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Antifascisti italiani nel Gulag

Sabato 13 febbraio alle ore 17.00 presentazione del volume di G. Sacchetti, Otello Gaggi vittima del fascismo e dello stalinismo, BFS 2015.
L’evento è organizzato dal Comune di San Giovanni Valdarno.
Interviene il sindaco Maurizio Viligiardi, relatore Carlo Ghezzi, sarà presente l’autore.
Ghezzi ha fra l’altro scritto una biografia sul suo prozio Francesco Ghezzi, compagno di Gaggi in URSS. V. link:
http://www.zeroincondotta.org/libri/cg_francescoghezzi.html




Conversazioni e confronti su Emilio Mancini: Intellettuale empolese della prima metà del ‘900

Venerdì 12 febbraio alle ore 17,00, l Cenacolo degli Agostiniani un incontro speciale per riscoprire uno dei protagonisti della storia culturale del primo cinquantennio empolese.

Si tratta di Emilio Mancini, nato a Empoli nel 1883 e morto a Lucca nel 1947.

La famiglia era di origini modeste e per completare gli studi Mancini si aiutò dando lezioni private. Dopo la laurea in lettere si dedicò all’insegnamento: dapprima a San Miniato, quindi a Livorno, all’Istituto Magistrale: fece carriera, prima diventa Preside poi Provveditore agli Studi.Le sedi lontane da Empoli:Val d’Aosta e Piemonte e, nel secondo dopoguerra, Lucca.

È la figlia Andreina, fiorentina, che, dopo aver letto in rete notizie e informazioni sul padre Emilio nel sito www.ilraccontodellarte.it curato da Paolo Pianigiani, ha deciso di riallacciare un contatto significativo con Empoli e di mettere in circolo il suo archivio di lavoro, conservato con cura in tutti questi decenni.

Carte, appunti e documentazione minuta raccolta da Mancini per la pubblicazione dei suoi contributi, usciti sulla “Miscellanea storica della Valdelsa”, e su altre riviste nazionali o per numeri unici e piccole pubblicazioni. L’archivio storico comunale metterà a disposizione questa raccolta “virtuale” di quanti saranno interessati a consultarla per ragioni di studio o semplice curiosità, analogamente a quanto è stato fatto per le carte di Oreste Ristori.

Tra le numerose pubblicazioni il fascicolo Empoli: granaio della Repubblica fiorentina, scritto insieme all’amico Vittorio Fabiani e pubblicato da Sonzogno nella collana delle “Cento città d’Italia”. Egualmente conosciuti i saggi stampati dalla tipografia Lambruschini nei primi anni ’20 del Novecento: La fontana di Empoli e Luigi Pampaloni scultore fiorentino e I giornali umoristici e “numeri unici” empolesi.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Società Storica della Valdelsa, interessata a far luce sulla figura di Emilio Mancini, che animò – assieme ad altri empolesi come Vittorio Fabiani, Corrado Masi, Mario Puccioni – le pagine della “Miscellanea Storica della Valdelsa”. L’incontro, a più voci, si propone di delineare la biografia e le esperienze di Emilio Mancini con l’intervento congiunto di Andreina Mancini e Paolo Pianigiani, mentre Elisa Boldrini illustrerà i caratteri salienti della lunga direzione della rivista valdelsana che egli mantenne ininterrottamente dal 1920 al 1947, anno della sua scomparsa; sarà infine Giuliano Lastraioli a parlare dell’ambiente intellettuale empolese, con cui si relazionò Emilio Mancini.




Ricordare l’esodo

Giorno del Ricordo 2016

10 febbraio, Salone Brunelleschi – Palagio di Parte Guelfa
ore 9,30 Saluti delle autorità

Silvia Salvatici (univ. di Milano), Esodi e spostamenti di popolazione in Europa tra seconda guerra mondiale e dopoguerra

Proiezione del video, Perchè la notte, con intervento dell’autrice Lorella Rotondi (prodotto da Comune di Greve in Chianti e Provincia di Firenze, 15′ circa)

Silvano Priori (ISRT), Il dramma delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra




La Giornata del Ricordo 2016 dell’Isgrec Grosseto

Giorno RicordoPer la Giornata del Ricordo 2016 l’Isgrec ha scelto quest’anno di mettere al centro il tema dell’esodo di istriano-dalmati e giuliani, già affrontato in questi anni, prima con un viaggio di studio sui luoghi del Confine nordorientale, poi con la ricerca su arrivo e accoglienza dei profughi a Grosseto. Ma il centenario della Grande Guerra ha fatto mettere a fuoco il fenomeno dell’abbandono da parte di italiani delle terre di confine.

Che cosa li accomuna? L’essere, in quanto popolazioni più coinvolte dagli eventi di guerra, costrette a subirne le devastazioni materiali, vittime di conflitti politici e culturali più aspri di quelli pure vissuti da altri cittadini italiani. Hanno anche in comune un confronto continuo con la storia degli altri, donne e uomini che vivono al di là del confine, mentre, durante e dopo le guerre, cambiano le linee di divisione. La cartografia racconta, momento per momento, il lunghissimo tempo della storia militare, politica e diplomatica, che segna gli spostamenti del “confine mobile” tra 1914 e 1974, data del Trattato di Osimo.

Li distingue l’assenza totale del ritorno dal secondo esodo. Ma c’è anche una relazione che aiuta a comprenderne la tragicità. Le sofferenze personali e delle comunità seguite alla pace del 1918 si tradussero in narrazione della vittoria, in tentativo di cancellazione di episodi – valga l’esempio di Caporetto – con la celebrazione dell’eroismo per la patria. Dicono gli storici che non fu sufficientemente elaborato il lutto per le perdite subite, umane e materiali e quanto l’ombra lunga di questi eventi si sia allungata sul tempo seguente, fino a guerra e secondo dopoguerra.

