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I TRE VOLTI DELLA LIBERTÀ – per il 75° della Liberazione della Montagna pistoiese

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“Dagli Appennini pistoiesi alla Maremma”

Martedì 4 giugno alle 16, presso la Sala L. Lama della CGIL di Pistoia, Sirio Balleri presenterà il suo volume “Dagli Appennini pistoiesi alla Maremma. Storia e cultura contadina di carbonai e pastori”.

Ne discutono con l’autore Roberto Barontini (presidente Isrpt) e Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro).




“Campo Tizzoro e la Società Metallurgica Italiana (1910-45)”

Giovedì 23 maggio 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca Forteguerriana, avrà luogo la presentazione del libro “Campo Tizzoro e la Società metallurgica italiana. L’utopia di un paese fabbrica (1910-1945)”, di Rachele Lenzi. Pistoia, ISRPt, 2019.

Intervengono Daniele Amicarella e Roberto Barontini

Sarà presente l’autrice

La Società metallurgica italiana, la fabbrica di munizioni della famiglia Orlando, si impiantò sulla Montagna pistoiese all’inizio del Novecento, sconvolgendo equilibri presenti da secoli e legati ad attività e ritmi lavorativi tradizionali, ma nell’arco di qualche generazione si fece spazio nell’identità culturale della popolazione fino a diventarne parte integrante, e si impose come principale fonte di lavoro per la popolazione della zona oltre che come una delle maggiori industrie del pistoiese. Il saggio ripercorre parallelamente la storia della fabbrica e della montagna, degli Orlando e di Campo Tizzoro, dell’utopia che ne ha tenuto uniti i destini per quasi un secolo, tra guerre mondiali, lotte e Resistenza, toccando i vari temi che via via essa interseca.




Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento

In occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, la Regione Toscana organizza una mostra documentaria dal titolo “Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento“, curata dalla Fondazione CDSE in collaborazione con Villa I Tatti: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. La mostra ripercorre l’attività dello storico dell’arte e intellettuale ebreo Giorgio Castelfranco in merito ai suoi studi leonardeschi, compiuti a cavallo della seconda guerra mondiale e interrotti forzatamente a causa delle leggi razziali; tramite l’esposizione di documenti e pubblicazioni originali, si mettono in luce le strumentalizzazioni fasciste legate al culto di Leonardo da Vinci come “genio italico” e la rilettura, anche in chiave didattica, che invece ne dà Castelfranco nel dopoguerra e in particolare in occasione delle celebrazioni per l’anniversario vinciano del 1952.

Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento
Museo Casa Siviero – Lungarno Serristori 1, Firenze
18 maggio – 29 settembre 2019

Inaugurazione: sabato 18 maggio ore 11 con visita guidata della curatrice Alessia Cecconi (Fondazione CDSE)
alla presenza dell’assessore alla cultura della Regione Toscana Monica Barni

Ingresso gratuito
Orari: sabato 10-18 / domenica e lunedì 10-13




Lo sguardo sul mondo di Anna Rossi Doria

anna rossi doria2Venerdì 17 maggio, alle ore 18, nella Biblioteca dell’Isgrec alla Cittadella dello studente si terrà il quinto incontro del ciclo “Sguardi sul mondo”. Il percorso umano e quello scientifico di una delle storiche italiane più importanti e autorevoli, Anna Rossi Doria, saranno tratteggiati dalla Prof.ssa Vinzia Fiorino dell’Università di Pisa, curatrice insieme a Paola Stelliferi dell’ultimo numero di Genesis (rivista della Società italiana delle storiche), dedicato appunto al lavoro di ricerca della storica scomparsa nel 2017.

Anna Rossi Doria ha insegnato Storia delle donne e Storia contemporanea nelle Università della Calabria, di Bologna e di Roma Tor Vergata ed ha fatto parte delle redazioni di importanti riviste di storia contemporanea, da «Movimento operaio e socialista» a «Passato e Presente», fino a «Memoria», la prima rivista italiana di storia delle donne. Ha prestato inoltre il suo impegno per molti anni negli Istituti nazionale e romano della Resistenza e nella Società italiana delle storiche, di cui è stata una delle socie fondatrici nel 1989.

I suoi studi sono stati contrassegnati dalla grande attenzione a quegli attori della storia troppo spesso senza voce – contadini, donne, deportati nei campi di concentramento –, e dall’assunzione della prospettiva di genere nella ricerca, passaggio che l’ha portata, insieme ad altre ricercatrici e studiose, a rompere gli schemi epistemologici della pratica storiografica.

Nei suoi primi studi, quelli sul mondo contadino del Sud Italia nel secondo dopoguerra, ha messo in relazione i movimenti di lotta per la terra, i partiti politici e i sindacati, facendo interagire storia politica e storia sociale. Nelle successive ricerche sui movimenti suffragisti ha invece individuato e messo in luce traiettorie e punti di intersezione tra la rivendicazione del diritto di voto e l’esigenza di riconoscimento della specificità di genere. Inoltre, sentendo come un dovere morale raccontare la storia di cui si è stati protagonisti e superando la tradizionale contrapposizione tra storia e memoria, Anna Rossi Doria ci ha lasciato illuminanti contributi sul femminismo degli anni Settanta. Non meno importanti i contributi scientifici sull’antisemitismo e la Shoah.

La partecipazione all’incontro di venerdì è aperta a tutti ed è gratuita. Agli insegnanti che parteciperanno saranno certificate le ore di presenza. L’Isgrec è infatti associato all’istituto nazionale “Ferruccio Parri” di Milano, agenzia di formazione accreditata dal MIUR.

Info: Isgrec, 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it




PRIMO LEVI. A cento anni dalla nascita

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INAUGURAZIONE MOSTRA: Guasti e gli artisti suoi contemporanei In dialogo con l’antico (1945-65)

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INAUGURAZIONE del Memoriale italiano di Auschwitz @ Gavinana

8 maggio alle ore 10.00
@ Ex3 di Gavinana, in Viale Giannotti, 85 – Firenze

La Regione Toscana è fiera di aver contribuito, insieme agli enti e ai soggetti coinvolti, a questa straordinaria impresa. L’apertura del Memoriale a Firenze, infatti, rappresenta un dovere civile e umanitario. Il lungo lavoro istituzionale viene premiato dal poter ammirare finalmente a Firenze questa opera d’arte contemporanea così unica e straordinaria.

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