Il Giorno del Ricordo dell’Istituto della Resistenza di Siena

Sabato 9 febbraio l’Istituto storico della Resistenza senese dedica l’intera giornata all’approfondimento della storia dell’alto adriatico.

Al mattino all’IIS Sarrocchi, alle ore, 10.00: Il confine giuliano: una storia tormentata, conversazione con Fabio Todero riservata agli studenti.

Al pomeriggio, alle ore 17.00 alle Stanze della Memoria, Il confine giuliano: una storia tormentata, conversazione con Fabio Todero e Daniele Pasquinucci, aperta alla cittadinanza.




Le foibe e il confine orientale: una tragedia del XX secolo. Percorsi di conoscenza

Venerdì 8 febbraio alle ore 15.00 a Villa Vogel, sede del Quartiere 4

“Le foibe e il confine orientale: una tragedia del XX secolo. Percorsi di conoscenza”.

Interverranno:
Dott.Matteo Mazzoni, Direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Le docenti prof. Silvia Cosimi dell’I.S.I.S. Galilei e Mariassunta Pirillo dell’Istituto Agrario di Firenze, insieme agli studenti che nel 2018 hanno preso parte al Viaggio sul Confine Orientale, nell’ambito del Progetto della Regione Toscana “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel 900”.

Iniziativa promossa da Quartiere 4 di Firenze e sezione Anpi “Sergio Rusich”.




Il “lungo” Giorno del Ricordo dell’ISRT

Anche quest’anno l’ISRT promuove e partecipa a molte iniziative sui temi del Giorno del Ricordo, oltre al Convegno storico-didattico del progetto Confini difficili: Confini imposti, confini violati. Da Trieste a Sarajevo in occasione del Giorno del Ricordo 2019, a cura di S. Malavolti, S. Neri Serneri (Firenze, Auditorium di Sant’Apollonia, 8 febbraio).

Incontri con le scuole

Incontro con le scuole Comune di Firenze, intervento del direttore M. Mazzoni (7 febbraio).
Incontro con le classi quinte delle scuole superiori del Comune di Figline e Incisa Valdarno, promosso dall’amministrazione comunale. Lezione del direttore, M. Mazzoni (11 febbraio).

Incontri aperti alla cittadinanza

Incontro a cura Quartiere 4 e Anpi Sergio Rusich, con intervento del direttore M. Mazzoni (8 febbraio).
Incontro con la cittadinanza promosso dal Comune di Empoli. Conferenza del direttore M. Mazzoni (12 febbraio).
Incontro a cura Anpi Rignano – Reggello, interventi di E. Gobetti e S. Neri Serneri (23 febbraio).




La mezzadria in Toscana con particolare riferimento al territorio pistoiese

Mercoledì 6 febbraio 2019, ore 17.00 presentazione del volume di Lorenzo Ciattini La mezzadria in Toscana con particolare riferimento al territorio pistoiese – Edizioni dell’Assemblea Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, palazzo Cerretani, piazza dell’Unità, a Firenze.

Il volume racconta in dettaglio la vita quotidiana dei coloni toscani fino all’ultimo dopoguerra, con un’attenta analisi dei lavori agricoli, degli strumenti usati e dell’unità poderale con i relativi annessi. La ricerca ha interessato anche i protagonisti di quell’epoca, fattore, capoccia, bifolco e le riforme agrarie che hanno portato alla fine della mezzadria. Il volume presenta anche un elenco delle principali erbe officinali usate dai coloni e una serie di proverbi che costituivano per il mezzadro un riferimento imprescindibile nel suo lavoro di tutti i giorni.

Ciattini Lorenzo, nato a Pistoia il 28 marzo 1958, dottore commercialista, è da sempre appassionato di storia e cultura locale.

 




