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L’Isrec Lucca piange la scomparsa dell’insegnante distaccata Monica Belardini.

E’ con profondo dolore che comunichiamo la scomparsa di Manuela Belardini, dal 2020 insegnante distaccata presso il nostro Istituto, titolare di Italiano e Storia presso l’Istituto “B. Cellini- L. Tornabuoni” di Firenze; innanzitutto, una amica per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Provvista di solida preparazione culturale, testimoniata dalle sue rilevanti pubblicazioni di storia moderna (dopo la laurea in lettere aveva conseguito un dottorato di ricerca in storia religiosa) e forte di numerose e varie esperienze educative (nei corsi serali, nelle scuole di alfabetizzazione per stranieri, nei progetti di lettura delle biblioteche fiorentine, nell’ambito delle competenze di cittadinanza), ha realizzato nel nostro Istituto fino agli ultimi giorni un’attività intensa e preziosa di progettazione e sperimentazione didattica.
La sua azione di persona aperta e sensibile, appassionata del suo lavoro, si è svolta, con docenti e studenti, all’insegna di un’attenzione costantemente mirata alla valenza educativa della disciplina storica e all’importanza di un’educazione ispirata alla tolleranza, al senso civico, alla cura.
Lascia a tutti noi i suoi preziosi contributi e il vuoto, incolmabile, della sua assenza.
L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca.



L’Istituto della Resistenza di Lucca ricorda CLAUDIO PALADINI

L’istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca ricorda con affetto e commozione la figura di Claudio Paladini e si unisce al cordoglio di tutti coloro (organizzazioni sindacali e politiche, compagni, tantissime altre persone) che in queste ore hanno voluto ricordare le grandi qualità umane di cui – e fino agli ultimi giorni – ha dato prova nel corso di decenni di prezioso impegno politico, sindacale e sociale.
L’ISREC da tempo ha unito al filone tradizionale (ricerca storica e didattica della Resistenza) anche l’interesse e la presenza sempre più serrata sui temi dell’Età contemporanea.
Ebbene, Claudio non è stato solo un protagonista della politica e del sindacato: ha avvertito con forte consapevolezza l’importanza di “fare memoria”, di raccogliere testimonianze, metterle in relazione, coniugando però memorialistica e vicenda politica e sindacale del secondo dopoguerra a Lucca con la ricerca storica più seria.
È in questo suo ruolo di Presidente della Fondazione “La Sinistra Storia Valori” che abbiamo potuto conoscerlo e apprezzarlo; come nel 2016, quando insieme abbiamo presentato il volume “La nuova via” nella collana Storie e Comunità, dedicato ai socialisti lucchesi nel secondo dopoguerra.
Uno sforzo di ricerca destinato a continuare con nuovi titoli, grazie anche al suo impegno.
I tanti, uomini e donne, che in diverse organizzazioni politiche e sindacali nei decenni dopo la liberazione dal fascismo, hanno dedicato anche nella nostra provincia passione e impegno per la piena attuazione della costituzione repubblicana e che hanno trovato e troveranno, grazie a questi lavori, il loro posto nella memoria collettiva ti ringraziano. E noi con loro.
Alla moglie Isabella e ai familiari le più sentite e sincere condoglianze.
L’ISREC di Lucca




Call for papers – Workshop “Antifascismi, antifasciste e antifascisti Pratiche, ideologie e percorsi biografici”.

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca, insieme alla rete toscana degli Istituti Storici della Resistenza e la rete territoriale Fascismo e antifascismo nella Toscana nord-occidentale e nella Liguria orientale, promuove l’invio di contrivuti (Call for Papers) per un workshop nazionale – da tenersi a Lucca il 17 e il 18 marzo 2023 – finalizzato a discutere delle ricerche sull’antifascismo, e sulle antifasciste e gli antifascisti.
La Call for Papers è disponibile al seguente link:
https://www.isreclucca.it/wp-content/uploads/2023/01/Call-for-papers-antifascismi.pdf?fbclid=IwAR3LzvLP3H2X38Linak7IJvMhRo9A11UOOQ2DXXsv9ByAN1ddUxX17Lhkjc




“Guerre e genocidi nel XX e nel XXI secolo”

