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Levi e Ragghianti. Un’amicizia fra pittura, politica e letteratura

La nuova mostra ideata e organizzata in occasione del quarantennale della Fondazione Centro Studi Ragghianti, che cade nell’autunno del 2021, intende approfondire un tema finora poco considerato dalla storiografia e dagli studi accademici: quello dell’amicizia fra Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 – Firenze, 1987) e il pittore, scrittore e uomo politico Carlo Levi (Torino, 1902 – Roma, 1975). Realizzata in collaborazione con la Fondazione Carlo Levi di Roma, per la cura di Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, l’esposizione sarà aperta dal 17 dicembre 2021 fino al 20 marzo 2022.

Un aspetto interessante e nuovo presentato dalla mostra è quello del comune interesse dei due per il cinema: Levi lavora come sceneggiatore e scenografo per alcuni film e dagli anni Cinquanta in poi, a Roma, diventa un ritrattista ambìto da molti personaggi del mondo del cinema, da Silvana Mangano ad Anna Magnani, da Franco Citti allo stesso Pasolini: tutti questi ritratti sono presenti in mostra, insieme con quelli di Ragghianti e di loro comuni amici, come Eugenio Montale e Carlo Emilio Gadda.

Nell’archivio della Fondazione Ragghianti, così come in quello della Fondazione Carlo Levi di Roma, si conservano documenti che riguardano in special modo la sfera storico-artistica e critica, che fu al centro di questa amicizia. A Lucca si trovano un consistente nucleo di lettere che partono dal 1943 e si protraggono fino al 1971, e testi dattiloscritti di Ragghianti su Levi; nell’archivio romano sono conservati autografi della monografia di Ragghianti, corredati da annotazioni per la stesura del volume destinate da Levi al suo curatore, nonché fotografie inedite. Molti di questi materiali sono esposti nella prima e nell’ultima sala.

Oltre ai documenti, la mostra presenta numerosi disegni e un nucleo di circa ottanta dipinti di Carlo Levi, atto a ricostruire non soltanto la struttura della monografia del 1948 e delle mostre del 1967 e del 1977 curate da Ragghianti, ma anche la cerchia di intellettuali e amici cui i due appartenevano – Eugenio Montale, Giovanni Colacicchi, Paola Olivetti, Aldo Garosci e altri –, con l’aggiunta dei ritratti di personaggi dei quali entrambi avevano stima, come Italo Calvino e Frank Lloyd Wright.

Orari e biglietti:
dal martedì alla domenica, ore 10-13, 14:30-18:30. Chiuso il 25 dicembre.
biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro.

Biglietto ridotto (3 euro) per:
– dipendenti di Banco BPM e relative famiglie;
– possessori del biglietto cumulativo del Complesso Museale e Archeologico della Cattedrale di Lucca;
– soci COOP;
– gruppi superiori alle 15 unità;
– minori di 18 anni;
– scolaresche (della primaria e delle secondarie);
– studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di tesserino;
– insegnanti.

Biglietto gratuito per:
– bambini fino ai 6 anni;
– diversamente abili (e accompagnatore);
– un accompagnatore per ogni gruppo;
– studenti delle università toscane provvisti di libretto;
– soci ICOM;
– militari e forze dell’ordine con tesserino;
– giornalisti e guide turistiche con tesserino.

Per accedere alla mostra occorre presentare il green pass.




“Italo Balbo tra mito e realtà” – 18 marzo, ore 18 (ON LINE)

