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Fram(M)enti Livornesi. Un ciclo di conferenze sulla storia di Livorno

frammmentiI Granai di Villa Mimbelli tornano ad ospitare la seconda edizione di Fram(M)enti Livornesi, il ciclo di conferenze sulla storia di Livorno, o più precisamente su aspetti particolari, curiosi e accattivanti della storia della città, spesso sconosciuti.

Dal 15 gennaio fino al 2 aprile, con cadenza settimanale (ogni giovedì alle ore 17, al 1°piano dei Granai, via San Jacopo inAcquaviva) 12 relatori (in gran parte docenti universitari e tutti livornesi) offriranno gratuitamente il loro sapere alla città con 12 conferenze su temi diversi, in particolare attinenti i secoli XIX e XX. Da qui il titolo del ciclo “Fram(M)enti” che gioca sulle parole “frammenti” in quanto gli argomenti trattati rappresentano una sorta di tessere del grande mosaico della storia livornese, e “Menti”, quelle dei relatori appunto, appassionati ricercatori storici.

Lo scorso anno furono 1478 le persone che seguirono le conferenze con una media di 133 partecipanti a conferenza. Un vero successo attestato anche da un indice di gradimento di 4,25 su 5, secondo una indagine di Customer satisfaction consultabile nelle Rete Civica del Comune.

Quest’anno gli argomenti delle 12 conferenze in programma saranno altrettanto interessanti nel far conoscere fatti e vicende della storia passata cittadina.

Si parlerà dell’opposizione alla guerra nei canti popolari, con una carrellata canora dall’età napoleonica, e di quando Livorno divenne nel 1823 scenario di intrighi, spionaggio e congiure per la presenza in città di Agustin de Iturbide, ex imperatore del Messico esiliato dal proprio paese. Grande spazio sarà dedicato alle opere di architetti livornesi del ‘900, come Marcello Piacentini che nel 1938 disegnò il Nuovo centro livornese dentro il Pentagono del Buontalenti, ritenuto uno dei più importanti episodi urbanisti del secolo scorso. Così come di Ghino Venturi che lavorò molto in città negli anni’30 costruendo i “faronici” Spedali Riuniti, il Gazebo della Terrazza Mascagni ( distrutto nell’ultimo conflitto mondiale, poi ricostruito) e l’attuale sede del quotidiano Il Tirreno. Sempre in ambito artistico si parlerà di Enrico Pollastrini, del Premio Modigliani, del design presente nelle collezioni civiche livornesi, dell’arte introspettiva del livornese Gianfranco Ferroni, oggetto in questi anni di una riscoperta attenta tanto da venir celebrato nel marzo prossimo in una mostra agli Uffizi. Non mancheranno confenze su letterati livornesi, su personaggi eroici ingiustamente trascurati e sulle vicende della famiglia Modigliani.

Qui di seguito il programma completo del ciclo FramMenti Livornesi edizione 2015:• giovedì 15 gennaio, ore 17
Pardo Fornaciari
Cantastorie
“E anche al mi’ marito tocca andare”. L’opposizione alla guerra nel canto popolare

• giovedì 22 gennaio, ore 17
Antonella Gioli
Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Museologia e museografia
Storia di un quadro e del suo Museo: Gli Esuli di Siena di Enrico Pollastrini

• giovedì 29 gennaio, ore 17
Massimo Sanacore
Direttore dell’Archivio di Stato di Livorno
Marcello Piagentini architetto accademico a Livorno (1938-1941)

• giovedì 5 febbraio, ore 17
Mattia Patti
Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Storia dell’arte contemporanea
Attorno al Grande rettile: le ultime due edizioni del Premio Modigliani

• giovedì 12 febbraio, ore 17
Maurizio Vernassa
Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa – Docente di Storia e Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici
Agustin de Iturbide, ex imperatore del Messico a Livorno (1823-1824)

• giovedì 19 febbraio, ore 17
Antonella Capitanio
Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Storia delle arti decorative e industriali
Un ospite a sorpresa: il design nelle collezioni civiche livornesi

