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“Una storia, un archivio, Idalberto Targioni nell’Italia fra Ottocento e Novecento” presentato all’Istituto degli Innocenti

Il 22 ottobre alle ore 16.30, all’interno del ciclo di incontri “Alla ricerca delle origini fra passato e presente”, presentazione del volume di R. Bianchi, Una storia, un archivio. Idalberto Targioni nell’Italia fra Ottocento e Novecento (Firenze University Press).

Intervengono:

Roberto Bianchi, autore, Università di Firenze

Simonetta Soldani, Università di Firenze

Simonetta Chiappini, storica, erede di Idalberto Targioni

Matteo Mazzoni, Direttore Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea




IL SOGNO DI RODOLFO SIVIERO visita spettacolo per il Museo Casa Siviero

Il sogno di Rodolfo Siviero è contemporaneamente un percorso all’interno della omonima casa-museo e un viaggio che si dipana sul filo della memoria e delle riflessioni del cosiddetto “007 dell’arte”. Il Teatro dell’Elce condensa in questa visita in forma di spettacolo il distillato di un lavoro di ricerca sulle principali pubblicazioni dedicate a Siviero e, in particolare, sui suoi diari inediti. Dal flusso di pensieri e parole di un’ombra “condannata all’insonnia eterna”, affiorano le immagini ricorrenti nelle riflessioni di Siviero: i tormenti di un giovane ambizioso, la leggerezza della passione amorosa, l’avversione al potere della burocrazia italiana, l’amore per le opere recuperate, l’attività clandestina e i resoconti sulla gigantesca opera di rapina dei nazisti a danno del patrimonio artistico italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sabato 19 ottobre e sabato 16 novembre 2019, doppia replica ore 10,45 e ore 15,45.
Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti (max.20 persone per replica).

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
329 9160071
organizzazione@murmuris.it

Museo Casa Siviero
Lungarno Serristori 1-3
Firenze




Presentazione della ricerca: Tante braccia per il Reich!

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Decennali del Novecento. Conversazioni sul Novecento. IV edizione.

Alle Stanze della Memoria a Siena, l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea senese vi invita al nuovo ciclo dei “Decennali del Novecento”. La frequenza delle lezioni avrà valore di corso formativo per gli insegnanti che ne faranno richiesta.

Calendario:

16 ottobre, ore 17-19,  1919 – Un anno di tumulti e lotte nell’Italia uscita dalla guerra

Stefano Maggi, Università degli studi di Siena

 

23 ottobre, ore 17-19, 1929 – La crisi più grande

Giovanni Gozzini, Università degli studi di Siena
30 ottobre, ore 17-19, 1939 – Molotov-Ribbentropp: un patto scellerato?

Marcello Flores, Storico

 

6 novembre, ore 17-19, 1949 – L’Italia nel Patto atlantico, il Patto atlantico in Italia

Daniele Pasquinucci, Università degli studi di Siena

 

13 novembre, ore 17-19, 1959 – L’annuncio del Concilio Vaticano II. La lunga preparazione della riforma cattolica

Massimo Bianchi, Università degli studi di Siena

 

20 novembre, ore 17-19, 1969 – L’autunno caldo e la strategia della tensione

Gianni Silei, Università degli studi di Siena

 

26 novembre, ore 17-19, 1979 – Inizia l’era Thatcher fra invasione sovietica in Afghanistan e rivoluzione islamica in Iran

Mauro Moretti, Università per stranieri di Siena

 

4 dicembre, ore 17-19, 1989 – La caduta del Muro e la fine del secolo breve
Daniele Pasquinucci, Università degli studi di Siena




DAL BOOM ECONOMICO ALLA CONTESTAZIONE – Visita guidata alla mostra Italia Moderna 1945-1975

DAL BOOM ECONOMICO ALLA CONTESTAZIONE

Visita guidata alla mostra Italia Moderna 1945-1975 alla scoperta dell’arte italiana del Novecento

 Il benessere e la crisi è il titolo della seconda tappa della mostra Italia Moderna 1945-1975, allestita a Palazzo Buontalenti in via de’ Rossi 7 e visitabile fino al 6 gennaio 2020.

Questa seconda parte rende omaggio all’Italia degli anni Sessanta e Settanta, mettendo in relazione il contesto storico, politico e sociale con quello artistico, rendendo evidente la forte e netta rottura con la cultura figurativa del passato.

Domenica 13 ottobre alle 16.30 una visita guidata – a cura di Ginevra Ballati e Iacopo Cassigoli – ci porta alla scoperta del clima che si respirava in quel periodo. La previsione di una società nuova, proiettata nel futuro, era già nelle corde degli artisti, ma è proprio attorno al 1960 che queste idee si coagulano e si concretizzano radicalmente le tendenze informali del decennio appena passato.

