Per la Giornata del Ricordo 2016 l’Isgrec ha scelto quest’anno di mettere al centro il tema dell’esodo di istriano-dalmati e giuliani, già affrontato in questi anni, prima con un viaggio di studio sui luoghi del Confine nordorientale, poi con la ricerca su arrivo e accoglienza dei profughi a Grosseto. Ma il centenario della Grande Guerra ha fatto mettere a fuoco il fenomeno dell’abbandono da parte di italiani delle terre di confine.
Che cosa li accomuna? L’essere, in quanto popolazioni più coinvolte dagli eventi di guerra, costrette a subirne le devastazioni materiali, vittime di conflitti politici e culturali più aspri di quelli pure vissuti da altri cittadini italiani. Hanno anche in comune un confronto continuo con la storia degli altri, donne e uomini che vivono al di là del confine, mentre, durante e dopo le guerre, cambiano le linee di divisione. La cartografia racconta, momento per momento, il lunghissimo tempo della storia militare, politica e diplomatica, che segna gli spostamenti del “confine mobile” tra 1914 e 1974, data del Trattato di Osimo.
Li distingue l’assenza totale del ritorno dal secondo esodo. Ma c’è anche una relazione che aiuta a comprenderne la tragicità. Le sofferenze personali e delle comunità seguite alla pace del 1918 si tradussero in narrazione della vittoria, in tentativo di cancellazione di episodi – valga l’esempio di Caporetto – con la celebrazione dell’eroismo per la patria. Dicono gli storici che non fu sufficientemente elaborato il lutto per le perdite subite, umane e materiali e quanto l’ombra lunga di questi eventi si sia allungata sul tempo seguente, fino a guerra e secondo dopoguerra.
Ne vogliamo trarre una lezione di educazione civile: la necessità di assumere il punto di vista della nostra storia e della storia degli altri, del confronto fra culture, valori e dolori diversi, ma simili, per non ipotecare il futuro con la promessa di nuovi lutti per le persone e le comunità, aggiungendo anche la proposta di nuove esperienze di viaggi di studio sui luoghi del ricordo.
Di seguito il programma della Giornata del Ricordo 2016. Storia e storie di confini :
GROSSETO 10 febbraio – 17 marzo 2016
Biblioteca F. Chioccon dell’Isgrec
Cittadella dello Studente
10 FEBBRAIO 2016
Mostre e proiezioni
Saluti:
Emilio Bonifazi | Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto
Patrizia Valerio | Ufficio scolastico provinciale di Grosseto
Luciana Rocchi | Direttrice dell’ISGREC
***
LauraBenedettelli
Sui luoghi della nostra storia e della storia degli altri.
Proiezione
La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al Confine Orientale
(Documentario, Produzione Isgrec, regia L. Zannetti)
Esposizioni
La nostra storia e la storia degli altri
(Mostra permanente, Produzione ISGREC)
Nuovi Libri della Biblioteca Francesco Chioccon dedicati a queste storie
Apertura delle mostre
10-17 febbraio
Orario: 10-12,30 per la scuola | 16-18 per il pubblico
17 MARZO 2016
Tra due guerre
Ore 16:30
Saluti:
Emilio Bonifazi | Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto
Luciana Rocchi | Direttrice dell’ISGREC
***
“Profughi, internati ed emigranti nella prima guerra mondiale
Franco Cecotti | Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia
Esuli e profughi in Maremma: il lungo tempo degli arrivi dalle zone di confine
Laura Benedettelli | Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC)
Info e prenotazioni
Per la mattina del 10 febbraio e per la visita guidata alle mostre:
Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea
via de’Barberi 61 | 58100 Grosseto
tel/fax 0564 415219
segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it