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Giorno della Memoria 2021: Eventi del Comune di San Casciano Val di Pesa

giorno memoria 2021




Denso calendario di eventi a Pistoia per il Giorno della Memoria

Dal 23 gennaio al 3 febbraio un denso calendario di eventi a Pistoia per il Giorno della Memoria, a cui contribuisce anche l’Istituto della Resistenza di Pistoia con due significative presentazioni di recenti volumi.




A 100 anni dalla fondazione del PCI. Conferenza a cura della Biblioteca Serantini

Giovedì 21 gennaio, ore 17-19 si terrà una conferenza on-line in occasione del centenario di fondazione del Partito comunista. Per partecipare alla conferenza gli interessati dovranno chiedere di essere invitati, inviando una mail a memoriapcipisa@gmail.com

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto della raccolta e conservazione di fonti e storie del PCI pisano promosso e sostenuto dalla Fondazione Biblioteca F. Serantini.




I cento anni del PCI.

Giovedì 21 gennaio alle ore 18.00 iniziativa online della Deputazione versiliese dell’Istituto storico della Resistenza lucchese in occasione dei 100 anni del PCI, con conferenza del presidente ISREC Stefano Bucciarelli su Luigi Salvatori e i primi comunisti a Viareggio e in Versilia.

Programma: I 100 anni del PCI – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca (isreclucca.it)




Eutanasia della democrazia. Dal biennio rosso al ventennio fascista

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Presentazione di: 1921. Resoconto di una scissione (gli atti del Congresso del Psi di Livorno)

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Riflettere sul fascismo, a 100 anni dalla prima spedizione squadrista a Lucca

Il 14 dicembre 2020 ricorrono 100 anni dalla prima azione squadrista a Lucca.
Oltre alla ricostruzione di quella giornata affidata al direttore Andrea Ventura, si cercherà di ragionare sulla distanza che separa il discorso pubblico sul fascismo dalla storia del fascismo.
Per questo, Gianluca Fulvetti (Università di Pisa) intervisterà Francesco Filippi, autore di “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” (2019).



Centenario di fondazione del Circolo di Cultura di Firenze

Il prossimo 4 dicembre, in occasione del centenario di fondazione del Circolo di Cultura a Firenze, la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli vi invita a

Intellettuali e politica negli anni dell’affermazione del Fascismo

in modalità online su piattaforma ZOOM, per info contattare fondazione.circolorosselli@gmail.com

Il convegno si propone di rievocare l’atmosfera culturale di Firenze nell’Italia dei primi anni Venti del secolo scorso, con particolare riferimento all’attività ed alle iniziative promosse dal Circolo di Cultura, fondato nel dicembre 1920 da un gruppo di una ventina di amici, studiosi, professionisti e studenti, tra cui Gaetano Salvemini, Piero Calamandrei, Ernesto Rossi, Alfredo, Nello Niccoli e Ugo Procacci i fratelli Carlo e Nello Rosselli, allora studenti, Piero Jahier, Alberto Bertolino, Ernesto Sestan, Arrigo Serpieri. Si trattò di un esperimento di studio collettivo, che allora fu definito come una “forma di cooperativa intellettuale”, che si svolse con crescente interesse per due inverni successivi, 1929-21 e 1921-22, e vide la trattazione di argomenti di ampio respiro come la questione meridionale, la riforma universitaria, la questione romana, l’ordinamento militare, il bilancio dello stato, il problema del latifondo, le colonie italiane.

Dall’aprile del 1923, quando il fascismo si era già impadronito del potere, il Circolo ebbe una sua struttura ufficiale e una sede in Borgo Santi Apostoli 27 dove, per iniziativa dei fratelli Rosselli, fu costituita un’ampia biblioteca con periodici italiani e stranieri. L’attività del Circolo si svolse indisturbata tra l’aprile del 1923 e il giugno del 1924 con relazioni e discussioni sui temi di attualità, culturali e politici, più svariati.

Il Circolo di Cultura che aveva preso un orientamento decisamente antifascista dopo il delitto Matteotti, con la seconda ondata di violenza fascista, il 31 dicembre del 1924 fu devastato e il suo materiale distrutto. La manifestazione che era stata indetta per il 3 gennaio 1925 sul tema “Rapporti arabo-ebraici in Palestina” non poté aver luogo e due giorni dopo, con decreto prefettizio del 5 gennaio 1925, il Circolo di Cultura fu chiuso.

La ricostruzione dell’itinerario intellettuale ideale del Circolo e dei suoi protagonisti getterà nuova luce su questo periodo cruciale della Storia d’Italia.