Venerdì 18 marzo, ore 18

Italo Balbo, tra mito e realtà

La recente approvazione da parte del Comune di Orbetello della mozione per intitolare il Parco dell’ex Idroscalo a Italo Balbo ha dato vita a una schematizzazione nel dibattito pubblico, con discutibili distinguo tra il “Balbo aviatore” e il “Balbo gerarca”. Di fronte a questa banalizzazione, l’Isgrec propone di ritornare a riflettere da una prospettiva storica su ruoli e responsabilità di Balbo all’interno della nascita e dello sviluppo dello Stato fascista, restituendo alla sua figura quella complessità appiattita da chi lo vorrebbe solo eroe dell’Aviazione. L’essere organizzatore e guida dello squadrismo nel ferrarese, il cui tratto caratterizzante fu l’estrema violenza; la partecipazione come quadrumviro alla marcia su Roma accanto a Mussolini; le responsabilità nell’omicidio di Don Minzoni, “pietra d’inciampo all’interno di qualsiasi percorso di normalizzazione della memoria di Balbo” (A. Baravelli, 2021); la compromissione con il progetto coloniale fascista in Africa: tutti questi aspetti ne fanno una delle figure centrali del Ventennio e permettono di approfondire i meccanismi di funzionamento del regime.

Tema centrale è oggi quello di decostruire il mito e l’immagine pubblica di Balbo, consolidatesi nel corso del tempo intorno a singoli aspetti della sua vita e della sua carriera, come ad esempio quello delle trasvolate, che nascono come vero e proprio strumento di propaganda del regime, ma anche intorno alla sua morte e alla leggenda che fosse stata voluta da Mussolini per cancellarne la popolarità. Tutti aspetti che via via hanno concorso a favorirne un’interpretazione depoliticizzata, slegata dalla compromissione col fascismo, rendendo possibili iniziative come quella del Comune di Orbetello.

Ne discutono venerdì 18 marzo alle ore 18 nel corso di un incontro on line dal titolo “Italo Balbo, tra mito e realtà” (ON LINE nel sito www.isgrec.it e nella pagina facebook dell’Isgrec) Paul Corner dell’Università di Siena e Andrea Baravelli dell’Università di Ferrara, curatore del recente volume “Il fascismo in persona. Italo Balbo, la storia e il mito”.  Coordina Ilaria Cansella, Direttrice Isgrec.




Cerimonia in ricordo di PIETRO BUCALOSSI (1905-1992)

Il Comune di San Mianiato è lieto di invitarvi alla
Cerimonia in ricordo di
PIETRO BUCALOSSI (1905-1992)
che si svolgerà
martedì 15 marzo p.v., alle ore 11.00, ai Giardini Bucalossi
in Corso Garibaldi, San Miniato
a 30 anni esatti dalla sua scomparsa.

Interverranno
Simone Giglioli – Sindaco di San Miniato
Eugenio Giani – Presidente della Regione Toscana
Valdo Spini – Presidente della Fondazione Circolo fratelli Rosselli
Fabrizio Mandorlini – Comitato Bucalossi




14 marzo ore 17.30, II incontro on line di “EDUCARE”: Genere, lavoro e formazione professionale nell’Italia contemporanea

Secondo incontro on line di “EDUCARE”, ciclo di presentazioni di volumi promosso e organizzato dalla rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea.

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14 marzo ore 17.30, incontro a cura dell’Istituto di Lucca

on line nelle pagine fb degli istituti e nel portale www.toscananovecento.it

Eloisa Betti e Carlo De Maria (a cura di), Genere, lavoro e formazione professionale nell’Italia contemporanea, BUP 2021

Ne discutono: Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro), Alessandra Pescarolo (Società italiana di storia del lavoro)
Coordina: Federico Creatini (assegnista di ricerca università di Pisa e Istoreco Livorno)

Saranno presenti gli autori/curatori.




Mostra e conferenza: Grandi scienziate del ‘900

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“Donne per l’arte. Da Gertrude Stein a Simone Forti. Mecenate, artiste, critiche d’arte”

Il Comune di Vaiano in collaborazione con la Fondazione CDSE organizza per
martedì 8 marzo 2022 alle ore 21.00 nella Sala Consiliare del Comune di Vaiano l’incontro dal titolo
“Donne per l’arte. Da Gertrude Stein a Simone Forti. Mecenate, artiste, critiche d’arte” a cura di Alessia Cecconi.

