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Scade il 15 maggio il bando dell’Accademia valdarnese per ricerche di valorizzazione del territorio

In allegato il testo del bando.




L’ISRT diventa Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

A seguito dell’Assemblea straordinaria dei soci, svoltasi lo scorso 8 aprile e dei successivi adempimenti burocratici, l’ISRT ha modificato il proprio Statuto e assunto la nuova denominazione di Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea.

Per il Presidente, prof. Simone Neri Serneri, e per il Direttore, dott. Matteo Mazzoni, la nuova denominazione rende esplicito l’ampio arco cronologico a cui l’Istituto ormai guarda in tutti i propri ambiti di attività: dal patrimonio, alla didattica, alla ricerca e alla divulgazione scientifica. Allo stesso tempo sottolineano che questa apertura non significa una minore attenzione alla Resistenza che resta nei suoi nodi e nei suoi valori baricentro ideale ed effettivo dell’azione dell’ISRT.

In allegato il nuovo Statuto.

 




Gli Istituti storici della Resistenza toscani alla conferenza di Public History a Ravenna

Istituti storici della Resistenza toscani presenti, e presenti insieme, alla prima conferenza italian di Public History che si terrà a Ravenna dal 5 al 9 giugno prossimi. Il comitato organizzatore della conferenza i ha infatti accettato la proposta di Panel presentata congiuntamente dagli Istituti di Pistoia, Firenze, Grosseto, Lucca e Livorno e intitolata “Guerra e Resistenza nella storia d’Italia. Mostre, uso pubblico della Storia, formazione della cittadinanza“.

Questo il prospetto dei relatori:

Organizzatrice e discussant: Chiara Martinelli (Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia)

Roberto Rossetti (Istituto storico della resistenza e dell’ età contemporanea in provincia di Lucca), Gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea nell’era del testimone

Matteo Mazzoni (direttore Istituto storico della resistenza in Toscana), Passato e presente: la mostra “Firenze in guerra 1940-1944”

Marco Manfredi (Istituto storico della resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno), XX secolo. Fotografie e autorappresentazioni di sé della minoranza ebraica. L’Istoreco di Livorno

Valerio Entani (Ricercatore Istituto storico della resistenza e dell’ età contemporanea di Grosseto), Spazio e tempo. Leggere i “segni di memoria” per una cittadinanza più consapevole.

 




L’ISRT lancia la nuova edizione di “Confini difficili” progetto di formazione docenti per lo studio della storia dei Balcani

Nonostante le significative difficoltà determinate dalla riduzione delle proprie risorse economiche, l’ISRT, in collaborazione con l’Associazione pAssaggi di Storia, conferma il progetto di formazione docenti sulla storia dei Balcani “Confini difficili” che ha rappresentato uno degli elementi qualificanti la propria offerta formativa in questi ultimi anni.

Un’esperienza unica che, intrecciando corso di lezioni e viaggio di formazione, unisce l’aggiornamento degli insegnanti ad un’attiva concreta di lavoro nelle classi che trova esito finale in un Convegno didattico che sarà organizzato in occasione del Giorno del Ricordo 2018.

Si invita tutti gli insegnanti interessati ad iscriversi entro il 15 aprile 2017.

In allegato la scheda del progetto e il modulo di iscrizione.




La consegna del Grosso d’Oro di Massa Marittima a Lido Santini, indefesso “ricercatore” di testimonianze della storia della sua città

Il Grosso d’Oro è la massima onorificenza che l’Amministrazione comunale di Massa Marittima può conferire ad un residente per meriti particolari. Si tratta di una scelta importante che viene ratificata dal Consiglio Comunale e che tiene conto in particolare di due aspetti: il valore dell’attività svolta da un cittadino all’interno della sua comunità e la condivisione da parte della collettività del  riconoscimento. L’Amministrazione comunale consegnerà il Grosso a Lido Santini, con un Consiglio aperto, che sarà anche una cerimonia pubblica, sabato 25 marzo alle 17 al Palazzo dell’Abbondanza. Ecco le motivazioni per cui verrà conferito il simbolico ringraziamento:

Con la sua pluridecennale attività di appassionato della storia e della cultura del territorio massetano, Lido Santini ha contribuito a salvare un ricco patrimonio di documenti e materiali che rischiavano di andare perduti. Il suo esempio di infaticabile e indefesso “ricercatore” di testimonianze della storia della sua città, è stato da stimolo a molti che hanno lavorato al suo fianco nelle varie associazioni in cui Lido ha militato, dal Gruppo mineralogico al COMASAM, che ha fondato e di cui è stato sempre Presidente.

Il suo lavoro di ricerca e salvaguardia della storia, che ha portato avanti spendendovi energie ma anche risorse personali, è alla base della nascita di alcuni Musei di Massa Marittima: primi tra tutti il Museo della Miniera e il Museo di arte e storia delle miniere, ma la sua collaborazione sta dietro anche all’acquisizione dei materiali dell’Antica falegnamerie e all’acquisizione del Frantoio. Queste strutture sono oggi parte del Sistema museale di Massa Marittima, che richiama ogni anno centinaia di visitatori interessati al nostro patrimonio culturale.

Oltre a questo, Lido Santini ha segnalato e recuperato la maggior parte delle centinaia di migliaia di carte che sono confluite negli Archivi minerari conservati nel Centro di Documentazione di Niccioleta, che sarebbero certamente andate perdute senza il suo intervento e che rappresentano oggi una documentazione di valore storico inestimabile.

