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Anniversario della Resistenza e della Liberazione all’Eco Museo di Moggiona

Il ROTARY CLUB CASENTINO organizza un incontro venerdì 17 ottobre alle ore 21.00 sulla Liberazione e sulla Resistenza in quel tragico settembre del 1944, al fine di conservare la memoria delle Comunità locali.

Parteciperanno con una loro relazione:

  • Dott.Andrea Rossi, Rete ecomuseale del Casentino;
  • Dott.Luca Grisolini, Esperto di Storia del territorio Casentinese;
  • Prof.Camillo Brezzi, Storico dell’ Università degli Studi di Siena;
  • Dott.ssa Tiziana Nocentini, Istituto Storico Aretino della Resistenza e dell’Età’ Contemporanea;
  • Prof. Danilo Tassini, Autore di un libro sull’eccidio di Moggiona

Sarà proiettato un breve filmato originale girato dall’esercito inglese

 




Le attività del Centro Studi Campaniani nella Settimana della Cultura

campanaNel mese di ottobre il Centro Studi Campaniani e il Museo Artisti per Dino Campana sono aperti nei giorni stabiliti (martedì e venerdi dalle 17,00 alle 19,00), in aperture straordinarie per  le domeniche della Sagra delle castagne : 5-12-19-26 ottobre( dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30) e sabato 11 ottobre per la cerimonia di premiazione del 1°Concorso nazionale di Prosa Lirica inedita.  Quindi nella settimana della Cultura dal 9 al 19  si potranno  visitare : venerdì 10, sabato 11, domenica 12, martedì 14, venerdì 17 e domenica 19.

Il Centro Studi Campaniani in occasione del Centenario della stampa dei Canti Orfici ha allestito nella sede di Marradi (FI) in Via Castelnaudary, 5- 7  una mostra dei più importanti scritti critici e biografici sul poeta, i documenti e la raccolta delle varie pubblicazioni dell’opera campaniana compresa l’edizione marradese originale del 1914, materiale iconografico, audiovisivo, ecc La mostra sarà arricchita dalla stampa anastatica della prima edizione  dei Canti Orfici (edita dal Centro Studi in mille esemplari numerati) e dalla cartolina e poster  del centenario rappresentante l’opera “…tutto è vano vano è il sogno…” di Yu Liu allieva dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, vincitrice del 2° Concorso Grafico Pittorico indetto dal Centro Studi in occasione del centenario(l’opera è entrata a fare parte del Museo “Artisti per Dino Campana”).  Nel Museo “Artisti per Dino Campana” potranno essere ammirate le 68 opere pittoriche e scultoree donate da artisti contemporanei che si sono ispirati ai testi campaniani.

canti orficiSabato 11 ottobre alle ore  16,00 nella sede del Centro Studi  si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del 1° Concorso Nazionale di Prosa Lirica inedita  indetto dal Centro Studi Campaniani assieme all’Accademia “Il Fauno” di Firenze con il patrocinio del Comune di Marradi e di Firenze, del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux e della Fondazione Primo Conti.  Della Giuria del premio che formulerà la graduatoria dei finalisti e dei vincitori fanno parte: Gianna Botti (scrittrice), Mirna Gentilini (Presidente Centro Studi), Lamberto Lilli (Presidente Accademia “Il Fauno”), Gloria Manghetti (Direttrice Gabinetto Vieusseux e Presidente Fondazione P. Conti), Marco Marchi (Critico Letterario), Alfredo Scanzani (Giornalista), Giacomo Trinci (Poeta).

La giuria del premio  ha concluso con un verdetto unanime il lavoro di valutazione iniziato il 9 agosto e ha decretato i vincitori del premio, distinto in due sezioni in base ai temi proposti:

Sezione A – Il paesaggio e la natura “in questa linea severa e musicale degli Appennini”

1° classificato Alda Magnani  con “Un paese e un bosco del nostro Appennino”

2° classificato Silva Bettuzzi con  “Disincanto di un crepuscolo sulla Madonna del Faggio”

3° classificato Laura Montanari con  “ Sfumature”

4° classificato    Stefano Sansoni con “ Silenzio in stampa”

5° classificato    Antonella Riccardi con “ Tra i falchi”

 Sezione B – Immagini di città evocate nei “Canti Orfici”

1° classificato   Cristina Viti  con “ Pomeriggio montevideano”

2° classificato    Pamela Galloni  con “ Firenze, mia coppa preziosa…”

3° classificato    Cristiana Pezzi  con “ Faenza e la bestia bionda”

4° classificato    Vittorio Caratozzolo  con “ Genova,sogno irreale”

5° classificato    Maurizia Rossella Perandin  con  “ Scampanio”

Concluderà la cerimonia di premiazione una lettura scenica di poesie tratte dai Canti Orfici di Dino Campana. Voce recitante: Maurizio Paganini; interpretazione con arrangiamenti musicali inediti di Francesco Chiari.