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca ha il piacere di presentare il corso di aggiornamento docenti Guerre e genocidi nel XX e XXI Secolo: Convivenze, conflitti e transizioni nell’Età Contemporanea. Volto ad approfondire tematiche relative ai due conflitti mondiali, ai totalitarismi e ai genocidi, il corso si svilupperà su cinque incontri che si terranno in modalità mista (online e in presenza). Per chi desiderasse la modalità in presenza, gli incontri si terranno presso l’ISI “Pertini” di Lucca.
Il corso è riconosciuto dal MIUR e sarà possibile iscriversi tramite la piattaforma Sofia (cod. 77066) e/o inviando una mail all’indirizzo isreclucca@gmail.com. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza a chi avrà frequentato almeno 9 ore (il 75% di quelle totali, ovvero 12). Il corso dell’iscrizione è di 45 euro (35 per i soci dell’ISREC in regola con la quota associativa del corrente anno).
Per maggiori informazioni:
tel – 0583 55540
email – isreclucca@gmail.com
web – https://www.isreclucca.it/



Gli appuntamenti dell’ISREC in occasione del 78° anniversario della Liberazione di Lucca

In occasione del 78° anniversario della Liberazione di Lucca (5 settembre 1944), l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca propone due iniziative in collaborazione con ANPI, ATVL e il patrocinio delle istituzioni provinciali. Si comincia il 1° settembre con la presentazione del volume curato da Alda Fratello, Der Professor. Da preside a lavoratore coatto. Memoriale di Ernesto Guidi (Maria Pacini Fazzi, Lucca 2022): sulla vicenda, inerente la storia del fondatore del liceo “Vallisneri” di Lucca Ernesto Guidi – che rifiutò di prestare giuramento alla RSI – dialogherà con l’autrice Jonathan Pieri (direttore ISREC).

Si prosegue il 5 settembre con la presentazione delle carte dell’archivio privato di Mario Bonacchi, comandante partigiano il cui intervento risultò decisivo non soltanto per liberare Lucca, ma anche per evitarne il bombardamento da parte degli Alleati. Introduce Jonathan Pieri; intervengono Feliciano Bechelli (ISREC) e Francesco Manzitti (nipote di Mario Bonacchi).

Entrambe le iniziative si terranno presso Palazzo Ducale nella Sala “Mario Tobino” alle ore 17.00; l’ingresso è libero.

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“Il buon tedesco” a Tassignano

“Venuto al mondo nell’anticamera dell’inferno, lo vedrà e cercherà la via del ritorno, con tutte le sue forze”. (C. Greppi, Il buon tedesco, Laterza, Roma-Bari 2021, p. 5)

Si terrà alle ore 18.00 presso il Polo Culturale “Artemisia” di Tassignano (Capannori, LU) in via dell’aeroporto 10 la presentazione dell’ultimo libro di Carlo Greppi (Istituto nazionale “Ferruccio Parri”), Il buon tedesco, edito da Laterza nel 2021 e riguardante le vicende del capitano Rudolf Jacobs e di tutti quei soldati tedeschi e austriaci che disertarono per combattere contro il nazi-fascismo a fianco dei partigiani italiani: la storia dimenticata e drammatica di un esercito di centinaia di uomini, senza-patria che scelsero di imbracciare le armi contro i propri connazionali rimasti fedeli alla bandiera del Terzo Reich.

Dialogheranno con l’autore Andrea Ventura (ISREC Lucca) e lo storico Lorenzo Orsi.

L’ingresso è libero.

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Locandina dell’inizativa

 




Presentato in provincia di Lucca il libro di M. Battini su Franco Serantini

Venerdì 4 Marzo, alle ore 18, presso la Casa del Popolo di Verciano (Lucca), si è tenuta la presentazione del libro di Michele Battini “Andai perché ci si crede”, il testamento dell’anarchico Serantini, appena uscito per Sellerio.

Il titolo evoca la frase che Serantini pronunciò davanti al giudice che lo interroga dopo l’arresto in risposta alla domanda sul perché avesse partecipato alla manifestazione del 5 maggio, che fu poi la causa della sua morte.

L’evento è stato organizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca in collaborazione con la Società Popolare di Mutuo Soccorso “Giuseppe Garibaldi” e Alternativa libertaria.

