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L’Atlante delle stragi nazifasciste a Massa

anpi-atlante-delle-stragiLa sezione ANPI “Patrioti Apuani-Linea Gotica” di Massa,  organizza la presentazione dell’Atlante delle Stragi nazifasciste che si terrà venerdì 2 dicembre 2016 alle ore 17.30 presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa. A tale iniziativa oltre a relatori locali, sarà presente il Prof. Paolo Pezzino, coordinatore nazionale della ricerca frutto di un accordo tra l’ANPI Nazionale e il Goverrno della Repubblica Federale Tedesca.




L’emigrazione italiana e Zélia Gattai Amado. Una figlia di Firenze

Il 1° dicembre alle ore 18.00 in Sala Ferri a Palazzo Strozzi, conferenza di Antonella Rita Roscilli, L’emigrazione italiana e Zélia Gattai Amado. Una figlia di Firenze, in occasione del centenario della nascita della scrittrice brasiliana.

Introduce Franco Zabagli.

Iniziativa a cura del Gabinetto Vieusseux




“Ero solo una bambina” a Cecina l’incontro con i sopravvisuti dai campi di sterminio

ero-solo-una-bambina-volantino-ufficialeGiovedì 1 dicembre ore 10 presso la Sala consiliare del Comune Vecchio a Cecina, si terrà, nell’ambito della Festa della Toscana, un incontro tra i sopravvissuti ai campi di sterminio: Kitty Braun Falaschi e Mauro Betti e gli studenti dell’Isis Polo Cattaneo di Cecina e dell’Istituto Mattei di Rosignano.

La Festa della Toscana come occasione per un viaggio nella memoria. Il Comune di Cecina, in collaborazione con le associazioni Un ponte per Anne Frank, PAKA e Deina, organizza un incontro tra studenti delle scuole superiori del territorio e Kitty Braun Falaschi sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen-Belsen. All’iniziativa parteciperanno inoltre Mauro Betti dell’associazione Combattenti e Reduci, anch’egli sopravvissuto ai campi di concentramento, Federica Pannocchia in rappresentanza dell’associazione Un ponte per Anne Frank, Anna Betti e Cristina Rezzi per l’associazione Paka e Agnese Palazzi e Lorenzo Bigiarini per l’associazione Deina. Prevista anche una performance musicale delle cantanti Giorgia e Rebecca Toschi. Lo spunto della Festa della Toscana che coincide con il 30 novembre di ogni anno vuole ricordare la riforma illuminata del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo che già nel 1786 abolì la pena di morte e la tortura. Un esempio straordinario di civiltà che attraverso la memoria passata ci aiuta a riconfermare con forza l’impegno per la promozione dei diritti umani e la necessità di lavorare per la pace e la giustizia.




Il romanzo nell’epoca fascista e l’incredibile caso di Guido da Verona

Mercoledì 30 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, presentazione a cura di Andrea Pellegrini.
Negli anni della Belle Époque e del Fascismo, il più conosciuto e il più venduto degli scrittori italiani, con ventiquattro romanzi all’attivo e superando i due milioni di copie, fu Guido da Verona. Ebreo e fascista sui generis, questo scrittore nato a Saliceto sul Panaro nel 1881 sarebbe stato presto ostracizzato dalla critica letteraria e dopo tante stroncature dimenticato al punto da scomparire. Lo scenario culturale, presto adombrato dal regime di Mussolini, privilegiava la prosa d’arte, fra le egemonie dei calligrafismi rondisti, rispetto al romanzo, considerato un genere corrivo e di mere finzioni. Oltre a quello d’autore, più raro e poco remunerativo, quel tempo vide fiorire il romanzo di consumo. Fra i numerosi scrittori di questo nuovo genere, Guido da Verona.
fu certamente il più conosciuto, in gara con la letteratura elitaria e così, presto, bersaglio della critica ufficiale che mai smise anche per questo di screditarlo. Visionario e in anticipo sui tempi, amò il cinematografo e fu anticlericale, antiborghese, antitradizionalista, contro la pena di morte, contro il matrimonio e per il divorzio in tempi di Concordato. Fu fascista, malgrado tanti antifascismi di sottofondo, ed ebbe cani di ogni razza, cavalli da corsa e modi più che eleganti esibiti su tutte le pagine dei rotocalchi italiani come un divo hollywoodiano. Una parodia sui Promessi sposi, da lui scritta e pubblicata nel 1929, corrispose con la sua fine. Morto in circostanze poco chiare nel 1939, Guido da Verona è scomparso poi definitivamente dalle cronache e da ogni nostra memoria.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




Presentazione della guida “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” a Camaiore

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Dopo le presentazioni di Viareggio e Seravezza, “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” di Federico Bertozzi, Jonathan Pieri e Andrea Ventura tornerà alla ribalta la sera del prossimo martedì 29 novembre 2016, presso la Sala Bianchi di Camaiore.

