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Livorno saluta Mario Canessa, “giusto tra le nazioni” scomparso a 97 anni

canessaSi è spento a Livorno a 97 anni Mario Canessa, che nel 2008 aveva ricevuto dall’ambasciatore di Israele il riconoscimento di “Giusto fra le nazioni”, per aver salvato tra il 1943 e il 1945, come agente di polizia confinaria, centinaia di ebrei e perseguitati politici trasferendoli in Svizzera o favorendone l’espatrio.

Nato a Volterra il 20 novembre 1917, era residente a Livorno da moltissimi anni. Dopo la guerra da semplice agente e studente alla Università cattolica negli anni 1943-45, Canessa aveva poi raggiunto in seguito la qualifica di Dirigente Generale al Ministero degli Interni.

Lo avevano definito il Perlasca livornese, perché come il commerciante padovano che salvò cinquemila ebrei a Budapest aveva tenuto ben nascosta fino alla tarda vecchiaia la sua opera in favore dei perseguitati. Solo grazie all’interessantamento di Guido Guastalla, allora consigliere della Comunità ebraica di Livorno, la storia era stata segnalata alle autorità ebraiche che, in breve tempo, iscrissero il suo nome nel memoriale dello Yad Vashem. Fino ad allora Canessa ne aveva parlato soltanto con pochi intimi confidando loro di essersi comportato “come era giusto fare in quel momento”. Canessa aveva compiuto le sua azioni a favore dei perseguitati in particolare nel territorio valtellinese sorretto dalla lealtà ai valori in cui era stato educato in famiglia e da una profonda fede religiosa cui si appiglierà nelle ore più difficili.

Per la sua opera in soccorso ai perseguitati anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva poi consegnato a Canessa la medaglia d’oro al valor civile. Il massimo riconoscimento, assieme all’attribuzione del titolo di Giusto tra le Nazioni, gli era arrivato anche dalla Comunità ebraica di Livorno: la scrittura di un Sefer Torah in suo onore (e alla memoria di tutti i deportati). Caso più unico che raro per un non ebreo. A Canessa il Comune di Livorno aveva infine conferito, nel 2011, nel corso del ricevimento per il 66° anniversario della Liberazione nazionale, la Livornina d’Oro, massima onorificenza cittadina e aveva dedicato un numero speciale della rivista CN, Comune Notizie, curata dal cronista del “Tirreno”, Mauro Zucchelli (è possibile scaricarla negli Approfondimenti esterni).

Oggi martedì 8 luglio la città di Livorno darà l’ultimo abbraccio a Canessa. In accordo con i familiari, prima delle esequie religiose, la salma verrà trasportata a Palazzo Municipale per un ultimo saluto da parte della sua città.Questo il programma della cerimonia:

1) Alle ore 12:00 la salma di Mario Canessa, scortata da due vigili in moto della Polizia Municipale, dall’abitazione verrà trasferita in Comune;

2) Alle ore 12:20 la salma sarà accolta in Palazzo Comunale dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin;

3) Dalle ore 12:45 alle ore 14:45 la salma sarà esposta in Sala Preconsiglio dove sarà allestito anche un libro delle onorificenze a disposizione di chiunque desideri lasciare un messaggio in ricordo;

4) Alle ore 14:45 la salma, scortata da due vigili in moto della Polizia Municipale verrà condotta alla Chiesa del Rosario dove avranno luogo le esequie religiose.




A Cecina si festeggia il 70° della Liberazione

cecinaBDIl 2 luglio 1944 Cecina veniva liberata dal nazifascismo. A 70 anni da quegli eventi il Comune di Cecina, Anpi e Circolo “Il Fitto” organizzano una serie di iniziative. Si comincia il 2 luglio 2014 con un Itinerario nei luoghi della memoria: la partenza è prevista alle 16.30 presso la Tenuta “Il Terriccio – Porta Rossa – ingresso della Strada Statale 206, dove deposta una corona presso la lapide in memoria dei Caduti americani nella Battaglia di Cecina; alle 17 spostamento a  Collemezzano (Via Metauro) per la deposizione di una corona al cippo in memoria del partigiano Goriano Gorini; alle 18 a Marina di Cecina   (Terrazza di Largo Cairoli) si terrà la cerimonia in ricordo del 70° Anniversario della Liberazione di Cecina con il saluto e l’intervento del Sindaco Samuele Lippi, interventi dei rappresentanti di A.N.P.I.¸ Associazione Combattenti e Reduci¸Forze Armate e la consegna di riconoscimento a una studentessa americana che si trova nel nostro Comune per un periodo di studio. Alle 19 presso la Chiesa di S. Andrea a Marina di Cecina verrà celebrata una S. Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre.  