A seguire inaugurazione della mostra “Donne nell’arte” di Mario Poli che rimarrà allestita in palazzo comunale dall’8 marzo al 15 aprile 2022 (visitabile nell’orario di apertura degli uffici).
Evento gratuito su prenotazione cliccando al seguente link: prenotazioni




Tre nuovi alberi per il Giardino dei Giusti di Lucca

Sabato 5 marzo 2022 il Giardino diffuso “dei Giusti e delle Giuste” di Lucca conterà tre nuove intitolazioni suggerite dalle studentesse e dagli studenti dell’ISI “S.Pertini” nell’ambito di un progetto PCTO sviluppato in collaborazione con la rete Gariwo e il nostro Istituto. Nel corso dell’evento promosso dal Comune di Lucca, che si terrà alle 11.30 a Piazzale Risorgimento, saranno dedicati tre alberi di magnolia a Sonita Alizadeh (rapper e attivista afghana), Emilio Barbarani (diplomatico) e Miomir Mile Plakalovic (tassista di Sarajevo che ogni giorno mette la propria attività al servizio dei più poveri e bisognosi).




Pensare globale: nuove prospettive nell’insegnamento della storia | corso di formazione ONLINE

Pensare globale: nuove prospettive nell’insegnamento della storia

CORSO DI FORMAZIONE ON LINE PER INSEGNANTI

(codice corso su Sofia: 70044)

Riconoscimento dei crediti formativi pari a 6 ore

>>> SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO

La storia viene generalmente raccontata prediligendo una prospettiva nazionale. Si tratta di una prassi che, almeno nel nostro Paese, trae origini dalla necessità di sedimentare il sentimento di appartenenza a una nuova comunità nazionale all’indomani dell’Unità. Nel corso degli ultimi decenni, come conseguenza della progressiva globalizzazione delle società in cui viviamo, questo approccio ha però cominciato a dimostrare dei limiti strutturali: per far comprendere ai nostri studenti la complessità del mondo contemporaneo non è infatti più sufficiente limitarsi ad insegnare loro una storia che parta dalla prospettiva nazionale (o continentale). Partendo da questa consapevolezza la comunità degli storici ha finalmente cominciato a farsi domande che hanno rimesso in discussione l’idea stessa della narrazione storica che ci ha accompagnato fino a tempi molto recenti. Si tratta di un processo che si è avviato all’indomani della fine della Guerra fredda, quando è venuto meno il mondo bipolare e si è accelerato il processo di globalizzazione. È possibile guardare alla storia da un’angolatura diversa? Fino a che punto le prospettive nazionali e/o eurocentriche hanno influito sulla ricostruzione dei processi storici? È stato in questo contesto che, soprattutto nel mondo anglosassone, è nata, è emersa e si è definitivamente affermata quella che chiamiamo storia globale. Questo laboratorio ha due obiettivi principali, da un lato vuole fornire ai partecipanti gli strumenti per orientarsi nei più recenti dibattiti storiografici internazionali, dall’altro si propone di offrire esempi concreti per applicare una prospettiva di storia globale all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il corso, curato da Enrico Acciai dell’Università di Roma “Tor Vergata”, si articolerà in tre incontri di due ore ciascuno:

 4 marzo 2022 | ore 18 | L’emersione e l’affermazione della storia globale

10 marzo 2022 | ore 17 | Nuova prospettive di storia globale

17 marzo 2022 | ore 17 |Storia globale e didattica: alcuni esempi pratici

 

Iscrizione:

Il corso prevede una quota di partecipazione di € 30.

  1. a) sulla piattaforma Sofia del MIUR con buono creato con la Carta del docente (codice corso 70044)
  2. b) presso l’Isgrec (uff. amministrativo: Viale Europa 11 B) in contanti o con buono creato con la Carta del docente (il buono può essere inviato anche tramite mail a segreteria@isgrec.it)
  3. b) tramite bonifico c/c intestato a Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea IBAN: IT98W0885114301000000008002

 Obbligatorio inviare una mail a segreteria@isgrec.it

specificando l’indirizzo mail dove si vuole ricevere le comunicazioni

 

Info: ISGREC | 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it

L’Isgrec è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872) ed incluso nell’elenco degli Enti accreditati