1

Ultimo saluto a “Sugo”, partigiano della Sinigaglia

Si è spento Marcello Citano, nome di battaglia “Sugo”, partigiano della brigata Sinigaglia protagonista della liberazione di Firenze.

L’Anpi Oltrarno comunica che “Per chi volesse portargli l’ultimo saluto, Marcello sarà esposto alle Cappelle del Commiato – via delle Gore, Careggi- oggi 22/7 fino alle 19 e domani 23/7 per tutto il giorno”. Ultimo saluto alle 9.45 del 24 luglio.




“Vite salvate”. La storia di Lilli a Terrinca di Stazzema

Nel febbraio del 1944, nel pieno della persecuzione antiebraica, due giovani donne, Enrica Cremisi, incinta, e sua cognata Elda Funaro con i suoi due bambini, senza mezzi né protezione, si trasferirono a Terrinca, una frazione del Comune di Stazzema. Presso la padrona di casa Stella Coppedè e nel parroco del paese, don Egisto Salvatori, trovarono umana solidarietà e protezione. Grazie a loro, nel giugno del ’44, Enrica poté dare alla luce, nell’ospedale di Seravezza,una bambina, Adriana, familiarmente chiamata “Lilli”. E, sempre grazie all’azione solidale di alcune donne del paese come Riccarda Navarchi in Bazzichi, Lilli potè essere allattata.
E’ una delle storie portate alla luce nell’ambito del progetto “Vite salvate, storie di donne e uomini oltre la guerra e i razzismi”, curato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISREC) in provincia di Lucca.

Domenica scorsa, 17 giugno, Adriana Funaro, “Lilli”, che ora vive in Israele, è salita a Terrinca per ricordare quanti hanno contribuito alla sua salvezza e a quella degli altri parenti. Lo ha fatto nel corso di un incontro promosso dall’ISREC, dal Comune di Stazzema, dal Circolo Arci “Le Tanacce”, dal Gruppo Culturale “I Colombani” di Terrinca. Nella sede del circolo Arci, alla presenza di un folto pubblico, dopo le parole del Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, del Vicepresidente della Comunità ebraica di Pisa, Lucca e Viareggio, Paolo Molco, e dei rappresentanti degli enti organizzatori, Silvia Angelini, storica dell’ISREC impegnata nel progetto “Vite salvate” alla ha ricostruito le vicende di Lilli e dei suoi familiari.
E’ una storia familiare complessa in cui si intrecciano solidarietà e delazione, deportazione e salvezza. Infatti prima di rifugiarsi a Terrinca, Enrica Cremisi con i genitori e i fratelli Adolfo e Remo, aveva lasciato nell’autunno ‘43 Lido di Camaiore e insieme ad altre famiglie ebraiche aveva trovato alloggio e amicizie leali a Loppeglia, nel Comune di Pescaglia. Poi, nel gennaio 1944, Ernesto Funaro, fidanzato di Enrica venne arrestato su delazione a Camaiore e deportato.
Nella primavera, mentre Enrica incinta si trovava a Terrinca, sempre su delazione furono arrestati a Loppeglia e deportati il padre, il nonno della giovane e un amico di famiglia.
In questa situazione drammatica, la generosità di don Aldo Mei darà asilo a Adolfo Cremisi, il fratello maggiore di Enrica, e la solidarietà degli amici di Loppeglia avrà cura della madre di Enrica e del fratello minore.

A Terrinca dove appunto Enrica e poi anche la piccola Lilli trovarono un rifugio sicuro, è stato un pomeriggio di intensa commozione, con l’incontro di Lilli con i discendenti dei suoi soccorritori, tra cui il suo “fratello di latte”, Daniele Bazzichi. Sono stati inaugurati due pannelli che rimarranno a ricordare la vicenda. Il Sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha consegnato attestati a memoria delle meritorie azioni compiute da don Egisto, da Stella e da Riccarda e la comunità di Terrinca ha a sua volta consegnato a Lilli una dichiarazione a memoria di questa giornata.

Il giorno successivo Lilli, completando questo percorso di memoria familiare, si è recata a Lucca dove alla presenza dell’Assessora Vietina Ilaria, del prof. Luciano Luciani e altri membri dell’ISREC ha reso omaggio alla memoria di don Aldo Mei, presso il cippo che, fuori di Porta Elisa, segnala il luogo dell’esecuzione del mistico e generoso sacerdote. Successivamente è stata ricevuta, a Palazzo Orsetti dal Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.

 

 

Bibliografia: Silvia Q. Angelini Gli ebrei in provincia di Lucca tra deportazione e salvezza. 1943-1944, Documenti e Studi. Rivista dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca,  n. 34, 2013, pp. 11-41.