Le celebrazioni proseguiranno sabato 5 luglio  presso il  Circolo Culturale “Il Fitto” in Corso Matteotti a Cecina. Con inizio alle 17.30 verrà inaugurata la Mostra fotografica “Cecina anni di guerra”. Alle 18 conferenza del giornalista Claudio Biscarini (Centro di documentazione internazionale di storia militare Vinci): “L’estate del ’44 sulla costa tirrenica”. A seguire, in  Corso Matteotti, con inizio previsto per le 19.30 esibizione della “Filarmonica Mascagni”.

Il Comune invita tutta la cittadinanza a partecipare.




“La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno”, la presentazione del libro

COPERTINA-BERLINGUER-270x265Venerdì 4 luglio, alle ore 19, secondo appuntamento nel giardino di Villa Maria (ingresso da Via Calzabigi e da via Redi) con “La Bella Estate”, il ciclo di incontri con autori livornesi a cura del Comune di Livorno (Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”) in collaborazione con la casa Editrice Erasmo e Coop. Itinera. Venerdì sarà presentato il libro “La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno” curato da Maurizio Mini, Mauro Nocchi e Mario Baglini.

A trenta anni dalla morte di Enrico Berlinguer, vengono pubblicati i quattro discorsi tenuti a Livorno in occasioni distinte: da segretario della FGCI nel 1950, da vicesegretario nel 1972 e da segretario generale del partito nel 1975 e nel 1979.

“…. la pubblicazione di quei quattro discorsi non vuole essere solo un omaggio a un leader tra i più importanti e popolari della storia recente d’Italia, né soltanto l’occasione per rievocare pagine drammatiche e decisive della storia nazionale troppo abbandonata alla memoria labile e provvisoria di coloro che le vissero; vuole anche essere un contributo alla conoscenza dei processi dai quali derivano le condizioni del nostro tempo e del nostro paese; un tentativo di riannodare il filo del rapporto tra presente e passato, nella consapevolezza delle difficoltà ma anche dell’assoluta necessità di una simile operazione specialmente per chi ha vissuto quegli anni e che vivono però i drammi del nostro mondo attuale.” (dall’introduzione di Mario Baglini).

Il volume è corredato di numerose foto e contiene ricordi e testimonianze di militanti che ebbero la possibilità di conoscere personalmente il segretario del PCI o che vissero esperienze politiche significative dagli anni ’50 fino al 1979: dalla presenza di Berlinguer negli anni ’50 a Livorno alla manifestazione in piazza della Repubblica con il segretario del Partito Comunista Spagnolo, Santiago Carrillo, che fu clandestino a Livorno sotto la dittatura franchista, ma anche le vacanze elbane che videro i comunisti di Livorno impegnarsi nell’ospitalità e nella scorta del segretario del PCI che negli anni ’70 era un obiettivo sensibile per i terroristi.




E’ online il nuovo sito dell’Istoreco di Livorno

Opuscolo2013L’Istoreco di Livorno, uno degli enti promotori di ToscanaNovecento, rinnova il suo sito web e presenta, con una pubblicazione ricca di dati e fotografie, il lavoro svolto in un anno denso di iniziative. Più contenuti, più spazio alla didattica e ai progetti aperti, e, soprattutto, più spazio all’interazione diretta con gli utenti: sono queste, in sintesi, le novità del nuovo sito di cui l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Livorno ha voluto dotarsi per valorizzare al meglio le attività svolte in poco più di 5 anni di lavoro e per continuare a proporre un nuovo modo di fare storia sul territorio.

