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Il Comune di Rufina ricorda la strage di Berceto

Ricordare un tragico evento in un momento davvero difficile per la comunità internazionale. Sarà celebrata mercoledì prossimo 13 aprile a partire dalle 10 la commemorazione della strage di Berceto. Ricordiamo che la strage è avvenuta il 17 aprile 1944 a Berceto, località non lontana da Pomino, dove trovarono la morte ben 11 persone per mano nazifascista. Quest’anno la celebrazione si svolgerà in anticipo perché la data coincide con la Pasqua ed anche perché l’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere i ragazzi delle scuole.

Il programma della giornata prevede alle ore 10 il ritrovo da Casa Fonte e da qui la partenza del corteo una volta arrivati a destinazione sarà deposta la corona commemorativa. Interverranno il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Sindaco di Rufina Vito Maida, Barbara Vangelisti nipote di Lazzaro Vangelisti unico rimasto in vita e testimone della strage, un rappresentante di Anpi e la Dottoressa Paola Gallo dirigente dell’Istituto Comprensivo di Rufina.
Subito dopo gli interventi istituzionali i ragazzi delle classi terze della scuola media di Rufina leggeranno alcune letture sul tema.




Campi Bisenzio (FI) – Presentazione libro “Guerra e Resistenza nel fiorentino. La 22° Brigata Garibaldi Lanciotto Ballerini” (Viella, 2021)

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Sabato 9 aprile, alle ore 16:00 presso la Sala consiliare “Sandro Pertini” del comune di Campi Bisenzio (FI) in Piazza Dante, si terrà la presentazione del volume di Francesco Fusi

Guerra e Resistenza nel fiorentino. La 22° Brigata Garibaldi Lanciotto Ballerini (Roma, Viella, 2021)

Dialoga con l’autore Francesco Catastini, storico e direttore dell’associazione “Amici di Ricerche Storiche”

L’evento è organizzato dalla sezione ANPI Campi Bisenzio “Lanciotto Ballerini”. A seguire, canti antifascisti e della Resistenza a cura dei Fratelli Rossi.

 

 




77°Anniversario dello sfondamento della Linea Gotica e della Liberazione di Montignoso

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Presentazione del volume: LA SBOBA. DIARIO DELL’INTERNATO MILITARE N. 30067 DALL’8 SETTEMBRE 1943 AL 5 SETTEMBRE 1945

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Inaugurazione della mostra: Voci di libertà. I combattenti alleati di origine italiana nella Seconda guerra mondiale

Voci di libertà. 5 aprile 2022




“Donne, bambini, anziani: la Toscana in guerra. Il peso del conflitto sulla società civile (1939-1945)”

La partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale è documentata in numerosi libri, saggi e siti web dedicati alla guerra fascista (1940-1943) o alla guerra di Liberazione (1943-1945). Da sempre è stata riservata attenzione ai caduti in guerra, soprattutto militari: il loro ricordo è tenuto vivo dal Ministero della Difesa e dall’associazionismo combattentistico e d’arma. Più recente, ma più forte, un interesse è cresciuto attorno a una parte delle italiane e degli italiani di quegli anni, sotto la prospettiva e la categoria delle “vittime”: dello sterminio razziale, della violenza armata e politica, della deportazione politica, delle stragi nazifasciste ecc.

In questo quadro spesso si perde di vista quanto avvenne alla stragrande maggioranza della popolazione civile, che, come sempre in ogni conflitto, fu coinvolta nella guerra totale del 1939-1945: “…perché troppo spesso la popolazione civile si perde, scompare, quasi non fosse esistita. Per certi versi, è come se perdesse una volta ancora la sua guerra“. Ecco perché un sito web sul peso della seconda guerra mondiale sulla società civile toscana e sulle difficoltà della vita quotidiana della popolazione, realizzato dal ricercatore Michele Di Giorgio (Università di Siena) a conclusione di un progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione Toscana.

Il sito e i risultati del progetto saranno presentati e discussi in occasione dell’incontro organizzato dall’ISGREC in collaborazione con il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali di Siena e il Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università di Pisa. Interverranno Michele Di Giorgio (Università di Siena), Nicola Labanca (Università di Siena), Ilaria Cansella (Isgrec) e Stefano Campagna (Isgrec). L’iniziativa si svolgerà in presenza il 30 marzo, ore 17, presso la Sala conferenze del Polo culturale Le Clarisse. Accesso con green pass rafforzato e mascherina ffp2 fino alla capienza massima consentita.

Donne, bambini, anziani la Toscana in guerra Il peso del conflitto sulla società civile (1939-1945) (1)




L’eccidio del Montemaggio

Lunedì 28 marzo 2022 alle ore 17:30 si terrà alle Stanze della Memoria di Siena (via Malavolti 9) la proiezione del video L’eccidio del Montemaggio, realizzato da Tommaso De Sando.

Assieme al regista, interverranno:

Pietro Clemente (Presidente ISRSEC)

Daniela Palazzi (UNICOOP Firenze – Sezione soci Siena)

Paola Lambardi (Attrice)

Francesco Burroni (Attore)

Luca Betti (Riprese)

Riccardo Bardotti (Testi)

 

Per info e prenotazioni: stanzedellamemoria@gmail.com




1922-2022 Comasco Comaschi. Anarchico assassinato dai fascisti. Incontro/dibattito

Cascina, Biblioteca Comunale P. Impastato
19 marzo, ore 16 – Incontro dibattito
Programma:
saluti delle Autorità
Michelangelo Betti, sindaco di Cascina
Alessandra Nardini, assessora regionale
Brani dal romanzo “Gli Squadristi” di Manlio Cancogni
lettura a cura di Andrea Giuntini
Canti anarchici cura di Controcanto pisano
Movimento operaio e lotte sindacali nella provincia di Pisa tra il 1919 e 1922
Massimiliano Bacchiet, Biblioteca Franco Serantini Issoreco
Fascismo e antifascismo nella provincia pisana: l’assassinio di Comasco Comaschi
Franco Bertolucci, Biblioteca Franco Serantini Issoreco
Il processo ai responsabili del suo assassinio e la memoria di Comasco Comaschi nel 2° dopoguerra
Francesca Gori, insegnante
in ricordo di Comasco Comaschi Leandro Comaschi
Il 19 marzo del 1922 alcuni fascisti uccidevano con un colpo di arma da fuoco il maestro ebanista Comasco Comaschi, anarchico. A cento anni da quell’evento, il Comune di Cascina, la famiglia Comaschi, la Pubblica Assistenza, l’Anpi, la Biblioteca Franco Serantini, la Società Operaia, l’Associazione Controcanto pisano, l’Archivio storico fotografico di Cascina, l’Anppia e il Liceo artistico vogliono ricordare la figura di Comasco Comaschi attraverso letture, canzoni, ricostruzioni storiche, fotografie, visite agli attrezzi da lavoro. Morto a soli 26 anni, era molto conosciuto e stimato in città: tra i promotori della Pubblica Assistenza, insegnante nella rinomata Scuola d’Arte, Comasco Comaschi era il riferimento degli Arditi del popolo locali, organizzazione che cercava di contrastare il nascente squadrismo. Il giorno successivo alla sua morte tutti i negozi di Cascina chiusero a lutto, la città intera partecipò al dolore. i funerali furono l’ultima manifestazione libera in città prima dell’avvento della dittatura.