• giovedì 26 febbraio, ore 17
Fabio Bertini
Università di Firenze – Coordinatore dei comitati toscani del Risorgimento
Luigi Ghilardi, comandante a Livorno nel maggio del 1849: l’ideale della libertà tra Spagna, Italia e Messico

• giovedì 5 marzo, ore 17
Giancarlo Bertoncini
Professore Associato di Letteratura Italiana – Università di Pisa
Piero d’Orezza, il romanzo storico corso di Antonio Benci

• giovedì 12 marzo, ore 17
Andrea Addobbati
Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Istituzioni di Storia Moderna
I Modigliani. Dal ghetto di Roma a Livorno

• giovedì 19 marzo, ore 17
Denise Ulivieri
Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Istituzioni di Storia dell’architettura e dell’urbanistica
Ghino Venturi architetto (1884-1970). Un artista tra Roma e Livorno

• giovedì 26 marzo, ore 17
Catia Sonetti
Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno
Le pietre parlano. Il caso del cimitero dei Lupi

• giovedì 2 aprile, ore 17
Vincenzo Farinella
Professore Associato presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa – Docente di Storia dell’arte moderna
Un pittore livornese agli Uffizi: Gianfranco Ferroni e gli Old Masters.

Il ciclo di conferenze “Frammenti Livornesi” è il primo appuntamento del progetto “Fattori Contemporaneo” che intende rilanciare il museo civico G.Fattori quale luogo, non solo contenitore e custode di opere d’arte, ma luogo vivo, di studio e di formazione. Luogo aperto ai cittadini, dove passato, presente e futuro convivono. “Fattori Contemporaneo” anche perché l’arte del grande Maestro della macchia è contemporanea e innovatrice.




Rosignano Marittimo celebra il 150° anniversario della nascita di Pietro Gori

logo_mailIl Comune di Rosignano Marittimo in collaborazione con  la Fondazione Giorgio Gaber, Armunia Festival Costa degli Etruschi e con il patrocinio ed il supporto della Regione Toscana celebra il 150° anniversario della nascita di Pietro Gori con l’iniziativa: “PERCIO’ FUMMO RIBELLI – ROSIGNANO A PIETRO GORI”

Questo il programma:

Giovedì 8 gennaio ore 21:00
Teatro Solvay
La Fondazione Giorgio Gaber presenta La fiaccola dell’anarchia
Incontro-Spettacolo con Francesco Guccini, Sergio Staino, Sandro Luporini, Paolo Rossi, Paolo Finzi, Claudia Pinelli, Giampiero Alloisio, Les Anarchistes, Paolo Dal Bon. Il teatro aprirà alle ore 20:00 e lo spettacolo sarà gratuito.
L’ingresso avverrà per gruppi di circa 30 persone fino ad esaurimento dei 500 posti disponibili (limite non superabile per motivi di sicurezza). Non è possibile la prenotazione

Venerdì 9 gennaio ore 15:30
Stazione di Castiglioncello
Omaggio a Pietro Gori in ricordo del suo funerale
con la partecipazione di Fabrizio Parrini e del Coro Garibaldi d’assalto diretto da Pardo Fornaciari. In caso di pioggia l’evento si svolgerà nei locali interni della stazione ferroviaria di Castiglioncello.

Sabato10 gennaio
Piazza Pietro Gori – Rosignano Marittimo
ore 10:00

Addio Lugano bella
Canzoni e testi di Pietro Gori interpretati dal Coro Anpi Rosignano e dagli studenti dell’ISIS Mattei di Rosignano Marittimo

In caso di pioggia l’evento si svolgerà alla Sala Don Nardini di Rosignano Marittimo

ore 11:30
Cimitero di Rosignano Marittimo
Deposizione di una corona d’alloro
In caso di pioggia il corteo si svolgerà in auto

ore 15:00 e 16:00
Fondo Pietro Gori – Castello Rosignano Marittimo
Visite guidate
a cura di Coop. Microstoria

Domenica 11 gennaio ore 10:00, 15:00 e 16:00
Fondo Pietro Gori – Castello Rosignano Marittimo
Visite guidate
a cura di Coop. Microstoria

