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Il Peyron e la sua gente. Memorie di lavoro e di vita

All’interno della rassegna culturale estiva del Comune di Vernio “Apriti chiostro”, 12 luglio 2016 ore 21,00 San Quirico (Vernio)
“Il Peyron e la sua gente. Memorie di lavoro e di vita”

Una serata-racconto a cura della Fondazione CDSE in collaborazione con il Comune di Vernio. Raccontare la storia dell’ex tappetificio Peyron del Molin Novo di Mercatale, significa abbracciare tutta la storia della comunità di Vernio, dall’epoca dei Conti Bardi al recente passato dei nostri nonni tessitori o delle nonne annodatrici al lanificio Valbisenzio.




Primo Conti. Un enfant prodige all’alba del Novecento

Nella stagione estiva presso il Palazzo Mediceo di Seravezza si terrà la mostra “Primo Conti. Un enfant prodige all’alba del Novecento”, a cura di Nadia Marchioni. La mostra intende illustrare i primi trent’anni di attività di Primo Conti (Firenze 1900 – 1988), attraverso opere, documenti e foto d’epoca.

Inaugurazione sabato 9 luglio , ore 18
Orario mostra

dal 10 luglio al 4 settembre

dal lunedì al venerdì | 17,00 – 23,00

sabato e domenica | 10,30 – 12,30 e 17,00-23,00

 

dal 5 settembre al 2 ottobre

dal lunedì al sabato | 15,00 – 20.00

domenica | 10,00 – 20,00
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Fonte: Fondazione Primo Conti




“La Resistenza prima della Resistenza? Una nuova ricerca su Giuseppe Del Freo” a Montignoso

Giuseppe Del Freo (1897-1969), professore di storia e filosofia al Liceo classico "Carducci" di Viareggio, antifascista, sarà al centro del convegno del prossimo venerdì sera a Villa Schiff-Giorgini a Montignoso (MS).

Giuseppe Del Freo (1897-1969), professore di storia e filosofia al Liceo classico di Viareggio, antifascista, sarà al centro del convegno del prossimo venerdì sera a Villa Schiff-Giorgini a Montignoso.

Il prossimo venerdì 8 luglio 2016, presso la Sala Convegni del Centro di Documentazione sulla Linea Gotica di Villa Schiff-Giorgini a Montignoso (MS), si terrà l’incontro “La Resistenza prima della Resistenza? Una nuova ricerca su Giuseppe Del Freo, antifascista montignosino”, appuntamento dedicato alla ricostruzione della figura di Giuseppe Del Freo (1897-1969), stimato professore di storia e filosofia del Liceo classico “Giosuè Carducci” di Viareggio, amante della montagna, classificato come “antifascista” dal regime mussoliniano fin dal 1931 e fra i principali animatori “spirituali” della Resistenza versiliese. Patrocinato dalla Sezione montignosina dell’ANPI e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca, l’evento, che prenderà avvio alle ore 17:30, vedrà gli interventi del Prof. Stefano Bucciarelli, Presidente dell’ISREC Lucca ed autore del saggio “Professori sotto inchiesta nelle scuole di Viareggio. L’antifascismo di Giuseppe del Freo”, e del Dott. Andrea Ventura, membro del comitato scientifico dell’ISREC Lucca.

In allegato, la locandina della serata.




Gastone Nencini: la fibra di un campione

L’inaugurazione della mostra, voluta da Comune e Provincia di Prato insieme al progetto Prato Race che unisce tutti gli eventi sportivi-turistici della città laniera, è fissata per venerdì 1 luglio alle 17 proprio al Museo del Tessuto. Gli allestimenti saranno aperti al pubblico da sabato 2 luglio a domenica 31 luglio.

Le immagini, le testimoniane, le maglie indossate sui tanti chilometri di strada percorsi in gara e anche la prima bicicletta creata apposta per le caratteristiche del campione. É stata pensata per far rivivere gli anni dell’epopea del ciclismo italiano la mostra La fibra di un campione, dedicata al grande Gastone Nencini e curata dalla figlia Elisabetta. Due le location e due gli allestimenti. Al Cassero le immagini e le voci che raccontano una carriera sportiva straordinaria e al Museo del Tessuto le maglie indossate da Nencini.