Giornata del Ricordo – Le iniziative dell’Isgrec

invito09.02.19Nel calendario civile nazionale il 10 febbraio, Giorno del ricordo, ha ormai una sua lunga storia. Dall’emanazione della legge, nel 2004, molto si è studiato e lavorato, nelle università e in ambienti culturali, per trovare gli strumenti indispensabili a parlare di un tema complesso del passato dell’Italia e dell’Europa. Europeo è il contesto delle vicende delle terre del confine “orientale” per noi, che riguardano comunque il mondo slavo, Jugoslavia prima, Slovenia e Croazia ora. Europeo è il quadro della storia e dei silenzi – rimozioni per una storia appartenente alla fase più drammatica del continente nel Novecento – ed europeo è il tema attuale della gestione della memoria collettiva. Il 10 febbraio, una volta deciso di farne, per legge dello Stato, un momento destinato al recupero di storie e memorie, ha assunto formalmente la rilevanza di altre date del calendario civile del nostro paese, con i conseguenti compiti per le istituzioni nazionali e locali. Alla scuola sono state necessarie nuove risorse culturali per trasmettere contenuti e significato civile. Non può essere taciuta la frequente, difficile relazione fra storia-memoria da un parte e tra il dovere del ricordo e l’oblio dall’altra. Il compito per chiunque voglia assumere la responsabilità di intervenire, verso il pubblico, ma con grande speciale delicatezza verso la scuola, è misurarsi con la necessità di trovare fonti, studiare, applicare una pedagogia della memoria capace di rifiutare le suggestioni di una trattazione superficiale. A Grosseto nella scuola si è molto lavorato, fin dai primi anni. L’ISGREC, per una felice intuizione iniziale, cercò fin dal 2005 nelle istituzioni – MIUR, Regione Toscana, Enti Locali – interlocutori, divenendo un laboratorio di ricerca storica e didattica. Corsi di aggiornamento, pubblicazioni, viaggi di studio, documentari, una mostra permanente, una ricerca sui profughi istriano-dalmati a Grosseto di Laura Benedettelli lasciano un patrimonio che può continuare ad essere speso. Ultima l’esperienza che ci consegna oggi nuovi strumenti di conoscenza e di divulgazione: il progetto “Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento”. A volerlo, affidandone la realizzazione, è stato il voto del Consiglio della Regione Toscana: voto unanime dell’intero Consiglio e immediato impegno: summer school per 25 insegnanti toscani a Grosseto, sede ENAOLI di Rispescia nell’estate 2017, viaggio di studio per 50 studenti accompagnati dai docenti, dai rappresentanti delle istituzioni, dell’ISGREC e dell’Istituto storico regionale associato. Ne è derivata una larghissima disseminazione, la formazione di un gruppo di insegnanti-esperti e un lavoro originale, un secondo documentario, che sarà presentato a Grosseto in anteprima sabato 9 febbraio, nel Palazzo del Governo. La Prefettura che ha accolto la proposta di utilizzare una ricostruzione storica, contenuta nel documentario, frutto della esplorazione di voci di testimoni e storici, di luoghi della memoria, visitati nel corso del viaggio di studio del febbraio 2018. “La conoscenza scaccia la paura. Per una storia dell’Alto Adriatico, il confine più difficile del Novecento”. Il regista, Luigi Zannetti, ha trovato un registro originale, quello di far accompagnare la ricognizione su storie e luoghi dalla storia di vita di un testimone, profugo da Pola, oggi tornato a vivere non nella prima patria, ma nei dintorni, a Trieste, dove ha scelto di impegnarsi per ricucire conflitti di memoria e superare traumi ancora non dimenticati.

Lunedì 4 febbraio un altro momento, non istituzionale, ma didattico, specificamente destinato alla formazione degli insegnanti: un corso di formazione intensivo, inserito fra le iniziative accettate dal MIUR, con esonero per i docenti che partecipano (iscrizioni aperte fino a lunedì presso l’ISGREC e sul portale Sofia del MIUR).

 Questo il programma della giornata del 9 febbraio. Alle ore 10.30, nella Sala degli specchi del Palazzo della provincia, alla presenza del Prefetto di Grosseto, Dott.ssa Cinzia Torraco, del consigliere regionale Leonardo Marras e del Presidente dell’Isgrec Luca Verzichelli, sarà proiettato in anteprima il documentario. Interverranno Luciana Rocchi, consulente storica insieme a Luca Bravi del documentario, e il regista, Luigi Zannetti. A seguire sarà inaugurata con una visita guidata la mostra “La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al confine orientale”, che sarà visitabile dall’11 al 14 febbraio la mattina per le scuole e il pomeriggio dalle 15 alle 17 per altri visitatori.

Lunedì 4 febbraio inizia alle ore 9 il corso di formazione per insegnanti, organizzato dall’Isgrec in collaborazione col Polo Liceale dal titolo “”. Interverranno Luca Bravi, Università di Firenze (Memorie contese. Il dibattito e la formazione sui confini”), per l’ISGREC Luciana Rocchi (I due lati del confine “mobile”), Laura Benedettelli (Grosseto: l’arrivo e l’accoglienza dei profughi”), Marino Micich, FEDERESULI (L’esodo giuliano dalmata dopo la seconda guerra mondiale e l’accoglienza in Italia”).

