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Presentato da Isrec Lucca il libro di Marco Rovelli Siamo noi a far ricca la terra: Romanzo di Claudio Lolli e dei suoi mondi.

Venerdì 12 novembre, presso la Casa del Popolo di Verciano (Lucca) si è tenuta la presentazione del libro di Marco Rovelli Siamo noi a far ricca la terra: Romanzo di Claudio Lolli e dei suoi mondi, organizzata dall’ISREC di Lucca in collaborazione con la Società popolare di mutuo soccorso “Giuseppe Garibaldi” e ANPI.

Il libro è un lavoro di acribia storica, un romanzo scritto  però attraverso i diari, le interviste a parenti e amici, incontro con la fidanzata di un tempo e con la moglie e i due figli, con gli ex studenti.

Ma perché presentare un libro di Claudio Lolli da parte dell’ISREC?

Perché Lolli ha cantato la storia dell’Italia dagli anni ’70 al primo decennio di questo secolo, sia la storia sociale, sia quella politica.

Già nel suo primo disco, Aspettando Godot del 1972, Lolli si fa portavoce della protesta giovanile più radicale e incupita. Il suo stile divenne immediatamente riconoscibile, simbolo dell’insoddisfazione più profonda e letteraria della canzone politica post ’68.

La storia sociale si fa strada nei suoi testi ad esempio attraverso la critica alla piccolo-borghesia, classe sociale di appartenenza presto rinnegata, proprio all’inizio del periodo delle grandi manifestazioni antiborghesi di piazza

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
Non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia

Questa canzone rappresenta Edipo che lotta contro la parola del padre. Edipo è la generazione del ’68”, dice Marco Rovelli che, essendo cantautore oltre che scrittore, intona anche questa canzone accompagnandosi con la chitarra. Rovelli canta poi anche La giacca, canzone che nel suo ultimo album ha inciso proprio con il cantautore bolognese.

Lolli denuncia il disagio delle periferie in Hai mai visto una città, o la piaga dei suicidi dei soldati nelle caserme in Morire di leva.

Molto presente nelle canzoni del cantautore bolognese è l’impegno politico: Lolli era comunista.

Nel suo secondo album, uscito l’anno dopo, nel ’73, Canzoni di morte, canzoni di vita, ad esempio celebra Gramsci in Quello lì (compagno Gramsci), che racconta le vicende del giovane Antonio, ancora studente a Torino, viste con gli occhi di un suo vicino di casa.

Ne è un esempio paradigmatico il famosissimo album, uscito nel settembre 1977, Disoccupate le strade dai sogni, strettamente legato all’attualità, in particolar modo ai fatti di Bologna dell’11 marzo 1977 e all’uccisione dello studente Francesco Lorusso.

Forte è il suo messaggio politico relativo ai fatti del 1968 e del 1977 in particolare, e le tensioni sanguinose fra i militanti della sinistra, della destra extraparlamentare e lo Stato durante tutti gli anni ’70, chiamati appunto anni di piombo, con canzoni come Agosto da Ho visto anche degli zingari felici del 1976, in cui si ricordano i fatti dell’Italicus, avvenuti il 4 agosto 1974 e Piazza, bella piazza, ovviamente Piazza Maggiore a Bologna, dove “siamo stanchi di ritrovarci / solamente a dei funerali”. Infatti lì si è celebrato il funerale, il 9 agosto 1974, dei 12. morti dell’Italicus. E ricordiamo che in quella stessa piazza si sono tenuti anche i funerali, nell’agosto 1980, degli 85 morti della strage della stazione di Bologna.

E non dimentichiamo l’arrangiamento di La ballata del Pinelli, la canzone che venne improvvisata la sera del 21 dicembre 1969, ossia il giorno dopo i funerali dell’anarchico Giuseppe.

Nel canzoniere di Lolli si possono ritrovare anche riferimenti a fatti di politica estera come nella canzone Primo maggio di festa, contenuta in Ho visto anche degli zingari felici, nella quale celebra la fine della guerra nel Vietnam e l’ingresso delle truppe nordvietnamite vittoriose a Saigon il 30 aprile 1975.

Nella seconda metà degli anni ’70 Lolli coltiva il grande sogno, la grande utopia rivoluzionaria di un nuovo ordine sociale, di una vita fatta per i bisogni e la felicità della gente. Utopia con realismo e un senso di inadeguatezza.

