1

Giovanni Michelucci e Massimo Baldi tra urbanistica ed architettura

Dal 22 settembre 2016 a Fiesole si terrà il convegno “Giovanni Michelucci, Massimo Baldi e l’urbanistica in Toscana” e una mostra sul lavoro architettonico di Massimo Baldi, in collaborazione tra Comune di Fiesole, Comune di Pistoia, Fondazione Michelucci con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti/Fondazione Architetti Firenze.
Convegno Giovanni Michelucci, Massimo Baldi e l’urbanistica in Toscana
Fiesole, Sala del Basolato, piazza Mino da Fiesole
22 settembre 2016, dalle ore 14.00 alle 18.00
Programma
Saluti istituzionali
Barbara Casalini, Assessore a Turismo e Cultura del Comune di Fiesole
Giancarlo Paba, Presidente della Fondazione Michelucci
Roberto Masini, Presidente dell’Ordine Architetti Firenze
Interventi
Pier Lodovico Rupi – Massimo Baldi e la Commissione Regionale Tecnico Amministrativa del 1972.
Roberto Agnoletti – Giovanni Michelucci e Massimo Baldi, due sguardi urbanistici.
Tavola rotonda
Roberta Bencini, Raimondo Innocenti, Silvia Viviani e Iacopo Zetti – Fiesole e Pistoia: paesaggio, territorio e architettura.
coordina Monica Baldi
Conclusioni
Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole
Elena Becheri, Assessore alle Attività ed istituti culturali del Comune di Pistoia

A seguire, alle ore 18.30, inaugurazione della mostra Massimo Baldi: l’eredità di un architetto urbanista alla sala Antiquarium Costantini del Museo Civico Archeologico. Apertura dal 23 settembre al 9 ottobre 2016 dal giovedì alla domenica, dalle ore 15.00 alle 18.30. Mostra a cura degli architetti Monica Baldi e Lorella Zappalorti, originariamente realizzata nell’aprile 2016 dal Comune di Pistoia nell’ambito della manifestazione “Leggere la città”.
Fonte: Fondazione Michelucci




Sandro Pertini combattente per la libertà. La Mostra alle Oblate

Sarà inaugurata martedi’ 20 settembre alle 11.00 la mostra fotografica e documentaria dedicata a Sandro Pertini, nel 120esimo anniversario della sua nascita. Portera’ i saluti istituzionali del Comune di Firenze la Vicesindaca Cristina Giachi.

Sandro Pertini (25 settembre 1896-24 febbraio 1990), alta coscienza e protagonista del nostro tempo, è stato deputato all’Assemblea Costituente, senatore nella prima legislatura, ancora deputato, sempre rieletto, dal 1953 al 1976, eletto presidente della Camera (dal 1968 al 1976), e poi eletto Presidente della Repubblica (dal 1978al 1985). La esposizione, di immagini e documenti, ne ripercorre la vita e l’attività politico-istituzionale, dalla formazione alla partecipazione come ufficiale di complemento alla prima guerra mondiale, alla lotta antifascista e alla militanza socialista, all’esilio e al carcere e al confino durati oltre 14 anni, alla organizzazione della Resistenza, all’attività parlamentare e infine al Settennato presidenziale. L’iniziativa è rivolta in particolare alle giovani generazioni, anche nel richiamo sempre caro a Pertini, secondo il quale il rapporto generazionale, nella trasmissione dei valori comuni e nella solidale continuità, costituisce un fattore connettivo insostituibile della società democratica.

L’esposizione, che resterà aperta fino al 20 ottobre 2016, è promossa dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati e dalla Regione Toscana, patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e  dal Comune di Firenze, e posta sotto il logo del 70° anniversario della Repubblica Italiana.

L’esposizione è visitabile nei seguenti orari: lunedì 14.00 – 22.00 (dalle 19.00 chiusura della Sezione Contemporanea – I piano che ospita alcune bacheche), da martedì a sabato 9.00 – 24.00.

