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Alla San Giorgio si parla delle case di tolleranza

casechiusepistoiaSabato 13 settembre alle 17.00 nell’auditorium Terzani della biblioteca San Giorgio si terrà la presentazione del libro Quando a Pistoia le case erano chiuse della studiosa Grazia Villani. L’incontro sarà introdotto dall’assessore alla cultura Elena Becheri, a cui seguirà l’intervista del giornalista Lorenzo Cristofani all’autrice. L’evento è realizzato con la collaborazione degli Amici della San Giorgio e della Fidapa – sezione di Pistoia, continuando nel percorso di approfondimento sulle tematiche al femminile.

Il libro tratta della storia delle case tolleranza a Pistoia, dalla loro istituzione col decreto Cavour del 1860 fino alla loro abolizione con la legge Merlin del 1958. Viene analizzato un secolo di storia (dall’Unità d’Italia fino al primo dopoguerra) grazie alle molte fonti raccolte dall’autrice, che si è servita di registri del tribunale civile e penale, cartelle ospedaliere, archivi della Prefettura, mezzi di informazione dell’epoca e testimonianze dirette, così da delineare un quadro della situazione pistoiese e nazionale.




Inventario dell’Archivio storico delle Officine Meccaniche San Giorgio in Pistoia (1907-1971)

Alle ore 16.00 presso l’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio a Pistoia, Comune di Pistoia, Ansaldo Breda, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Provincia di Pistoia, vi invitano alla presentazione del volume a cura di Andrea Ottanelli, Inventario dell’Archivio storico delle Officine Meccaniche San Giorgio in Pistoia (1907-1971), (Settegiorni Editore).

Introduce e coordina: Maria Stella Rasetti

Interventi:
Renato Delfiol, Soprintendenza Archivistica per la Toscana
Alessio Colomeiciuc, Presidente Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
Piero Roggi, Università di Firenze
Giuseppe Guanci, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, sezione Toscana
Maurizio Manfellotto, Amministratore Delegato AnsaldoBrera
Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia

Sarà presente l’autore




La Linea Gotica. In cammino lungo i sentieri della memoria con il CAI di Pistoia

volantino_linea_goticaIn occasione del 70° anniversario della liberazione di Pistoia, l’8 settembre 1944, il Club Alpino Italiano (CAI) – Sezione di Pistoia, organizzerà, nella giornata di domenica 7 settembre 2014, un’escursione aperta a tutta la cittadinanza lungo gli itinerari della Linea Gotica, attraverso i luoghi dei più aspri combattimenti.

L’itinerario si svilupperà a partire dalla strada provinciale Pistoia – Riola, lungo il sentiero CAI che sale a Pozzo al Bagno – dove sono ancora ben visibili tracce delle trincee esistenti al tempo – per poi raggiungere, attraversando la linea del fronte, a Cascina di Spedaletto e – dopo la sosta per il pranzo – concludersi a Poggio Alto, la località più ricca di reperti, dove si sono tenuti gli scontri più aspri e violenti.

L’iniziativa – che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pistoia, del Comune di Montale e della Provincia di Pistoia, ed è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese – si svolgerà in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Pistoia (ISRPT) e dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo (UNUCI) – Sezione di Pistoia. Ai partecipanti all’escursione sarà illustrato il quadro storico generale e la particolare situazione pistoiese di quell’ultimo tragico periodo di guerra, mentre un particolare approfondimento sarà dedicato agli aspetti strategici e militari che riguardarono le vicende belliche di queste zone: durante la camminata, saranno illustrate da un punto di vista tecnico le strutture difensive ancora visibili lungo l’itinerario e saranno fornite dettagliate informazioni circa gli scontri che vi ebbero luogo ed i reparti coinvolti.

L’escursione è complessivamente di livello medio (classificazione E nella scala di difficoltà del CAI), anche se di una durata non inferiore alle 6 ore effettive di cammino. Il pranzo sarà al sacco.

Le iscrizioni all’escursione, che si chiuderanno venerdì 5 settembre 2014, dovranno essere effettuate presso la sede CAI di Pistoia, in Via Antonini, 7 (apertura: martedì e venerdì dalle 21:15 alle 23:00; tel 0573.365582; pistoia@cai.pt; www.caipistoia.org) e comporteranno, per i non soci CAI, il versamento contestuale e obbligatorio della copertura assicurativa di € 7,00. L’assicurazione, come da regolamento CAI, è comprensiva anche del soccorso alpino, necessario in quanto l’escursione si svolgerà in zone non raggiungibili via strada dai mezzi di soccorso.

