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Visita alla Casa Museo Sigfrido Bartolini

Mercoledì 14 Dicembre alle ore 15.30 , presso la Casa Museo Sigfrido Bartolini, Via di Bigiano, 5 Pistoia si terrà l’incontro dal titolo “Quando un Archivio diventa Storia”. Presentazione a cura del Prof. Fabrizio Bagatti, interverranno le archiviste Elena Gonnelli e Sara Landini. A seguire visita guidata della Casa Museo a cura di Pina Bartolini.

Ingresso libero e gratuito; gradita la prenotazione.




La mostra “Catalogna Bombardata”

mostra-catalognaIn occasione dell’80° Anniversario della Guerra Civile Spagnola,  il Comune di Massa, l’Anpi sezione Patrioti Apuani e il Rifugio Antiaereo della Martana invitano alla Mostra “Catalogna Bombardata”, che sarà inaugurata presso il Rifugio Antiaereo della Martana (RAM) a Massa, sabato 10 dicembre alle ore 16.

 




L’alluvione e il Novecento di Carlo Ludovico Ragghianti

Mercoledì 7 dicembre, ore 17.30 al Museo Novecento, L’alluvione e il Novecento di Carlo Ludovico Ragghianti, Conferenza con Emanuele Pellegrini
In collaborazione con Fondazione Centro Studi Sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Dopo essere stato a capo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e aver partecipato alla liberazione di Firenze nell’agosto del 1944, Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) fu tra coloro che dovettero affrontare l’alluvione che di nuovo mise in pericolo il patrimonio artistico della città. Questo tragico evento si verificò nel momento in cui Ragghianti stava promuovendo una mostra dedicata all’arte italiana degli anni Venti e Trenta che avrebbe dovuto servire da volano per l’apertura di un museo dedicato al Novecento a Firenze. La conferenza si concentrerà sul ruolo di Ragghianti, nella più generale analisi della sua posizione quale storico dell’arte rispetto all’arte del ventesimo secolo.
Biografia:
Emanuele Pellegrini è professore di storia dell’arte presso IMT Scuola di Alti Studi, Lucca. Le sue pubblicazioni si concentrano sulla letteratura artistica e sulla storia del collezionismo tra diciottesimo e ventesimo secolo. Membro del comitato scientifico della Fondazione Ragghianti di Lucca, è direttore della rivista “Predella”, fondatore e membro della redazione del sito www.patrimonisos.it.
L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




La 5° edizione del Teatro della memoria a Siena

logo_istitutoSienaDal 2 al 24 dicembre si terrà a Siena la 5° edizione del Teatro della memoria con la direzione artistica di Francesco Burroni. L’iniziativa è organizzata da Aresteatro, Isrsec Siena, Stanze della memoria e Unicoop Firenze, sezione soci Siena. Questo il programma completo:

2 dicembre, 21,15

La storia del soldato James

di e con Roberto Bechi

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

14 dicembre, ore  21,15

La rana gracida, una storia partigiana

di e con Francesco Burroni

presso Sala La Ginestra, via Trento 80 Poggibonsi

16 dicembre, ore  21,15

Il primo palio (2 luglio 1945)