Su prenotazione proiezione del filmato Mi mancherai Ricordo di Sandro Pertini nei giorni 22, 27, 29 settembre e 4, 6, 18, 20 ottobre.
Ingresso gratuito.




Manuale Antiretorico dell’Unione Europea: da dove viene (e dove va) questa Europa

Martedì 20 settembre 2016, ore 16:45
Presso la Soprintendenza archivistica della Toscana
Via Ginori, 7 Firenze

Presentazione del libro

“Manuale Antiretorico dell’Unione Europea: da dove viene (e dove va) questa Europa”
Manifesto Libri, 2016
Di Luciana Castellina

L’iniziativa è promossa da CGIL Toscana, IRES Toscana, Centro di Documentazione e Archivio Storico della CGIL  Toscana, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana
Saluti di: Diana Toccafondi (Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana)

Partecipano: Luciana Castellina (Scrittrice, giornalista, ex deputata nazionale ed europea)

Donatella della Porta(Sociologa, Preside dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Superiore Normale)

Fausto Durante (Responsabile delle Politiche Europee e Internazionali della CGIL Nazionale)

Maurizio Brotini  (Segretario Confederale  CGIL Toscana)

Chiara Bonaiuti(Centro di Documentazione della CGIL Toscana)

Coordina: Fabio Giovagnoli  (Presidente di Ires Toscana)

Il volume ripercorre sessant’anni di storia dell’Unione Europea, e sottolinea la necessità di rilanciare il progetto dell’Unione superando le scelte sbagliate e antidemocratiche con le quali Bruxelles ha risposto alla crisi e ai flussi migratori offrendo gli strumenti di lettura che permettono di distinguere gli aspetti retorici dalle scelte effettive.L’obiettivo della presentazione è quello di cogliere le sfide ma anche le opportunità di democratizzazione, che si prospettano all’Unione Europea in questo delicatissimo periodo di transizione, con particolare attenzione al ruolo  dei sindacati e della società civile nella creazione di un demos europeo, nella direzione di un passaggio da un’integrazione prevalentemente negativa- spesso appiattita sulle dinamiche della globalizzazione senza regole e diritti- ad una positiva, da una processo decisionale post-democratico a uno nuovamente democratico, valorizzando al contempo la tradizione e lo spessore costituzionale italiana.




Commemorazione dei partigiani Aldo Salvetti e Mario Paolini

la-memoria-degli-ultimi-457x640Luned’ 19 Settembre 2016, con inizio alle ore 10,00, si terrà a Massa la commemorazione delle Medaglie d’Oro al Valor Militare dei Partigiani Aldo  Salvetti e Mario Paolini. Salvetti sarà commemorato alle 10 presso il monumento in loc. Castagnola Ponte sul Frigido, via Foce (Massa), Paolini alle 10.30 presso il monumento loc. Canevaria, via Bassa Tambura (Massa).




Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana

Lunedì 19 settembre alle ore 16.00 nel Salone brunelleschiano dell’Istituto degli Innocenti, inaugurazione della mostra “Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana” a cura di Anna Steiner.

Saluti:

Alessandra Maggi, Presidente Istituto Innocenti
Daniela Mori, Presidente Consiglio di Sorveglianza Unicoop Firenze
Dario Nardella, Sindaco di Firenze

Contributi di:

Luigi Dei, Rettore Università degli studi di Firenze
Alessandro Colombo, Direttore dell’Istituto europeo di design

 

 




“Marmo in guerra” Mostra in occasione del 72° anniversario della Liberazione di Pietrasanta

Inaugurazione della mostra Lunedì 19 Settembre ore 09:45 in occasione della Ricorrenza del 72 Anniversario della Liberazione di Pietrasanta

