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Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli

Il 21 febbraio le sarà dedicata un’area pedonale a Porta al Prato

Scrittrice e antifascista, madre di Aldo, Carlo e Nello Rosselli. Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli e le intitola un’area pedonale a Porta al Prato, in prossimità del viale che porta il nome dei suoi due figli uccisi in Francia nel 1937 per mano di un’organizzazione terroristica di estrema destra in collusione con i servizi segreti fascisti e tra i fondatori di Giustizia e Libertà. L’altro figlio Aldo era morto eroicamente (27 marzo 1916), poco più che ventenne, combattendo contro gli austriaci sul Pal Piccolo, nelle montagne della Carnia.
La cerimonia è fissata per le 11 di mercoledì 21 febbraio alla presenza dell’assessora alla cultura della memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani e Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli di Firenze




Morto Giuseppe Matulli. L’ISRT piange il suo presidente.

Morte Giuseppe Matulli, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza piange il suo presidente:
“Un punto di riferimento, per la sua umanità e per le qualità politiche e culturali”

Firenze, 11 febbraio 2024 – “Profondo sgomento e grande tristezza” per la morte di Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, vengono espressi dai vicepresidenti Roberto Bianchi e Camilla Brunelli, dal direttore Matteo Mazzoni, insieme a tutto il Consiglio direttivo.
“Attoniti, vogliamo ricordare la costante dedizione con cui ha svolto il suo mandato sia come vicepresidente sia, negli ultimi anni, come presidente, dando un contributo notevole al rafforzamento istituzionale del nostro Istituto – viene sottolineato – Ab-biamo avuto la fortuna di poter conoscere la sua squisita umanità, oltre alle sue ben note qualità politiche e culturali, che lo hanno reso punto di riferimento per tanti, e per tutti noi in questi anni”.
“Non mancheranno occasioni per ricordarne più significativamente la figura, a parti-re dalla prossima assemblea dell’ISRT che si terrà sabato 17 febbraio”, si annuncia.
“Senza storia nessun futuro, è stato il titolo emblematico con cui l’Istituto ha cele-brato il suo settantesimo anniversario che ha visto Giuseppe Matulli protagonista – si afferma – Lo vogliamo ricordare oggi con le sue stesse parole e con l’invito, che ci viene affidato come missione, a guardare oltre”.
“Profondamente ancorato alla storia della resistenza, oggi l’Istituto proietta dunque la sua azione su una prospettiva ampia – ha affermato Matulli in uno dei suoi ultimi scritti – Nella crisi attuale il suo ruolo è quello di qualificarsi come centro culturale che nella storia della resistenza ha un punto di riferimento ma che in essa non esau-risce il suo interesse, perché la cultura odierna e le sue prospettive richiedono di guardare oltre”




𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐔𝐄. 𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐄.

𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐔𝐄.
𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐄.
Corso di formazione 𝒈𝙧𝒂𝙩𝒖𝙞𝒕𝙤 per docenti di ogni ordine e grado
>>Iscrizioni entro il 28 febbraio
La rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea ha organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale la terza edizione di un corso di formazione sui temi dell’Europa. Il corso – che si avvale della partecipazione degli Archivi Storici dell’Unione Europea (ASUE) e della Fondazione Rossi Salvemini – si articola in tre incontri da remoto sul tema delle fonti storiche e archivistiche che stanno alle origini del progetto europeo (28 febbraio, 7 e 11 marzo). A conclusione dei tre incontri sono state organizzate due visite (facoltative): una all’archivio dell’Istituto storico della Resistenza di Firenze e l’altra a Fiesole, nella sede dell’ASUE.
𝗣𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼:
1) compilare il seguente form:
https://docs.google.com/…/1hIUv…/edit
2) iscriversi sulla piattaforma SOFIA con il codice 90665 (questo passaggio solo per docenti di ruolo)
𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗔 𝗘 𝗗𝗔𝗧𝗘:




Grazie alla Fondazione C. Marchi, ISRT offre progetti didattici gratuiti per le scuole!