Info
Unità Organizzativa Attività Culturali
tel. 0586 724496/285/287
c.bellucci@comune.rosignano.livorno.it
e.regoli@comune.rosignano.livorno.it
p.andreoli@comune.rosignano.livorno.it

sito webwww.comune.rosignano.livorno.it

facebookServizi Culturali Rosignano Marittimo

 




Garibaldo Benifei, presidente onorario dell’Istoreco Livorno, insignito del Cavalierato della Repubblica Italiana

Garibaldo_Roma_25nov2014Il 25 novembre scorso, a Roma, presso il Palazzo di Giustizia di piazza Cavour, si è svolto con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, il Convegno di Studi e di Memorie : “Il tribunale speciale per la difesa dello Stato: braccio giudiziario del fascismo”.

Il Convegno è stato organizzato dalla Corte Suprema di Cassazione, dall’Anppia Nazionale e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Dopo i saluti di Giorgio Santacroce, Primo Presidente di Cassazione e di Giorgio Albertelli presidente dell’Anppia nazionale, giuristi e rappresentanti di varie associazioni hanno fatto i loro interventi. Particolarmente significativo l’intervento dell’Avv. Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi.

Insieme ai relatori erano presenti Garibaldo Benifei e Ljubomir Susic, di Trieste, quali ultimi testimoni dei nefasti dell’organo giudiziario con cui il regime mussoliniano amministrò la dura repressione contro gli Antifascisti comminando condanne per 27.235 anni complessivi.

Il luogo delle condanne era proprio quell’ Aula IV° del cosidetto “Palazzaccio“ ed in quell’Aula, 80 anni dopo, è avvenuto l’evento storico del convegno voluto fortemente dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per denunciare che il Tribunale Speciale era un mero braccio della volontà repressiva del regime fascista che obbediva solamente al dittatore Mussolini. Nell’ aula vennero anche emesse 42 condanne a morte di cui 31 eseguite. E’ stata importantissima la testimonianza di Garibaldo Benifei  che ha rievocato i suoi ricordi e che in quell’aula c’è passato ben due volte una nel 1923 in cui fu condannato ad un anno di carcere e nel 1940 quando subì una condanna a 7 anni. La commozione di Garibaldo è stata tale da coinvolgere tutti i presenti all’ incontro.

L’augurio finale di Garibaldo è stato all’unità ed alla pace affinchè tali fenomeni non si ripetano. La testimonianza esemplare di Garibaldo Benifei e della moglie Osmana Benetti, che insieme hanno dedicato una via per la libertà e per la democrazia, verrà riconosciuta dal Presidente della Repubblica che attraverso il Prefetto di Livorno, Dott.essa Tiziama Costantino consegnerà l’onore del Cavalierato della Repubblica Italiana ad entrambi il giorno 18 dicembre alle ore 12,00 con una cerimonia in Prefettura.

(si ringrazia Mauro Nenciati, dell’Anppia Livorno)




A Livorno un incontro per ricordare il professor Ugo Spadoni

libro spadoniIl Circolo di Cultura Politica “G. E. Modigliani” ricorda il professor Ugo Spadoni, che in passato volle dare al Circolo la sua prezionsa collaborazione, dedicandogli l’incontro: “Ugo Spadoni. Storico del pensiero politico del Novecento”. L’incontro, col patrocinio di Comune e Provincia di Livorno, si terrà sabato 13 dicembre 2014 alle ore 16 presso la Sala degli Specchi del Museo Giovanni Fattori, in Villa Mimbelli (Borgo S. Jacopo in Acquaviva, Livorno).