Le sedi pratesi della mostra rappresentano simbolicamente i luoghi cittadini che si connettono a questo sport. Il Cassero, storico corridoio medievale, evoca il percorso sportivo di questo campione, narrato attraverso le immagini delle sue imprese: dalle fotografie alle testimonianze di coloro che le hanno vissute in prima persona come sportivi e come fan.

Il Museo del Tessuto è il luogo dove le testimonianze storiche del mondo produttivo tessile svelano la continua evoluzione tecnica del settore. In questa cornice sono presentate le maglie del campione, gialla, rosa, azzurra e tricolore. Documenti tessili di un’epoca in cui la maglieria di lana offriva l’unica chance tecnica all’abbigliamento sportivo. Per gli appassionati del ciclismo le maglie dei campioni, ancora intrise del loro sudore, sono l’esempio tangibile della fatica, dell’impegno, della concentrazione e determinazione che stanno alla base di questo sport. Esse incarnano, come una seconda pelle, la fibra dell’atleta e la sua capacità di portare a termine l’impresa sportiva.

Gastone Nencini, grazie alla qualità delle sue performance e alla sua personalità, ha contribuito anche a creare un forte legame con le imprese, in qualità di testimonial e di fruitore. Al Museo del Tessuto c’è anche la prima due ruote creata appositamente per le caratteristiche atletiche del Leone del Mugello, un nome che ancora oggi ricorda l’essenza tenace e combattiva di questo grande mito del ciclismo italiano.

Gastone Nencini La Fibra di un campione da sabato 2 luglio a domenica 31 luglio

Cassero medievale. INGRESSO LIBERO. Da martedì a venerdì 16.30-19.30, sabato 10-13 domenica 17-19. Tutti i giovedì di luglio apertura serale 21-23
Museo del Tessuto. Ingresso ridotto a 4 euro con coupon ricevuto al Cassero. Da martedì a giovedì 10-15, venerdì e sabato 10-19, domenica 15-19

INFO Il Cassero, 0574 26693 – Museo del Tessuto, 0574 611503




Esposizione “Gli anni Sessanta, la CGIL, la costruzione della democrazia”

Dal 30 giugno al 10 luglio, in occasione della Ventesima edizione di CGIL Incontri, presso lo spazio incontri è allestita l’esposizone Gli anni Sessanta, la CGIL, la costruzione della democrazia, a cura dell’archivio storico nazionale CGIL e degli archivi FLAI e SPI.




Iniziativa per le Biblioteche e gli Archivi pisani

Il 30 giugno p.v. presso il Teatro Rossi Aperto di Pisa, con orario 10:00-13:00, si svolgerà un incontro-dibattito sul sistema culturale cittadino che registra – in particolare per le biblioteche civiche – un momento di forte incertezza e difficoltà (si veda l’appello Salviamo le biblioteche pisane).

L’incontro vuol essere un’occasione di confronto aperto con l’Amministrazione comunale, l’Università, la stampa e i cittadini tutti sulla destinazione delle Officine Porta Garibaldi, edificio di via Gioberti progettato con l’obiettivo di creare un centro socio-culturale integrato con la SMS Biblio e aperto a tutta la comunità. Un progetto lungimirante che ha impegnato professionisti di indubbia competenza e ingenti risorse finanziarie, ma che attualmente rischia di naufragare.

Teatro Rossi Aperto giovedì 30 giugno 2016, ore 10.00

Officine Porta Garibaldi

Proposte e idee per una cittadinanza attiva e per la tutela e la valorizzazione del sistema bibliotecario e archivistico cittadino

