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1906 Nascita della CGIL – 2016 Carta dei diritti universali del lavoro. 110 anni di storia italiana

Giovedì 29 settembre in Sala Luciano Lama della Camera del Lavoro di Pistoia (via Puccini 104), la CGIL di Pistoia e la Fondazione Valore Lavoro, in occasione dell’iniziativa 1906 la nascita della CGIL 2016 Carta dei diritti universali del lavoro. 110 anni di storia italiana, presentano la mostra Gli anni ’60, la CGIL e la costruzione della democrazia, a cura di Ilaria Romeo.

Saluti di:
Sergio Frosini, Presidente Fondazione Valore Lavoro
Daniele Gioffredi, Segreteria CGIL Pistoia

ore 17.00 focus sulla storia locale. Stefano Bartolini intervista Rossella Dini, Renzo Innocenti, Andrea Ottanelli: a partire dalla cruciale stagione fra anni ’60 ’70, tre testimoni – all’epoca impegnati rispettivamente nel PCi, nella FIOM e nella Sinistra extraparlamentare – discutono di società, politica e sindacati a Pistoia.




Tra l’incudine e il martello. Il tramonto della mezzadria nel Pratese tra una riforma agraria incompleta e la nascita del distretto tessile (1945-1962)

Mercoledi’ 28 settembre, nella tinaia di Villa del Mulinaccio (Vaiano), alle ore 18.00 Andrea Giaconi e Fabio Bracci presenteranno il libro di Alessandro Affortunati e Giuseppe Gregori, “Tra l’incudine e il martello. Il tramonto della mezzadria nel Pratese tra una riforma agraria incompleta e la nascita del distretto tessile (1945-1962)“. L’iniziativa è promossa da l’Associazione per il Lavoro e la Democrazia in collaborazione con il Comune di Vaiano e la Fondazione CDSE.




Piero Calamandrei. Lui.

In occasione del 60° anniversario della scomparsa di Piero Calamandrei, la “Commissione Cultura” dell’Ordine degli Avvocati di Firenze ha ideato l’evento “PIERO CALAMANDREI. LUI”.

Tale evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la “Commissione Cultura” dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, la Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano, il Teatro della Pergola di Firenze – Teatro Nazionale e l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

A tale iniziativa hanno concesso il proprio patrocinio il Comune di Firenze e la Regione Toscana.

La manifestazione si terrà martedì 27 settembre 2016 nel “Saloncino” e nella “Sala delle Colonne” e nella “Sala Oro” (in cui sarà ospitata una mostra di dipinti e di documenti) del Teatro della Pergola di Firenze, dalle ore 16,30 alle 19,00.

L’evento è costruito sull’idea di offrire un’immagine più intima di Piero Calamandrei: nello studio della via di Poveromo, un nonno racconta alla nipote (Silvia da piccola) alcuni episodi importanti della sua vita e non solo di quella pubblica. La bimba chiede al nonno Piero di raccontarle della guerra, della nascita di Franco (il papà di Silvia), della famiglia (i nonni Agostino e Giacomo, il papà e la mamma di Piero), della compagna di una vita, Ada, della sua attività di avvocato, della sua passione per la pittura e la musica.

Non a caso, il primo brano (una sorta di premessa concettuale) è la “lettera di capodanno a una bambina che non sa leggere” scritta nel 1950 da Piero Calamandrei a Silvia, perché la leggesse nell’anno 2000.

Durante la lettura, sullo sfondo, scorreranno immagini cui si riferiscono i brani.

Si tratta, dunque, di una lettura a tre voci: la piccola Silvia, il nonno Piero in due fasi della maturità.

La scelta e il montaggio dei testi è stata compiuta da Gaetano Pacchi proprio tenendo presente questo taglio: alle domande di una bimba (la piccola Silvia), il nonno risponde con parole e concetti facilmente comprensibili a un interlocutore di quella età.

Daranno voce a Piero Calamandrei l’attore Giulio Scarpati, l’avvocato Gaetano Pacchi e la piccola Giorgia Berrettini.

Le letture dei brani saranno intervallate e accompagnate da brani di Claude Debussy (autore rammentato da Piero Calamandrei nel “Diario 1939-1945”, perché spesso eseguito dalla moglie, Ada Cocci), di Sergej Prokof’ev e Robert Schumann, eseguite dall’avvocato Sigfrido Fenyes e dalla piccola Margherita Scabia.

Silvia Calamandrei, nipote di Piero, svolgerà una introduzione, parlando del nonno e degli insegnamenti da quest’ultimo ricevuti.

A fianco della lettura – come una sorta di preludio – sarà allestita una mostra (curata dalla Commissione Cultura insieme con la Fondazione “Biblioteca Archivio Piero Calamandrei” di Montepulciano).

