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Presentazione del volume di Giacomo Pacini “La spia intoccabile. Federico Umberto D’Amato e l’Ufficio Affari Riservati” (Einaudi Storia, 2021)

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«Sapeva quasi tutto di tutti e quello che non sapeva, tutti pensavano che lo sapesse», si dice di Federico Umberto D’Amato: “anima nera” della Repubblica, per i suoi detrattori; il più grande uomo di intelligence che l’Italia abbia mai avuto, per i suoi estimatori. Per tutti un uomo temutissimo, a capo tra l’inizio degli anni Sessanta e la metà degli anni Ottanta dell’organismo informativo del Ministero dell’Interno, quell’Ufficio Affari Riservati (UAR) al centro dei più grandi misteri italiani durante gli anni della guerra fredda. La sua figura è al centro del nuovo volume dello storico Giacomo Pacini, “La spia intoccabile. Federico Umberto D’Amato e l’Ufficio Affari Riservati”, appena uscito per Einaudi Storia e subito balzato in testa nelle classifiche dei libri più venduti.

Pacini, già autore nel 2010 di “Il cuore occulto del potere. Storia dell’ufficio affari riservati del Viminale (1919-1984)”, pubblicato con l’editore Nutrimenti, e di “Le altre Gladio: La lotta segreta anticomunista in Italia. 1943-1991”, pubblicato sempre nella collana Einaudi Storia nel 2014, ricostituisce attraverso un apparato documentale imponente la storia dell’UAR e l’operato di Federico Umberto D’Amato che ne era a capo; ne esce il quadro di un organismo responsabile di una spregiudicata e capillare opere di infiltrazione all’interno di partiti politici, sindacati e movimenti extraparlamentari, una “polizia parallela” del tutto autonoma rispetto alle forze di pubblica sicurezza, in grado di gestire e tenere a libro paga centinaia di informatori in tutta Italia. L’UAR era un ente, quindi, che agiva come un vero e proprio servizio segreto al di sopra delle leggi e del Parlamento, non troppo conosciuto alla stampa, alle forze politiche e alla stessa magistratura. Lo stesso Federico Umberto D’Amato, per anni detentore di un potere talmente pervasivo da permettergli di condizionare le scelte politiche dei vari ministri dell’Interno, è un personaggio oscuro e poco conosciuto, sul quale Pacini riesce finalmente a far luce.

Venerdì 12 febbraio alle ore 17.30  ne discuteranno con l’autore i giornalisti e scrittori Paolo Morando e Fabio Isman nel corso di un incontro on line nella pagina facebook e nel sito internet dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea. L’evento è organizzato dall’Isgrec in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Info: ISGREC, 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it, www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr




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Giorno del Ricordo 2021 – Convegno on line “A che punto è la storia del confine alto Adriatico”

Giorno del ricordo 2021

“A che punto è la storia del confine alto Adriatico”

Convegno on line (Pagina FB e sito dell’Isgrec)

 

Dalla legge di istituzione della Giornata del Ricordo, vicende prima ritenute di interesse esclusivamente locale hanno finito per rivelarsi come parte importante di una storia europea. Sin da allora l’Isgrec ha lavorato sulla “didattica del confine”, fino ad arrivare all’ideazione e al coordinamento di due progetti biennali della Regione To­scana (Per la storia di un confine difficile. L’alto-Adriatico nel Novecento), che hanno coinvolto tutti gli Istituti storici della Re­sistenza e dell’età contemporanea tosca­ni e che hanno visto il protagonismo di insegnanti e studenti delle scuole superiori della Regione.

Attraverso il dialogo tra due storici che hanno a lungo lavorato sulla storia del confine alto Adriatico, quest’anno l’Isgrec vuole nuovamente offrire a docenti e cittadinanza un momento di approfondimento, concentrando l’attenzione sulla storiografia del confine, per comprendere a che punto sia arrivata e quale sia il suo rapporto con il dibattito pubblico sul tema.

