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Alfredo Melani e la cultura dell’Eclettismo a Pistoia

Martedì 5 aprile alle 16 nella sala Gatteschi della biblioteca forteguerriana si terrà l’incontro su ““Alfredo Melani e la cultura dell’Eclettismo a Pistoia” a cura di Gianluca Chelucci.

Al termine dell’incontro è prevista la visita guidata al palazzo della Cassa di Risparmio.

Conclusi gli studi di architettura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Alfredo Melani esordì – a Pistoia e Firenze – come architetto e pubblicista specializzato “nella critica e storia dell’arte”. Nei primi anni Ottanta dell’Ottocento si trasferì a Milano dove intraprese una lunga e fortunata carriera in campo editoriale e come docente presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria.

Testimone della fase matura e del declino della cultura storicistico-eclettica, Melani divenne sul finire del XIX secolo uno dei più lucidi divulgatori delle idee moderniste in Italia, aggiornando sulle più avanzate esperienze del panorama internazionale e incarnando il ruolo di strenuo sostenitore del modernismo antieclettico e di teorico dell’“Arte Nova”.

Per questo impegno pionieristico, può essere considerato il padre del Liberty in Italia, intendendo con questo termine – peraltro ambiguo – il filone italiano dell’Art Nouveau internazionale.

Le realizzazioni architettoniche della Pistoia del primo Novecento, contraddistinte dal persistente richiamo al gusto eclettico, rivelano il carattere di una cultura tradizionalista che si adegua gradualmente alle istanze della modernità. Come voce autorevole e critica, Melani intervenne a più riprese – dall’esterno – sugli avvenimenti artistici e urbanistici della sua città natale (come nel caso dei restauri della chiesa di S. Francesco, dell’istituzione del Museo Civico, dell’Esposizione Circondariale del 1899, della realizzazione del palazzo della Cassa di Risparmio), stimolando lo svecchiamento del panorama culturale-artistico pistoiese, incoraggiando le nuove giovani generazioni di artisti e lo sviluppo delle manifatture artistiche locali.

Gianluca Chelucci, storico dell’architettura, è specialista della cultura artistica dell’Ottocento e del Novecento, con particolare riguardo ai temi dell’architettura e delle arti industriali, del giardino e del design. Si occupa da anni della figura dell’architetto e critico pistoiese Alfredo Melani (Pistoia 1859 – Milano 1928), di cui ha tra l’altro ricostruito il fondo librario e documentario conservato nella Biblioteca Forteguerriana. È il curatore del sito web “Alfredo Melani nell’arte e nella vita”, accessibile dal catalogo delle risorse digitali della Forteguerriana (http://melani.comune.pistoia.it). Tra le sue pubblicazioni su Melani e l’architettura dell’eclettismo a Pistoia si ricordano il saggio “Alfredo Melani e lo sviluppo delle arti decorative a Pistoia tra Otto e Novecento” (“Scuola Toscana”, 3, 1997), i contributi apparsi nel IV volume della “Storia di Pistoia”, a cura di G. Petracchi (Firenze, Le Monnier, 2000) e la monografia “Un palazzo nuovo di stile vecchio” (Pistoia, Gli Ori, 2005), edita in occasione del centenario della fondazione del Palazzo della Cassa di Risparmio.




La Valdinievole nell’Archivio Alinari

Dal 26 marzo al 2 giugno è aperta presso Palazzo Pretorio a Buggiano Castello la mostra “La Valdinievole nell’archivio Alinari” che espone trenta scatti risalenti alla fine XIX – inizio XX secolo.

“A essere documentato è dunque un viaggio pionieristico in un angolo di Toscana a cavallo fra i due secoli andati, in una zona circoscritta ma estremamente variegata da un punto di vista sia geografico che culturale, che consente di rammentare, studiare e comprendere più a fondo l’evoluzione del paesaggio urbano e rurale circostante”
Aperture:
sabato 2 e domenica 3 aprile dalle 14.30-19.30
A seguire, tutte le domeniche e festivi, dalle 15 alle 19
Ingresso gratuito




Fondazione Vivarelli: incontro con il critico d’arte Pier Luigi Tazzi

Segnaliamo la lectio magistralis “Extra Moenia” condotta dal critico d’arte Pier Luigi Tazzi – curatore per la Biennale di Venezia e Documenta di Kassel – che si terrà venerdì 18 marzo alle ore 17.30 presso la Fondazione Jorio Vivarelli a Pistoia.

L’iniziativa è parte del progetto Missing Masses – Masse Mancanti, sostenuto da Fondazione Caript e realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci.




Pistoia, Montale, Quarrata: il nostro 900

Come stazioni di un viaggio immaginario in tre tappe, Pistoia, Montale e Quarrata mostrano il rilevante impatto avuto sulla cultura artistica contemporanea in un ciclo di incontri che si snodano fra l’11 e il 18 marzo.

 




Achille Lega, futurista a Pistoia, raccontato da Edoardo Salvi

La figura di Achille Lega (1899-1934), tra i maggiori artisti toscani del primo Novecento, sarà oggetto del prossimo appuntamento di A tu per tu con l’opera d’arte che si terrà venerdì 5 marzo alle ore 17.30 presso Palazzo De’ Rossi a Pistoia (via De’ Rossi 26). In occasione dell’incontro, a cura dello studioso e artista Edoardo Salvi, sarà allestita nelle Sale espositive della Fondazione Caript una piccola e preziosa selezione di dipinti e incisioni di Achille Lega.

