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Politica e società negli anni del Regime fascista: la proposta ISRT per l’Università dell’età libera del Comune di Firenze

All’ombra del fascio. Politica e società negli anni del Regime: questo il corso proposto dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea per il nuovo anno accademico dell’Università dell’età libera del Comune di Firenze.

Il corso (codice ST. 14 a p. 14 del 14 in allegato) si terrà dal 23 marzo al 27 aprile 2018 e sarà tenuto dal dott. Matteo Mazzoni, direttore dell’ISRT.

Per ogni informazione e per le modalità di iscrizione si invita a consultare in pdf in allegato.

Il Regime fascista non è stato affatto una parentesi, ma una fase ineludibile della storia d’Italia, da indagare e approfondire anche per cogliere continuità e novità della successiva storia repubblicana. Il corso affronta quindi le grandi questioni analizzate dalla storiografia: dall’analisi della legislazione fascista e del sistema della diarchia alla questione del “consenso”, dalla politica estera a quella coloniale, dal sistema repressivo all’organizzazione di un corposo “stato assistenziale”, rivolgendo una specifica attenzione al vissuto quotidiano degli italiani e alla dimensione locale. Programma delle lezioni: – Corona, fascio e aspersorio: istituzioni e politica (1922-’43): il regime: un totalitarismo imperfetto? Tra Diarchia, Chiesa e PNF, la dialettica del potere. – Reprimere e assistere: l’inquadramento e il controllo della società: riflettere sul “consenso” degli italiani, esaminando i due grandi pilastri della dittatura: il sistema repressivo poliziesco e quello assistenziale-ricreativo. – Città di regime. Due casi di studio: Firenze e Livorno. – “Vietato agli ebrei”: le leggi antisemite e la società italiana: radici, aspetti conseguenze. – Le guerre del Regime: dalle “imprese” coloniali al secondo conflitto mondiale: il peso della guerra nell’ideologia fascista, le conseguenze dei conflitti sul vissuto degli italiani e sui loro rapporti con il regime.




Corso di aggiornamento per docenti – Discriminazione e persecuzione nell’ottantesimo delle leggi antisemite italiane (1938-2018)

Discriminazione e persecuzione nell’ottantesimo delle leggi antisemite italiane (1938-2018)

Corso di aggiornamento per docenti delle scuole secondarie di secondo grado riconosciuto dal MIUR.

 

Scopo: Il corso, pensato come tappa di avvicinamento al Giorno della Memoria 2018, intende offrire strumenti teorici e didattici utili ai docenti per affrontare in classe il tema delle legislazioni razziste e delle discriminazioni.

Sedi del corso:
• Firenze (Auditorium di Sant’Apollonia – Sala piccola – via San Gallo 25/a)
• Livorno (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno, via G. Galilei, 40)
• Siena (Stanze della Memoria, via Malavolti, 9)
• Viareggio (Villa Argentina, via Fratti)

Informazioni e modalità di iscrizione: Le iscrizioni sono aperte dal 25/09 al 14/10/2017. La selezione dei partecipanti avverrà per ordine d’iscrizione. Per iscriversi inviare una mail a formazione@museodelladeportazione.it indicando i propri dati anagrafici compresa la residenza, la scuola di appartenenza, la disciplina d’insegnamento e la sede del corso prescelta.

 

Per informazioni complete sulle sedi, i programmi e le modalità di iscrizione consultare il file pdf allegato. 

 




Conoscere il razzismo fascista. La nuova proposta ISRT per gli insegnanti nelle Chiavi della Città

Anche quest’anno, all’interno della ricca offerta delle Chiavi della Città,  l’ISRT propone agli insegnanti delle scuole medie inferiori e, per la prima volta, superiori l’opportunità di un corso di formazione sul razzismo fascista nei suoi vari aspetti: coloniale, antislavo, antisemita.