Dopo la prima presentazione del progetto nel fondo di Palazzo Corsi a Carrara come evento dell’edizione 2014 della Marble Weeks, varie altre presentazioni, esposizioni e la prestigiosa selezione per l’Archivio Fondo Malerba per la Fotografia di Milano, la mostra fotografica di Paolo Maggiani arriva finalmente a Pietrasanta, da dove ha avuto inizio il progetto! Dal monumento civile in P.za Statuto. La Mostra allestita nell’atrio del Palazzo Comunale di Pietrasanta in Piazza Giacomo Matteotti sarà inaugurata in occasione della Ricorrenza del 72° Anniversario della Liberazione di Pietrasanta che avrà luogo il 19 settembre alle ore 09:45.
Quanto sono carichi di umani sentimenti questi presidi della memoria: iscrizioni, cippi, monumenti e gli stessi luoghi poiché esiste un vasto e stratificato paesaggio memoriale, che avvolge tutti noi, anche quando non riusciamo a vederlo. E da questi oggetti, con tutti i segni che il tempo e il caso gli cuciono addosso penso sia nato questo progetto fotografico (ed il libro che l’accompagna), che si fonda su un programma tanto semplice in apparenza, quanto foriero di risultati inattesi e importanti.

L’idea iniziale di Paolo Maggiani era appunto quella di rintracciare:

“Cannoneggiamenti, bombardamenti, mitragliamenti, scontri i cui colpi di schegge e proiettili hanno lasciato la loro impronta su monumenti di commemorazione ai caduti nella Prima Grande Guerra, ma anche su fontane e pievi in marmo. Ferite impresse che sono ancora oggi visibili sulle superfici di un marmo che si è trovato ad essere testimone di una Seconda cruenta Grande Guerra. Oggi rappresentano un monito, amplificano il messaggio e sottolineano il ricordo che questi monumenti rappresentano.”

Alla base di questa felice intuizione, c’è un’ammirabile curiosità da flâneur del Maggiani fotografo, Paolo, che ha saputo scorgere segni e spie tra i monumenti di Pietrasanta e Seravezza, che alla maggior parte di noi sarebbero sfuggiti.
Il Maggiani poeta, Roberto, è intervenuto presumibilmente soltanto dopo con la grazia di quei jazzisti che sanno reinterpretare l’arte altrui, con una congiunzione di intenti che ha uno speciale valore artistico. Con il sospetto che forse erano d’accordo da subito, anzi direi “da sempre”, con quell’intesa che solo alcuni fratelli sanno proficuamente esercitare. Sono convinto che questo connubio è servito anche a loro, per rimescolare le carte, i ruoli e le convinzioni, che fotografia e poesia non vivono vite così separate.
Non a caso Roberto parla di poesie «scattate»:

”Ho “scattato” queste poesie guardando attentamente, per due giorni di fila, le fotografie di Paolo, mio fratello, cogliendo in esse un messaggio al contempo ordinario, per quanto riguarda i soggetti, e straordinario, per quanto riguarda la bellezza delle inquadrature e dei dettagli.
Il nitore di questi scatti attualizza il messaggio che i soggetti fotografati rappresentano a partire da quei lontani giorni di inizio e metà Novecento, quando alcuni di essi, mi riferisco in particolare ai monumenti ai caduti, furono realizzati negli anni Venti, poi segnati dagli avvenimenti che videro molti soldati e partigiani a lottare per la libertà delle nostre terre.
Essenzialmente i soggetti fotografati sono di marmo, dunque dal fortissimo valore simbolico: il marmo, il suo biancore, è nascosto sotto la “pelle” della terra apuana proprio come il sangue è nascosto sotto la pelle dei nostri corpi.”

…e Paolo ha giocato d’anticipo, perché le sue sapienti inquadrature hanno saputo vedere con altri occhi ciò che ci circonda, sondare profondità inaspettate, laddove sembra vigere il quotidiano e l’ordinario, con quella felicità di esecuzione, che è poi l’unico vero segreto della Poesia. Allo stesso modo il versificare di Roberto ha riempito di immagini quelle fotografie, in una sorta di archeologia del sentimento umano ai tempi della guerra, studiando le tracce e le impronte del passato, cercando di capire le traiettorie delle vite non meno che quelle dei proiettili (come in Il proiettile: analisi del tiro). La vita non è del resto una questione di balistica? Senz’altro è stato così nel Secolo breve, per quelle generazioni che hanno visto straziate le carni dalla violenza della storia.
Alessio Giannanti (Archivi della Resistenza –
Circolo Edoardo Bassignani – Fosdinovo MS)

Nell’esposizione le immagini (in totale 17), realizzate su pregiata carta cotone con stampa in B/N ai pigmenti, sono incorniciate di bianco e si alternano alle poesie anch’esse stampate nello stesso formato ma incorniciate di nero a creare un suggestivo effetto visivo.