Un ciclo di film per commemorare la Grande Guerra all’Istituto Francese di Firenze

UnalungadomenicadipassionifilmAlle ore 20.00, presso la sede dell’Istituto Francese (Piazza Ognissanti 2 Firenze) Una lunga domenica di passioni (FR. 2004) primo appuntamento del ciclo di proiezioni dedicato al Centenario della Prima guerra mondiale nell’ambito di “Jeudi cinema” in collaborazione con l’Associazione Circolo Vie Nuove, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, British Institute, Deutsches Institut, France Odeon.

Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles) è un film francese del 2004 diretto da Jean-Pierre Jeunet, tratto dal libro omonimo dello scrittore francese Sébastien Japrisot, con da Audrey Tautou, Dominique Pinon, Chantal Neuwirth, Gaspard Ulliel, Ticky Holgado, Julie Depardieu, Marion Cotillard, Jodie Foster.

La vicenda è quella della sognatrice Mathilde che non si rassegna alla condanna a morte del fidanzato ucciso dai commilitoni – durante la Ia guerra mondiale – e in maniera ossessiva cerca gli indizi che la conducano a ritrovarlo. Si sposterà dal suo paesino alla scoperta di una Parigi favolosa (rivitalizzata in digitale), con i colori vivaci di Place de l’Opéra e del Trocadero, tra preti che conoscono mezze verità, prostitute vendicative e avvocati che faticano ad essere avidi.




A Pisa la mostra “Pane e bombe” e le altre iniziative di MemorySharing

MeSh-INVITO-FRONT-WEB-00Si apre a ottobre un nuovo capitolo per il progetto MemorySharing di Acquario della Memoria: la mostra multimediale “PANE E BOMBE – Pisa 1940/1944” inaugura al Centro espositivo museale SMS di Viale delle Piagge a Pisa, il 9 ottobre alle ore 18:30 e sarà visitabile fino al 16 novembre.

La mostra, che ospiterà testimonianze video, documenti storici, ricostruzioni sonore, sperimentazioni visive, fotografie d’epoca, e altro ancora, è un cantiere aperto che mira a coinvolgere il pubblico. Si continueranno infatti a raccogliere fotografie, documenti e testimonianze dei cittadini che confluiranno nella sezione speciale dell’esposizione “PANE E BOMBE 2.0” che verrà aperta al pubblico il 7 novembre, sempre nei locali del Centro SMS.

Il 9 ottobre la piattaforma we della mostra sarà presentata all’Internet Festival nella location del Geoide, da dove è previsto un trasferimento gratuito col trenino di Treno Pisa Tour da P.zza dei Cavalieri fino al Centro SMS. Dopo gli interventi degli assessori Danti e Chiofalo, durante la serata,  insieme a Paolo Costa e Pierluigi Vaccaneo di TwLetteratura, si sperimenterà la riscrittura in 140 caratteri di un brano estratto da “DIARI DEL COPRIFUOCO”.

Le attività di MemorySharing continueranno poi per tutto il mese. Il 10 ottobre, nell’ambito di “IF-Rewind” e in collaborazione con City Sightseeing, assisteremo al primo esperimento mondiale di Cine-bus itinerante: dopo la Cinebicicletta, Acquario della Memoria riporta in strada il cinema in una nuova versione, a bordo di un autobus a due piani che ci condurrà comodamente attraverso i luoghi della città per proiettare la Storia sui muri e sui palazzi di Pisa.

E ancora il 10 e 11 ottobre MemorySharing incontra Internet Festival con laboratori nell’ambito dei T-Tour alla stazione Leopolda, punti di raccolta alla location Logge di Banchi insieme a ToscanaNovecento, tour e minitour guidati insieme con CityGrandTour e l’applicazione Historypin, laboratori per le scuole e molto altro ancora.

Il 30 ottobre si replica all’SMS, ore 21:00, l’evento “L’Uomo che salvò la Torre” con la lettura di Federico Guerri (ADA – Arsenale delle Apparizioni) e l’intervista al soldato americano Leon Weckstein, proiettata in collaborazione con l’Università di Pisa.