Vedi il servizio nell’edizione serale di Raitre TG Regione Toscana del 18 giugno 2018




Online un video per raccontare il “Viaggio della Memoria” della Città metropolitana, con Aned e ISRT, realizzato dagli stessi studenti

Ad inizio maggio, dal 3 al 7, la Città metropolitana di Firenze ha promosso il viaggio di un pulman di studenti delle scuole superiori della provincia ai campi di Dachau, Ebensee, Hartheim, Gusen, Mauthausen e alla Risiera di San Sabba, in occasione del 73° anniversario della liberazione di Mauthausen, in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e con ANED di Firenze che, contestualmente, ha organizzato il viaggio di 4 pulman di studenti della scuole medie, grazie al sostegno dei Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Barberino Valdelsa, Calenzano, Dicomano, Impruneta, Lastra a Signa, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Casciano, San Godenzo, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Valdipesa.

Il video è stato realizzato dagli stessi studenti che hanno così manifestato, con il loro concreto impegno, il pieno riconoscimento del valore di questa importante esperienza culturale e civile.

Al termine del video è stato inserito il discorso tenuto dal direttore dell’ISRT, Matteo Mazzoni, in apertura della cerimonia nazionale al Monumento italiano a Mauthausen.

Di seguito il link del video:




A Pisa, per la Festa della Repubblica, Medaglia d’Argento al Merito Civile alla memoria del partigiano Gian Carlo Taddei

Nel corso della manifestazione ufficiale per la celebrazione della Festa della Repubblica, svoltasi stamani a Pisa in Piazza dei Cavalieri, è stata consegnata la Medaglia d’Argento al Merito Civile alla memoria del partigiano Gian Carlo Taddei, attribuita con questa motivazione:

“Comandante di un distaccamento partigiano, mentre disarmato, per evitare rappresaglie alla popolazione in caso di cattura, stava effettuando un’azione esplorativa del territorio, cadeva in un’imboscata tesa da una pattuglia di S.S. e veniva barbaramente trucidato, immolando la giovane vita ai più alti ideali di democrazia e di libertà”.

Si tratta dell’episodio in cui il giovane comandante della formazione “Marcello Garosi” cadde vittima, insieme con Ciro Bertini, il 29 agosto 1944 a Col de’ Lanci, presso Gualdo, comune di Massarosa. Del gruppo dei partigiani faceva parte Gustavo Rontani, recentemente scomparso, che in quell’occasione riuscì a scampare alla morte.

In assenza di parenti superstiti, la medaglia è stata assegnata al Liceo classico “Galileo Galilei” di Pisa, la scuola superiore frequentata da Taddei, anche in considerazione del fatto che la richiesta del riconoscimento era stata avviata proprio dagli studenti di quella scuola, sulla base di una ricerca realizzata con la collaborazione scientifica e didattica dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea  in provincia di Lucca (ISREC) e l’appoggio dell’ANPI di Pisa.

La medaglia di Gian Carlo Taddei è stata consegnata dal Prefetto di Pisa Angela Pagliuca alla Dirigente del Liceo classico Gabriella Giuliani, alla presenza degli studenti autori della ricerca, del loro docente Stefano Sodi, del presidente dell’ISREC Lucca Stefano Bucciarelli e del Presidente provinciale dell’ANPI Bruno Possenti.




Intensa partecipazione degli studenti fiorentini al Viaggio della memoria al campo di Mauthausen

Si è svolto dal 3 al 7 maggio il Viaggio della Memoria promosso dalla Città metropolitana per 45 studenti delle scuole medie superiori della provincia fiorentina in occasione del 73° anniversario della Liberazione del campo di Mauthausen.

I ragazzi hanno visitato i campi di concentramento con i propri docenti e sotto la guida del direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, Matteo Mazzoni. Presente anche Fabio Bracci in rappresentanza dell’ANED di Firenze.

Il viaggio è stato compiuto anche dagli studenti medi dei comuni della provincia grazie al grande impegno dell’ANED provinciale che ha organizzato e coordinato 4 pulman, grazie ai propri volontari, sotto la guida del presidente Alessio Ducci.

Per tutti un’esperienza formativa importante sia a livello culturale e civile, un viaggio nel tempo, nella conoscenza e nelle emozioni.




Circolo Arci Rinascita Pisa: presentazione del libro “L’eccidio di Decima”

Presso il Circolo Arci Rinascita di Pisa, via del Borghetto 37, sabato 14 aprile 2018 alle ore 17:00 sarà presentato il libro di

William Pedrini, L’eccidio di Decima (5 aprile 1920, Decima di San Giovanni in Persiceto, Bologna)

Intervengono: Carlo D’Adamo, storico e saggista e Bruno Possenti, Presidente dell’ANPI provinciale di Pisa




IN MEMORIA DI | Natale Gabrielli, reduce della Ritirata di Russia

Natale Gabbrielli si è spento
pochi giorni fa nella sua Valdelsa, alla venerabile età di novantotto anni.

