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Avere vent’anni a Tirana

Un ciclo di incontri per cercare di conoscere chi sono i giovani delle città del Nord Africa, del Medio Oriente, dei Balcani, così simili ai nostri. Li abbiamo visti giocare a pallone, sentire musica, partecipare a cortei, occupare piazze, barricarsi nelle strade, ma li osserviamo anche frequentare le nostre vie, scuole, città. Amici e coetanei dei nostri figli. Parliamo di loro, parliamo di noi.
In questo ultimo appuntamento, ne parliamo con:
Blerina Bajko, studentessa – Università di Siena
Fatos Lubonja, scrittore e giornalista – Cospe, Firenze
18 marzo, ore 15,30
Aula Magna Liceo classico Michelangelo
Via della Colonna 9/11 Firenze




Città, lotte, diritti. La Firenze operaia e industriale

Dal 14 al 23 marzo, a Palazzo Panciatichi, la mostra fotografica, organizzata in collaborazione con la FIOM di Firenze, rievoca con la forza delle immagini l’esperienza del movimento operaio e studentesco del ’68, la stagione delle lotte nelle grandi fabbriche della città per la conquista dei diritti dei lavoratori (Fiat, Galileo, Pignone, Targetti Sankey, Stice Zanussi) per ricostruire la storia di un territorio e di chi ne è stato protagonista.

Orario: 14.00-18-00 dal lunedì al venerdì




Avere vent’anni a Teheran

Un ciclo di incontri per cercare di conoscere chi sono i giovani delle città del Nord Africa, del Medio Oriente, dei Balcani, così simili ai nostri. Li abbiamo visti giocare a pallone, sentire musica, partecipare a cortei, occupare piazze, barricarsi nelle strade, ma li osserviamo anche frequentare le nostre vie, scuole, città. Amici e coetanei dei nostri figli. Parliamo di loro, parliamo di noi.

Ne parliamo con:

Jasmine Nassir, Associazione degli studenti iraniani di Firenze
Antonello Sacchetti, giornalista e blogger

11 marzo, ore 15,30
Aula Magna Liceo classico Michelangelo
via della Colonna 9/11, Firenze

 




8 Marzo 1944 – 8 Marzo 2014 70° Anniversario della deportazione politica dalla Toscana

Dal 5 al 9 marzo Firenze, Prato, Empoli e Montelupo Fiorentino ricordano il Settantesimo della deportazione politica dalla Toscana: un ricco programma di eventi coordinati dalla Regione Toscana in collaborazione con ANED, Istituto Storico della Resistenza in Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. Il programma (vedi il link)  prevede presentazioni, spettacoli teatrali, convegni di carattere storico e incontri pubblici con le scuole e soprattutto la grande manifestazione dell’8 marzo 2014 alle ore 9.45 in Piazza Santa Maria Novella a Firenze. Il 70° Anniversario della Deportazione politica è il primo appuntamento delle manifestazioni per il 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione della Toscana.

 Tra le molte iniziative segnaliamo in particolare:  il 5 marzo alle ore 17 al Caffè letterario delle Murate a Firenze la presentazione della riedizione de La speranza tradita. Antologia della deportazione politica toscana (1943 – 1945), Pacini Editore, arricchita da 70 brevi biografie dei sopravvissuti ai lager nazisti, intervistati da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80. Seguirà alle ore 19 lo spettacolo teatrale “Lavoratori italiani per la Germania” con la regia di Dimitri Frosali.

Il 7 marzo alle ore 16 al Museo della Deportazione di Prato (loc. Figline)il convegno storico su Toscana, marzo 1944: Resistenza operaia e deportazione. Alle ore 21 visita guidata gratuita al Museo della Deportazione.

 Il prossimo 8 marzo 2014 ricorrono 70 anni da quando dalla stazione di Santa Maria Novella partì un treno con vagoni piombati in cui erano stipati lavoratori toscani per il lager di Mauthausen. Erano stati arrestati dai fascisti della Repubblica Sociale Italiana e consegnati ai nazisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944, grande sollevazione della Resistenza operaia organizzata dal CLN che avrebbe preparato la strada alla successiva liberazione dal nazifascismo in Toscana.