A fine ottobre infine MemorySharing si sposta a Firenze, il 23 con la mostra “Firenze in guerra. 1940-1944” a Palazzo Medici-Riccardi, un’iniziativa – curata dagli storici Enzo Collotti, Francesca Cavarocchi e Valeria Galimi – che coinvolge direttamente la popolazione, invitando a cercare in casa ricordi che risalgono a quel periodo, e il 24 al Rondò di Bacco, nel complesso monumentale di Palazzo Pitti, dove l’associazione porterà un audio-film, 20 minuti nei quali i visitatori saranno completamente al buio immersi nei soli suoni: la guerra, i materiali audio d’epoca e la lettura di alcuni brani dal diario dell’architetto Nello Baroni, protagonista dell’istallazione. Verrà infatti esposta per la prima volta la raccolta completa delle 92 foto che Baroni scattò nei giorni della distruzione nell’agosto ’44.

La mostra “PANE E BOMBE – Pisa 1940/1944” è a cura di Acquario della Memoria / MemorySharing, con Regione Toscana, Comune di Pisa, Università di Pisa, Fondazione Sistema Toscana, Internet Festival.

Ideazione e allestimento: Lorenzo Garzella, Nicola Trabucco, Domenico Zazzara, Simone Sacco, Barbara Buldrassi.

Supporto informatico: Andrea Camporeale

Consulenza storica: Stefano Gallo




La presentazione del documentario “1938-1944 La politica razziale del regime fascista a Siena”

LeggirazzialiA 70 anni dall’abrogazione delle Leggi Razziali la Prefettura di Siena e il Monte dei Paschi di Siena organizzano per lunedì 6 ottobre, alle 10, presso l’Auditorium Banca Monte dei Paschi di Siena, viale Mazzini, 23, Siena, la prima proiezione del documentario “1938-1944 La politica razziale del regime fascista a Siena” curato dal giornalista Juri Guerranti.

Interverranno il Prefetto di Siena, Renato Saccone, il Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, il Presidente del Comitato di Coordinamento Provinciale per il 70° anniversario, Simonetta Pellegrini, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze e Siena, Joseph Levi.




BOMBING ART 1940-1945

protezione duomo firenzeCosa accadde al patrimonio artistico pratese e toscano durante la seconda guerra mondiale? Allestita a Villa Del Mulinaccio, Vaiano, dal 5 ottobre al 30 novembre (orario di apertura: sabato e domenica ore 15.00-19.00. Ingresso libero), la mostra “BOMBING ART 1940-1945” , a cura della Fondazione CDSE, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, con Regione Toscana e Comune di Vaiano, ed in collaborazione con Museo Casa Rodolfo Siviero, Archivio Fotografico Toscano, Biblioteca Roncioniana, Laboratorio per Affresco “Elena e Leonetto Tintori”, intende offrire risposte a questo interrogativo.

Mentre i musei si svuotavano e le ville rinascimentali si trasformavano in rifugi per opere d’arte o comandi militari, i centri storici subirono pesanti bombardamenti e perdite di antichi palazzi e chiese. Nella cornice della villa rinascimentale del Mulinaccio, la mostra ricostruisce l’impegno per la difesa dei capolavori toscani e le distruzioni di Prato e Firenze attraverso foto e documenti inediti, filmati d’epoca e i dipinti di De Chirico provenienti dalla collezione Forti-Castelfranco di Casa Rodolfo Siviero, 007 dell’arte.

Il tema “arte e guerra” negli ultimi anni ha conosciuto un interesse crescente, anche per il successo mediatico di pubblicazioni e pellicole dedicate al contributo degli Alleati nel recupero dei capolavori europei, meno nota è la dedizione alla causa della protezione e salvataggio del patrimonio artistico da parte della comunità civile toscana: dipendenti della soprintendenza, uomini di cultura, partigiani, parroci di campagna.

La straordinaria concentrazione in Toscana di opere d’arte disseminate capillarmente in tutto il territorio impose, già dal 1940, l’adozione di misure eccezionali: l’individuazione di rifugi in campagna, ritenuti in quel momento più sicuri che la città, come ricovero per le opere d’arte di chiese e musei, la protezione con coperture di legno e sacchi di sabbia delle opere inamovibili. Tra il novembre del 1942 e il gennaio del 1943, partirono da Firenze ben 174 convogli con 3107 casse contenenti dipinti e altre opere, nonché 4170 fra dipinti e sculture imballate singolarmente.

Evacuazione-delle-sculture-degli-Uffizi-dalla-chiesa-di-SantOnofrio-a-DicomanoTra la fine del 1943 e l’estate del 1944, quando la guerra si inasprisce con l’occupazione tedesca della penisola e i bombardamenti sulle città, si registrano alcuni tra gli episodi più commoventi e significativi nella difesa del patrimonio artistico toscano.