A fianco della lettura – come una sorta di preludio – è allestita un’esposizione (curata dalla Commissione Cultura dell’Ordine degli Avvocati insieme con la Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano) che, in sintonia con l’impostazione data all’evento, riguarderà la vita familiare, le amicizie, le passioni artistiche e culturali dell’uomo Calamandrei e consisterà, tra l’altro, nell’esposizione dell’Erbario, di quadri, di lettere (alcune delle quali inedite e mai esposte) in originale; di fotografie (molte delle quali mai pubblicate, in parte che lo ritraggono, in parte da lui stesso scattate); di disegni a matita (anche questi inediti e mai esposti), di prime edizioni dei suoi libri.




L’Ombrone e gli altri fiumi. L’alluvione del ’66 nel grossetano

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio presso l’Archivio di Stato di Grosseto, sabato 24 settembre alle ore 16  sarà inaugurata una mostra documentario-cartografica in ricordo del 50° anniversario dell’alluvione del 4 novembre 1966. L’iniziativa si propone di ricostruire la storia degli eventi alluvionali che, nel corso del tempo, hanno colpito il capoluogo maremmano e varie aree della provincia di Grosseto.
Per l’occasione saranno esposte le fonti archivistiche conservate nell’Istituto inerenti l’argomento e foto d’epoca inedite. Sarà tenuta, inoltre, una conferenza sul rapporto secolare tra la città di Grosseto e il fiume Ombrone e verranno proiettate immagini del drammatico evento del 1966 commentate da parte i testimoni dell’epoca.
Sono in programma per tutta la durata della mostra, visite didattiche e conferenze sul tema.




Al Settembre Pedagogico “Livorno anni Cinquanta: uno studio di caso”

PWArchiviofotograficoPCIProseguonoa Livorno i convegni del programma Settembre Pedagogico 2016.
Giovedì 22 settembre alle ore 17.30 nella sala Conferenze del CIAF/CRED, in via Caduti del Lavoro 26, appuntamento con la conferenza “Livorno anni Cinquanta: uno studio di caso. La guerra fredda tra PCI e la Chiesa Livornese”, organizzato dall’Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della società Contemporanea nella Provincia di Livorno).

Il tema è stato prescelto perché utilizzabile all’interno di un’analisi del secondo dopoguerra quando calò sull’Europa e sul mondo intero il clima della guerra Fredda, ma anche per poter verificare, in loco, la carica ideologica, il clima di scontro culturale tra le componenti di sinistra e quelle più conservatrici e collegate al mondo cattolico nell’Italia di quegli anni. L’esemplificazione permette di costruire un percorso didattico che da un particolare approfondito e analitico costruisca relazioni conoscitive con il resto del panorama storico. Poter attingere ad un quadro che fa direttamente riferimento al territorio livornese rende poi più interessante per gli studenti labronici questo approccio metodologico.

La conferenza sarà tenuta da Catia Sonetti, storica e direttrice di Istoreco.

“La visita dei figli di Gramsci a Livorno il 24 aprile e la successiva lacrimazione della Madonna della chiesa di Borgo Cappuccini sono due episodi che rientrano nel clima di scontro culturale tra le componenti di sinistra e quelle più conservatrici e collegate al mondo cattolico nell’Italia di quegli anni. Da un lato abbiamo la messa in scena liturgica del PCI nei confronti dei figli di Gramsci, la più prestigiosa vittima del fascismo, organizzata secondo i canoni dell’apparato terzinternazionalista di chiara ispirazione sovietica. Da l’altro c’è l’improvvisa e tempestiva risposta da parte della Chiesa livornese con la presunta lacrimazione della Madonna di Borgo Cappuccini che innescò comportamenti di devozione popolare ben inquadrati ed inquadrabili nel clima dell’epoca. Accanto a questi due attori, il PCI e la Chiesa cattolica di Livorno, c’è un terzo attore che è costituto dalle forze dell’ordine che si fanno osservatrici dell’uno e dell’altro episodio. Lo studio di caso permette di confrontare fonti di diversa natura e di riflettere, a partire da esse, su un pezzo breve ma denso di significato di storia nazionale”.




