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Presentazione del volume “Nazario Sauro. Storia di un marinaio”

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Nazario Sauro. Storia di un marinaio è il titolo del volume che verrà presentato presso la sede dell’Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno), Complesso della Gherardesca, via. G. Galilei, 40, martedì 6 dicembre 2016 alle ore 17. Scritto a quattro mani da Romano e Francesco Sauro, rispettivamente nipote e pronipote di Nazario Sauro, il libro si inserisce nell’ambito di un progetto affascinante cominciato nell’ottobre scorso e che si concluderà nell’ottobre 2018.

Si tratta del progetto “Sauro 100”  un viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia (Ottobre 2016 – Ottobre 2018). Il progetto prevede la circumnavigazione della nostra Penisola, partita da Sanremo nel mese di ottobre 2016 (anno del centesimo anniversario del martirio di Nazario Sauro) e arrivo a Trieste nel mese di ottobre 2018 (anno del centesimo anniversario dell’impresa di Premuda da parte di Luigi Rizzo), in occasione della 50ma Barcolana e dopo aver toccato 100 porti (da qui il titolo) italiani ed esteri, tra cui Corfù e Durazzo.

L’iniziativa presso l’Istoreco, organizzata in collaborazione con la Sezione della Lega Navale di Livorno, vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore, l’ammiraglio Romano Sauro, anche del presidente della Sezione della Lega Navale di Livorno, colonnello Fabrizio Monacci. L’ingresso è libero.

Una presentazione riservata agli studenti del Nautico è poi prevista per lunedì 5 dicembre. Alle ore 11 presso l’Aula Magna l’I.T. Trasporti e Logistica “A. Cappellini” (Piazza Giovine Italia 1) interverrà, oltre a Sauro, Marco Manfredi, ricercatore e collaboratore dell’Istoreco.

 




“Ero solo una bambina” a Cecina l’incontro con i sopravvisuti dai campi di sterminio

ero-solo-una-bambina-volantino-ufficialeGiovedì 1 dicembre ore 10 presso la Sala consiliare del Comune Vecchio a Cecina, si terrà, nell’ambito della Festa della Toscana, un incontro tra i sopravvissuti ai campi di sterminio: Kitty Braun Falaschi e Mauro Betti e gli studenti dell’Isis Polo Cattaneo di Cecina e dell’Istituto Mattei di Rosignano.

La Festa della Toscana come occasione per un viaggio nella memoria. Il Comune di Cecina, in collaborazione con le associazioni Un ponte per Anne Frank, PAKA e Deina, organizza un incontro tra studenti delle scuole superiori del territorio e Kitty Braun Falaschi sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen-Belsen. All’iniziativa parteciperanno inoltre Mauro Betti dell’associazione Combattenti e Reduci, anch’egli sopravvissuto ai campi di concentramento, Federica Pannocchia in rappresentanza dell’associazione Un ponte per Anne Frank, Anna Betti e Cristina Rezzi per l’associazione Paka e Agnese Palazzi e Lorenzo Bigiarini per l’associazione Deina. Prevista anche una performance musicale delle cantanti Giorgia e Rebecca Toschi. Lo spunto della Festa della Toscana che coincide con il 30 novembre di ogni anno vuole ricordare la riforma illuminata del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo che già nel 1786 abolì la pena di morte e la tortura. Un esempio straordinario di civiltà che attraverso la memoria passata ci aiuta a riconfermare con forza l’impegno per la promozione dei diritti umani e la necessità di lavorare per la pace e la giustizia.




“Sulle ali degli angeli del fango” a Piombino

loc_baldassarri_internetLunedì 28 novembre avrà luogo la presentazione del libro di Fabio Baldassarri “Sulle ali degli Angeli del fango”, promosso dalla Città di Piombino in occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze. I dettagli nel programma nei “materiali correlati”.




Una targa per Giovanni Bovio

inv_bovio_internetL’Associazione Mazziniana con il Patrocinio della Città di Piombino, organizza per domenica 20 novembre alle ore 11 presso Palazzo Appiani (piazza G. Bovio, Piombino) un’iniziativa che vedrà l’apposizione di una targa commemorativa a Giovanni Bovio, donata dall’A.M.I. alla città di Piombino. Parteciperanno Stefano Ferranini, vicesindaco di Piombino, Daniele Massari, presidente sezione A.M.I. Piombino e le Associazioni d’Arma e Combattenti cittadine.