Il corso  è finalizzato ad un’immediata definizione e realizzazione di percorsi didattici nelle classi. Per il conseguimento di queste attività, gli insegnanti saranno supportati dal tutoraggio dell’ISRT attraverso supporto online e incontri concordati, secondo il seguente schema:
dicembre: incontro organizzativo di definizione e programmazione dei lavori
fine febbraio: incontro di verifica (confronto e integrazione)
fine marzo: incontro conclusivo

Per ogni dettaglio: http://www.chiavidellacitta.it/progetti/denigrare-discriminare-reprimere-razzismo-fascista/

Iscrizioni entro il 7 ottobre




1 ottobre – Visita guidata al campo e al Museo Monumento al Deportato di Carpi

1 ottobre 2017
ore 8:30
@ Partenza dal negozio Coop di Barberino di Mugello (via Aldo Moro 6/8)

 

La giornata prevede la visita guidata al campo e al Museo Monumento al Deportato di Carpi (Mo).
Durante la giornata  la compagnia teatrale Diremare Teatro rappresenterà, nella suggestiva cornice dell’ex campo, lo spettacolo teatrale La mia vita prigioniera – Il diario di Elio Bartolozzi.

L’iniziativa ha il patrocinio della Fondazione Fossoli, del Consiglio regionale della Toscana e dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea.

​Programma

ore 8.30: Partenza con il pullman dal negozio Coop di Barberino di Mugello;
ore 10: arrivo a Carpi e visita al Museo e al Monumento al Deportato;
ore 12: pranzo;
0re 14.30: visita all’ex Campo di Concentramento di Fossoli​;
ore 16: spettacolo teatrale
ore 17.30: partenza per il ritorno.

Si ricorda che è gradita la conferma della presenza.
Contattare
Francesca Uguzzoni
3883754873
diremare@gmail.com

 




“Tesori in guerra”: le immagini e il racconto inediti dell’arte salvata e distrutta

Pistoia capitale della cultura 2017 recupera la memoria della straordinaria azione compiuta per mettere in salvo dalla furia della guerra il suo inestimabile patrimonio d’arte. L’immagine della Visitazione di Luca della Robbia, smembrata (per poi essere messa in sicurezza) e circondata dalla devastazione dei bombardamenti nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, è il simbolo di una storia di coraggio e resistenza, di uomini che fra le macerie del secondo conflitto salvarono l’immenso patrimonio artistico di Pistoia. Una storia inedita che nell’anno di Pistoia capitale della cultura torna eccezionalmente alla luce per l’anniversario della Liberazione.

Una storia che l’Istituto storico della resistenza di Pistoia insieme alla Fondazione CDSE (Centro documentazione storico etnografica) – anche grazie al sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescianarrano per la prima volta attraverso una mostra fotografica Tesori in guerra, l’arte di Pistoia tra salvezza e distruzione, allestita nel Chiostro di San Lorenzo a Pistoia dall’8 al 20 settembre (orario 15-19). I particolari del progetto espositivo, che riserva molte sorprese, saranno presentati nei prossimi giorni dal presidente dell’Istituto storico della Resistenza, Roberto Barontini, dalla presidente del CDSE, Annalisa Marchi, con ii curatori della mostra, la storica dell’arte e direttrice del CDSE, Alessia Cecconi e dal direttore dell’Istituto della Resistenza, lo storico Matteo Grasso.

Foto e documenti interamente inediti, pannelli e filmati d’epoca raccontano delle protezioni costruite a difesa di chiese e edifici del centro storico contro i bombardamenti alleati, di un patrimonio inestimabile di quadri e sculture trasportato nelle ville di campagna, a Poggio a Caiano, insieme ai capolavori degli Uffizi, e a villa di Pian di Collina a Santomato, fino alle razzie dei tedeschi in ritirata. Dai capolavori del Duomo al crocifisso di Giovanni Pisano della chiesa di Sant’Andrea, dalle preziose opere del Museo civico ai tesori di San Giovanni Fuorcivitas.

