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Autonomia, potere, minorità

La riflessione dell’ISGREC e di insegnanti che l’hanno condivisa fin dall’anno scolastico 2012-13 sul tema dei “nativi digitali” si è sviluppata nel tempo, intanto con una censura linguistica. Non più “nativi digitali”, scopertasi espressione di nessun significato, perché non ci sono nativi e non nativi, ma c’è una cultura che cambia e contiene l’analogico e il digitale, le reti materiali e quelle virtuali, in cui ognuno è immerso. A mezza strada del ciclo di incontri, avviatisi in ottobre con le lezioni di docenti della Scuola Superiore Sant’Anna, è coinvolto lo sguardo del filosofo, Alfonso Maurizio Iacono, docente dell’Università degli Studi di Pisa. Iacono è stato più volte presente nelle iniziative pubbliche dell’ISGREC, ultima la presentazione del volume di cui è stato coautore con altri docenti pisani di diverse discipline sulle questioni legate al disastro della Costa Concordia. La filosofia, in particolare quella coltivata dal relatore di giovedì 27 (ore 16, biblioteca dell’Isgrec), è una cornice utile all’approccio scientifico, tecnologico e linguistico, che finora è stato utilizzato. La “realtà aumentata”, con cui il professor Carrozzino ha rappresentato le potenzialità del virtuale non sostitutivo, ma appunto aggiuntivo, per migliorare il rapporto col mondo dei beni culturali, per esempio, interroga sulla realtà e impone di “saper vivere nella compresenza di più universi”. Tra le opere di Iacono pubblicate nel corso degli ultimi anni spiccano alcuni lavori che riguardano il rapporto dei giovani con la modernità. Tra questi “Autonomia, potere, minorità. Del sospetto, della paura, della meraviglia, del guardare con altri occhi”. In un tempo in cui qualcuno parla della pubblicità come nuovo fascismo, o in cui il pensiero critico fatica a svilupparsi per la molteplicità di informazioni e per la forma dei mezzi (la rete che avrebbe tradito la speranza della libertà del sapere e del partecipare), parlare di autonomia e di uscita di minorità non è solo un’eco scolastica del pensiero critico di secoli fa. Pur non condividendo allarmi, anzi scegliendo di accogliere quanto le nuove frontiere della scienza e della tecnologia producono, pensiamo che agli insegnanti, cui è dedicato soprattutto il ciclo di incontri e il progetto nel suo insieme, possa essere utile questo tipo di riflessione. Il progetto prevede anche un ultimo incontro, nel mese di marzo, che sarà dedicato in modo più specifico a chi insegna storia, mentre rimangono le proposte di lavoro in classe, già iniziate nello scorso anno scolastico.




Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.

Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato. Il programma di iniziative dell’a. s. in corso, proseguendo la strada tracciata da laboratori didattici, ricerche e mostre realizzate dalla Scuola Media “G. Pascoli” e dall’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti, parallelamente allo sviluppo di una ricerca storica sul secondo Novecento.

Ne parliamo il 20 febbraio alle ore 16:30 nelle casette del Cinquecento con Giuseppe Chigiotti (Politecnico di Milano) e Gian Franco Elia (Università degli Studi di Pisa).

 

 

 

 




La Guardia di Finanza in Toscana: da Leopoldo II ad oggi

Un percorso nel tempo per rivivere le tappe del Corpo lungo oltre due secoli di storia, realizzato dalla Guardia di Finanza con il contributo dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, dell’Archivio di Stato di Firenze, del Museo storico della Guardia di Finanza.

La mostra si articola in tre sezioni:
Le origini della Guardia di Finanza in Toscana
La Guardia di Finanza nella Resistenza e per la Liberazione
La Guardia di Finanza 2.0: moderno corpo di Polizia economico-finanziaria

Sede: palazzo Panciatichi, via Cavour 2, Firenze

Inaugurazione: 17 febbraio ore 16.00

Periodo di apertura: 17 – 28 febbraio. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18.00

 




Julka, ti racconto

Copertina "Julka, ti racconto"

Copertina “Julka, ti racconto”

In occasione del Giorno del ricordo il Comune di Cascina in collaborazione con l’Istituto storico per la resistenza e l’età contemporanea in provincia di Lucca, promuove la presentazione del libro Julka, ti racconto. Il dramma dei confini orientali, le foibe, l’esodo, edito da ETS e scritto da Daniela Bernardini e Luigi Puccini, che si terrà giovedì 13 febbraio 2014, alle ore 10.15 presso la Biblioteca “Peppino Impastato”, Cascina (PI).

Una nonna, Marija, racconta a sua nipote Julka le vicende dei territori del confine orientale italiano e delle popolazioni dalmate-giuliane tra guerra, occupazione fascista e comunista, fino al 1975, anno del trattato di Osimo. Il libro dunque si presenta non un saggio storico, ma come una testimonianza, arricchito però da un’intervista al prof. Paolo Pezzino.

Interverranno durante la giornata Fernando Mellea, assessore alle attività culturali del Comune di Cascina e Armando Sestani, vicepresidente dell’ Isrec Lucca. Saranno presenti gli autori.




Il confine orientale nel Novecento

Centro profughi1In occasione del Giorno del Ricordo 2014 l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (ISTORECO) organizza un incontro pubblico dal titolo La nostra storia e la storia degli altri. Il Confine orientale nel Novecento. L’incontro si svolgerà a Livorno mercoledì 12 febbraio, alle 16.30, presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (Sala Bianca, via Roma 234) ed è organizzato in collaborazione con l’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISGREC) ed è promosso anche da Comune e Provincia di Livorno, Anpi di Livorno e dal comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD).

