1

Il Giorno della Memoria e la commemorazione di Oberdan Chiesa a Rosignano Marittimo

oberdan_chiesa_lapideAnche quest’anno, come di consueto, il Comune di Rosignano Marittimo ricorderà lo sterminio del popolo ebraico attraverso alcune iniziative organizzate in occasione del “Giorno della Memoria”.

Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con la Scuola Media “Fattori” di Rosignano e la Comunità Ebraica di Livorno, si terrà lunedì 26 gennaio alle ore 8.30 presso il Teatro Solvay. L’incontro, dedicato principalmente ai ragazzi delle scuole medie e superiori, si articolerà in tre momenti: i saluti dell’Amministrazione Comunale; la proiezione di “Oro Macht Frei”, film documentario gentilmente concesso da ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati, che racconta la storia degli ebrei romani, dalle leggi razziali di Mussolini all’occupazione nazista di Roma; a seguire gli interventi del Prof. Giangiacomo Panessa (console onorario di Grecia a Livorno e responsabile dell’antica chiesa degli Armeni di via della Madonna), dell’Onorevole Emanuele Fiano (ex presidente della Comunità Ebraica di Milano, da anni impegnato in numerose iniziative sul confronto e la convivenza interculturale ed a favore del dialogo tra israeliani e palestinesi) e della Sig.ra Clara Wachsberger (figlia di Arminio Wachsberger, “un italiano sopravvissuto alla bufera”  che per una serie di coincidenze si trovò a fare da interprete a Joseph Mengele, direttore sanitario del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, diventando così uno dei principali testimoni del meccanismo dello sterminio).

Giovedì 29 gennaio alle ore 11.00 presso la spiaggia del Lillatro l’Amministrazione Comunale renderà omaggio alla memoria di Oberdan Chiesa. Il giovane antifascista fucilato per rappresaglia nel 1944, divenuto per la Comunità di Rosignano simbolo della lotta per la libertà e la democrazia, sarà ricordato dal Sindaco, Alessandro Franchi, in presenza delle Autorità e di un picchetto dei Carabinieri in uniforme di rappresentanza. In caso di pioggia la cerimonia, a cui prenderanno parte anche il coro ANPI Rosignano, il gruppo filarmonico “E.Solvay” e il gruppo teatrale ISIS Mattei, si svolgerà presso la sala Auditorium di Piazza del Mercato.

In fine, Venerdì 30 gennaio alle ore 21.15 al Cinema Castiglioncello, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare proiezione gratuita del film “La Tregua” tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi e girato nel 1997 dal regista Francesco Rosi, recentemente scomparso. La proiezione sarà preceduta da un breve intervento di parole e musica, a cura dell’associazione “La Nottola”.

 




Il Giorno della Memoria a Castagneto Carducci

15e4ada31cIl Comune di Castagneto Carducci organizza per il Giorno della Memoria 2015 una serie di iniziative con la collaborazione della Sezione Soci Coop Donoratico e l’Anpi locale. Questo il programma:

Lunedì 26 gennaio 2015
ore 21.00  Cinema Ariston Donoratico
Proiezione del film “Storia di una ladra di libri”
organizzato dal comitato Soci Coop di Donoratico, con il Patrocinio del Comune di Castagneto Carducci, per tutti i cittadini ad ingresso libero

Martedì 27 gennaio 2015
ore 10.00  Cinema Ariston Donoratico
Proiezione del film “Storia di una ladra di libri”
organizzato dal comitato Soci Coop di Donoratico, con il Patrocinio del Comune di Castagneto Carducci, per gli studenti delle scuole secondarie

ore 15.00  Biblioteca Comunale Donoratico
Nell’ambito degli incontri della Compagnia dei Saperi,
lezione aperta a cura di Federico Creatini:
“ LA SHOAH”

ore 21.00  Teatro Roma Castagneto Carducci
“Per non dimenticare”
Proiezione del cortometraggio “L’Appello”, realizzato dagli studenti dell’Istituto G.Borsi
Concerto della scuola di musica C.F.D.M.A.
Letture a tema




In mostra la didattica di Maria Maltoni

Dal 20 dicembre al 1 marzo la Sala delle Colonne del Palazzo Comunale di Pontassieve ospita una mostra di disegni e diari degli alunni di San Gersolè, la scuola rurale nei pressi di Impruneta divenuta famosa grazie al prezioso lavoro che lì svolse Maria Maltoni dal 1920 al 1956.