«A quasi 6 anni dalla nascita dell’Istituto – spiega il direttore Catia Sonetti – abbiamo sentito l’esigenza di dotarci di un sito web che raccontasse meglio il ruolo che l’Istoreco si è ritagliato nelle politiche culturali regionali. Il sito rende ben visibile la rete di collaborazioni istituzionali e col mondo associativo in cui l’Istituto si inserisce e, soprattutto, offre una vetrina al lavoro dei quasi 20 giovani che, in vari modi, collaborano con l’Istoreco».

Il nuovo sito web
Raccontare il passato, guardando al futuro: l’Istoreco ha inteso raccogliere questa sfida pensando alle possibilità offerte dai nuovi strumenti di comunicazione. Alla riorganizzazione del nuovo sito, curata da Gianluca della Maggiore, ha lavorato tutto il gruppo di lavoro dell’Istoreco: dal presidente Gabriele Cantù, al direttore Sonetti, alle collaboratrici Laura Fedi e Margherita Paoletti. Già col progetto “Luoghi della memoria”, lanciato lo scorso dicembre, l’Istituto ha cominciato ad esplorare, grazie al web, inediti percorsi didattici e partecipativi. Ora viene fatto un passo in più: il nuovo sito sviluppato dall’agenzia web Idsign Srl, con lo staff composto da Nicola Dini, Stefano Chiesa, Aldo Zumaran e David Fregoli, che ha curato la parte informatica ed il progetto grafico, è pensato per sfruttare al massimo le risorse del social web. Concepito per adattarsi in automatico ad ogni supporto multimediale (Pc, smarthpone, tablet, ecc.), il sito, in un rapporto stretto con le sempre più frequentate pagine Facebook e Twitter dell’Istoreco, punta a far interagire maggiormente gli utenti.

#lastoriaseianchetu
Con la sezione “La storia sei anche tu” si invitano infatti gli utenti ad inviare testimonianze, documenti, fotografie che raccontino la storia del territorio, con il messaggio che il loro materiale è un pezzo importante della storia collettiva. L’Istoreco intende così valorizzare le memorie private dei singoli cittadini con l’obiettivo di organizzare, in futuro, un archivio digitale: è possibile partecipare inviando documentazione a tema libero, oppure collegandosi ai diversi progetti messi in campo dall’Istoreco. Attraverso l’hashtag #lastoriaseianchetu il progetto di memory sharing verrà rilanciato periodicamente sui social network: nei prossimi mesi in particolare l’invito alla condivisione sarà focalizzato sulla mostra “Ebrei in Toscana 1915-2015” che l’Istoreco sta preparando per il marzo 2015, grazie al finanziamento della Regione Toscana e al gruppo di lavoro costituito da studiose della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Altre risorse del sito
Col nuovo sito si mira poi a valorizzare al meglio le risorse dell’Istituto attraverso la rimodulazione dei contenuti ed una migliorata dinamicità della ricerca: in evidenza in homepage i Progetti aperti e i Percorsi didattici, questi ultimi attività centrale per l’Istoreco che, nell’ultimo anno, ha lavorato con più di 40 classi in tutta la provincia. Più informazioni e immagini poi anche sulle altre attività dell’Istoreco: dalla sezione dedicata all’Archivio (con i dettagli, in primis, sull’Archivio del Partito comunista livornese, e sul progetto di costituzione degli Archivi della Democrazia cristiana) a quelle dedicate a Ricerche, Pubblicazioni e Mostre, fino alla Photogallery, che racconta gli ultimi 3 anni di attività dell’Istituto. Il nuovo sito è pensato infine per rendere maggiormente visibile la rete in cui l’Istoreco si inserisce. Spazio dunque ai collegamenti col portale ToscanaNovecento, strumento web della rete degli Istituti della Resistenza toscani e con il portale dell’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), collegamenti diretti poi con i siti web dei Comuni della provincia di Livorno e degli enti sostenitori dell’Istoreco.