Tra le peculiarità della svolta c’è da rilevare il radicale mutamento nella considerazione del ruolo dell’artista, con conseguente (o antecedente) riconsiderazione della funzione dell’arte.

Attraverso le opere esposte – tutte dalle collezioni Intesa Sanpaolo – fra cui quelle di Castellani, Staccioli, Rotella, Schifano, Pascali, Kounellis, Boetti, Penone, Merz, Fabro, Pistoletto e molti altri, la visita ci guida in quel periodo di grande trasformazione, che ha portato l’Italia alla ribalta internazionale, dalla rinascita del boom economico alla contestazione giovanile e politica. Il percorso espositivo si conclude con opere realizzate alle soglie dei primi anni Ottanta, l’ultimo grande momento di fama internazionale dell’arte italiana.

Ingresso e visita guidata € 12

Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia

Info e prenotazioni

0573 974267

derossi@fondazionepistoiamusei.it

www.fondazionepistoiamusei.it




“Una miniera per il Valdarno”: mostra itinerante fra Figline e Cavriglia.

Foto, lignite, lampade d’epoca, video e tanti altri documenti, manufatti e strumenti da lavoro (in miniera). Sono questi gli oggetti e le immagini che sono stati reperiti grazie alla collaborazione tra Comune di Figline e Incisa Valdarno, Comune di Cavriglia, Circolo Fotografico Arno, Museo Mine e il collezionista Emilio Polverini (Cavriglia) e che rimarranno esposti dal 12 ottobre al 31 dicembre nella mostra itinerante dal titolo “Una miniera per il Valdarno. Comunità, lavoro e paesaggi fra Cavriglia e Figline”.

In particolare, sarà il Palazzo Pretorio di Figline a ospitare la prima tappa della mostra, in programma dal 12 ottobre al 17 novembre. Dal 23 novembre al 31 dicembre, invece, l’esposizione si sposterà al museo Mine di Cavriglia, per la sua seconda e ultima tappa.

L’idea è quella di conservare la memoria del territorio, dei suoi lavoratori e di coloro che qui risiedevano fino agli anni ‘70, analizzando come la presenza delle miniere (in particolare quella di Castelnuovo Sabbioni) abbia avuto un impatto sulla comunità valdarnese e sul suo paesaggio. Per farlo, ci si concentrerà su uno dei periodi meno esplorati dell’attività dell’industria mineraria, gli anni ‘60-’70 del ‘900, per poi riflettere su come i siti estrattivi (ormai dismessi) possano essere riqualificati e riutilizzati. Oltre all’esposizione – che a Figline rimarrà visitabile nel fine settimana e nei giorni festivi in orario 10-13 e 16-19 e che è patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze, dalla Provincia di Arezzo e della Regione Toscana – sono previsti laboratori didattici e incontri a tema, tra cui la presentazione del libro “San Donato in Avane” con l’autore Filippo Boni (30 ottobre, ore 18 nella sala Sarri del Palazzo Pretorio di Figline; a seguire apertura straordinaria della mostra). Inoltre, per le scuole del territorio, è possibile prenotare delle visite guidate infrasettimanali, scrivendo a c.benedetti@comunefiv.it.

Quanto alla giornata inaugurale, l’appuntamento è fissato al Pretorio (piazza San Francesco, Figline) alle 17 quando, nella sala Sarri, sono in programma i saluti istituzionali dei Sindaci Giulia Mugnai (Figline e Incisa Valdarno) e Leonardo degl’Innocenti o Sanni (Cavriglia). Interverranno anche il presidente del Circolo fotografico Arno, Silvano Monchi, Paola Bertoncini (direttrice Museo Mine, Cavriglia) e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Seguirà il taglio del nastro e una visita guidata alla mostra, curata dal collezionista e fotografo Emilio Polverini.




Anche a Siena, la presentazione del libro “La Chiave dello zucchero”

Mercoledì 25 settembre, alle ore 18, Le Stanze della Memoria, a Siena, ospitano la presentazione del volume di Giacomo Mameli “La chiave dello zucchero”, dopo gli appuntamenti di Firenze e Grosseto dei giorni precedenti.




Il Razzismo e il Rinascimento. “La Difesa della Razza” interpretazioni fasciste di Leonardo da Vinci

Venerdì 13 settembre alle ore 21.00 presso il Giardino di Casa Siviero (Lungarno Serristori 1), ISRT e Fondazione CDSE vi invitano all’incontro su Il Razzismo e il Rinascimento. “La Difesa della Razza”: interpretazioni fasciste di Leonardo da Vinci.

Interventi di Alessia Cecconi (Fondazione CDSE) e Marta Baiardi (ISRT).

Al termine dell’incontro, visita guidata alla mostra allestita al Museo di Casa Siviero dalla Fondazione CDSE: “Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento”.