 




Caproni e Modigliani da Livorno a Strasburgo

manifesto_strasburgowebIl 19 novembre a Strasburgo l’Istituto Italiano di Cultura organizza una giornata sui lavori del regista Luca Dal Canto, ma soprattutto su Livorno, Giorgio Caproni e Amedeo Modigliani.

Livorno e i progetti di Luca Dal Canto, prodotti da Bredenkeik, sbarcano a Strasburgo in quella che, probabilmente, sarà l’ultima tappa di 3 lavori (due cortometraggi e una mostra fotografica) che in 4 anni hanno girato tutta l’Italia e mezza Europa, ottenendo 76 selezioni ufficiali in Festival internazionali e oltre 20 premi.

Il 19 novembre, all’interno dello storico cinema Odyssée della città francese, verrà inaugurata la mostra fotografica “I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi” (ore 17) e saranno proiettati i film brevi (ore 20.15) “Il cappotto di lana” (prod. Bredenkeik, Vertigo e Toscana Film Commission) e “Due giorni d’estate” (prod. Bredenkeik e Vertigo), entrambi in lingua originale sottotitolati in francese. Promotore dell’evento, organizzato dall’ambasciatore Guido Bellatti Ceccoli e da Dario Rossi, sarà l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo in collaborazione con l’ Odyssée, che ospiterà per due settimane la mostra e proietterà nella Grande Salle i cortometraggi di Dal Canto. Partners dell’appuntamento saranno anche l’Università di Strasburgo (C.H.E.R.), l’associazione Italia Caffè Off e la Tenuta Bellavista Insuese di Livorno.

Alla serata parteciperanno, oltre al regista livornese, anche Raffaello Barbieri (direttore dell’Istituto Italiano di Cultura) e Faruk Gunaltay (direttore dell’Odyssée).

I progetti realizzati da Luca Dal Canto sono lavori interamente ispirati a Livorno; un vero e proprio omaggio alla città labronica alla quale verrà ampiamente dato spazio durante l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro-catalogo edito da Erasmo, e il dibattito successivo alla visione dei film.

Protagonisti assoluti saranno Giorgio Caproni e Amedeo Modigliani, due dei più grandi artisti del Novecento. La poesia “Ultima preghiera” è infatti fonte di ispirazione per il cortometraggio “Il cappotto di lana” (2012, 52 selezioni e 16 premi), mentre la figura di Dedo è il punto focale de “I luoghi di Modigliani tra Livorno a Parigi” e di “Due giorni d’estate” (2014, 27 selezioni e 4 premi), film presentato allo Short Film Corner del 67° Festival di Cannes.




Sulle ali degli angeli del fango

hello-3In occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze, l’Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno) organizza un pomeriggio d’incontro per presentare il volume Sulle ali degli angeli del fango e undici racconti di viaggio (Robin edizioni 2016), scritto da Fabio Baldassarri. L’iniziativa si terrà giovedì 17 novembre 2016 alle ore 17.00 presso la sala conferenze dell’Istoreco (Complesso della Gherardesca, via Galilei 40, Livorno). A presentare il libro, oltre all’autore, sarà il professor Davide Puccini. Modererà l’incontro la direttrice Istoreco Catia Sonetti.

Baldassari nel volume racconta importanti momenti vissuti dalla sua generazione tra l’alluvione di Firenze del 1966 e il cinquantesimo del 2016. Il romanzo breve “Sulle ali degli angeli del fango” (scritto in terza persona) e “Undici racconti di viaggio” (scritti in prima persona) sono parti di un unico percorso.

Quando parla di sé, l’autore non separa mai le esperienze personali da quelle che furono proprie di quanti vissero vicende, se non uguali, almeno analoghe alle sue. Aggiunge, semmai, il colore e l’inventiva necessari a un’opera che vuole collocarsi tra il versante della memorialistica e quello della narrativa.




L’arte di Marcello Landi nel centenario della nascita

landi46Proseguono nella Sala degli Specchi del Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno (via S. Jacopo in Acquaviva) gli “Incontri d’autunno”, sulle diverse tematiche dell’arte visiva nella quale Livorno riveste un ruolo fondamentale nel panorama internazionale nel secondo ‘800 e primo ‘900.