Un anno con l’Istoreco
Col nuovo sito l’Istoreco presenta anche l’opuscolo 2013. Un anno con l’Istoreco. La pubblicazione, con l’introduzione del direttore Catia Sonetti e il progetto grafico e i contenuti curati da Gianluca della Maggiore, ripercorre 12 mesi di attività dell’Istituto. Le 32 pagine, corredate da molti dati e fotografie, testimoniano come nel corso del 2013 l’Istoreco, nonostante la grave crisi economica, abbia saputo allargare il suo ventaglio di proposte e il suo territorio d’azione.




Bibbona celebra i 70 anni dalla Liberazione

BibbonaUna data quasi dimenticata a Bibbona, considerando che l’ultima celebrazione di questo tipo risale al giugno del 1994. Una data che, grazie ad un convegno in programma domenica 29 giugno alle 21.15 presso il Comune Vecchio, a distanza di vent’anni dall’ultima celebrazione, ripercorrerà la liberazione di Bibbona. Era il 29 giugno del 1944 quando, con l’arrivo delle prime avanguardie della Quinta Armata guidate dai partigiani del 7° distaccamento della terza brigata Garibaldi, al comando di Luigi Ricci, Bibbona venne finalmente liberata.

Lo scontro più duro tra gli alleati, guidati anche da un nutrito gruppo di partigiani attraverso le campagne bibbonese, ci fu all’altezza de La California e, la notte precedente alla liberazione, in zona Calcinaie.

Storia e testimonianze che riemergeranno con documenti e video dell’epoca sui quali hanno lavorato con precisione e passione Marco Andrenacci e Antonio Bonanni. I due apriranno il convegno del 29 giugno, con loro interverranno anche Stefania Brunetti, assessore alla cultura del comune di Bibbona, Giorgio Pecchia, partigiano e Anna Bonanni, testimone.

Il convegno è il racconto della liberazione di Bibbona, con alcuni testimoni dell’arrivo in paese degli Alleati e della lotta partigiana. Nel corso della serata ci sarà anche la possibilità di ricordare chi erano gli americani che con moltissime perdite liberarono la nostra zona. Sarà poi proiettato, infine, il breve video inedito in cui sono evidenti i tragici effetti dei bombardamenti di Cecina.




A Livorno la presentazione del volume “Operazione spose di guerra. Storie d’amore e di emigrazione”

spose di guerraVenerdì 27 giugno, alle 18,  presso la sala conferenze del Circolo Ufficiali della Marina Militare, Via S. Jacopo 111 a Livorno,  sarà presentato il volume “Operazione Spose di Guerra” di Silvia Cassamagnaghi (Feltrinelli, 2014). L’iniziativa è a cura della Libreria Belforte, del Circolo Culturale Il Centro e della Fidapa di Livorno.

Questo il programma:
Coro Diapason, diretto da Giorgio Gianetti, “Tammuriata nera” di E .A. Mario ed E. Nicolardi
Saluti del Presidente de Il Centro – Enrico Dello Sbarba
Saluti della Presedente Fidapa Livorno – Yasmine Cipriani
Introduzione al fenomeno e al contesto storico con lettura di brani del libro a cura di Angela Simini.
Intervento dell’Autrice Silvia Cassamagnaghi – Docente di Contemporary History presso l’Università degli Studi di Milano.
Sarà presente la testimone: Marisa Petrucci Piccirilli
Coro Diapason “Barcarolle” da Les contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach




Castagneto Carducci celebra il 70° anniversario della Liberazione

logo_27_giuIl 27 giugno 1944 Castagneto Carducci veniva liberata dopo anni terribili di sacrifici subiti dalla popolazione per la guerra e la dittatura. Nel settantesimo anniversario della Liberazione il Comune organizza una serie di iniziative previste per venerdì 27 giugno. Alle 21 il ritrovo davanti al palazzo comunale di Castagneto Carducci e la deposizione della corona di alloro; seguirà la  sfilata della Filarmonica Comunale per le vie del paese con soste al Parco della Rimembranza e nel giardino del plesso scolastico di Castagneto Carducci, con deposizione mazzo di fiori alla lapide e al cippo dei caduti;  a seguire in Piazza del Popolo, rappresentazione degli alunni delle classi V della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo G. Borsi di Castagneto Carducci dal titolo “LA COSTITUZIONE RACCONTATA D-AI BAMBINI”, realizzata nell’ambito del “Progetto Costituzione 2013-2014”.