Romagnolo di nascita, naturalizzato fiorentino e di madre pistoiese, Lega intrattenne importanti rapporti con l’ambiente artistico e culturale di Pistoia a partire dagli anni Venti. Scomparso nel 1934 a soli trentacinque anni, partecipò giovanissimo al movimento futurista e fu compagno di strada di Conti, Venna, Nannini e Rosai, ottenendo considerevoli apprezzamenti critici da Carrà, De Chirico, Costetti, Soffici, Sarfatti Malaparte, e Vittorini.

Come sempre, l’incontro di A tu per tu con l’opera d’arte offrirà al pubblico la possibilità di visitare gratuitamente, dalle 15.30 alle 19.30, le Sale espositive della Fondazione, che ospitano la Collezione Arte pistoiese attraverso i secoli.
Il programma completo della rassegna “A tu per tu con l’opera d’arte” è scaricabile dal sito
www.fondazionecrpt.it

INGRESSO GRATUITO
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Sale Espositive – Collezione “Arte pistoiese attraverso i secoli”
Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia
eventi@fondazionecrpt.it – 0573 974226
Achille Lega (Brisighella, Ravenna 1899 – Firenze, 1934), pittore e incisore, si trasferisce a Firenze nei primi anni del Novecento e opera come futurista negli anni che vanno dal 1915 al 1919. Stringe amicizia con Carrà e soprattutto con Soffici e Conti con cui comincia a sperimentare la scomposizione, deformazione e sintesi degli oggetti e della figura. Nei suoi primi disegni e acqueforti il futurismo si fonde con il cubismo per approdare negli anni Venti alla sperimentazione di una pittura che si può considerare l’antesignana dell’aeropittura codificata nel 1929.
Edoardo Salvi, studioso ed artista, si dedica alla pittura, all’incisione e alla scenografica teatrale. Nel 1974 ha vinto il premio “Diomira” ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Tra le mostre a cui ha partecipato: IV Biennale Internazionale della Grafica d’Arte (Palazzo Strozzi, Firenze, 1975); Nel Segno del Labirinto (Bressanone – Este, 1997), Premio Leonardo Sciascia Amateur d’Estampes (Catania, 2004), Premio Santacroce (Santa Croce sull’Arno, 2009).




A Casa di Zela la storia del movimento mezzadrile

Sabato 27 febbraio alle ore 16.30, al museo Casa di Zela a La Querciola (Quarrata), l’Associazione Amici Casa di Zela vi invita alla presentazione del libro di Stefano Bartolini, con un saggio di Francesca Perugi, La mezzadria nel Novecento Storia del movimento mezzadrile tra lavoro e organizzazione Settegiorni Editore.
Intervengono:
Giovanni Contini, presidente dell’Associazione Italiana di Storia Orale
Enrico Acciai, Università della Tuscia

Saranno presenti gli autori

La presentazione è preceduta alle ore 15.00 da una visita guidata del Museo

In collaborazione con la Fondazione Valore Lavoro e la Lega Spi-Cgil di Quarrata.




La San Giorgio. Gli albori della grande industria a Pistoia

Venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 17, presso la Sala delle Assemblee di Palazzo De’ Rossi (via De’ Rossi 26 a Pistoia) si terrà l’incontro di presentazione del libro La San Giorgio. Gli albori della grande industria a Pistoia, a cura di Piero Roggi, con testi di Andrea Ottanelli, Elena Gori, Silvia Fissi, Alberto Romolini.
Edito da Gli Ori, il volume è interamente finanziato da Fondazione Caript, promosso da Opificio Toscano di Economia, Politica e Storia.
“Della San Giorgio, come confidenzialmente veniva da tutti chiamata, quasi a sottolineare il profondo legame fra la città e la fabbrica, ho alcuni ricordi ancora vividi che risalgono a quando ero ragazzo – racconta Ivano Paci, Presidente della Fondazione Caript – […] a ripensarla oggi non posso sottrarmi a un sentimento contraddittorio: il ‘magone’ per un mondo ormai perduto irrimediabilmente, con i suoi valori forti di solidarietà e l’inevitabile spinta di una modernità più frammentata, forse più libera sul piano individuale, ma meno ricca di partecipazione ai problemi comuni, meno solidale sul piano politico e sociale”.
Ad un’analisi macro-sociale nella prima parte del volume (curata da Andrea Ottanelli), che ci permette di ripercorrere gli strati sovrapposti della realtà storica nazionale ed internazionale, segue un’indagine dettagliata (curata da Elena Gori e dal suo gruppo di studio) dell’interno dell’azienda, per approfondirne il disegno imprenditoriale.
“Mentre lo storico della nascente industrializzazione pistoiese avanza come il gambero, con lo sguardo rivolto al passato – scrive nella sua prefazione Piero Roggi, Ordinario di Storia del pensiero economico presso l’Università di Firenze – il mondo contemporaneo non cessa di sorprenderci e procede per la sua strada: San Giorgio, Ansaldo Breda … Finmeccanica-Hitachi”.
Alla presentazione del volume intervengono Daniela Belliti, Vicesindaco del Comune di Pi-stoia, e Renato Giannetti, Ordinario di Storia economica presso l’Università di Firenze. Sa-ranno presenti gli autori.




Il “Giorno del Ricordo” a Montecatini

Il 10 febbraio alle ore 10.30, a Montecatini, presso il cippo in memoria ai caduti in Corso Matteotti avrà luogo la commemorazione ufficiale e la deposizione della corona d’alloro alla lapide che ricorda le vittime e i profughi istriani, fiumani e dalmati.