Dopo il primo incontro, dedicato ad Adolfo Tommasi, il secondo appuntamento, previsto per giovedì 17 novembre (ore 17) sarà un tributo a Marcello Landi nel centenario dalla nascita. Artista poliedrico, poeta e pittore, fu tra i firmatari del primo manifesto artistico dell’era atomica (Eaista), le sue opere originalissime hanno portato un nuovo contributo all’arte moderna insieme ai pittori Voltolino Fontani, Sirio Pellegrini, Aldo Neri e al poeta Guido Favati. Carlo Pepi e Michele Pierleoni omaggeranno con una conferenza l’arte di Marcello Landi.

Il terzo ed ultimo incontro (6 dicembre) sarà incentrato sulla figura di Giovanni Bartolena nei 150 anni dalla nascita con una rilettura della sua collocazione artistica, chiusa per definizione dentro la parola “post-macchiaiolo”, come per altri suoi colleghi dell’epoca, fu in realtà artista a pieno del ‘900. Relatore sarà il critico d’arte Umberto Falchini.




Gli studenti livornesi lungo il percorso delle “Pietre d’inciampo”

Lo scultore Gunter Demping installa una pietra d'inciampo

Lo scultore Gunter Demping installa una pietra d’inciampo

Martedì 15 novembre i ragazzi della classe IV della scuola primaria Thour parteciperanno al progetto promosso dall’associazione Amaranta Service “Inciampiamo nella memoria”, patrocinato dal Comune di Livorno.
Si tratta di un percorso cittadino segnato  dalle cosiddette “pietre d’inciampo” o “stolpersteine” collocate a Livorno in memoria dei livornesi ebrei deportati e morti nei campi di sterminio. A questo primo appuntamento parteciperà Cristina Dinetti della Comunità di Sant’Egidio, l’associazione a cui  va il merito di aver portato le “pietre d’inciampo”  a Livorno, e quindi potrà spiegare agli studenti in modo dettagliato la filosofia del progetto che è quello di “non narrare la morte ma la vita”.

Il progetto che si rivolge alle scuole primarie, si propone prima di tutto di presentare un aspetto indicativo della storia di Livorno, che dalla fine del 1500 ha avuto un’importante e numerosa comunità ebraica, integrata nel tessuto sociale livornese . Partendo dalla visita alla Sinagoga ( i ragazzi si ritroveranno in Sinagoga alle ore 9.30) e alla comunità ebraica, verrà fatto  un excursus sulla storia degli Ebrei livornesi, dai momenti di massimo splendore alla decadenza fino alle leggi razziali e alla Shoà. Verranno mostrate agli studenti le foto dell’antica Sinagoga, considerata la più bella di Europa, e sarà visitata la nuova Sinagoga, che con la sua simbologia può essere considerata una grande “pietra d’inciampo”. Si parlerà della toponomastica di Livorno legata alle grandi famiglie di ebrei, al loro commercio, alle loro attività, delle  contaminazioni nel cibo, nel vernacolo livornese, dei  grandi Ebrei: pittori, rabbini, scrittori, politici. Inoltre verrà declinata la graduale esclusione degli Ebrei dalla società civile a partire dal 1938.

Il percorso urbano delle “Pietre d’inciampo” partirà dalla Sinagoga per condurre  alle otto “pietre d’inciampo o stolpersteine” , dedicate a Franca Baruch (via Fiume), Perla Beniacar (via Cassuto), Enrico Menasci e Raffaello Menasci (via Verdi), Isacco Bayona (via della Posta) e Frida Misul (via Chiarini). Dino Bona Attal e a Dino Bueno collocate in via della Coroncina.
Nelle soste saranno raccontare storie di bambini, genitori e nonni inquadrandoli nel particolare momento storico della città senza ovviamente riportare storie terrificanti di barbarie e di crudeltà; sarà piuttosto approfondito il concetto di esclusione insistendo sull’escalation delle limitazioni che hanno dovuto affrontare i bambini livornesi ebrei dal 1938. Il percorso sarà mediato da un intervento attoriale che leggerà alcune testimonianze.