Ne vogliamo trarre una lezione di educazione civile: la necessità di assumere il punto di vista della nostra storia e della storia degli altri, del confronto fra culture, valori e dolori diversi, ma simili, per non ipotecare il futuro con la promessa di nuovi lutti per le persone e le comunità, aggiungendo anche la proposta di nuove esperienze di viaggi di studio sui luoghi del ricordo.

Di seguito il programma della Giornata del Ricordo 2016. Storia e storie di confini :

GROSSETO 10 febbraio – 17 marzo 2016

Biblioteca F. Chioccon dell’Isgrec

Cittadella dello Studente

 

10 FEBBRAIO 2016

Mostre e proiezioni

Saluti:

Emilio Bonifazi | Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto

Patrizia Valerio | Ufficio scolastico provinciale di Grosseto

Luciana Rocchi | Direttrice dell’ISGREC

***

LauraBenedettelli

Sui luoghi della nostra storia e della storia degli altri.

Proiezione

La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al Confine Orientale

(Documentario, Produzione Isgrec, regia L. Zannetti)

 

Esposizioni

La nostra storia e la storia degli altri

(Mostra permanente, Produzione ISGREC)

Nuovi Libri della Biblioteca Francesco Chioccon dedicati a queste storie

 

Apertura delle mostre

10-17 febbraio

Orario: 10-12,30 per la scuola | 16-18 per il pubblico

 

17 MARZO 2016

Tra due guerre

Ore 16:30

 

Saluti:

Emilio Bonifazi | Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto

Luciana Rocchi | Direttrice dell’ISGREC

***

“Profughi, internati ed emigranti nella prima guerra mondiale

Franco Cecotti | Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia

 

Esuli e profughi in Maremma: il lungo tempo degli arrivi dalle zone di confine

Laura Benedettelli | Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC)

 

Info e prenotazioni

Per la mattina del 10 febbraio e per la visita guidata alle mostre:

Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea

via de’Barberi 61 | 58100 Grosseto

tel/fax 0564 415219

segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




Da Pola a Firenze. Il secolo dell’esodo – Sergio Rusich e la sua storia

Mercoledì 10 febbraio alle ore 17,30 presso la Sala del Consiglio Comunale di San Casciano Val di Pesa:

Silva Rusich e Franco Quercioli curatori del libro
“Da Pola a Firenze. Il secolo dell’esodo – Sergio Rusich e la sua storia”

Saluti dall’Amministrazione Comunale
Interviene: Sandra Bacchitta, Associazione Sgabuzzini Storici
Coordina: Sara Gremoli, Associazione Sgabuzzini Storici
Letture di Tiziana Giuliani e Massimo Salvianti




Il “Giorno del Ricordo” a Montecatini

Il 10 febbraio alle ore 10.30, a Montecatini, presso il cippo in memoria ai caduti in Corso Matteotti avrà luogo la commemorazione ufficiale e la deposizione della corona d’alloro alla lapide che ricorda le vittime e i profughi istriani, fiumani e dalmati.




Il Giorno del Ricordo a Reggello

Si celebra mercoledì 10 febbraio “Il Giorno del Ricordo”, istituito dal parlamento italiano al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Per quanto riguarda il Comune di Reggello l’appuntamento è, naturalmente, mercoledì 10 febbraio alle 10, nella Sala Consiliare per “le Istituzioni incontrano gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Reggello”. All’iniziativa parteciperanno gli studenti delle terze classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “M.Guerri” di Reggello e sarà proiettato il DVD “Magazzino 18: Ricordi Dimenticati” realizzato dagli alunni della classe 3^B. Sarà presente Liana Sossi profuga istriana e Pasquale De Rosa, ex sommozzatore della Marina Italiana, che porteranno la loro testimonianza. Le commemorazioni sono un omaggio alla memoria delle vittime delle Foibe e di tutti i genocidi e stermini della storia.




Il Giorno del Ricordo a Cecina

Cecina celebra il 10 febbraio il Giorno del Ricordo. Appuntamento nella piazza intitolata ai Martiri delle Foibe alle 10.30 per la cerimonia di scopertura della stele realizzata e donata dall’artista locale Ferdinando Cerri. “E’ importante superare le pregiudiziali ideologiche e ristabilire la verità su un dramma per lungo tempo ignorato – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale Luigi Valori – e da qui ripartire per riaffermare quei valori di convivenza civile e fratellanza umana che stanno alla base del nostro Stato democratico”. “Così come in altre tragedie dell’umanità, dove i diritti e la vita umana vengono negati in nome di un’ideologia folle o di un diabolico e stupido disegno politico o appellandosi a forme di integralismo, ebbene da qui nasce l’importanza di promuovere la conoscenza, il ricordo, la memoria. Fondamentale che i giovani partecipino”. “Per quasi cinquant’anni – ha ricordato Valori – sulle vicende degli italiani ucci nelle foibe istriane la storiografia e anche la politica hanno mantenuto il silenzio. Finché nel 2004 lo Stato italiano individua nel 10 febbraio la
data per conservare la memoria e ricordare appunto la tragedia che molti italiani hanno vissuto. L’amministrazione comunale intende onorare questo giorno con una cerimonia presso la piazza dedicata ai Martiri delle Foibe in cui verrà scoperta una stele che è stata realizzata e donata alla nostra comunità dall’artista e scultore Ferdinando Cerri, a cui vanno i nostri ringraziamenti per un’opera che resterà a memoria di questa giornata”. All’iniziativa parteciperanno rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e militari e delle associazioni combattentistiche.