Con piacere l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea comunica che, grazie al contributo della Fondazione Carlo Marchi, offre nuove occasioni didattiche gratuite per la primavera del 2024.

Un’opportunità formativa per noi e per le nostre classi, interessante e piacevole al contempo.

Si tratta di percorsi dedicati alle classi IV e V delle scuole secondarie di II grado che prevedono trekking didattici urbani, lezioni in classe tra narrazioni e musica, visite al Museo della Deportazione (quest’ultime previste per ottobre).

In allegato trovate una scheda sintetica che vi consentirà di conoscere il progetto e scegliere se e a cosa aderire.

Progetto Conoscere la storia. Una bussola per la cittadinanza

Per prenotarsi i docenti possono scrivere a didattica@istoresistenzatoscana.it indicando nome, la scuola, la classe, il percorso scelto, la mail e il telefono; per il percorso al Museo di Prato invece possono scrivere direttamente al referente indicato nella scheda.

La scadenza per iscriversi è tra un mese, il 16 febbraio, ricordiamo che le adesioni verranno accolte in base all’ordine di arrivo della richiesta.




Si è spento Alberto, figlio di Nello Rosselli. Il Cordoglio della Fondazione Roselli.

É scomparso stamattina a Firenze Alberto Rosselli, figlio dello storico Nello, ucciso col fratello Carlo a Bagnoles de l’Orne il 9 giugno 1937.
Lo annuncia il presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini che così commenta l’avvenimento; “Tutta la Fondazione si stringe intorno alla moglie Tania, ai figli, alla sorella Paola e alle loro famiglie.Alberto Rosselli che nella vita è stato anche un regista teatrale, ha sempre testimoniato fedelmente dei valori di Giustizia e Libertà per i quali dettero la vita suo padre e suo zio”.
Alberto Rosselli era nato il 1 maggio 1937, quarto dei figli di Nello Rosselli e di Maria Todesco.



Chiusura natalizia ISRT




Convegno di studi: “L’Italia del 1943. La stagione dell’incertezza”




Apertura straordinaria dell’Archivio ISRT in occasione dell’edizione 2023 di “Carte in Dimora”

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea aderisce all’edizione 2023 di “Carte in Dimora” e apre in via eccezionale sabato 7 ottobre mattina le porta del suo archivio a tutti gli interessati.
Per partecipare iscriversi qui: https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/410787/?tab=toscana&prov=firenze&lan=it

Sabato 7 ottobre l’Associazione Dimore Storiche Italiane inaugura la seconda edizione della manifestazione nazionale “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”, che affiancherà l’iniziativa “Domeniche di carta”, promossa dal Ministero della Cultura, che da diversi anni organizza l’apertura di Biblioteche pubbliche ed Archivi di Stato, prevista quest’anno per domenica 8 ottobre.

Archivi e biblioteche storici privati situati in castelli, rocche e ville saranno visitabili in tutta Italia, permettendo così un viaggio nella storia del nostro Paese attraverso luoghi ricchi di preziose tracce del nostro passato. I visitatori potranno ammirare da vicino esemplari rari e di pregio di libri, carte, carteggi, manoscritti e raccolte non solo librarie.

“Carte in Dimora” si inserisce nelle attività che ADSI promuove durante l’anno per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese.

La nostra Associazione supporta l’iniziativa del Ministero per sottolineare l’unità di intenti culturali, nella consapevolezza che molte dimore storiche posseggono biblioteche ed archivi ricchi di preziose tracce del nostro passato e meritevoli di condivisione, al pari di quelle pubbliche.

Gli archivi e le biblioteche storici privati, con le loro carte, libri e manoscritti, rappresentano la testimonianza tangibile dell’evoluzione dei territori e di come le dimore storiche siano un elemento fondamentale e imprescindibile del patrimonio culturale del nostro Paese, grazie anche alla loro presenza capillare e costante in ogni città, comune e borgo d’Italia, di cui non solo rappresentano la storia, ma possono e devono essere perni dello sviluppo sostenibile dei territori che rappresentano, il loro futuro.