Lido Santini dunque con la sua passione e la sua energia, si è impegnato in numerosi settori al fine non disperdere ma anzi di valorizzare il nostro patrimonio storico, ma si è particolarmente impegnato nella salvaguardia della storia mineraria di Massa Marittima, che rappresenta decisamente la sua grande passione, un lavoro che Lido ha avviato e portato avanti in anni in cui patrimonio non era affatto considerato tale: dal recupero del materiale documentario delle miniere, al recupero di numerosissimi oggetti e macchinari che fanno parte del Museo della miniera e del Museo di Arte e storia delle miniere, della cui realizzazione lo stesso Santini è stato promotore.

Non si esagera nell’affermare che il lavoro di Lido Santini è senz’altro alla base della nascita del Parco minerario delle Colline Metallifere. Un lavoro che oltre a salvare la memoria di una storia millenaria, ha anche contribuito alla crescita dell’economia locale creando lavoro per dei giovani che lavorano nei Musei di Massa Marittima, nel Parco minerario e al riordino del materiale degli archivi minerari.

Per questo l’Amministrazione comunale di Massa Marittima ha stabilito di voler conferire al nostro concittadino Lido Santini il Grosso d’oro, come attestazione della riconoscenza della città all’opera di un concittadino che non ha mai smesso di collaborare con il Comune ma anzi è sempre stato propositivo e fortemente attivo”.




Le Biblioteche e gli Archivi di Maremma si presentano al pubblico

Martedì 7 marzo dalle 16 alle 18 nella Sala Pegaso della Provincia di Grosseto le Biblioteche di Maremma, la rete interbiblioteria del territorio grossetano, si presenta al pubblico per illustrare il proprio funzionamento, i servizi attivati in ormai circa 15 anni di attività e i grandi vantaggi che derivano dallo stare in rete sia per le Biblioteche che per gli utenti.

Da alcuni anni la rete interbibliotecaria grossetana si è trasformata, così come prevede la legge regionale sulla cultura, e da Rete di Biblioteche è diventata Rete di Biblioteche e Archivi, includendo dunque non solo le Biblioteche ma anche gli Archivi storici comunali. Contemporaneamente, alcune delle Biblioteche più grandi della Maremma hanno assunto il ruolo di capofila per alcuni filoni progettuali affiancandosi al Centro di Rete nell’ottica di una maggior cooperazione. Tra queste, la Biblioteca di Massa Marittima, grazie al lavoro in corso dal 2012 per il riordino dell’immenso patrimonio documentale degli Archivi minerari, è stata individuata dal 2013 come capofila dei progetti riguardanti gli archivi. In questa veste, la nostra Biblioteca si è occupata prima di tutto di realizzare un censimento di tutti gli archivi storici di Ente locale presenti nel territorio grossetano e di creare un data base con tutte le informazioni possibili e utili per la consultazione da parte degli interessati: il data base è pubblicato sul sito www.bibliotechedimaremma.it . Inoltre, tra le altre cose, si è lavorato anche ad una prima fase di valorizzazione del patrimonio archivistico con la redazione periodica di articoli che vengono pubblicati sul sito www.archivintoscana.it curato dalla Soprintendenza archivistica e che hanno lo scopo di far conoscere prima di tutto l’esistenza ma anche il valore e l’importanza dei vari archivi presenti in provincia di Grosseto.

In questa veste di capofila per gli Archivi, domani pomeriggio all’incontro interverrà Roberta Pieraccioli, direttore della Biblioteca di Massa Marittima, che illustrerà il percorso realizzato e i progetti per i prossimi mesi.




ISRPt: online il nuovo sito

E’ online il nuovo sito dell’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia, raggiungibile all’indirizzo http://istitutostoricoresistenza.it/. Il sito, oltre a presentare informazioni aggiornate sulle attività e le pubblicazioni dell’Istituto, offre al suo interno anche le seguenti sezioni:

– Archivio e Biblioteca, da dove è possibile accedere al catalogo della biblioteca dell’ISRPt;

– Didattica, dove sono elencate le proposte dell’Istituto per scuole e docenti;

– Ricerca, dove sono presenti banche dati compilate dall’Istituto o (come opportunamente segnalato) da altri enti;

– Immagini della memoria, dove sono state caricate immagini relative ai partigiani pistoiesi e ai bombardamenti alleati del 1943-44;

– Casa editrice, dove è possibile esplorare i periodici e i volumi pubblicati dall’Istituto.

 




Grande partecipazione e vivo interesse per il nuovo corso di formazione dell’ISRT “L’altra sponda del Mediterraneo”

É iniziato ieri pomeriggio, 3 marzo, presso la sede dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, e proseguirà nei prossimi venerdì, il corso di formazione per docenti “L’altra sponda del Mediterraneo” rivolto all’approfondimento della storia dei paesi dell’Africa settentrionale e delle relazioni con l’Europa e l’Italia nel corso del ‘900.

Grande partecipazione di docenti di scuole medie superiori venuti da tutta la provincia.

Il primo appuntamento è stato dedicato a “Conoscere l’Islam” con l’intervento del prof. Pace docente di Sociologia delle religioni all’Università di Padova e dell’imam di Firenze Izzedin Elzir

La conoscenza è alla base del rispetto e del confronto. Il rispetto è la base di una convivenza democratica e civile e di un’azione ferma contro i diffusi fermenti di razzismo che agitano la società della quale la scuola n on può che essere protagonista.