Manuale Antiretorico dell’Unione Europea: da dove viene (e dove va) questa Europa

Martedì 20 settembre 2016, ore 16:45
Presso la Soprintendenza archivistica della Toscana
Via Ginori, 7 Firenze

Presentazione del libro

“Manuale Antiretorico dell’Unione Europea: da dove viene (e dove va) questa Europa”
Manifesto Libri, 2016
Di Luciana Castellina

L’iniziativa è promossa da CGIL Toscana, IRES Toscana, Centro di Documentazione e Archivio Storico della CGIL  Toscana, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana
Saluti di: Diana Toccafondi (Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana)

Partecipano: Luciana Castellina (Scrittrice, giornalista, ex deputata nazionale ed europea)

Donatella della Porta(Sociologa, Preside dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Superiore Normale)

Fausto Durante (Responsabile delle Politiche Europee e Internazionali della CGIL Nazionale)

Maurizio Brotini  (Segretario Confederale  CGIL Toscana)

Chiara Bonaiuti(Centro di Documentazione della CGIL Toscana)

Coordina: Fabio Giovagnoli  (Presidente di Ires Toscana)

Il volume ripercorre sessant’anni di storia dell’Unione Europea, e sottolinea la necessità di rilanciare il progetto dell’Unione superando le scelte sbagliate e antidemocratiche con le quali Bruxelles ha risposto alla crisi e ai flussi migratori offrendo gli strumenti di lettura che permettono di distinguere gli aspetti retorici dalle scelte effettive.L’obiettivo della presentazione è quello di cogliere le sfide ma anche le opportunità di democratizzazione, che si prospettano all’Unione Europea in questo delicatissimo periodo di transizione, con particolare attenzione al ruolo  dei sindacati e della società civile nella creazione di un demos europeo, nella direzione di un passaggio da un’integrazione prevalentemente negativa- spesso appiattita sulle dinamiche della globalizzazione senza regole e diritti- ad una positiva, da una processo decisionale post-democratico a uno nuovamente democratico, valorizzando al contempo la tradizione e lo spessore costituzionale italiana.




Festa sull’Arno, a 50 anni dall’alluvione due giorni di eventi per vivere il fiume

Firenze abbraccia l’Arno con due giorni di eventi per vivere il fiume a 50 anni dall’alluvione. È la festa sull’Arno promossa da Unicoop Firenze nell’ambito del progetto Arno2016. L’appuntamento, in programma sabato 17 e domenica 18 settembre, è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore allo Sport Andrea Vannucci, dall’assessore all’Ambiente Alessia Bettini e dal responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze Claudio Vanni.
Si parte sabato con la Camminata sull’Arno che si snoderà da piazza della Signoria al parco della Cascine, per apprezzare gli scorci più belli del fiume e contribuire, con 3 euro di iscrizione, ai progetti del laboratorio di restauro del libro della Biblioteca Nazionale di Firenze. La due giorni proseguirà con eventi di intrattenimento e attività culturali, dall’esposizione temporanea della mostra cooperativa Arno2016 sull’argine del fiume alle gite in barca, dai racconti dei cantastorie ai laboratori di scrittura e di osservazione della natura per i più piccoli, dalle prove di parcour per i più sportivi fino alla parata circense e alla canzone popolare fiorentina.

È possibile iscriversi all’evento sul sito www.coopfirenze.it e sul sito www.boxol.it o acquistare il biglietto presso il circuito box office dei punti vendita Coop.fi abilitati (info: 329.9160071 – orario 10-18).




L’alluvione di Firenze del 1966. La mostra alla Biblioteca Thouar

Da sabato 10 al 22 settembre sarà allestita presso la Biblioteca Thouar a Firenze la mostra realizzata in occasione del 50° Anniversario dell’Alluvione dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi. All’inaugurazione interverranno il Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci, il Presidente della Commissione Cultura Quartiere 1 Mirco Ruffilli e i curatori della mostra.

La mostra è promossa dall’Associazione Firenze Promuove e dal Comune di Firenze (Consigli di Quartiere 1, 2, 3, 4, 5).

L’entrata è libera nei seguenti orari: lunedì: 14.00-19.00; da martedì a venerdì: 9.00-19.00; sabato: 9.00-13.00 e 15.30 – 18.30; domenica 15.00 – 19.00

E’ composta da oltre 50 pannelli, con molto materiale inedito – sono oltre 300 su 700 le foto esposte per la prima volta – e tante nuove informazioni e storie mai raccontate sul tragico evento che ha colpito la città la mattina del 4 novembre 1966. La mostra presenta foto a colori e in bianco e nero dell’alluvione e del dopo alluvione, fino ad arrivare alla storica visita di Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966, 50 giorni dopo l’inondazione.

Tra i documenti inediti: i principali giornali nazionali dell’epoca, foto provenienti dagli archivi della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri di Piazza Stazione, della Scuola di Guerra Aerea delle Cascine, della Comunità Ebraica, oltre a foto di privati cittadini. Pannelli interessanti anche quelli dedicato ai frati del laboratorio di restauro del libro dell’Abbazia di Grottaferrata, che recuperarono oltre un migliaio di libri alluvionati della Biblioteca Nazionale.