A Prato, il giovane restauratore Leonetto Tintori, dopo i bombardamenti del 7 marzo 1944, che avevano frantumato anche il venerato tabernacolo di Filippino Lippi, gioiello della città, rimase per più giorni sul luogo per ricercare fra le macerie i frammenti di affresco e portarli in salvo nella sua casa di campagna.

Con i tedeschi in ritirata, il più grande pericolo per le opere d’arte mobili toscane divennero le razzie che i nazisti iniziarono a compiere sistematicamente avanzando verso nord: centinaia di opere furono prelevate dai vari rifugi e, lungo una rincorsa per tutta Italia, scortate in depositi in Alto Adige e in alcuni casi in Austria e Germania. A tali furti si aggiunsero le intere collezioni requisite alle famiglie ebree e il Tesoro della Sinagoga di Firenze, che invano fu nascosto dalla famiglia Forti negli scantinati della Villa del Palco a Prato. Solo nel luglio del 1945, grazie a un lavoro congiunto tra Alleati e italiani, dove si distinse in particolare la figura di Rodolfo Siviero, iniziarono a tornare “a casa” i primi capolavori. Tra gli applausi e le lacrime, tutti i cittadini scesero in piazza per salutare il ritorno di un patrimonio che di fatto costituiva, così come oggi, l’identità di molte città toscane e in particolare di Firenze.

 La mostra si compone di 7 sezioni

Foto-apertura-Resistere-per-larte-versione_1-1– Le misure per la difesa delle opere d’arte in Toscana (1940-1943) con esposizione di foto inedite su Prato (Duomo, pulpito di Donatello, pulpito di Rossellino e chiostro) e Firenze (Museo del Bargello, David di Michelangelo, Uffizi, tra le altre)

– I bombardamenti dei centri storici di Prato e Firenze, attraverso una video installazione; con approfondimento del bombardamento del tabernacolo di Filippino Lippi e del suo “avventuroso” recupero per opera di Leonetto Tintori

– La famiglia Forti-Castelfranco (di origine ebrea e fondatrice della città fabbrica de La Briglia) e i rapporti con Rodolfo Siviero, famoso 007 dell’arte e De Chirico, di cui saranno esposti alcuni quadri e disegni

– Spazio video: intervista a Sonia Oberdofer, discendente della famiglia Forti; proiezione del “Combat film 1943-1945”, Guerra all’arte. Distruzioni e trafugamenti del nostro patrimonio artistico, girato dagli operatori della Quinta Armata americana a Firenze e Toscana.

– Le ville di campagna: preziosi rifugi per le opere d’arte. Approfondimento sulla villa del Palco di Prato (ex villa Forti) e il tesoro della sinagoga di Firenze. Le ville rinascimentali di Poggio a Caiano e Carmignano. Le ville di campagna della Valbisenzio e Montemurlo

– I bombardamenti agli edifici storici in Valbisenzio

– Il ritorno e il ricollocamento delle opere a partire dal 1946.

Eventi in mostra

Tutte le domeniche visite guidate alle ore 15.30 e 17.00

5 ottobre, ore 16.00 Inaugurazione della mostra

18 ottobre, ore 16.00 Saving Art, letture teatralizzate in mostra, a cura dell’Associazione Altroteatro

15 novembre, ore 15.30 La storia della famiglia ebrea Forti e il tesoro della Sinagoga, giornata di studi

29 novembre, ore 15.30 Presentazione del libro Resistere per l’arte di Alessia Cecconi

Contatti

www.fondazionecdse.it
eventi@fondazionecdse.it
338 7852105
Facebook e Twitter /FondazioneCDSE




Domenica di carta 2014 – “La voce della storia”

Foto-3-fronteQuest’anno la “Domenica di carta”, consueto appuntamento annuale organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, porta il significativo titolo “La voce della storia”.
L’apertura straordinaria della Soprintendenza Archivistica sarà incentrata sui documenti (in questo caso i documenti visivi e sonori) che raccontano, con la voce viva della realtà, una storia a noi ancora molto vicina, quella dell’estate del 1944: la battaglia di Firenze, la liberazione, la distruzione dei ponti e del patrimonio artistico fiorentino e, finalmente, la ricostruzione, emblematicamente rappresentata dalla rinascita del Ponte a Santa Trinita “dov’era e com’era”.
Alla “voce” degli eventi epocali e tragici che segnarono quei giorni farà da contrappunto, nei filmati e nei materiali registrati, la voce della gente comune, raccolta proprio nel momento drammatico in cui la piccola storia individuale si scontra con la “grande storia”.