L’incontro prevede la presentazione e la discussione del video documentario che dà il titolo all’iniziativa prodotto nel 2011 dall’ISGREC e dalla Regione Toscana insieme all’Associazione NONE. Il documentario, che ha coinvolto nella sua produzione un piccolo gruppo di insegnanti, ripercorre i luoghi della memoria del Confine orientale compiendo un viaggio nello spazio e nel tempo, attraverso i segni degli spostamenti del cosiddetto “confine mobile”: vi sono raccolte tracce della memoria di molte e diverse sofferenze, il racconto di storie individuali, interpretazioni di storiche e storici, di qua e di là dal confine.

La giornata vedrà gli interventi di Luciana Rocchi, direttrice ISGREC, Catia Sonetti, direttrice ISTORECO e di Mario Cervino, vicepresidente del Comitato provinciale ANVGD di Livorno.

 




Livorno ricorda Arpad Weisz, il piu’ grande allenatore degli anni ’30, morto ad Auschwitz

Tra le numerose iniziative cittadine organizzate in occasione della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah, il Comune di Livorno ha voluto quest’anno riservare un evento dedicato al mondo dello sport, ai tanti giovani sportivi livornesi perché riflettano sulle terribili vicende legate all’Olocausto.
Il 12 febbraio, alle ore 17, all’interno della Fortezza Vecchia (nella Sala Ferretti) sarà presentato il libro di Matteo Marani “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo”.
La scelta di presentare il libro alla Livorno sportiva non è stata casuale.
Arpad Weiz, che ha scritto la storia del calcio italiano negli anni ’30, disputò una delle sua ultime partite proprio nella città labronica (Bologna contro Livorno) , prima della sua deportazione ad Auschwitz dove morì nel 1944 insieme ai familiari.
A presentare il libro sarà lo stesso autore, Matteo Marani, direttore tra l’altro del Guerin Sportivo, insieme a Renzo Ulivieri, Presidente AIAC ( Associazione Italiana Allenatori Calcio ), all’assessore all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Livorno , Massimo Gulì e all’ex-allenatore dell’A.S. Livorno Calcio Davide Nicola. Coordinerà il giornalista Luca Salvetti.
All’iniziativa sono state invitate tutte le associazioni sportive cittadine; atleti del calcio ma anche di altre discipline sportive, oltre ai rappresentanti di ANPPIA, ANEI e ANPI di Livorno.
Invitati anche rappresentanti delle società di calcio Inter, Bologna, Novara e Bari dove Arpad Weisz allenò.

INFO:
Ufficio Stampa del Comune di Livorno
Piazza del Municipio, 1
Tel. 0586 820.268-266-504    fax 0586 820.269-313
E-mail:  stampa@comune.livorno.it

 

 




Il contributo della Toscana all’Italia unita

copertina La Toscana nella costruzione dello stato nazionaleRiflettere sul ruolo della Toscana e dei toscani in 150 anni di storia unitaria a partire dal volume a cura di Massimo Cervelli e Claudia De Venuto, La Toscana nella costruzione dello stato nazionale dallo Statuto toscano alla Costituzione della Repubblica, organizzata da L’Associazione culturale la Nottola di Minerva, in collaborazione con Regione Toscana – Assessorato alla Cultura e con l’editore Leo S. Olschki, alle ore 17,30 presso Caffè letterario Le Murate (Piazza delle Murate, Firenze).

Interviene l’Assessore alla Cultura Cristina Scaletti
Introducono Sandro Rogari, Simonetta Soldani (Università di Firenze), Maurizio Degl’Innocenti, Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Coordina Massimo Cervelli, Regione Toscana

La Regione Toscana ha organizzato le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia mettendo al centro il ruolo svolto dalla Toscana nella costruzione dello stato unitario e i complessi passaggi che hanno poi condotto la società italiana alla conquista della democrazia e alla Costituzione repubblicana. Questo volume offre una vasta ricognizione critica sulla peculiarità e la ricchezza dei contributi dati dalla Toscana al processo di definizione dell’identità nazionale.




Fare storia, fare memoria a Livorno

14981_frammentiQuinta conferenza del ciclo Fra(M)menti Livornesi, giovedì 6 febbraio alle ore 17.30 ai Granai di Villa Mimbelli ( sala espositiva 1° piano). Catia Sonetti, direttore dell’istituto Storico della Resistenza e della società Contemporanea nella Provincia di Livorno, interverrà sul tema : Fare storia, fare memoria a Livorno.

“Affronterò la questione del rapporto tra storia e memoria particolarmente cruciale oggi – anticipa la storica livornese –  quando nei confronti dei momenti più importanti del nostro passato, vengono a mancare i testimoni. Cosa succede? Come si articola il rapporto tra la memoria, spesso anche inventata o manipolata inconsapevolmente e la storia in senso stretto? E come si articola questo dentro una città, come Livorno, particolarmente affezionata alla sua “specificità”? Tutto questo all’interno di una cornice nella quale si parte dalla consapevolezza che sia, “fare storia” che “fare memoria”, sono due operazioni altamente artificiali e quindi fortemente legate al presente, alle sue passioni, alle sue emergenze”.

Il ciclo Fra(M)menti Livornesi, promosso dal Comune di Livorno,  è in programma fino al 10 aprile con cadenza settimanale (ogni giovedì). Le conferenze in calendario affronteranno argomenti inconsueti legati a temi di storia moderna e contemporanea, di storia dell’arte, di letteratura, di architettura e di musica abbracciando 5 secoli di storia della città, dal XVI al XX secolo.

• Ingresso gratuito

INFO: Ufficio Stampa Comune di Livorno
Tel. 0586.820268-266-504
email: stampa@comune.livorno.it