SangersolèLa mostra I Disegni di San Gersolè è incentrata in prevalenza sui disegni degli alunni, attraverso i quali si coglie nell’immediato la bellezza della natura e la realtà della vita di campagna rappresentata da ragazzi educati ad osservare con amore cose, persone e fatti. Sull’osservazione “precisa e amorosa” della realtà, infatti, si basava il metodo di insegnamento di Maria Maltoni, che abituava i suoi scolari a rappresentare col disegno o a raccontare col diario ogni minima cosa o fatto della loro esperienza giornaliera. Questa originale metodologia didattica consentiva ai ragazzi di esprimersi attraverso il linguaggio colorito che usavano ogni giorno, valorizzando così la loro esperienza di vita e offrendo al tempo stesso la possibilità di un riscatto sociale e culturale. Per Maria Maltoni essere maestra non significava “costruire” le menti dei fanciulli che le erano affidati, bensì stimolare le loro qualità innate, affinché potessero evolversi e crescere con l’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza di sé.

Sabato 20 dicembre alle ore 17.00 è prevista la cerimonia di inaugurazione che sarà aperta dai saluti di Monica Marini Sindaco di Pontassieve e di Alessio Calamandrei Sindaco di Impruneta, previsti gli interventi di Carlo Boni Assessore Politiche culturali del Comune di Pontassieve, Tiziana Torri Dirigente Istituto Comprensivo di Pontassieve, Luciana Bigliazzi Sez. Soci Coop Valdisieve, Samuele Megli Responsabile Biblioteca comunale di Impruneta. Seguiranno le testimonianze di Alessandra Fagnoli e di Luciano Pasquini e con la partecipazione di Franco Castellani della Compagnia Sancat Teatro che leggerà alcune pagine dei diari di San Gersolé.
Hanno collaborato alla realizzazione della mostra la Biblioteca comunale di Impruneta che ha reso disponibile il materiale conservato nel “Fondo Maria Maltoni”, la Sezione Soci Coop di Impruneta e l’Associazione Auser di Pontassieve, oltre che la sezione soci Coop Valdisieve che è partner del progetto.

Orario mostra: Martedì e venerdì 9.30 – 12.30. Mercoledì, giovedì, sabato e domenica 15.30 – 18.30. Lunedì chiuso. La mostra resta chiusa il 25, 26, 31 Dicembre, 1 e 6 Gennaio 2015

Informazioni: Comune di Pontassieve Via Tanzini, 23, 50065 Pontassieve – Tel. 055/8360343-344
cultura@comune.pontassieve.fi .it www.comune.pontassieve.fi.it/cultura

Marianna Maltoni (che amava però chiamarsi Maria) nacque a Dovadola (Forlì) il 2 Febbraio 1890. Nel 1910 conseguì il diploma di insegnante elementare e, dopo le prime esperienze di insegnamento in Romagna, nel 1919 chiese ed ottenne il trasferimento a Borgo San Lorenzo in Mugello e per un anno insegnò nella piccola frazione di Grezzano. Nel 1920 fu trasferita a San Gersolè, su una collina che guarda Firenze, nei pressi di Impruneta. Fu qui che la Maltoni si fermò e svolse la sua attività di insegnante fino al 1956 .Durante la seconda guerra mondiale aderì al movimento partigiano clandestino e si iscrisse al Partito d’Azione. A fine guerra, quando il partito si sciolse passò al Partito Socialista Italiano. Nel 1956, lasciato l’insegnamento per raggiunti limiti di età, si trasferì a Pontassieve e qui trascorse gli ultimi otto anni di vita. In quegli anni è stata eletta in Consiglio Comunale e ha potuto anche in questa veste, così come aveva fatto con la professione di insegnante, dare il suo originale e qualificato contributo alla vita della comunità.
Pontassieve ha voluto esprimere la sua riconoscenza all’impegno sociale profuso dalla sua nota concittadina intitolando a suo nome la Scuola Media del capoluogo e anche la piazza antistante la scuola stessa. Dopo breve malattia, Maria Maltoni morì il 18 Novembre 1964.




Una spremuta di vite

Alle ore 18.00, a Villa San Lorenzo, via Scardassieri 47 Sesto fiorentino, l’Istituto De Martino presenta il romanzo autobiografico di Paolo Pietrangeli. Sarà presente l’autore con la sua chitarra insieme a Gianni Mura, giornalista de «la Repubblica».
Al termine della presentazione verrà offerto un aperitivo per augurarci un nuovo anno diverso e migliore.

Paolo Pietrangeli – cantautore e regista, vera e propria colonna sonora del ’68 italiano con la canzone Contessa – si racconta per la prima volta in un disarmante romanzo autobiografico. Non una vita sola ma una spremuta di vite, da leggere tutta d’un fiato.

La sua autobiografia Una spremuta di vite è un ricco contenitore di memoria in cui Paolo Pietrangeli – storico cantastorie, regista cinematografico e televisivo – si dona senza reticenze, regalandoci un’autobiografia appassionante come un romanzo, che attraversa la Storia del nostro Paese dagli anni ’50 a oggi. Gli anni della gioventù, a fianco del padre Antonio – famoso regista che tra le mura domestiche accoglieva Flaiano, Scola, Pasolini – che lo conducono verso una delle sue prime passioni, il cinema. Lo vediamo così aiuto regista di artisti quali Visconti e Fellini, per poi spostarsi al documentario, con Bianco e Nero nel ’75 e fino ai giorni nostri con Genova per noi del 2001. Dalle mura di casa alle piazze, Pietrangeli inizia la sua carriera di cantautore impegnato e conquista la notorietà grazie ai brani che hanno accompagnato i movimenti studenteschi e politici della fine degli anni ’60: Contessa, Valle Giulia; il sodalizio con i musicisti del Nuovo Canzoniere Italiano; il viaggio a Cuba con la delegazione della Federazione Giovanile Comunista al Festival Internazionale della Gioventù dell’Avana. Sono pagine “calde”, scritte però con il distacco dell’oggi e ornate di raffinata ironia. Vi si trovano importanti confidenze della vita privata di Pietrangeli, prima fra tutte quella del periodo dell’ospedalizzazione a Palermo, dopo un grave malore accusato poco prima di un’esibizione, e che leggiamo direttamente dalle pagine del diario della moglie Gioia. Un romanzo autobiografico scritto con generosità e profonda riflessione, onesto anche davanti alle accuse che ricevette quando iniziò a lavorare per le reti private, come regista del Maurizio Costanzo Show.

Una spremuta di vite è anche un romanzo permeato di musica: punteggiato di versi e note musicali, è arricchito da una serie di codici QR che permettono di ascoltare 15 brani, di cui 3 inediti, del cantautore.

 




“L’immaginario visuale del Sessantotto oggi”

volantino sessantottoSabato 13 dicembre 2014 alle ore 15, 30 si inaugura all’Accademia di Belle Arti di Firenze uno spazio espositivo dal titolo “L’immaginario visuale del Sessantotto oggi”. La mostra è il risultato di uno stage che ha coinvolto studenti e studentesse dell’Accademia, sotto la guida del Prof. Tommaso Tozzi, docente dell’Accademia e della Prof.ssa Adriana Dadà del Centro studi politici e sociali Archivio storico “il sessantotto” di Firenze.

Partendo da manifesti ed altro materiale iconografico posseduto dall’Archivio il sessantotto  sono state esaminate le strategie comunicative, i contenuti politici, gli strumenti e le modalità di comunicazione di quel periodo storico.

Contemporaneamente studenti e studentesse si sono posti il problema di  elaborare proposte grafiche e tematiche per una riproposizione di percorsi simili a quelli del 68, ma attualizzati con il sentire e la capacità comunicativa odierni. Ne sono nati manifesti, video, installazioni multimediali e un laboratorio (aperto a ragazzi e adulti) che nella sala Ghiberti dell’Accademia si uniscono a manifesti, documenti e oggetti originali d’epoca, permettendo ai visitatori di riflettere sui cambiamenti prodotti in quella stagione di movimenti politici e sociali così lunga e feconda in Italia e di interrogarsi sulle possiblità di cambiamenti simili realizzabili oggi.

Gli spazi espositivi si inaugureranno con la conferenza del Prof. Walter Gambetta del Centro Studi dei Movimenti di Parma e autore del volume “I muri del lungo 68”, che permetterà una riflessione di lungo periodo, aperta al dibattito.

La mostra riaprirà anche lundì 15 dicembre dalle ore 10 alla 18 e martedì 16 dicembre dalle ore 9 alle 13, nella sede dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, in Via Ricasoli, 66, Aula Ghiberti.




Il silenzio di Barbiana in un’opera di Antonio Palma

don MilaniL’inaugurazione del lavoro su Don Milani realizzato dall’artista italo ca-nadese Di Palma, che si terrà il prossimo 6 dicembre alle ore 17, chiude le celebrazioni del 90° anniversario della nascita del prete fiorentino e ricorda quando salì a Barbiana 60 anni fa

Un’opera dell’artista italo canadese Antonio Di Palma ispirata a don Milani e alla sua scuola alle-stita nella cripta della Basilica di San Lorenzo a Firenze. È il modo scelto da FDLM, la Fondazione Don Lorenzo Milani, per chiudere i due anni di celebrazioni del 90° anniversario della nascita del sacerdote di “Lettera a una professoressa”.
La scelta di Di Palma non è certo casuale: considerato negli anni ottanta uno dei giovani più pro-mettenti delle nuove avanguardie italiane, lasciò per scelta e dissenso gli ambienti delle gallerie e delle Biennali per ritirarsi proprio a Barbiana, dove ha continuato a lavorare in modo indipenden-te.

Il progetto che ha dedicato a Don Milani si intitola Il linguaggio universale del silenzio a cura di Sandra Gesualdi. Prende spunto proprio dal profondo silenzio che trovò Lorenzo quando giunse su quella montagna e che anche l’artista ha imparato a conoscere e sperimentare in questi oltre venti anni di residenza su Monti Giovi.
Un monumentale trittico sapientemente foggiato di pieni e vuoti scultorei, cromato di blu e parti-colari in doratura con tavole in giallo ocra e verde brillante che ne spezzano l’andamento. Sopra Di Palma vi proietta immagini fotografiche rielaborate graficamente, ma mai ritoccate, che si fondono con l’opera stessa e ne assorbono il colore.
È il linguaggio originale del lavoro del Di Palma, che rende vive e tridimensionali le figurazioni, a-nimate dal colore e inglobate nella scultura.
Le fotografie proiettate, tutte originali e d’epoca, in bianco e nero, sono quelle della scuola di Bar-biana digitalizzate di recente per motivi conservativi e catalogate dalla Fondazione DLM, dopo un lavoro di ricerca, recupero e archiviazione.

L’artista tradizionalmente fonda le sue opere con l’ambiente che lo circonda utilizzando materiale così detto “povero” e organico.
Apprezzato dai maggiori critici, soprattutto da Renato Barilli che ha voluto offrire un suo contribu-to al catalogo ragionato, Di Palma forgia e modella il legno alla maniera dei laboratori rinascimentali con dovizia di cesello e intarsiature, che poi imbeve di schiette e coinvolgenti note cromatiche ricavate dall’uso antico delle terre legate all’uovo.
Ne risultano sculture dalla poetica minimalista, rese virtuali dagli interventi dei colori. Una poetica molto vicina per modi e ispirazioni alle modalità scelte da don Lorenzo Milani per la sua opera, secondo cui non occorrono grandi mezzi per intraprendere imprese importanti e che la grandezza di un uomo (e di un artista) non si valuta dal luogo in cui vive e lavora.
La curatrice: “Il linguaggio universale del silenzio è una sorta di affresco del ventunesimo secolo che prende vita e si anima abbagliato dai toni accesi. I ragazzi di don Milani sembrano così irrorati da una poesia che il linguaggio contemporaneo dell’artista ferma nel tempo e nello spazio, dandogli nuova vita.
Antonio Di Palma torna con un’opera che solo a Barbiana e solo la purezza del silenzio avrebbe po-tuto offrirgli. Un prodotto d’ingegno pensato e costruito in loco, da un artista “barbianese”, con i legni scelti dai boschi di lassù; senza compromessi, nato dall’etica e dalla coerenza del maestro e di chi ha creduto in lui quando tutti lo avevano dimenticato”.

Il lavoro del Di Palma sarà introdotto dalla recente mostra fotografica Barbiana e la sua scuola, a cura di Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi frutto di un primo riordino del fondo fotografico della Fondazione DLM che traccia per immagini la biografia di quella scuola di montagna, con scatti fa-mosi e inediti. Emergono la vita e gli sviluppi della scuola di Barbiana attraverso foto d’epoca re-staurate e molte mai viste.

Progetto speciale – Opera dell’artista Antonio Di Palma ispirata a don Lorenzo Milani

Titolo: Il linguaggio universale del silenzio. Don Lorenzo Milani nell’opera di Antonio Di Palma
Progetto: Fondazione Don Lorenzo Milani
Opera: Antonio Di Palma
Curatela e catalogo: Sandra Gesualdi
Luogo: Sala Donatello, Basilica di San Lorenzo, Firenze
Periodo: 6 dicembre 2014 – 31 gennaio 2015
Inaugurazione: 6 dicembre 2014 h. 17
Orari: Dal lunedì al sabato h. 10 – 17
Ingresso libero. Chiusa i festivi ad eccezione del 26 dicembre
Catalogo: Noferini editore
Contributi critici: curatore, Renato Barilli, Michele Gesualdi
Collaborazione: Giovanni Pallanti, Basilica San Lorenzo, Opera Medicea Laurenziana, Regione Toscana
Patrocinio: Regione Toscana, Comune di Firenze, Provincia di Firenze
Mostra fotografica. Barbiana e la sua scuola a cura di Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi

Il 7 dicembre a Barbiana, per ricordare i 60 anni dell’arrivo del priore si svolgerà una fiaccolata lungo il sentiero della Costituzione.

É lo stesso sentiero che fece don Lorenzo quando 60 anni fa arrivò a Barbiana a piedi per raggiungere la sua chiesa. Su quella mulattiera è nato il “Sentiero della Costituzione Italiana” con 48 grandi pannelli che illustrano gli articoli della Costituzione.




Isolotto: una comunità tra Vangelo e diritto canonico

Nell’ambito delle iniziative per i 60° anni dell’Isolotto, presso la Biblioteca CaNova, alle ore 17.00, presentazione del libro Isolotto: una comunità tra Vangelo e diritto canonico di Sergio Gomiti (Il Pozzo di Giacobbe ed., 2014). Insieme all’autore e a Mirko Dormentoni, Presidente del Quartiere 4, Sergio Tanzarella, Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli e curatore della Collana Oi Christianoi per la casa editrice Il Pozzo di Giacobbe, Valerio Gigante, giornalista, scrittore e redattore dell’Agenzia di informazione politico-religiosa Adista, Francesco Mori, avvocato Collegio di difesa degli imputati al processo dell’Isolotto. A cura della Comunità dell’Isolotto.

 




Commemorazione del 60° Anniversario della morte di Alcide De Gasperi

Alle ore 18.30 a Santa Maria della Pieve (Arezzo) concerto in occasione del 60° anniversario della morte di Alcide De Gasperi a cura della Schola cantorum Saione di Arezzo. Direttore e organista Alessandro Tricomi.
Presenta Marco Randellini

Iniziativa del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione europea.