Il Comune in vita tutti i cittadini e le cittadine a partecipare. “Sono passati settanta anni da quel 27 giugno – è scritto nell’invito del Comune di Castagneto Carducci – e la nostra Comunità si è risollevata dalle macerie materiali e morali della seconda guerra mondiale. Quel periodo, quei ricordi, la morte dei bambini davanti alle scuole elementari di Castagneto sono un bagaglio di storia locale che come Istituzione dobbiamo tenere vivo nella nostra Comunità e trasmettere ai nostri figli, perché non cada nell’oblio quando saranno scomparsi gli ultimi testimoni. Ricordare e celebrare il settantesimo della Liberazione significa anche favorire una riflessione in più su quei valori di democrazia, di giustizia e di libertà che sono alla base della nostra Repubblica. Per questo motivo vogliamo ricordare al meglio il settantesimo della Liberazione e venerdì 27 giugno, oltre ad avere il tradizionale e prezioso contributo della Filarmonica comunale, abbiamo voluto coinvolgere le scuole locali che hanno lavorato egregiamente ad un progetto di cittadinanza e di comprensione dell’attualità della Costituzione, con la fondamentale collaborazione di testimoni delle vicende castagnetane”.

 




Piombino celebra il 70° Anniversario della Liberazione

piombinoGiovedì 25 giugno, in occasione del 70° Anniversario della liberazione di Piombino e dei Comuni della Val di Cornia, il Gruppo di Piombino dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi) con il Patrocinio del Comune di Piombino, organizza alle 21, presso la sala conferenze di Palazzo Appiani (Piazza Giovanni Bovio n°3-4), una conferenza storico – documentaria, gratuita e aperta al pubblico, con proiezioni di immagini  dal titolo “VAL DI CORNIA 1944,Le operazioni militari per la liberazione di Piombino e dei Comuni del Comprensorio e la base di supporto Alleata” a cura di Alessandro Dondoli.

Nel corso della serata saranno proiettate immagini e documenti inediti, attraverso i quali verranno illustrati il contesto e la strategia difensiva attuata nella zona di Piombino dalle truppe tedesche – tra le quali anche la famigerata 16a Divisione delle SS – su una linea difensiva denominata Ilse Rigel, per poi passare ai movimenti delle truppe alleate per il suo superamento, la successiva conquista della città e del porto di Piombino. In questo contesto un doveroso ricordo andrà ai soldati nippo-americani del 442° RCT, il reparto più decorato dell’esercito statunitense: nel 2013, per il 69° della liberazione di Suvereto, una delegazione dei veterani Nisei ha partecipato alla cerimonia sulla collina del Belvedere, dove si svolse uno dei più duri scontri con i nazifascisti.
Seguirà infine, sempre con un corposo supporto di immagini e documenti, l’analisi di tutto l’imponente apparato logistico, riguardante l’organizzazione dei traffici marittimi alleati attraverso il porto di Piombino, i depositi di munizioni, viveri, medicinali, ospedali da campo e anche un aeroporto, allestiti su tutto il territorio del comprensorio, presso i quali prestarono servizio numerose formazioni ausiliare italiane dell’esercito del Regno del Sud.

Il 29 giugno l’Anmi, in collaborazione con il Parco di Punta Falcone e col patrocinio del Comune di Piombino, provvederà all’apertura di una “riservetta” sotterranea della Batteria Sommi Picenardi, originariamente adibita a deposito di munizioni e materiali, che faceva parte della postazione militare a difesa della costa. La visita, curata da Gianpiero Vaccaro, esperto di storia militare e socio Anmi, consentirà ai visitatori di conoscere la collezione di reperti e immagini conservata nella struttura e che ricostruisce la storia della Batteria stessa. (Info: cell.347.5260493, anmipiombino@gmail.com).