Questo nome non dice nulla al grande pubblico ed è logico che sia così perché l’anziano signore in questione fu soltanto un soldato semplice inviato dall’ambizione di Benito Mussolini a combattere nelle steppe russe.
Chi lo conosceva, nel leggere questa notizia, avrà senz’altro ripensato a quelle parole – Qui è la fine. Sarò pasto per gli avvoltoi! – pronunciate dallo stesso Gabbrielli del lontano dicembre 1942 e ricordate, con il sorriso sulle labbra, in un’intervista rilasciata nel 2015[1].
Fante della Divisione Cosseria, il primo luglio 1942, il ventiduenne Gabbrielli salì sulla tradotta che dopo tredici giorni lo portò alla sua prima tappa in terra sovietica, ossia a Kantemirovka, di lì a piedi, per ottocento chilometri (percorsi in una ventina di giorni) sino a Luganskaja, nelle immediate retrovie del fronte del Don.
E qui, oltre i dati prettamente storiografici, nei suoi racconti il vissuto personale iniziava ad affiorare: le dotazioni tecniche, drammaticamente insufficienti, la marcia interminabile nell’estate torrida, le divise inadeguate (di panno anziché di tela), la mancanza di acqua da bere, la polvere che seccava la gola ma anche le furbate, regolarmente scoperte e redarguite -più o meno bonariamente- dagli ufficiali, per sopportare meglio i disagi.

Una storia, dunque, quella di Natale, ricca di aneddoti, ricordati in modo preciso e puntuale anche nei momenti drammatici della ritirata, non quella del corpo d’armata alpino resa celebre da Mario Rigoni Stern, bensì quella precedente di quasi un mese che vide come protagonisti i
superstiti delle divisioni della nostra fanteria.
Quando i carri armati sovietici, il 16 dicembre 1943, ruppero il fronte del Don, la Cosseria, sostanzialmente impotente in una guerra meccanizzata, non poté far nulla se non ripiegare, nel vano tentativo che la ritirata non si trasformasse in un disastro; e Gabbrielli che quel disastro lo subì, gli sopravvisse e ne divenne un lucido testimone.
Senza mangiare, con i piedi congelati, i carri armati sovietici costantemente alle spalle, i razzi sulla testa, le temperature che toccavano i trenta gradi sotto zero, per un caso fortunato (rimasto solo, semiassiderato, Natale si buttò in un fossato aspettando la morte quando un camion italiano, che passava per caso, lo trasse in salvo) riuscì ad arrivare, con la forza della disperazione, a Voroschilograd sul Donez negli ultimi
giorni del 1942, quindi, con mezzi di fortuna, raggiunse Doneck il primo di febbraio 1943, da dove successivamente venne rimpatriato a causa della grave forma di congelamento patita ai piedi.

Nonostante la tragedia vissuta, per tutta la vita Gabbrielli ha raccontato i suoi ricordi con un’umiltà ed un’ironia rare in una persona che è stata segnata dai traumi della grande storia. La sua testimonianza era particolarmente toccante quando raccontava l’episodio del dottor Renato Dulbecco (il noto scienziato, all’epoca ufficiale medico) che nel pieno del caos della ritirata, gli aveva negato il ricovero in ospedale considerandolo non grave o l’affetto dell’amico a cui, dato che non riusciva più a camminare, aveva chiesto di lasciarlo a morire nella neve.
Lasciato l’inferno bianco della steppa, dopo un lungo periodo di cure e riabilitazione, Natale Gabbrielli riuscì a recuperare la salute e a tornare alla sua Staggia Senese per raccontare la sua storia e per rendere giustizia a quei centoventimila ragazzi come lui che furono meno fortunati.




CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI | Costituzione e storia dell’Italia repubblicana. I percorsi degli italiani in un Paese in trasformazione.

Corso di aggiornamento
per docenti delle scuole secondarie di secondo grado

Costituzione e storia  dell’Italia repubblicana.
I percorsi degli italiani in un Paese in trasformazione.

 

In occasione del 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, grazie al sostegno della Regione Toscana, l’ISRT, in collaborazione con la rete toscana degli Istituti della Resistenza e dell’Età contemporanea e con l’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, propone un corso di formazione per docenti di scuola superiore sulla storia della Repubblica alla luce del testo costituzionale, così da coglierne il rapporto con la società italiana nel succedersi delle generazioni e delle profonde trasformazioni culturali, economiche e politiche della penisola dall’uscita dal secondo conflitto mondiale ad oggi.

Il corso è la prima tappa di un più ampio progetto che intende mettere gli studenti al centro di un lavoro di approfondimento e riflessione sui tali temi, rendendoli protagonisti di una riflessione sui valori costituzionali e sulla più recente storia nazionale.
Tutti i docenti partecipanti si impegneranno a svolgere attività sull’Italia repubblicana e la Costituzione nel prossimo anno scolastico, secondo le loro inclinazioni e possibilità.

Un gruppo di docenti che si dichiareranno disponibili si impegneranno a lavorare con le proprie classi (terze o quarte) da marzo a ottobre 2018 sui temi prescelti. I frutti di questi lavori saranno presentati in occasione di un Convegno provinciale nell’autunno del 2018.

NB: I programmi dettagliati dei singoli incontri suddivisi per provincia saranno pubblicati da ciascun Istituto nella sezione Notizie o nella sezione Incontri ed eventi

+ Brochure con programmi in allegato.