Il trasporto verso uno dei peggiori campi dell’intero sistema concentrazionario nazista, Mauthausen, conteneva circa 330 uomini arrestati in Toscana, soprattutto fiorentini, pratesi ed empolesi molti dei quali arrestati anche in modo indiscriminato per le strade. Furono costretti, sotto il pugno di ferro delle SS, a lavorare come schiavi fino all’estremo esaurimento fisico per l’industria bellica nazista e ben pochi fecero ritorno nelle proprie case. Per capire quanto questo evento traumatico di ormai molti anni fa sia ancora presente nella coscienza collettiva delle comunità locali, basta partecipare alla grande manifestazione internazionale che ogni anno dal 1945 si svolge a maggio all’ex campo di Mauthausen e nei suoi maggiori sottocampi come Ebensee e Gusen per ricordare la liberazione, quando svettano, in un corteo composto da scolaresche, cittadini e amministratori provenienti da ogni parte d’Europa, decine e decine di gonfaloni dei Comuni toscani, grandi e piccoli, che anche grazie all’instancabile opera dell’ANED (Associazione nazionale Ex deportati nei lager nazisti) conservano attivamente questa memoria di lotta e di sofferenza. A Prato nel 2002 da questa memoria nacque il Museo della Deportazione, visitato ogni anno da migliaia di visitatori.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.




Avere vent’anni al Cairo e a Tunisi

Un ciclo di incontri per cercare di conoscere chi sono i giovani delle città del Nord Africa, del Medio Oriente, dei Balcani, così simili ai nostri. Li abbiamo visti giocare a pallone, sentire musica, partecipare a cortei, occupare piazze, barricarsi nelle strade, ma li osserviamo anche frequentare le nostre vie, scuole, città. Amici e coetanei dei nostri figli. Parliamo di loro, parliamo di noi.

Iniziamo con:

Khaled Fouad Allam, Università di Trieste
Leila El Houssi, Università di Firenze

4 marzo, ore 15,30
Aula Magna del Liceo classico Michelangelo

Via della Colonna 9/11 Firenze




La Guardia di Finanza in Toscana: da Leopoldo II ad oggi

Un percorso nel tempo per rivivere le tappe del Corpo lungo oltre due secoli di storia, realizzato dalla Guardia di Finanza con il contributo dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, dell’Archivio di Stato di Firenze, del Museo storico della Guardia di Finanza.

La mostra si articola in tre sezioni:
Le origini della Guardia di Finanza in Toscana
La Guardia di Finanza nella Resistenza e per la Liberazione
La Guardia di Finanza 2.0: moderno corpo di Polizia economico-finanziaria

Sede: palazzo Panciatichi, via Cavour 2, Firenze

Inaugurazione: 17 febbraio ore 16.00

Periodo di apertura: 17 – 28 febbraio. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18.00

 




Il contributo della Toscana all’Italia unita

copertina La Toscana nella costruzione dello stato nazionaleRiflettere sul ruolo della Toscana e dei toscani in 150 anni di storia unitaria a partire dal volume a cura di Massimo Cervelli e Claudia De Venuto, La Toscana nella costruzione dello stato nazionale dallo Statuto toscano alla Costituzione della Repubblica, organizzata da L’Associazione culturale la Nottola di Minerva, in collaborazione con Regione Toscana – Assessorato alla Cultura e con l’editore Leo S. Olschki, alle ore 17,30 presso Caffè letterario Le Murate (Piazza delle Murate, Firenze).

Interviene l’Assessore alla Cultura Cristina Scaletti
Introducono Sandro Rogari, Simonetta Soldani (Università di Firenze), Maurizio Degl’Innocenti, Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Coordina Massimo Cervelli, Regione Toscana

La Regione Toscana ha organizzato le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia mettendo al centro il ruolo svolto dalla Toscana nella costruzione dello stato unitario e i complessi passaggi che hanno poi condotto la società italiana alla conquista della democrazia e alla Costituzione repubblicana. Questo volume offre una vasta ricognizione critica sulla peculiarità e la ricchezza dei contributi dati dalla Toscana al processo di definizione dell’identità nazionale.




Di pura razza italiana

Copertina volume Di pura razza italiana

Copertina volume Di pura razza italiana

La Feltrinelli (via Cerretani 30r, FI) presenta Di Pura razza italiana. L’Italia “ariana” di fronte alle leggi razziali.

Ne discutono con gli autori:

 Simone Neri Serneri (Univ. di Siena)
Marta Baiardi (Istituto storico della Resistenza in Toscana)
Valeria Galimi (Univ. della Tuscia)