Ugo Spadoni, nato a Livorno il 20 gennaio 1923, è stato docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, del sindacalismo e del movimento operaio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Studioso dei movimenti socialisti e cattolici ha collaborato a diverse riviste storiche. Le sue opere storiche più importanti sono “Il pensiero filosofico e storiografico di Antonio Gramsci”, Palermo 1966; “Capitalismo industriale e movimento operaio a Livorno e all’Isola d’Elba, 1880-1913”; “I lavoratori e il socialismo. Contributo alla storia del movimento operaio in Toscana 1870-1922, Pisa, 1984; “Giovanni Gronchi nell’azione cattolica, nel partito popolare, nella confederazione italiana dei lavoratori”, vol. 1 “1904-1922”, Firenze 1992. Ugo Spadoni è morto il 13 luglio 2014.

La presentazione dell’incontro sarà a cura del prof. Luciano Iacoponi, presidente del Circolo “G.E. Modigliani”. Interverranno Maurizio Vernassa, Presidente del Dottorato in Geopolitica dell’Università di Pisa con un intervento dal titolo “Ugo Spadoni storico dei conflitti sociali nell’era moderna”, Paolo Morelli, Presidente del Centro Studi Giovanni Gronchi su “L’ultima ricerca di Ugo Spadoni: il giovane Gronchi”; Enrico Mannari, direttore scientifico della “Fondazione memorie cooperative” su “Il socialismo a Livorno durante gli anni di Ugo Spadoni” e Andrea Zargani, vicedirettore dell’Archivio diocesano di Livorno su “Il movimento cattolico a Livorno nel Novecento sino al Concilio Ecumenico Vaticano II”. Le conclusioni saranno affidate a Zeffiro Ciuffoletti, professore ordinario presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Firenze che interverrà su “Cultura e politica dei movimenti popolari e socialisti nella prima metà del Novecento”.




I vescovi Guano e Ablondi. La Chiesa di Livorno e il Concilio

guanoablondiL’Associazione Alberto Ablondi presenta alla cittadinanza, venerdi 12 dicembre alle ore 17 nella Sala della Fondazione Livorno (Piazza Grande, 23, Livorno), i risultati di una ricerca storica realizzata grazie al contributo della Fondazione Livorno.

La ricerca, che ha come oggetto “Livorno e la sua Chiesa, nel solco del Concilio”, è stata condotta nel corso degli ultimi mesi da un giovane storico addottorato presso la Scuola Normale di Pisa, Sante Lesti, il quale traccerà il percorso di monsignor Ablondi nei primi anni del suo ministero livornese “Non disturbiamo l’evangelizzazione”. Mons. Ablondi Vescovo ausiliare di Livorno e Amministratore apostolico di Massa Marittima (1966-1970)”.

A tale presentazione sarà affiancata la ricostruzione del percorso livornese di monsignor Emilio Guano, predecessore di monsignor Ablondi nella cattedra livornese: la prof.ssa Maria Enrica Senesi, dell’Associazione Ablondi, parlerà infatti di “Mons. Guano: un Vescovo in cammino con la ‘sua’ Chiesa”.

L’incontro sarà concluso con un intervento del prof. Daniele Menozzi, docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale superiore di Pisa e studioso di storia della Chiesa, che inquadrerà i temi affrontati nel più ampio contesto della Chiesa post-conciliare.




“In nome del popolo italiano”. Un volume sul film di Dino Risi

innimeVenerdì 5 dicembre sarà disponibile in libreria il terzo volume della collana dei Quaderni della Storia del cinema del Centro Studi Commedia all’Italiana di Castiglioncello (Livorno). Dopo I Capolavori e Il sorpasso, verrà pubblicata la sceneggiatura di In nome del popolo italiano, film scritto da Age e Scarpelli e diretto nel 1971 da Dino Risi.
Il volume, edito da Erasmo, è curato da Massimo Ghirlanda, con una prefazione di Giacomo Scarpelli e contributi di Federico Govoni e Paolo Cotza.