RICONOSCIMENTI:

Il progetto “Marmo in Guerra” è entrato a far parte dell’Archivio FMF – Fondo Malerba per la FOTOGRAFIA di Milano che raccoglie le tendenze fotografiche contemporanee, nella selezione 2015, ed ha una pagina online dedicata: www.fondomalerba.org/archivio/artisti/paolo-maggiani

PATROCINI:

A.N.P.I. – Massa-Carrara e Sezione “Gino Lombardi”Versilia, ARCHIVI DELLA RESISTENZA Circolo E.BASSIGNANI – Fosdinovo- MS
oltre ai COMUNI DI CARRARA (MS), PIETRASANTA (LU) e SERAVEZZA (LU)




Luci sul Novecento a Barberino Val d’Elsa

Barberino Val d’Elsa, viaggio nel tempo attraverso i ricordi e gli oggetti del ventesimo secolo. Domenica 18 settembre dalle ore 10 alle ore 20 un grande evento animerà il centro storico di Barberino, nel Chianti. Tra le architetture e le atmosfere medievali del castello, dove dal 2004 sventola alta la Bandiera Arancione, prenderà vita un grande giardino del ricordo dedicato al ‘900, secolo pieno di trasformazioni e ricco di eventi. Art nouveau, eventi e mode, tendenze di un secolo di storia si intrecceranno con esposizioni, eventi e forme di animazione in ogni angolo e piazzetta dell’antico borgo.

Promossa dal Comune di Barberino val d’Elsa e organizzata da Colleventi, la manifestazione “’900 in piazza” e propone un ricco programma di iniziative per l’intera giornata. Si alterneranno esposizioni di auto e moto, si potrà curiosare tra gli stand di antiquariato e collezionismo o lasciarsi incantare dall’esposizione di oggetti di una volta. Non mancheranno le animazioni a tema per grandi e piccini. “Una nuova occasione – commenta l’assessore al Turismo Cristina Pratesi – per dare continuità al nostro progetto di valorizzare la vocazione turistica, aperta ed accogliente, che caratterizza Barberino e rivitalizzare il centro storico con un piano mirato di opportunità culturali ed eventi di qualità destinati alla promozione del territorio; questa volta abbiamo deciso di puntare al tema della memoria in omaggio ad un secolo che sentiamo vicino, un secolo di grandi conquiste culturali, sociali ed economiche, una pagina della storia che anche i nostri nonni avranno l’opportunità di ricordare e celebrare insieme alla comunità”. Ingresso libero. Info: www.barberinovaldelsa.net.




A Borgo San Lorenzo si celebra la Liberazione

Verrà celebrato domenica 18 Settembre il 72° anniversario della Liberazione di Borgo San Lorenzo.
La giornata prenderà avvio alle 10,00 da Piazza Dante dove è prevista la partenza del corteo per la deposizione delle corone di alloro al Monumento ai Caduti, alla Cappella ossario partigiani, al Monumento alle Vittime civili di tutte le guerre e al Monumento alla Resistenza.
La celebrazione ufficiale si terrà dalle 11,00 davanti al Palazzo Comunale e sarà seguita alle 11,30 dalla S.S. Messa in suffragio presso la Pieve.

La giornata proseguirà con un importante e storico evento sportivo, la 71° edizione della “Coppa della Liberazione”, gara ciclistica nazionale per allievi organizzata dalla locale sezione Anpi in collaborazione con il Ciclo Club Appenninico.

La partenza è fissata alle 14,30 dal Foro Boario, dove è previsto anche l’arrivo alle 16,30 seguito dalle premiazioni.