INGRESSO LIBERO SENZA PRENOTAZIONE

Programma della giornata

Ore 10.00 – apertura al pubblico

Ore 10.30 – 12.00 – Proiezione dei filmati e dello speciale televisivo:
“Firenze 1944”, basato sul documentario sonoro di Amerigo Gomez e Victor De Sanctis, regia di Massimo Becattini, con la consulenza storica di Renzo Martinelli. Il filmato è stato prodotto nel 2010 dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

“Firenze Libera e Ricostruita” di Giovanni Paolo Fontana, speciale televisivo prodotto da Rai Storia.
Lo speciale prende le mosse dalla manifestazione organizzata dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana, dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Sistema Toscana lo scorso 27 giugno al cinema Odeon di Firenze. Esso ripercorre quei giorni drammatici attraverso le preziose immagini delle Teche Rai, le foto dell’Archivio dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e dell’Archivio Baroni, i diari e le testimonianze dell’epoca a cui danno voce gli attori Fabio Baronti, Luca Marras e Sabrina Tinalli.

“Dov’era e com’era. La ricostruzione del Ponte Santa Trinita di Firenze”. Regia di Riccardo Melani e Bernardo Seeber, testo di Riccardo Gizdulich.
Questo straordinario documentario venne girato dai registi fiorentini Riccardo Melani e Bernardo Seeber, con il commento dello stesso architetto Riccardo Gizdulich, artefice della ricostruzione, letto dalla voce di Riccardo Cucciolla. Il filmato venne proiettato per l’intera giornata del 16 marzo 1958, giorno della inaugurazione del ponte, poi se ne erano perse le tracce. Recentemente ritrovato, è stato restaurato e presentato alla cittadinanza nella manifestazione organizzata dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana, dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Sistema Toscana lo scorso 27 giugno presso il cinema Odeon.

Dalle ore 12.00 – Visite guidate a Palazzo Neroni, sede della Soprintendenza Archivistica e visita alla mostra bibliografica sulla liberazione di Firenze.

Ore 16.00 – 17.30 – Proiezione dei filmati e dello speciale televisivo
“Firenze 1944”
“Firenze Libera e Ricostruita”
“Dov’era e com’era. La ricostruzione del Ponte Santa Trinita di Firenze”

Ore 17.45 – 19.15 – Proiezione dei filmati e dello speciale televisivo
“Firenze 1944”
“Firenze Libera e Ricostruita”
“Dov’era e com’era. La ricostruzione del Ponte Santa Trinita di Firenze”




A Livorno il 71° anniversario della “Battaglia dell’Esercito italiano in terra di Corsica”

divfriuliDomenica 5 ottobre, come per ogni prima domenica del mese di ottobre, sarà celebrato a Livorno l’anniversario della Battaglia di Corsica, a memoria  dei Caduti della Divisione Friuli, molti dei quali sono sepolti nel Cimitero Comunale della Cigna (cimitero dei Lupi, via don Aldo Mei, Livorno). E proprio qui domenica sarà ricordato il 71° anniversario della battaglia che segna –  e per questo viene ricordata –  la prima vittoria del ricostituito Esercito Italiano contro le forze tedesche all’indomani dell’8 settembre del 1943.

Alle ore 10.30  è prevista la cerimonia  religiosa con la celebrazione  della Santa Messa all’interno della Cappella Cimiteriale. Alle ore 11 la commemorazione dei caduti con la deposizione di corone presso il Sacrario dei Caduti della Divisione Friuli.
L’Amministrazione comunale sarà rappresentata dal vicesindaco Stella Sorgente; parteciperanno delegazioni dell’Anpi di Livorno e del Valdarno, dell’Associazione Reduci della Divisione Friuli, dell’Anppia di Livorno e dell’Associazione nazionale Ex Internati.

Breve storia della battaglia di Corsica
Al momento dell’armistizio, annunciato la sera dell’8 settembre 1943 mentre le forze alleate sbarcavano a Salerno, l’esercito italiano si trovò abbandonato a sé stesso dal re e da Badoglio. Le nostre divisioni furono facilmente disarmate dai Tedeschi e 600mila soldati, fatti prigionieri, furono inviati nei campi di concentramento in Germania. Alcuni reparti, invece, combatterono con valore, come quelli di stanza in Corsica, che riuscirono a cacciare i Tedeschi e a facilitare lo sbarco alleato. Gli scontri durarono quasi un mese e vi morirono più di 600 soldati italiani, di cui 143 appartenenti alla Divisione Friuli. Nel 1964 l’Associazione nazionale Reduci della Friuli ottenne dal Governo italiano che le salme dei caduti della Divisione fossero traslate in Italia, nel Sacrario posto nel Cimitero di Livorno.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno