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“Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” ( opere 1966 – 1968)”

In occasione della celebrazione del 60° anno dalla scomparsa di Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, avvenuta il 19 agosto 1954 a Borgo Valsugana, il Comune di Cutigliano, la Fondazione Pistoiese Jorio Vivarelli la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia presentano la mostra “Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” (opere 1966 – 1968) che verrà allestita presso la Sala Consiliare del Palazzo dei Capitani della Montagna a Cutigliano dal 19 luglio al 15 settembre 2014, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese.

La Mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00.

Nel 1967, in onore del grande statista che così a lungo propugnò  il superamento delle barriere nazionali per la costruzione dell’unità europea, il Comune di Cutigliano inaugurò il villaggio scolastico “Acide De Gasperi” e  il monumento dedicato all’illustre statista realizzato da Jorio Vivarelli e da dieci allievi dell’Istituto d’Arte “Petrocchi” di Pistoia.

Alla cerimonia di allora, oltre al sottosegretario senatore Giorgio Braccesi, promotore del progetto del monumento, erano presenti la vedova Francesca De Gasperi, il vicesegretario nazionale della DC Flaminio Piccoli, numerose autorità e un folto pubblico.

L’opera progettata da Jorio Vivarelli ha una forma circolare in bronzo nella quale si riconosce la geografia dei paesi europei tenuti insieme da un avviluppante fregio centrale nel quale sono incisi i nomi delle capitali e le tappe della nascita degli organismi comunitari istituiti nel corso degli anni: MEC, CEE, CECA.

Il tutto è tenuto insieme da un cerchio in acciaio a indicare l’unione dei popoli nell’evoluzione di una dominante idea di progresso.

Sul retro di sono vi profili di De Gasperi, considerato uno dei Padri costituenti dell’idea di una Europa Unita, assieme a Adenauer e Schuman anch’essi qui ritratti. La struttura in cemento armato, che ricorda la prua di una nave, è, invece, opera dell’architetto Giovanni Bassi, allora preside dell’Istituto “Petrocchi”.

Oggi nella mostra “Vivarelli e l’omaggio all’Europa” sarà possibile ammirare anche una serie di fotografie d’epoca relative alla cerimonia ufficiale  dell’inaugurazione del monumento tra le quali spicca anche l’immagine dello stesso scultore pistoiese che con una bombetta in testa intendeva simboleggiare l’Inghilterra la quale, all’epoca ancora non faceva parte dell’Unione Europea.

L’esposizione raccoglie, inoltre, opere realizzate da Vivarelli appartenenti al movimento Intrarealista che comprendeva, Miguel Ángel Asturias il regista Federico Fellini, il poeta Roberto Cordukes, i critici d’arte Gian Lorenzo Mellini, Cesarei Rodriguez Aguilera, il sociologo Arnald Puig e gli artisti Torrendel, Girardello, Mensa, Narotzky, Rossi e Abel Vallmitjana.

Tutti insieme questi artisti il 9 luglio 1967 intervennero a Firenze in Palazzo Strozzi per presentare il manifesto Intrarealista, firmato poco prima a Barcellona.

In esso si affermava che “Di fronte alla realtà che ogni giorno ci viene offerta dai giornali o da qualsiasi mezzo di diffusione e che finisce, per abitudine col divenire sostanza nostra, un’altra ne esiste più autentica, più profonda, più valida”.

L’intrarealismo era un’arte che volendo distinguersi sull’impegno sui temi sociali ed esistenziali e che s’interrogava sui grandi problemi dell’uomo.

Le opere intrarealiste di Vivarelli che potranno essere ammirate in questa rassegna raffigurano: Miguel Ángel Asturias vera anima del gruppo intrarealista, i Mafiosi,  caratterizzati dalla mitra papale e dalla spada a memoria del rito di iniziazione; I Dirigenti opera critica contro il potere militare, religioso e della magistratura;  Il marcio è alla radice bozzetto del monumento funebre per un ragazzo di 11 anni morto per un mancato trapianto di rene; La malata omaggio ad una celebre valletta di Mike Buongiorno bellissima ma vita dell’abuso d’alcool e droga e Vita opera nella quale scultore pistoiese affronta un tema iconograficamente raro, quello di un ansia incombente sulla sofferenza della donna progenitrice prima del momento in cui il grembo materno si schiude per offrire al mondo una nuova vita.  Scrive Mario Monteverdi: “I volumi plastici si riscaldano di luci e di ombre in morbido colloquio a tratti concitato da solchi che son come l’innesto d’un grido sulla dolcezza del naturale rito che perpetua la specie e consegna a un altro la fiaccola perenne della vita”.




Insieme a Barbiana

Programma
ore 15.00 ritrovo alla partenza del percorso della Costituzione e salita verso Barbiana
ore 16.00 intervento di don Silvano Nistri “don Milani Prete e Maest…ro”
ore 16.45 presentazione del volume “Barbiana e la sua scuola” a cura di Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi, segue la visita del percorso didattico e della scuola.
ore 18.45 La Banda Improvvisa, diretta dal m.o. Orlo Odori accompagna la lettura di brani di don Milani letti da Paolo Bussagli, direttore del CDRC




Il Ponte a Santa Trinita. Dov’era e com’era

A settant’anni della “battaglia di Firenze”, nel corso della quale avvenne la distruzione dei ponti e di gran parte della città e del suo centro storico, la Soprintendenza archivistica per la Toscana, insieme ad altre istituzioni cittadine, vuole ricordare questi eventi proiettando al Cinema Odeon, alle ore 17.30, il documentario girato nel 1958 da Riccardo Melani e Bernardo Seeber, con il commento di Riccardo Gizdulich, intitolato Dov’era e com’era, incentrato sulla distruzione e rinascita del Ponte a Santa Trinita.
Il documentario fu proiettato al Cinema Odeon il 16 marzo 1958, giorno della riapartura del ponte, riconsegnato alla Città nelle forme e nel luogo d’origine. Il filmato documenta l’impegno intellettuale e il lavoro materiale profusi in questa opera espressione tangibile della volontà di rinascita dell’intero Paese. Oggi viene riproposto in una versione restaurata come testimonianza forte di quella volontà.
Affiancano la proiezione un filmato prodotto nel 2010 dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, basato sul materiale sonoro raccolto all’epoca da Amerigo Gomez e Victor de Sanctis, e letture tratte dalle memorie di due testimoni di quei terribili e concitati giorni dell’estate del ’44: l’architetto Nello Baroni con il suo Diario dei Cinquemila e il fotografo Giulio Bencini con il suo diario epistolare al figlio.

Programma

Saluti: Diana Toccafondi, Soprintendente archivistico per la Toscana
Sara Nocentini, Assessore alla Cultura della Regione Toscana
Dario Nardella, Sindaco di Firenze

Introducono: Simone Neri Serneri, Andrea Greco, Alessandra Marino

Voci d’Oltrarno la distruzione
Letture dai diari di Nello Baroni e Giulio Bencini.
Proiezione del film Firenze 1944, basato sul documentario sonoro di Amerigo Gomez e Victor de Sanctis, regia di Massimo Becattini, con la consulenza storica di Renzo Martinelli.

Il Ponte a Santa Trinita. La rinascita
Proiezione del film Dov’era e com’era. La ricostruzione del Ponte Santa Trinita di Firenze, regia di Riccardo Melani e Bernardo Seeber, testo di Riccardo Gizdulich.
Messa in scena a cura della Compagnia delle Seggiole, regia di Fabio Baronti.

 

 

 

 

 




I disegni del teatro del Maggio Musicale di Firenze. Inventario III (1953-1963)

disegni_del_teatro_maggio_musicaleIl Gabinetto Vieusseux vi invita alle ore 17,30, a Palazzo Strozzi, Sala Ferri, alla presentazione del volume  I disegni del Teatro del Maggio Musicale di Firenze. Inventario III (1953-1963), a cura di Moreno Bucci, Olschki Editore, 2014.

Intervengono: Mirella BrancaMauro Tosti Croce
Sarà presente l’autore 




FARE RESISTENZA! Le donne, la lotta di liberazione, il lavoro

donne resistenzaANPPIA Livorno e Associazione Evelina De Magistris Livorno, promuovono un’iniziativa nell’ambito delle manifestazioni per il 70° della Resistenza. Si tratta del convegno Fare resistenza! Le donne, la lotta di liberazione, il lavoro in programma per giovedì 17 aprile, alle ore 17, presso la Libreria Erasmo (viale Avvalorati, 62, Livorno). Intervengono:

Tiziana Noce (Università della Calabria):
Il lavoro delle donne nel primo trentennio repubblicano

Renzo Bacci (ANPPIA Livorno):
Le donne nei primi scioperi del ’43: il risveglio

Simona Cerrai, Antonella Faucci, Maria Pia Lessi (di Evelina De Magistris, coautrici di Abbecedario 1 e 2 del lavoro femminile):
Parole di donne sul lavoro,oggi e qui

Testimonianza di Osman Benetti, partigiana

 

 

 




Lezioni su “Donne e Costituzione”

Le lezioni e i laboratori alla scuola superiore di primo grado di Paganico sono indirizzati a valutare, a distanza di oltre 65 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il permanere del divario tra il modello di democrazia sostanziale che la Carta disegna/auspica e la realtà sociale, politica, economica: stereotipi, pregiudizi, discriminazione, mancanza di pari opportunità, prima, e di parità, poi, limitano ancora “il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.