di e con Chiara Savoi,

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

24 dicembre, ore  21,15

Altre storie di natale

con Silvia Folchi, Francesco Burroni

e  gli attori di aresteatro

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

≈ ingresso a offerta libera ≈




Il romanzo nell’epoca fascista e l’incredibile caso di Guido da Verona

Mercoledì 30 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, presentazione a cura di Andrea Pellegrini.
Negli anni della Belle Époque e del Fascismo, il più conosciuto e il più venduto degli scrittori italiani, con ventiquattro romanzi all’attivo e superando i due milioni di copie, fu Guido da Verona. Ebreo e fascista sui generis, questo scrittore nato a Saliceto sul Panaro nel 1881 sarebbe stato presto ostracizzato dalla critica letteraria e dopo tante stroncature dimenticato al punto da scomparire. Lo scenario culturale, presto adombrato dal regime di Mussolini, privilegiava la prosa d’arte, fra le egemonie dei calligrafismi rondisti, rispetto al romanzo, considerato un genere corrivo e di mere finzioni. Oltre a quello d’autore, più raro e poco remunerativo, quel tempo vide fiorire il romanzo di consumo. Fra i numerosi scrittori di questo nuovo genere, Guido da Verona.
fu certamente il più conosciuto, in gara con la letteratura elitaria e così, presto, bersaglio della critica ufficiale che mai smise anche per questo di screditarlo. Visionario e in anticipo sui tempi, amò il cinematografo e fu anticlericale, antiborghese, antitradizionalista, contro la pena di morte, contro il matrimonio e per il divorzio in tempi di Concordato. Fu fascista, malgrado tanti antifascismi di sottofondo, ed ebbe cani di ogni razza, cavalli da corsa e modi più che eleganti esibiti su tutte le pagine dei rotocalchi italiani come un divo hollywoodiano. Una parodia sui Promessi sposi, da lui scritta e pubblicata nel 1929, corrispose con la sua fine. Morto in circostanze poco chiare nel 1939, Guido da Verona è scomparso poi definitivamente dalle cronache e da ogni nostra memoria.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




Il cantiere del restauro dopo l’alluvione del ’66

Mercoledì 23 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, incontro con Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle Pietre Dure.
Un incontro dedicato al cantiere sul restauro creatosi a Firenze nel 1966, all’indomani dell’alluvione. La calamità naturale, abbattuta su un territorio così ricco di beni artistici e documenti, risvegliò le coscienze spingendo restauratori e tecnici di tutto il mondo a venire a Firenze in nome di un patrimonio ‘’comune’’. Si venne così a creare un luogo di eccellenza e di scambio transnazionale per il restauro e il recupero del patrimonio storico-artistico.
La conferenza sarà l’occasione per raccontare questa parte di ‘’storia del Novecento’’ e di sottolineare il valore di questi scambi, allora difficilmente immaginabili all’interno di un quadro politico segnato dai contrasti della Guerra fredda.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




La Comunità di Cerreto Guidi e l’alluvione del 1966

E’stata così allestita nel Nucleo del Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi, una mostra documentaria dal titolo “La Comunità di Cerreto Guidi e l’alluvione del 1966″.

L’inaugurazione, alla presenza del sindaco Simona Rossetti, si terrà Lunedì 21 novembre alle ore 21.

La mostra che propone verbali, delibere e documenti dell’epoca, è stata curata dall’Archivio Storico del Comune. L’intenzione è di farne una mostra itinerante e di portarla in particolare nelle frazioni che come Bassa, furono messe in ginocchio dall’alluvione di mezzo secolo fa.

Lunedì 21 novembre, subito dopo l’inaugurazione della mostra, si terrà un incontro coordinato da Paolo Santini e Veronica Vestri sul rapporto fra l’uomo e il fiume nel corso dei secoli. Una seconda conversazione condotta dall’ingegner Carlo Pagliai si terrà invece giovedì 24 novembre sempre al Mu.Me.Loc.

L’intero programma rientra nell’iniziativa “Un fiume di libri”, che grazie al finanziamento della Regione, è stata promossa dalla Rete REA.net in collaborazione con la Rete Bibliolandia.




Incontri con l’arte. Seconda edizione

Tre serate tematiche dedicate a tre grandi artisti, per rileggere le loro opere attraverso i saggi di Ardengo Soffici.

Progetto a cura di Giulia Ballerini.

Paul Cézanne, Giorgio Morandi e Henry Rousseau Il Doganiere furono precocemente scoperti dall’intuizione del critico d’arte,
che per primo in Italia diffuse la conoscenza del loro operato scrivendo articoli e saggi,
oggi ripubblicati dal Comune di Poggio a Caiano e dall’Associazione Soffici
in tre volumetti per la collana “Biblioteca di inediti e rari”.

Giovedì 17 novembre 2016
Paul Cézanne: la “volontà unificatrice della pittura moderna”

Giovedì 15 dicembre 2016
Giorgio Morandi: “una luce di sogno piove sulle sue forme e sui suoi volumi”

Giovedì 19 gennaio 2017
Henry Rousseau Il Doganiere: una “stramba galleria”

Ore 21.15, sala N. Tribolo, Scuderie Medicee, Via Lorenzo il Magnifico, 9 – Poggio a Caiano (PO)

Ingresso libero

Museo Soffici
Scuderie Medicee
Via Lorenzo il Magnifico, 9
Poggio a Caiano. Prato
tel. 055 8701287/0/1
www.museoardengosoffici.it