Potranno partecipare anche minori, purché accompagnati dai genitori o da adulti da loro espressamente delegati. E’ richiesto a tutti un equipaggiamento individuale adeguato ad una normale attività escursionistica su sentieri di montagna.




Anniversario della Liberazione di Montecatini Terme

Il Sindaco e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.), sono particolarmente lieti di invitare la S.V. alla Celebrazione in occasione del 70° Anniversario della Liberazione di Montecatini Terme, Domenica 7 Settembre 2014 (Piazza del Popolo, Montecatini Terme).

Programma
– ore 21.00  Ritrovo in Piazza del Popolo (davanti Cippo in memoria dei Caduti Partigiani) e deposizione corona di alloro;
– ore 21.15 Preghiera e benedizione per i Caduti;
– ore 21.30 Commemorazione ufficiale della Liberazione, intervento del Sindaco di Montecatini Terme Dott. Giuseppe Bellandi;
ore 21.45 L’Associazione Canto Libero, con le voci di Rosalba, Giuliana e Simona, eseguono musiche e canti della Resistenza e della Liberazione.




8 settembre 1944 la liberazione di Pistoia

Pistoia70Sabato 6 settembre

Terzo Raduno Sezionale Alpini
giardino Villy Pasquali – Via Antonini
Ore 17.30 Alzabandiera
Ore 17.45 Deposizione corona al monumento “un canto alle penne Mozze”
Ore 18.00 Cerimonia per il centenario della nascita del ten. Villy Pasquali M.O.V.M. e inaugurazione del Cippo alla presenza delle autorità civili, militari e religiose
Piazza del Duomo
ore 21.00 Concerto bandistico del Corpo Musicale G. Verdi di Fognano

Ciao Loriano
Circolo Bugiani
Ore 16.30 Iniziativa in ricordo del partigiano Loriano Bugiani a settant’anni dalla morte. Immagini e testimonianze

Domenica 7 settembre

Piazza San Francesco
ore 8.45 deposizione della corona al Monumento dei Caduti
Giardino Monte Oliveto
Ore 9.00 ritrovo
Ore 10.00 Alpina della Garfagnana e Val di Serchio, Banda Borgognoni, Banda G. Verdi di Fognano
Piazza del Duomo, Cattedrale di San Zeno
Ore 11.30 Santa Messa
Via Pertini, Cattedrale ex Breda
ore 13.00 pranzo con gli alpini
A seguire concerto della Fanfara Alpina
Via Antonini–giardino Villy Pasquali M.O.V.M
Ore 18.00 Ammainabandiera
Piazza del Duomo
Ore 21.00 Luminaria della Piazza del Duomo.
Saluto del Sindaco
Esibizione delle bande musicali cittadine in un repertorio di musiche da ballo
Ballo in piazza
Via xx settembre
PISTOIA LIBERATA Musica, mangiar sano e memoria
Ore 20.oo Cena di solidarietà in strada
Ore 21.00 Intervento di un partigiano
Ore 21.30 Danze in strada
A cura dell’associazione il micco rosso

Nella stessa giornata: https://www.toscananovecento.it/custom_type/la-linea-gotica-in-cammino-lungo-i-sentieri-della-memoria-con-il-cai-di-pistoia/

Lunedì 8 settembre
70° anniversario della liberazione di Pistoia

Piazza della Resistenza e Stazione Ferroviaria
Ore 11.00 L’omaggio della città alla Resistenza

In caso di maltempo la deposizione della corona avverrà in forma privata mentre la cerimonia si svolgerà nella Sala Maggiore del Palazzo comunale

Venerdì 12 settembre
Piazza San Lorenzo
Ore 10.00 Deposizione della corona sotto la lapide che ricorda le vittime civili uccise dalle truppe tedesche il 12 settembre 1943

Sabato 13 settembre
Chiostro di San Lorenzo
Ore 21.15 “Accadde in San Lorenzo”. Guerra, pace, vita, morte, oppressione, libertà nella poesia popolare pistoiese.
Rappresentazione teatrale a cura del Gruppo Teatro Ragazzi del Circolo Garibaldi e della Sezione ANPI Pietro Gherardini

Dal 24 agosto al 14 settembre è allestita presso gli Antichi Magazzini la Mostra Pistoia 1944 Una città sulla Linea Gotica, a cura dell’Associazione Linea Gotica pistoiese, in collaborazione con Assessorato alle politche sociali, sviluppo economico e turismo e dal Comitato unitario per la difesa delle Istituzioni repubblicane




In Vespa a Pistoia: “Un mito italiano per le vie della città”

vespaAlle ore 17.30, presso le Sale affrescate del Palazzo comunale sarà inaugurata “Un mito italiano per le vie della città”. La mostra è dedicata alla Vespa della Piaggio, protagonista di un periodo d’oro della storia italiana, quello del boom economico, simbolo prestigiosissimo del geniale made in Italy esportato, apprezzato, ammirato in tutto il mondo.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Vespa Club di Pistoia e con il patrocinio della Fondazione Piaggio, vuole rendere omaggio ad un oggetto che fa parte, fra le altre, delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MOMA di New York e che continua a far sognare e rappresentare, con sempre rinnovata freschezza, lo spirito del momento.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutti i giorni fino al 22 settembre con orario 10-13 e 15-18.

Una mostra che intende, attraverso l’esposizione di vari e particolari modelli e di bellissime fotografie recuperate dagli archivi del Vespa Club, dell’ufficio cultura e inviate con entusiasmo da molti pistoiesi, offrire uno spaccato di ciò che questo oggetto ha rappresentato per intere generazioni di giovani a partire dagli anni ’50, anche a Pistoia.

Era il 1946 quando l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio progettò il mitico due ruote Piaggio che, lanciato sul mercato segnò una rivoluzione.  Fu un successo immediato che offrì e fece scoprire un nuovo modo di spostarsi, di andare al lavoro, che ridisegnò la mobilità urbana e impose di rileggere le città e gli spazi che esse offrivano.  La Vespa diventò il simbolo di un’epoca nuova, giovane, che aveva voglia di “andare”, di essere indipendente e spensierata ma non disimpegnata e che trovò in questo mezzo una possibilità di benessere e divertimento.

Il giorno dell’inaugurazione sarà presente, in rappresentanza della Fondazione Piaggio, un ospite d’eccezione: il vespista oggi 85enne Giuseppe Cau, che ha intrecciato la propria vita alla storia della Vespa, contribuendo, attraverso le sue imprese e vittorie, a costruire il mito di questo oggetto. A questo “piccolo grande vespista”, amatissimo da Enrico Piaggio ed insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per meriti vespistici, è stato dedicato il libro “Giuseppe Cau, il mito, il pilota, la leggenda” scritto a quattro mani da Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino ed edito da Cld Edizioni, la casa editrice di Pontedera che sarà presente per tutto il periodo di apertura della mostra. Il libro dedicato alla storia di Cau è anche un appassionato tributo a Pontedera, alla sua industria più importante, ai tanti ingegni e saperi, al lavoro appassionato di molti e, ovviamente alla Vespa, che ha contribuito a cambiare, in meglio, la storia d’Italia. L’ufficio cultura ringrazia tutti coloro che gentilmente hanno prestato le loro fotografie.

Per informazioni  tel. 0573. 371690/238 email  pistoia@vespaclubditalia.it




70° Anniversario degli stragi nazifasciste a Montale

INVITOProgramma della Commemorazione
Villa Castello La Smilea

Ore 18.00 Santa Messa Chiesa San Giovanni Evangelista

Ore 18.30 Corteo dei Gonfaloni accompagnato dal Corpo musicale “G. Verdi” di Fognano.
Deposizione della Corona alla Lapide in via Martiri della Libertà già via Roma

Ore 18.45 Cerimonia commemorativa:
Saluti del Sindaco Ferdinando Betti
Intervento di Simona Rossetti Sindaco di Cerreto Guidi

Aperitivo

 

 




“Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” ( opere 1966 – 1968)”

In occasione della celebrazione del 60° anno dalla scomparsa di Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, avvenuta il 19 agosto 1954 a Borgo Valsugana, il Comune di Cutigliano, la Fondazione Pistoiese Jorio Vivarelli la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia presentano la mostra “Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” (opere 1966 – 1968) che verrà allestita presso la Sala Consiliare del Palazzo dei Capitani della Montagna a Cutigliano dal 19 luglio al 15 settembre 2014, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese.

La Mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00.

Nel 1967, in onore del grande statista che così a lungo propugnò  il superamento delle barriere nazionali per la costruzione dell’unità europea, il Comune di Cutigliano inaugurò il villaggio scolastico “Acide De Gasperi” e  il monumento dedicato all’illustre statista realizzato da Jorio Vivarelli e da dieci allievi dell’Istituto d’Arte “Petrocchi” di Pistoia.

Alla cerimonia di allora, oltre al sottosegretario senatore Giorgio Braccesi, promotore del progetto del monumento, erano presenti la vedova Francesca De Gasperi, il vicesegretario nazionale della DC Flaminio Piccoli, numerose autorità e un folto pubblico.

L’opera progettata da Jorio Vivarelli ha una forma circolare in bronzo nella quale si riconosce la geografia dei paesi europei tenuti insieme da un avviluppante fregio centrale nel quale sono incisi i nomi delle capitali e le tappe della nascita degli organismi comunitari istituiti nel corso degli anni: MEC, CEE, CECA.

Il tutto è tenuto insieme da un cerchio in acciaio a indicare l’unione dei popoli nell’evoluzione di una dominante idea di progresso.

Sul retro di sono vi profili di De Gasperi, considerato uno dei Padri costituenti dell’idea di una Europa Unita, assieme a Adenauer e Schuman anch’essi qui ritratti. La struttura in cemento armato, che ricorda la prua di una nave, è, invece, opera dell’architetto Giovanni Bassi, allora preside dell’Istituto “Petrocchi”.

Oggi nella mostra “Vivarelli e l’omaggio all’Europa” sarà possibile ammirare anche una serie di fotografie d’epoca relative alla cerimonia ufficiale  dell’inaugurazione del monumento tra le quali spicca anche l’immagine dello stesso scultore pistoiese che con una bombetta in testa intendeva simboleggiare l’Inghilterra la quale, all’epoca ancora non faceva parte dell’Unione Europea.

L’esposizione raccoglie, inoltre, opere realizzate da Vivarelli appartenenti al movimento Intrarealista che comprendeva, Miguel Ángel Asturias il regista Federico Fellini, il poeta Roberto Cordukes, i critici d’arte Gian Lorenzo Mellini, Cesarei Rodriguez Aguilera, il sociologo Arnald Puig e gli artisti Torrendel, Girardello, Mensa, Narotzky, Rossi e Abel Vallmitjana.

Tutti insieme questi artisti il 9 luglio 1967 intervennero a Firenze in Palazzo Strozzi per presentare il manifesto Intrarealista, firmato poco prima a Barcellona.

In esso si affermava che “Di fronte alla realtà che ogni giorno ci viene offerta dai giornali o da qualsiasi mezzo di diffusione e che finisce, per abitudine col divenire sostanza nostra, un’altra ne esiste più autentica, più profonda, più valida”.

L’intrarealismo era un’arte che volendo distinguersi sull’impegno sui temi sociali ed esistenziali e che s’interrogava sui grandi problemi dell’uomo.

Le opere intrarealiste di Vivarelli che potranno essere ammirate in questa rassegna raffigurano: Miguel Ángel Asturias vera anima del gruppo intrarealista, i Mafiosi,  caratterizzati dalla mitra papale e dalla spada a memoria del rito di iniziazione; I Dirigenti opera critica contro il potere militare, religioso e della magistratura;  Il marcio è alla radice bozzetto del monumento funebre per un ragazzo di 11 anni morto per un mancato trapianto di rene; La malata omaggio ad una celebre valletta di Mike Buongiorno bellissima ma vita dell’abuso d’alcool e droga e Vita opera nella quale scultore pistoiese affronta un tema iconograficamente raro, quello di un ansia incombente sulla sofferenza della donna progenitrice prima del momento in cui il grembo materno si schiude per offrire al mondo una nuova vita.  Scrive Mario Monteverdi: “I volumi plastici si riscaldano di luci e di ombre in morbido colloquio a tratti concitato da solchi che son come l’innesto d’un grido sulla dolcezza del naturale rito che perpetua la specie e consegna a un altro la fiaccola perenne della vita”.