Titolo: Age & Scarpelli, In nome del popolo italiano
Curatore: Massimo Ghirlanda
Prefazione: Giacomo Scarpelli
Schede critiche: Federico Govoni, Paolo Cotza
Edizioni: Erasmo – Livorno
Collana: Dedo, I quaderni di Storia del cinema
pp. 312
euro 18




“Livorno città aperta” il convegno in occasione della Festa della Toscana 2014

festa-della-toscana-300x200Il gruppo SVS Nati per Comunicare ha organizzato, con il patrocinio della Regione Toscana, un convegno dal titolo “Livorno Città Aperta”. L’appuntamento è per mercoledì 3 dicembre a partire dalle ore 9 nella sala del Consiglio del Palazzo della Provincia (Piazza del Municipio, Livorno). In occasione della Festa della Toscana 2014 è stata pensata una giornata di formazione e approfondimento sulla storia della Toscana, delle sue origini e della sua pluralità culturale. La giornata in particolare riguarderà Livorno prima città a porre l’accento sui diritti umani con le leggi livornine e con l’abolizione della pena di morte.

Il Programma

ore 9,00 iscrizione

ore 9,30 saluti delle autorità: Sindaco, Presidente Provincia, Rappresentante Regione, Assessore al Sociale del comune, Presidente SVS

Relazioni

-Ammiraglio Luigi Donolo presidente Comitato Risorgimento “Alcuni aspetti particolari della storia di Livorno”.

Pausa caffè

Guido Servi Rappresentante comunità ebraica “La nascita della nazione ebrea a Livorno”

Catia Sonetti Istuto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno  “Uno sguardo sul ’900 livornese”.

Pausa pranzo con catering

Claudio Marmugi “Livorno raccontata con umorismo”.

Diop Mbaye Resp. Reg.le Comunità Senegalese Toscana Coordinerà una tavola rotonda di alcuni ragazzi di varie etnie seguiti dal gruppo S.V.S. Nati per Comunicare.

Pardo Fornaciari esperto di storia e folklore livornese “Gli attacchi ad ebrei e valdesi e la solidarietà progressista dopo l’unità”.

Condurrà gli interventi Alessandro Guarducci capo redattore della Cronaca di Livorno de Il Tirreno.




Un documentario inedito su Amedeo Modigliani

Nel suo studio a Parigi nel 1913~1Anche il fine settimana di sabato 29 e domenica 30 novembre è possibile visitare la Casa natale di Amedeo Modigliani di via Roma 38, a Livorno per scoprire e rivivere la breve e intensa storia del grande artista livornese attraverso una mostra di foto e documenti che ripercorrono la sua vita, la formazione artistica e la poetica. Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare il numero 320.8887044 o consultare il sito www.casanataleamedeomodigliani.it. Costo della visita 5,00 euro.

Sabato 29 a conclusione della visita delle ore 16,00 verrà proiettato il documentario Paul Alexandre, de profil, une pipe à la main. Amedeo Modigliani” che ripercorre la vita di Modigliani con riprese inedite dai luoghi bohèmienne di Parigi alla sua Livorno; riprese ed interviste negli atelier dove l’artista ha dipinto e scolpito, i musei francesi, i suoi bistrot e interessanti scene girate nelle stanze della Casa natale e per le strade che lo hanno visto crescere nella Livorno di fine ottocento. E’ prevista una visita anche alle ore 17,00. La visita della Casa consiste in un percorso guidato del “piano nobile” della palazzina, che conserva intatto il fascino di un appartamento della borghesia ebraica livornese con i pavimenti in graniglia decorati a motivi floreali e geometrici, le porte in legno laccato, le piccole maniglie di ottone, le persiane alla livornese, il vecchio lavello in marmo e le dispense in muratura in cucina. L’appartamento è stato allestito come un piccolo museo con pannelli espositivi che conservano i documenti degli archivi legali Modigliani. Il salone centrale si è trasformato nel tempo in una mostra permanente di artisti contemporanei che hanno voluto rendere omaggio al grande artista livornese. Tra questi Tano Festa, Mimmo Rotella, Mark Kostabi, Enrico Baj, Mario Madiai, Raffaele De Rosa , Pietro Cascella.

Sabato 29 novembre è possibile partecipare alle visite nella casa anche la mattina alle ore 10. 30 e 11.30 e domenica 30 novembre sono previste visite della casa alle 10.30 e alle 11.30 e nel pomeriggio alle 16 e 17.