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“Firenze 1944” su RAI STORIA

Sarà trasmesso alle ore 17.30 dell’11 agosto su RAI STORIA (canale 54), Firenze 1944, il documentario realizzato da M. Becattini e R. Martinelli per l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Nell’agosto del 1944, nei giorni della liberazione di Firenze, due giornalisti della RAI (allora E.I.A.R.) Amerigo Gomez e Victor De Sanctis, registrarono a rischio della vita suoni e testimonianze di quei tragici avvenimenti con un’apparecchiatura di fortuna.
Dieci anni dopo, dalle registrazioni su dischi in cera fu tratto da Amerigo Gomez un “documentario” sonoro di circa 30 minuti, mandato in onda su Radio RAI nel 1954.
Alla versione integrale di questo eccezionale documento sonoro – accompagnato dal commento originale di Amerigo Gomez del 1954 — il film associa per la prima volta immagini e filmati d’epoca, realizzati da civili italiani o da operatori inglesi, americani, neozelandesi e tedeschi, provenienti da archivi di tutto il mondo ed in parte inediti. Restituisce così a quei tragici eventi di guerra, insieme ad una piena evidenza visuale, la forza di una testimonianza di assoluta autenticità.
Realizzato dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (con il patrocinio e il contributo di Comune di Firenze e Provincia di Firenze e con il contributo di Unicoop Firenze).




“11/8” Lo spettacolo della memoria

Logo Comitato“11/8” è il titolo dello spettacolo della memoria che la casa di produzioni fiorentina Gaga Enterteinment metterà in scena, per la regia di Stefano Pasqualin Rainish, presso il Bargello la sera dell’11 agosto 2014 (ore 21.30), in occasione del settantesimo anniversario della liberazione di Firenze.
L’ingresso è gratuito.
Il 10 agosto sarà possibile assistere alle prove aperte, sempre presso il Bargello, alle ore 17.

Era l’11 agosto del 1944 quando Firenze – per usare le parole di Carlo Levi – “inventò la guerra partigiana” nelle strade della città. Per la prima volta un Comitato di Liberazione diventò organo di governo. In quei giorni a Firenze si trovava Sandro Pertini, che sarà poi Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985, le cui memorie sono riportate nel volume curato da Giovanni Errera “Quei giorni della liberazione a Firenze”. Ed proprio Pertini la principale voce narrante che, assieme alla voce di altri fiorentini, accompagnerà gli spettatori negli avvenimenti di quei giorni.

Cast attori: Ely Siosopulos, Michele Carli, Roberto Andrioli, Stefano Pecchioli

Cast tecnico: testo teatrale Fiorella Magrin; aiuto regia Tommaso Carli; costumi Margherita Pasqualin; scenografie Sabino Doronzo; musiche Riccardo Della Ragione;ricerca storica Claudio Tirinnanzi; trucco e parrucco Lapo Peruzzi; direttore di produzione Matteo Giulio Pagliai; organizzazione generale Enrico Martelloni;comunicazione Giovanni Pirelli; impaginazione e grafica Fabio Mati; documentazione e immagini dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.




Alessandro Sinigaglia: negro, ebreo, comunista

Dall’11 al 13 agosto alle ore 21:30 i Chille de la balanza presentano a San Salvi (Firenze) ALESSANDRO SINIGAGLIA: NEGRO, EBREO, COMUNISTA  liberamente tratto dal libro di Mauro Valeri con Marco Bianchini, Roxana Iftime, Matteo Pecorini

Una narrazione spettacolare della vita di Sinigaglia, il cui nome venne assunto da una delle brigate partigiane che liberò Firenze nell’agosto 1944. Figlio di una madre negra, nata nel Missouri, e di un padre ebreo, meccanico ed elettricista, incontratisi a Villa Smith, Alessandro, negro, ebreo e comunista alla ricerca di una dignità di persona, visse senza soste fra Fiesole, Firenze, in Russia, in Spagna a difesa della Repubblica, in Francia nei campi di concentramento, a Ventotene al confino…mentre il nazifascismo infettava l’intera Europa, trovando il suo triste epilogo la sera del 13 febbraio 1944.

Ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria.




Settantesimo Anniversario della Liberazione di Firenze

I rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo che suonò quell’11 agosto 1944 per annunciare la liberazione della città, apriranno lunedì le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze.
Alle ore 10.00 in piazza dell’Unità Italiana è prevista la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai Caduti di tutte le guerre.
Al termine della cerimonia partirà il corteo diretto a Palazzo Vecchio, con al seguito i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana e dei Comuni della provincia, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e della associazioni d’arma e combattentistiche.
Nel Salone dei Cinquecento sono in programma i saluti del sindaco Dario Nardella e l’intervento del partigiano Vittorio Meoni presidente dell’Anpi della Provincia di Siena.
Le celebrazioni si concluderanno in serata in piazza Signoria, sull’Arengario di Palazzo Vecchio, dove alle 21.00 si terrà il tradizionale concerto della Filarmonica ‘Gioacchino Rossini’.




Presentazione di “Per noi il tempo si è fermato all’alba”

Lunedì 11 agosto alle 18:30 è in programma la presentazione del IV volume della collana quaderni Isgrec, Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia nell’ambito della Festa dell’Unità di Manciano. Saranno presenti l’autore, Marco Grilli, e il prof. Franco Dominici.




Oltrarno 1944

Logo ComitatoAlle ore 20.30 all’Oratorio di S. Filippo, Piazza S. Firenze (FI) ANPI provinciale Firenze presenta, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con il Conservatorio “Luigi Cherubini”:

“Oltrarno 1944” Dramma sincretico in musica in Memoriam Bruni Fanciullacci

Opera commissionata da ANPI per il 70° della Liberazione di Firenze 1944 – 2014
Testo e Musica di James Demby (liberamente ispirato a “La Lunga strada – Vita di Bruno Fanciullacci”  di Gianni Zingoni)

Per Soli, Coro da camera, Orchestra da camera,  Tamburi e Danzatori Ewe, Live ElectronicsInterpreti: Italian Sankofa Culture Group Master Drummer: Ruben Agbeli  Master Dancer Enock Agbeli Coro da Camera Maria Hélene Froelicher Maestro del Coro: Francesca Lazzeroni orchestra da Camera Lucia Drudi Demby Primo violino: Augusto Vismara Maestro Sostituto – Assistant conductor Maria–Lorena Suarez  Direttore James Demby

Ingresso libero ad esaurimento posti




Storia della “Divisione Friuli” da 130 anni al servizio degli italiani

Logo ComitatoNei locali del Palagio di Parte Guelfa, una Mostra per ripercorrere le tappe più significative della Divisione Friuli, da poco di nuovo tornata di presidio a Firenze, e mettere in luce, in particolare, il ruolo svolto dopo l’8 settembre in Corsica, dove respinse il tentativo delle truppe naziste di disarmarla; combattè nell’inverno 1944-’45 in Toscana e sulla Linea Gotica a fianco degli Alleati.

L’inaugurazione della Mostra si terrà sabato 9 agosto alle ore 10.00 alla presenza del Sindaco Dario Nardella e del comandante della Divisione Friuli Flaviano Godio.

Orario di apertura: il 9, l’11 e il 12 agosto dalle ore alle ore 9.00 alle ore 13.00.

La Mostra si inserisce all’interno delle celebrazioni per il Settantesimo anniversario della Liberazione di Firenze ed ha il patrocinio del Comune di Firenze.