L’impegno di Lolli, che contemporaneamente porta avanti anche la sua attività di scrittore, sia di prosa che di poesia e di docente (ha insegnato fino alla pensione al Liceo scientifico di Casalecchio di Reno) continua fino a 4 anni fa. Ci piace ricordare che il 25 settembre 2010 suona al Forum Sociale Antimafia del Nord, dopo la manifestazione per ricordare Peppino Impastato, che il 19 luglio 2012 si esibisce a Brolo, e poco dopo ad Acitrezza, in un grande raduno per ricordare Paolo Borsellino, assieme a numerosi volti dello spettacolo e della canzone italiana.

Un anno dopo il suo ultimo album Il grande freddo, che vince la Targa Tenco nella categoria “Miglior disco dell’anno in assoluto”, muore di cancro a 68 anni.

Lolli è dunque l’intellettuale che ha raccontato e cantato 40 anni di storia italiana, che, per dirla con le parole di Marco Rovelli “intramava nella stessa piega l’interiore e l’esteriore, il personale e il pubblico, cantando se stesso e il mondo”.




L’Ambiente al centro della nuova edizione di “Scenari del Novecento” promossa dall’Istituto della Resistenza di Pistoia

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia in collaborazione con la provincia di Pistoia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia son lieti di invitarvi alla  nuova edizione di “Scenari del XX secolo” dedicato al tema “Democrazia e ambiente”.

La storia ambientale, un filone storiografico relativamente recente che indaga sul rapporto fra uomo e ambiente e la loro vicendevole influenza.

L’Antropocene è la nuova epoca in cui l’uomo si propone come agente geologico; il termine attribuito a Paul Crutzen, premio Nobel per la chimica, risale al 2000 e definisce un insieme di fenomeni prodottidall’uomo che modificano l’ambiente, aria, acqua, suolo e vita animata, creando inoltre una nuova matrice ambientale, la tecnosfera, caratterizzata dai prodotti artificiali e dai rifiuti che ne conseguono dopo il loro utilizzo, auto, computer, elettrodomestici, fino alle discariche. L’indicatore dell’Antropocene è il cambiamento climatico, da qui la necessità di un’inversione dirotta consapevole delle azioni umane.

L’argomento ci consente di rapportarsi al presente e alla didattica trasversale dell’Educazione civica, in particolare l’asse dello sviluppo sostenibile (l’Agenda 2030), oltre a Costituzione e Cittadinanza. Come sostiene Edgar Morin è necessario un superamento della spartizione delle discipline, scienze naturali e scienze umane, per “insegnare la condizione umana”; missione dell’Istituto e dei partner di questo progetto è la conoscenza storica e critica e la promozione di una cittadinanza attiva.

Il percorso  inizierà con un corso di formazione per i docenti  che si terrà nel mese di novembre strutturato in tre giornate con due relatori e un laboratorio didattico, al fine di analizzare il tema in modo approfondito, riservando sempre uno spazio per metodologie e pratiche per la didattica. Il corso è gratuito e valido per l’espletamento della formazione docente.

Gli incontri di approfondimento previsti sono sei, quattro destinati alle giornate del calendario civile (Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo, Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo, Festa di Liberazione), due al tema scelto, “Democrazia e ambiente”.




DIRETTA STREAMING – Presentazione dei lavori degli studenti che hanno partecipato al progetto ISGREC “Il muro di Berlino lontano da Berlino!”

Link diretto alla mostra on line >>> https://isgreclab.weebly.com/il-muro-di-berlino-lontano-da-berlino.html




Rinnovati i vertici dell’Istituto della Resistenza di Lucca.

Nel corso del mese di ottobre, a seguito delle elezioni del nuovo Consiglio direttivo per il prossimo triennio da parte dell’Assemblea dei soci, l’Istituto di Lucca ha rinnovato i propri vertici.

Presidente è stato eletto Mario Regoli e direttore è stato nominato Emmanuel Pesi.

Al presidente e al direttore uscenti, Bucciarelli e Ventura, un vivo ringraziamento per l’intenso lavoro svolto in questi anni.

Di seguito la composizione del nuovo consiglio direttivo:

Carla Andreozzi, Francesco Nicola Barbato, Stefano Bucciarelli, Enrico Cecchetti, Carlo Giuntoli, Maria Teresa Leone, Chiara Nencioni, Maurizio Perna, Emmanuel Pesi, Mario Regoli, Andrea Ventura.