La sera del prossimo martedì 29 novembre 2016, alle ore 17:30, presso la Sala Bianco Bianchi in via delle Muretta 99 a Camaiore (Lu), si terrà la terza presentazione de “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza”, la nuova guida storico-turistica ai luoghi della memoria versiliesi del periodo 1943-1945 redatta da Federico Bertozzi, Jonathan Pieri e Andrea Ventura per Pezzini Editore, già promossa a Viareggio e Seravezza e forte di un notevole successo di pubblico. Frutto di quasi due anni di ricerche storiografiche compiute dai tre giovani storici dell’ISREC di Lucca sotto il coordinamento scientifico del prof. Gianluca Fulvetti dell’Università di Pisa, il volume, primo capitolo di un progetto provinciale tripartito reso possibile dal determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, presenta al lettore i siti più significativi per la storia comunitaria della Versilia durante la Seconda Guerra Mondiale, inseriti in quattro pratici “Percorsi della memoria”, percorribili anche in auto, dipanati sui territori comunali di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Camaiore, Massarosa e Viareggio. Assistito da mappe ed immagini di oggi e di ieri, l’interessato potrà così andare alla scoperta di luoghi, volti e vicende che segnarono il vissuto versiliese negli ultimi due anni del conflitto, fra occupazione nazista e Resistenza partigiana, rastrellamenti e sfollamenti forzati di civili, stragi tedesche e bombardamenti alleati, Linea Gotica e Liberazione. Spaziando dal Pontile di Forte dei Marmi alla Villa Pilli/Henraux di Seravezza, dalla “Brilla” di Massarosa al Palazzo Littorio di Camaiore, dal Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema al Liceo classico “Giosuè Carducci” di Viareggio, soltanto per citarne alcuni, la nuova pubblicazione, adatta sia ai turisti che ai residenti, mira quindi a valorizzare il patrimonio storico materiale della Versilia in tempo di guerra, ed include anche tre “Sentieri della memoria”, semplici percorsi montani per conoscere da vicino fatti e protagonisti della Resistenza e della repressione antipartigiana sulle Alpi Apuane. Patrocinata dal Municipio di Camaiore e dall’ISREC di Lucca, la serata, ad ingresso libero, si aprirà con i saluti dell’Amministrazione Comunale e vedrà poi gli interventi di due degli autori, Federico Bertozzi e Andrea Ventura, nuovo direttore dell’Istituto stesso.

In allegato, il programma dettagliato dell’iniziativa.




Due vite, un ideale: Battista Tettamanti e Teresa Meroni

Lunedì 28 novembre alle ore 16.30 alla Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Prato, all’interno del ciclo di incontri “Tessere la memoria. Documenti e ricerche in Archivio di Stato di Prato dal Risorgimento alla marcia delle donne, presentazione del volume di A. Affortunati, Due vite, un ideale: Battista Tettamanzi e Teresa Meroni.

Saluti di Daniele Ciacchi, Direttore Archivio di Stato di Prato

Intervento di M. Mazzoni, Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Sarà presente l’Autore.




Shalom Italia

Domenica 27 Novembre: presso il Cinema La Compagnia,  ore 11:00  Via Cavour, la  proiezione del film Shalom Italia nell’ambito del Festival dei Popoli. Alla proiezione seguirà un Q&A che verrà moderato dal direttore del Festival Alberto Lastrucci insieme alla regista Tamar Tal Anati e ai protagonisti del film, con domande dal pubblico, interverrà la dottoressa Marta Baiardi (ISRT).

SHALOM ITALIA  di Tamar Tal Anati Israele, 2016, 70′

La storia vede protagonisti tre fratelli (oggi di 73, 82 e 84 anni) appartenenti alla famiglia Anati, di Firenze. Nel 1943, per sfuggire alle persecuzioni razziali, la famiglia trova rifugio in un bosco fuori città, si stabilisce in una grotta di fortuna dove riesce a sopravvivere per molti mesi grazie alla complicità di alcune famiglie del luogo. Dopo la guerra, la famiglia si trasferisce definitivamente in Israele. A distanza di 70 anni i tre uomini tornano oggi a ripercorrere i boschi nei dintorni di Firenze animati da un solo scopo: ritrovare la grotta che fu la loro casa e la loro salvezza.




La CRI di Firenze nel secondo dopoguerra (1945): l’impronta del suo presidente Gaetano Casoni

Sabato 26 novembre ore 10.30, Sala Pietro Verri del Comitato della Croce Rossa Italiana di Firenze (Lungarno Soderini 11),  incontro di storia su “La CRI di Firenze nel secondo dopoguerra (1945): l’impronta del suo presidente Gaetano Casoni”.

Interveti di:

Giulio Conticelli, Vice Presidente Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Fabio Bertini, Università di Firenze, Istituto Storico della Resistenza in Toscana
avv. Lorenzo Casoni
Sig.ra Maria Enrica MonacoComm. Riccardo Romeo Jasinski

Modera il prof. Paolo Vanni referente nazionale alla storia della CRI