacino lignitifero. Un passato che ha profondamente segnato la nostra comunità anche sotto il profilo umano, sociale, economico, politico e storico-culturale . Dal 1860 fino al 1994 sono state centinaia le famiglie trasferitesi proprio a Santa Barbara per trovare lavoro nelle cave. Migliaia di persone che hanno saputo crescere i loro figli trasmettendo il valore e l’importanza del sacrificio. Quei figli che ancora oggi vivono nel Villaggio Minatori e che hanno avvertito la necessità di promuovere la pubblicazione di un documento che mettesse nero su bianco l’inestimabile patrimonio rappresentato da quelle storie di passione, fatica e rispetto che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate col passare degli anni. Il libro dei “Tinaioli” è arricchito da un’interessantissima galleria di foto d’epoca del villaggio e della miniera.




L’arte e la Storia del Novecento a Prato

Ultimi posti disponibili sull’autobus di Ti porto al Museo, ultime occasioni per approfittare del trasporto e della visita guidata gratuita a quattro strutture del territorio. L’appuntamento è sabato 11 giugno con il Museo Soffici di Poggio a Caiano e la Casa-Museo Leonetto Tintori a Vainella (Prato). Domenica 12 giugno invece l’opportunità di visita comprende il Centro di scienze naturali in Galgeti e il Museo della Deportazione di Figline.

Per entrambe gli appuntamenti l’autobus partirà alla 15 (sono quattro le fermate nelle quali poter salire: piazzale Falcone e Borsellino (Tribunale), piazza Stazione, piazza Mercatale e piazza del Mercato Nuovo). Per partecipare non è necessaria la prenotazione, il trasporto è garantito fino a esaurimento posti, sono esclusi i costi di ingresso al museo dove previsti.

SABATO 11 GIUGNO – Fa parte anche della rete delle Case della memoria il Museo di Leonetto Tintori, luogo nel quale visse e lavorò Tintori, restauratore e artista poliedrico del secolo scorso. La sua casa-studio di Vainella oggi è sede dell’associazione Laboratorio per Affresco e, negli ambienti interni e nel parco circostante, consente di apprezzare una vasta collezione di opere d’arte antica e moderna (quadri, sculture, installazioni e arredi). L’abbinamento con la seconda struttura è sempre l’arte del secolo scorso. Nel Museo Soffici di Poggio a Caiano, splendidamente ricavato dalle antiche scuderie della Villa medicea, le opere di Ardengo Soffici, pittore, scrittore e critico d’arte, attendono i visitatori per raccontare loro la cultura e lo spessore di una delle figure più importanti del nostro Novecento.

DOMENICA 12 GIUGNO – L’abbinamento è invece territoriale per l’appuntamento di domenica che vede la navetta gratuita accompagnare i visitatori al Centro di scienze naturali e al Museo della Deportazione. La natura del parco alle pendici dell’area protetta del Monteferrato racconta la storia del nostro territorio dal punto di vista ambientale e geologico. La visita comprende anche l’insectario e il rettilario con specie esotiche e autoctone. Il museo della Deportazione è invece una delle poche strutture in Italia interamente dedicata alla conservazione della memoria della deportazione e di coloro che persero la vita nei campi di concentramento. Il percorso espositivo raccoglie oggetti appartenuti agli stessi deportati e provenienti dal campo di concentramento e dalle gallerie di Ebensee, uno dei principali sottocampi di Mauthausen, dove morì la maggior parte dei deportati politici pratesi e toscani.

Per informazioni: www.prato.tiportoalmuseo.it




“La vita e l’impegno di Arturo Pacini. Documenti e testimonianze” a Lucca

Il democristiano lucchese Arturo Pacini (1925-2011), senatore e sindaco di Lucca

Il democristiano lucchese Arturo Pacini (1925-2011), senatore e sindaco di Lucca

Per la sera del prossimo venerdì 10 giugno 2016, il Comitato Promotore Arturo Pacini organizza, presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino 4 a Lucca, la presentazione del libro “La vita e l’impegno di Arturo Pacini. Documenti e testimonianze” (Maria Pacini Fazzi Editore), testo curato da Lorenzo Maffei e Luca Pighini, ricostruzione storica della vita e dell’opera politica del democristiano lucchese Arturo Pacini (1925-2011), senatore della Repubblica (1972-1987) e sindaco di Lucca (1990-1993). L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Lucca, dalla Provincia di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca, prenderà avvio alle ore 18:00 e vedrà la partecipazione dell’On. Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo.

In allegato, l’invito ufficiale all’evento.




Nuovo numero della rivista “Nuovi Studi Livornesi”

invito_NSL_9 giugnoLa presentazione del nuovo numero della rivista “Nuovi Studi Livornesi”, si terrà giovedì 9 giugno 2016, alle ore 17.30, presso la Sala degli Specchi di Villa Mimbelli (Via San Jacopo in Acquaviva, 63 – Livorno).




A Cecina un monumento a Elio Toaff

toaffSi inaugura a Cecina nella Piazza Nilde Iotti il 9 Giugno 2016 alle ore 18 il Monumento dedicato al Rabbino Elio Toaff.
L’evento è stato promosso e organizzato dalla Città di Cecina con la partecipazione dell’artista Daniel Schinasi che ha realizzato il busto del Rabbino Elio Toaff e un bassorilievo, fusi in ottone dalla Nuova Fonderia BMS dei Fratelli Alberto e Alessio Bevilacqua di Pelago (Firenze).
L’inaugurazione si terrà in presenza del sindaco Samuele Lippi, degli onorevoli Emanuele Fiano e Maria Grazia Rocchi, dei rappresentanti delle Comunità Ebraiche Italiane, alcuni parenti di Elio Toaff, altre autorità locali civili e religiose, artisti e i due fotografi Ulrike Hahn e Giovanni Ricci che hanno seguito e documentato Schinasi durante il periodo dei lavori.




La presentazione all’Istoreco del volume di Enrico Acciai

AcciaiMartedì 7 giugno, alle ore 16.30, presso la Sala Conferenze dell’Istoreco Livorno (Complesso della Gherardesca, via G. Galilei 40), si terrà la presentazione del volume di Enrico Acciai, che da tempo collabora anche con l’Istoreco, “Antifascismo, Volontariato e Guerra Civile in Spagna. La sezione italiana della Colonna Ascaso”, edito da Unicopli, Milano, nel 2016.

A presentare il volume, oltre all’autore, saranno il presidente Istoreco Carla Roncaglia e Emanuela Minuto, dell’Università di Pisa.




Cardini a Livorno su “La crisi del Mediterraneo”

La Camera di Commercio di Livorno

La Camera di Commercio di Livorno

Lunedì 6 giugno alle 17.00 nella sala Isola d’Elba della Camera di Commercio di Livorno si parlerà de “La crisi del Mediterraneo”.

L’argomento sarà sviluppato dal Prof. Franco Cardini e dal del Dott. Sergio Costalli, Presidente CCIAA. A moderare l’incontro sarà Enrico Dello Sbarba, direttore del circolo culturale “Il Centro”.

Si tratta del secondo appuntamento di un ciclo di incontri dal titolo “A carte scoperte: l’archivio storico e la biblioteca camerale raccontano” promosso dal servizio di Biblioteca ed Archivio storico della Camera di Commercio, che si propone di contribuire all’accrescimento della cultura d’impresa, indispensabile oggi più che mai per navigare nelle incerte acque del contesto economico nazionale e internazionale. L’appuntamento del 6 giugno è organizzato con la collaborazione di circolo culturale “Il Centro” e Fidapa Livorno.

Ingresso libero, previa compilazione del form di partecipazione.