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La mostra pistoiese fa parte del progetto Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana, promosso dalla Regione Toscana, che ne ha finanziato la prima fase di ricerca e la pubblicazione del libro omonimo che porta la firma di Alessia Cecconi.




Storici in cattedra: così la Toscana affronta la questione del “Confine orientale”

Chiude oggi a Grosseto (Rispescia) la Summer School organizzata dall’Isgrec e dalla rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea su richiesta della Regione per conoscere le vicende complessi e diversificate del “Confine orientale”.

Per 4 giorni un gruppo selezionato di insegnanti proveniente da tutta la reione ha seguito lezioni a cura di storici qualificati e ha partecipato a laboratori con l’obiettivo di individuare metologie didattiche per lavorare con gli studenti e rendere più note e chiare questioni e dinamiche tanto complesse. La scuole è stata affidata a ricercatori affermati a livello europeo che da decenni si confrontano con documenti, memorie e con tutte le problematicità di quella storia: uno scenraio complesso sul quale ruoli di “buoni” e “cattivi” si sono alternati e frammentati sui diversi fronti.

È la prima fase di un percorso di studio e divulgazione che si concluderà, con il coinvolgimento delle associazioni istriano, fiunamo, giuliano dalmate, con un viaggio di studio sui luoghi della memoria di quei tragici eventi in occasione del prossimo Giorno del Ricordo.




Summer school per conoscere la storia di un “confine difficile”

Inizia il 22 agosto la prima fase del progetto della Regione Toscana con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, affidato per la realizzazione alla rete toscana degli Istituti storici della Resistenza. Dal 22 al 25 agosto la Summer School “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento” vedrà impegnati come “discenti” 25 insegnanti toscani. Le lezioni e i laboratori saranno tenuti da storici da tempo impegnati nello studio delle vicende del confine nel Novecento. Sede della Summer School il Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente Il Girasole a Rispescia (GR).

 




L’ultimo saluto a Vittorio Meoni, il partigiano di Montemaggio.

Ieri ci ha lasciato il partigiano Vittorio Meoni, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età  Contemporanea e Presidente onorario dell’ANPI Siena, a poco meno di 95 anni. La sua Valdelsa lo piange insieme alla Toscana tutta.

Nato a Colle di Val d’Elsa nel 1922, aderì giovanissimo all’Antifascismo ed alla Resistenza; conobbe il carcere e mise la sua vita più volte a repentaglio per la Libertà e la Democrazia. Protagonista della Resistenza al nazifascismo, formatosi negli ambienti cattolici della Firenze di La Pira, torturato dalla Banda Carità a Villa Triste durante l’occupazione nazifascista, presente a Casa Giubileo, il 18 marzo 1944, è stato l’unico sopravvissuto del terribile eccidio compiuto dai fascisti.

Dopo la guerra è stato testimone della Resistenza e dei suoi valori come presidente ANPI senese e come Presidente dell’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea svolgendo un’instancabile opera di formazione nelle scuole e con i giovani. Si è dedicato alla vita politica senese onorando tutti gli incarichi con onestÃà, competenza ma soprattutto con quella modestia che contraddistingueva il suo carattere.

In particolar modo il suo impegno era rivolto ai giovani: attento custode della memoria, Vittorio amava comunicare con gli studenti, raccontare la propria esperienza, confrontarsi apertamente sui valori fondamentali per cui aveva lottato tutta la vita.

La morte di Vittorio lascia un gran vuoto, tuttavia le sue parole, i suoi scritti, le sue interviste rimangono non soltanto come testimonianza di un’esistenza eccezionale, ma come monumento ai valori fondamentali della nostra Costituzione.

La salma verrà  tumulata venerdì 18 agosto, alle ore 11, nella Cappella dei Partigiani del cimitero comunale di Colle di val d’Elsa.

 La Camera ardente è allestita oggi 17 agosto presso la sede delle Stanze della Memoria.