Ha introdotto la presentazione Armando Sestani, presidente della SPMS ed è poi intervenuto Mario Salvadori che ha rievocato l’ambiente in fermento della federazione anarchica negli anni ’70 fra Pisa e Lucca: “l’esperienza storica dell’anarchismo era stata falciata dal fascismo e prima del ’68 non ci fu una cultura di mezzo dell’anarchismo, prima della rifioritura negli anni ‘70”. Franco Serantini si era formato in questo humus ma era un compagno che spaziava per i suoi interessi, ad esempio aveva dato una mano al “mercatino rosso” al Cep, quartiere in periferia di Pisa, aveva partecipato a quella manifestazione contro il comizio di Niccolai promossa da Lotta Continua, e in questa manifestazione venne massacrato, vittima in primis della polizia, ma anche del giudice che non tenne conto del fatto che davanti aveva un ragazzo che stava morendo, e dei medici e infermieri che ignorarono i gravissimi danni fisici subiti nel pestaggio.

 A presentare il libro è stato Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che ha messo in rilievo come questo testo sia frutto non tanto di una esperienza autobiografica (Battini stesso è stato un militante di Lotta Continua) ma soprattutto una accurata ricostruzione del massacro di Serantini e delle vicende successive “la grande congiura dell’omertà”, basata su fonti (anche dell’archivio privato dell’autore) e atti giudiziari.

Il grosso pregio del libro è quello di contestualizzare la vicenda del giovane anarchico nella storia di Pisa di quegli anni, che era una realtà industriale (il 37% della popolazione lavorava nell’industria), un luogo dove gli studenti, non solo universitari, si erano uniti agli operai, un laboratorio dei gruppi della sinistra alternativa per la creazione di un contropotere non solo verso le istituzioni dello Stato ma anche del patronato e dei sindacati, del partito comunista che sembrava non aver capito i veri bisogni del proletariato”.

Questa creazione non escludeva il ricorso alla violenza, una violenza che viene teorizzata ma non praticata e che esclude il terrorismo. Una violenza che è anche difensiva nei confronti di quella praticata dallo Stato”. E a tale proposto viene citato l’episodio di fronte al noto locale versiliese “La bussola”, il 31 dicembre 1969, quando ai pomodori lanciati dai manifestanti, che contestavano un’ostentazione di ricchezza percepita come uno schiaffo alle condizioni di vita della grande maggioranza dei cittadini, la polizia rispose con le pallottole. Una di queste ha reso paralizzato a vita Soriano Ceccanti, di appena 16 anni.

L’antifascismo militante dei gruppi della sinistra alternativa riteneva che nelle piazze non ci dovesse essere spazio per i fascisti, per Almirante e il Movimento Sociale. “Camerata basco nero il tuo posto è al cimitero”, “Almirante boia”, “PS = SS” alcuni slogan gridati.

È in questo contesto che avvengono i tragici episodi di Pisa il 5 maggio ’72, in cui i gruppi della sinistra militante vogliono impedire il comizio di Niccolai e in cui trova la morte il ventenne Franco Serantini “agnello sacrificale che viene massacrato con una violenza che non ha giustificazione neppure nel clima di quei tempi”.

L’autore conclude la presentazione approfittando il tema della violenza in una Italia che aveva visto

Piazza Fontana nel dicembre ’69 e tentativo di colpo di stato di Borghese nello stesso mese dell’anno successivo.

L’evento si chiude ascoltando La ballata di Franco Serantini, che Piero Nissim scrisse all’indomani della morte del giovane anarchico.




Tre nuovi alberi per il Giardino dei Giusti di Lucca

Sabato 5 marzo 2022 il Giardino diffuso “dei Giusti e delle Giuste” di Lucca conterà tre nuove intitolazioni suggerite dalle studentesse e dagli studenti dell’ISI “S.Pertini” nell’ambito di un progetto PCTO sviluppato in collaborazione con la rete Gariwo e il nostro Istituto. Nel corso dell’evento promosso dal Comune di Lucca, che si terrà alle 11.30 a Piazzale Risorgimento, saranno dedicati tre alberi di magnolia a Sonita Alizadeh (rapper e attivista afghana), Emilio Barbarani (diplomatico) e Miomir Mile Plakalovic (tassista di Sarajevo che ogni giorno mette la propria attività al servizio dei più poveri e bisognosi).