 




Presentazione e proiezione del docufilm “Kia Ora” a “Le Murate”

Presentazione  docufilm Kia Ora  Firenze 6 agostoLogo ComitatoAlle ore 21.15, presso il Caffè Letterario “Le Murate”, a Firenze, presentazione di Kia Ora Docufilm di Manuela Critelli sulla liberazione del Chianti e di Firenze attraverso le storie del 28° battaglione Maori che nel luglio del 1944 fu tra i protagonisti della liberazione del Chianti, di Scandicci, di Empoli e infine della Città di Firenze dall’occupazione nazi-fascista.
Il docufilm racconta delle gesta, del valore dei soldati maori e del loro straordinario rapporto con la popolazione e con la cultura italiana. Il progetto di documentazione cinematografica “Kia Ora” è un’opera collettiva a cui hanno partecipato Manuela Critelli (sceneggiatura e regia), Claudio Teobaldelli e Giovanni Pecchioli (musiche), Stefano Fusi (ricerche e documentazione storica) con la collaborazione di molte altre persone italiane e neozelandesi.

Saluti istituzionali del Comune di Firenze
Interverranno:
Sara Nocentini, Assessore alla Cultura della Regione Toscana
Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze
Massimiliano Pescini, Sindaco di San Casciano in Val di Pesa

Introduzione al film:
Stefano Fusi, Coautore di “Kia Ora”
Simone Neri Serneri, Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Concludono la regista Manuela Critelli e gli altri autori

Scheda del documentario:

« Ka mate, ka ora!» (E’ la morte, è la vita!)
All’ unisono si sono battuti il petto, picchiato i piedi contro la dura terra e stretto i pugni. Hanno alzato le braccia verso il cielo, mostrando le iridi scintillanti prima della battaglia. Questa è la haka, la danza di guerra resa celebre in tutto il mondo dagli All Blacks, i giocatori di rugby neozelandesi. Fu eseguita per la prima volta in Italia nella primavera del 1944.
Grazie a 12 anni di studi, di ricerche e di scambi internazionali è stato possibile realizzare questo documento sulla II Guerra mondiale che racconta la liberazione della Toscana dall’occupazione nazifascista dopo l’ armistizio dell’ 8 settembre 1943. In Toscana il Corpo di spedizione Neozelandese con il 28° Battaglione Maori ebbe un ruolo decisivo.
Nel territorio fiorentino il 28° partecipò alle battaglie più dure e fu tra i protagonisti della Liberazione di molti Comuni: Barberino, Tavarnelle, San Casciano, Scandicci, Montespertoli, Empoli ed ovviamente Firenze. Le perdite furono significative: i soldati feriti 111, quelli uccisi 32 ed i prigionieri 4 . In tutta la campagna d’Italia le perdite del 28° Bn furono pesanti: 230 soldati uccisi, 892 feriti e 33 fatti prigionieri .

La drammaticità e la crudeltà della guerra non impedì la nascita di una naturale empatia fra i soldati maori e la popolazione italiana. Gli italiani parlano una lingua dai suoni simili, molto diversa dall’inglese. I Maori ne furono affascinati e si sforzarono di apprendere le basi della lingua italiana, come emerge chiaramente dalle testimonianze dei soldati.

Gli anni di guerra, il grande contributo e sacrificio portato alla lotta contro il nazifascismo, la conoscenza di molti altri luoghi e di altri popoli, dettero un impulso straordinario al rafforzamento della identità culturale, sociale , politica e nazionale dei maori. Il 28 ° Battaglione aveva rappresentato la volontà di sentirsi al pari dei “ bianchi “ e di acquisire pieni diritti sociali e politici di cittadinanza. I cambiamenti necessari per ottenere questi risultati e superare ogni forma di discriminazione sarebbero stati ancora più lenti se i maori non avessero partecipato alla guerra e non avessero acquisito una maggiore consapevolezza di se stessi ed orgoglio della propria storia ed identita’ culturale. L’incontro con il popolo italiano e con la cultura , la storia italiana fu particolarmente fecondo e gli effetti si sono dispiegati nel tempo, anche attraverso le opere di importanti scrittori neozelandesi , quali Witi Ihimaera, Alistair Te Ariki Campbelle Patricia Grace.