All’incontro on line del 10 febbraio, alle ore 17 (pagina FB e sito dell’Isgreci professori Claudio Vercelli e Franco Ce­cotti si confronteranno su “Memorie divise e narrazioni sul confine. Storie e storiografia del Nordest ai giorni nostri” e su “Fonti e metodi per nuove indagini sulla storia dell’Alto Adriatico nella prima metà del Novecento”. Sarà presente il Presidente Isgrec, Luca Verzichelli, coordinerà Elena Vellati dell’Isgrec.

L’iniziativa sarà riconosciuta come formazione per i docenti, ai quali è richiesta l’iscrizione inviando una mail a segreteria@isgrec.it con richiesta di ricevere il link alla piattaforma che ospiterà il dibattito.

Info e prenotazioni: ISGREC, 0564415219, segreteria@isgrec.itwww.isgrec.itwww.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr




Per la storia di un confine “difficile”. Iniziativa della Regione Toscana per il Giorno del Ricordo 2021

10 febbraio: iniziativa promossa da Regione Toscana in collaborazione con gli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea regionale e grossetano.




IN DIRETTA STREAMING: “Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento”




IN DIRETTA STREAMING: A che punto è la storia del confine alto Adriatico




Oltre ogni distanza, oltre ogni confine… Dialoghi per il Giorno del Ricordo 2021

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea vi invita al seguente Giorno del Ricordo 2021:

 

4 febbraio, ore 18.00

Spazi lacerati, linee di divisione e profuganze. Gli spostamenti forzati di popolazione nel riassetto geopolitico e territoriale europeo derivato dalla Seconda guerra mondiale.

Dialogo fra Matteo Mazzoni e Claudio Vercelli su un fenomeno europeo, quanto meno, ma anche sull’ambivalenza del confine, fra diverse visioni di identità territoriale e aspirazione al superamento delle barriere.

 

8 febbraio, ore 18.00

Fra identità e confini molteplici: Fiume nel Novecento.  

Dialogo fra Marino Micich e Raoul Pupo, coordina Luciana Rocchi.
La città di  Fiume-Rijeka capitale europea della cultura nel 2020  è un luogo con cui si è instaurata una relazione, per due viaggi di studio, un rapporto con la Scuola Media Superiore Italiana, la locale comunità italiana, il mondo croato. Come si è instaurata una relazione con l’Archivio Museo storico di Fiume nel quartiere giuliano-dalmata di Roma. Il contesto è quello del territorio istriano-quarnerino plurietnico e multiculturale dalle molte facce. Un laboratorio europeo di storia e civiltà che attraverso lo studio dei drammi del “900 può essere considerato uno dei luoghi simbolo di cooperazione interculturale.

 

12 febbraio, ore 18.00

Sradicati dalla propria terra: i “campi” degli esuli istriano-giuliano-dalmati nell’Italia repubblicana

Dialogo fra Matteo Mazzoni e Enrico Miletto sullo spaesamento e su quella particolare forma di esilio che guardati oggi tendono ad assumere significati nuovi e che necessitano quindi di essere sempre più conosciuti.

 

 

Incontri su piattaforma Zoom ISRT

Partecipazione gratuita e libera fino ad esaurimento posti

Per info e prenotazioni: isrt@istoresistenzatoscana.it




“La frontiera contesa: il confine italo-sloveno dal fascismo al secondo dopoguerra fra storia e memoria.”

Nel quadro delle iniziative per il Giorno del Ricordo 2021, si terrà giovedì 4 febbraio a partire dalle ore 18.15 l’incontro promosso dal comitato provinciale ANPI di Lucca “La frontiera contesa: il confine italo-sloveno dal fascismo al secondo dopoguerra fra storia e memoria”. All’incontro parteciperanno Eric Gobetti (storico e regista, autore di “E allora le foibe?”, edito quest’anno da Laterza) e Armando Sestani (vicepresidente dell’ISRECLU, che nel 2015 ha pubblicato il volume “Esuli a Lucca” per Maria Pacini Fazzi); porterà i saluti dell’ANPI provinciale il presidente Filippo Antonini; coordinerà il dibattito Stefano Lazzari della redazione di ToscanaNovecento.

Sarà possibile seguire l’evento in streaming sulla pagina Facebook ANPI Comitato Provinciale Lucca.