Tempo di scuola 2022 – La proposta dell’ISGREC per insegnanti e studenti

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La proposta dell’Isgrec per insegnanti e studenti.
Tutti i corsi per insegnanti, come di consueto, sono aperti anche ai non insegnanti.

>>> Scarica il pdf

Versione sfogliabile on line:




DIRETTA STREAMING | 11.10.2021 | “La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954″

La diretta streaming inizierà alle ore 17.30




Grande perdita per la storiografia: è morto Enzo Collotti

Ci ha lascito oggi all’età di 92 anni Enzo Collotti, tra i più autorevoli storici del secondo conflitto mondiale, dei crimini del nazifascismo e della Resistenza, accademico italiano che ha insegnato Storia contemporanea alle Università di Firenze, Bologna e Trieste,, maestro per diverse generazioni di studiose e studiosi. Fra i più importanti storici italiani ed europei nello studio della Germania nazista e della Resistenza italiana, innumerevoli le sue pubblicazioni, essenziali i suoi studi per comprendere dinamiche e protagonisti dell’occupazione nazista in Italia, quindi delle persecuzioni antisemite, delle deportazioni contro ogni stereotipo. Maestro di rigore e di critica, attento al valore civile della conoscenza storica.
Era nato a Messina nel 1929, si era laureato in Giurisprudenza con una tesi sul tema del lavoro nella Costituzione italiana e aveva insegnato anche presso gli atenei di Bologna e Trieste, oltre che a Firenze dove aveva concluso la sua carriera e dove è rimasto punto di riferimento per docenti e studiosi fino alla fine.




DISCRIMINARE, IMPRIGIONARE, ANNIENTARE. L’Italia fascista nell’Europa del Terzo Reich. Corso formazione docenti verso Giorno della Memoria.

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
DAL 7 OTTOBRE AL 16 DICEMBRE 2021
EVENTO FINALE 27 GENNAIO 2022 – GIORNO DELLA MEMORIA
 ISCRIZIONI FINO ALLE ORE 15.00 DEL 6/10/2021 compilando il modulo al seguente link: https://forms.gle/M7q4ugSzzh2NGDyF9 ∼
Il corso si divide in due tipologie di MODULI: LEZIONI e DIALOGHI.

Le LEZIONI, tenute da docenti universitari, sono a frequenza obbligatoria e prevedono 40 minuti di relazione del docente e 50 minuti di confronto tra l’esperto e i corsisti con proposte di approcci utili a costruire attività didattiche in classe. Si svolgeranno sulla piattaforma MEET di Google e sono riservate agli iscritti al corso.
Per chi desidera assistere alle lezioni è possibile ricevere il link delle registrazioni compilando il MODULO per la richiesta di accesso.

La partecipazione ai DIALOGHI è facoltativa e aperta a tutti, studenti compresi. Saranno disponibili in diretta streaming anche per i non iscritti sui canali FACEBOOK e YOUTUBE del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato.
L’EVENTO FINALE – il cui programma dettagliato è in corso di definizione – sarà trasmesso in diretta streaming attraverso i canali social della Regione Toscana.
Sulla piattaforma CLASSROOM di Google (per gli iscritti al corso) e sul sito del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato (accessibile a tutti) sono disponibili materiali per approfondimenti.
INTRODUZIONE AL CORSO – LEZIONE 1 07-10-2021
LEZIONE 2 – DIANELLA GAGLIANI 14-10-2021
21-10-2021 ALLE RADICI DEI NEOFASCISMI – DIALOGHI-I
LEZIONE 3 – NICOLA LABANCA 28-10-2021
04-11-2021 INTELLETTUALI IN FUGA – DIALOGHI-II
11-11-2021 CAMPI DI CONCENTRAMENTO IN ITALIA? – DIALOGHI-III
LEZIONE 4 – PAOLO PEZZINO 18-11-2021
25-11-2021 LE SCELTE DELLA RESISTENZA – DIALOGHI-IV
LEZIONE 5 – FREDIANO SESSI 02-12-2021
09-12-2021 I CONTI CON IL FASCISMO – DIALOGHI-V
LEZIONE 6 – IL MEMORIALE IN ONORE DEGLI ITALIANI ASSASSINATI NEI CAMPI NAZISTI 16-12-2021