Interventi di: Sandra Di Majo (Coordinamento Lettori delle biblioteche e degli archivi pisani) Antonella Agnoli (consulente bibliotecaria)
Parteciperanno: Ornella Aglioti (Amici SMS Biblio Pisa), Gian Mario Cazzaniga (Comitato scientifico BFS Pisa), Matilde Vistoli (Rete degli studenti medi Pisa), Caterina Del Vivo (ANAI Toscana), Gianfranco Francese (segretario generale C.d.L. CGIL Pisa), Athos Bigongiali (scrittore), Chiara Frugoni (Amici BUP), Sasha Grassini (UDU Pisa), Teatro Rossi Aperto.
Aderiscono: AIB Toscana, Amici della Biblioteca Provinciale, ANAI Toscana, Associazione Amici della Biblioteca Franco Serantini, Circolo culturale Biblioteca Franco Serantini, Amici SMS Biblio Pisa, Amici BUP, Associazione culturale Artiglio, Casa della Donna Pisa, Rete Bibliolandia, Rete degli studenti medi Pisa, Teatro Rossi Aperto, UDU Pisa
Coordinamento dei Lettori delle Biblioteche e degli Archivi Pisani
associazionebibliotechepisane@gmail.com




Montepulciano celebra la Liberazione

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il Comune di Montepulciano celebra quest’anno il 29 giugno, Anniversario della Liberazione, con una cerimonia particolarmente toccante.

Sarà infatti reso omaggio al sacrificio di un giovane militare, il Tenente James de Villiers Browse Gray, di nazionalità sudafricana, ucciso in azione di guerra il 30 giugno del ’44, ovvero il giorno successivo a quello della Liberazione, probabilmente durante l’attacco ad una sacca di resistenza di soldati tedeschi.

Il trentaduenne ufficiale, in forza alle truppe alleate, perse la vita lungo la Strada per Chianciano, all’altezza del Podere San Benedetto ed è lì che intono alle 19.00 di mercoledì sarà deposta una corona d’allora e sarà eseguito il silenzio d’ordinanza.

Sul posto, infatti, i familiari dello sfortunato militare del Reggimento Pretoria fecero erigere una panchina con una targa che invita alla meditazione ed al ricordo.

Sarà quello l’ultimo atto di una giornata che si articolerà su altri due importanti appuntamenti.

Alle 16.00, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, il Sindaco consegnerà le Medaglie della Liberazione, conferite dal Ministro della Difesa nel 70° Anniversario della Lotta di Liberazione, ai due partigiani non presenti alla cerimonia ufficiale del 2 Giugno, a Siena, ed incontrerà tutti i superstiti di Montepulciano della Resistenza.

Alle 17.00 partirà il corteo con il Gonfalone del Comune che, accompagnato dalla Banda dell’Istituto di Musica “Henze”, attraverserà il centro rendendo omaggio, al Borgo Buio, al sacrificio del giovane Giuseppe Marino e raggiungendo poi il Giardino di Poggiofanti dove, davanti al Monumento ai Partigiani, sarà rivolto il saluto ufficiale delle Istituzioni.

Infine, come detto, i partecipanti si sposteranno a San Benedetto per ricordare il militare alleato che contribuì con la propria vita alla Liberazione di Montepulciano.




Cerimonia in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ‘43

agosto-1944-livorno-bombardata-1Martedì 28 giugno si celebrerà a Livorno la Giornata della memoria delle vittime civile dei rifugi. Il 28 giugno del 1943 la città di Livorno subì infatti un pesante  bombardamento aereo che causò la morte di numerosi civili, purtroppo inconsapevoli della inadeguatezza dei rifugi in cui avevano cercato riparo.
Si tratta di rifugi, allestiti dal regime, concentrati prevalentemente nei quartieri nord della città. Ed è qui, precisamente in via Galilei (angolo via Garibaldi), in via Mastacchi (n.30) ed in via delle Sorgenti (all’altezza del passaggio a livello) che martedì 28 giugno, come ogni anno, si svolgeranno le cerimonie commemorative con la deposizione di mazzi di fiori.
Le cerimonie avranno inizio alle ore 11 presso la lapide posta fuori dall’Istituto ITI (in via Galilei) con la presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno, Serafino Fasulo e dei rappresentanti delle associazioni dell’Antifascismo  e della Resistenza livornese ( ANPI, ANPIA, ANEI e ANED di Pisa). Proseguiranno alle ore 11.15 ( via Mastacchi) e 11.30 ( presso il cippo commemorativo in via delle Sorgenti).
L’inizio delle cerimonie commemorative sarà scandito dal suono della sirena  dell’ITI, la stessa che in periodo bellico avvisava la popolazione degli allarmi aerei.