Come ogni anno l’Istituto rimane a disposizione per interventi nelle scuole su richiesta dei dirigenti e degli insegnanti e mette a disposizione la propria biblioteca, emeroteca e mediateca per approfondimenti sulle tematiche legate al confine orientale.

INFO per iscrizioni al corso e prenotazione di visite guidate alla mostra: (Isgrec: 0564415219, segreteria@isgrec.it).




Presentazione del libro “Ricordate compagni? Testimonianze dei reduci italiani dal lager di Flossenbürg”.

BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3  giovedì 31 gennaio alle ore 17,30:

Presentazione del libro

“Ricordate compagni? Testimonianze dei reduci italiani dal lager di Flossenbürg”.

di Chiara Nannicini Streitberger
Carlo Cesati Editore, Firenze

Ne parleranno, con l’autrice, Silva Rusich e Franco Quercioli

Tra i convogli che partirono dall’Italia negli anni 1943- 45 per i lager nazisti alcuni erano diretti a Flossenbürg. Questo saggio, presentato per la prima volta in Italia, ricostruisce la tragica realtà dei deportati italiani in balia della furia nazista, analizzando le testimonianze scritte dai reduci di questo lager, quindici testi ricchi e intensi, con scelte narrative chiare: le vicende personali, il trauma dell’arrivo, il razzismo contro gli italiani, vittime di una situazione storica paradossale, i riferimenti culturali comuni, la descrizione dei momenti più drammatici, il ricordo dei compagni scomparsi. I testimoni di Flossenbürg ci hanno lasciato una descrizione viva e commovente, che occorre ricordare oggi.
Sergio Rusich è tra questi. La sua testimonianza è narrata nel libro‘Il mio diario; vent’anni nei campi di Sterminio nazisti, Flossenbürg 40301’. A lui, partigiano di Pola e poi insegnante nella scuola elementare dell’Isolotto abbiamo voluto intitolare la nostra sezione dell’ANPI

La prof. Chiara Nannicini Streiterberg è docente di Storia della Letteratura Italiana all’Università di Saint-Louis, Bruxelles, professore ospite di Letteratura Italiana all’Università di Gand, direttrice del Centro di lingua e cultura italiana  Italia per passione di Bruxelles.




68 a Siena c’ero anch’io

Lunedì 24 dicembre alle Stanze della Memoria a Siena, srata vintage con la partecipazione di sessantottini veri e propri e altri eventuali epigoni.
Canti con Albalisa Sampieri e Francesco Burroni, foto di Augusto Mattioli… e di chi le porta.
Racconti, aneddoti e facezie dei partecipanti.
ore 20 cena a buffet (contributo 10 euro)
ore 21 incontro-spettacolo (ingresso libero).

Iniziativa a cura di Stanze della Memoria, Istituto storico senese della Resistenza e dell’età contemporanea e Aresteatro




Firenze ferita e il ponte Santa Trinita. Nel diario di Maria Fossi e negli scatti di Paola Barocchi

Giovedì 20 dicembre alle 16.30 sarà presentato a Palazzo Davanzati il volume “Firenze ferita e il ponte Santa Trinita nel diario di Maria Fossi e negli scatti di Paola Barocchi” pubblicato dalla casa editrice S.P.E.S., curato da Alessia Cecconi e Martina Nastasi.
Il libro presenta la riedizione del Diario dell’emergenza che Maria Fossi scrive fra il luglio e l’agosto del 1944, accompagnato da un saggio introduttivo di Alessia Cecconi che lo inserisce nel contesto storico di quegli anni ripercorrendo gli intrecci tra le due giovani studiose e viene arricchito da numerose fotografie della Firenze appena distrutta e da scatti privati delle famiglie Fossi e Barocchi. Nella seconda parte vediamo la ricotruzione del ponte, simbolo di una Firenze ferita, negli scatti inediti di Paola Barocchi che segue i lavori da un punto di osservazione privilegiato: il balcone del palazzo di famiglia sul Lungarno Guicciardini. Queste ultime foto sono accompagnate da un saggio di Tomaso Montanari che le inquadrano nel dibattito culturale e morale del Dopoguerra.