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L’ISRT diventa Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

A seguito dell’Assemblea straordinaria dei soci, svoltasi lo scorso 8 aprile e dei successivi adempimenti burocratici, l’ISRT ha modificato il proprio Statuto e assunto la nuova denominazione di Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea.

Per il Presidente, prof. Simone Neri Serneri, e per il Direttore, dott. Matteo Mazzoni, la nuova denominazione rende esplicito l’ampio arco cronologico a cui l’Istituto ormai guarda in tutti i propri ambiti di attività: dal patrimonio, alla didattica, alla ricerca e alla divulgazione scientifica. Allo stesso tempo sottolineano che questa apertura non significa una minore attenzione alla Resistenza che resta nei suoi nodi e nei suoi valori baricentro ideale ed effettivo dell’azione dell’ISRT.

In allegato il nuovo Statuto.

 




Convegno “Letteratura e Resistenza. Storie partigiane della memoria e della narrazione”

Si è svolto il 21 aprile scorso il convegno “Letteratura e Resistenza. Storie partigiane nella memoria e nella narrazione“, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza di Pistoia nell’ambito di Pistoia Capitale della Cultura 2017 in occasione della Festa di Liberazione. E’ stato organizzato in collaborazione con Comune di Pistoia, Cudir e Comitato Provinciale ANPI PIstoia.

Dopo i saluti istituzionali da parte di Roberto Barontini (Presidente ISRPT), Daniela Belliti (Vice Sindaca di Pistoia) e Aldo Bartoli (Presidente C.P. ANPI), si sono susseguiti gli interventi degli esperti in materia.

Tommaso Cheli, laureando in filologia moderna e tirocinante presso l’ISRPt, ha parlato della sua ricerca sulla letteratura resistenziale e, in particolare, sulla figura dell’antieroe nelle pubblicazioni di Giuseppe Fenoglio (“Una questione privata”, “Il partigiano Johnny”).

Maddalena Mirandi, collaboratrice e scrittrice presso la rivista “Orizzonti”, ha svolto una relazione sulla poetica e la scrittura di Carlo Cassola, analizzando nello specifico “La ragazza di Bube”, “Un matrimonio nel dopoguerra” e “I vecchi compagni”.

Luca Baiada, magistrato e socio ISRPt, ha condotto un’analisi critica sulla formazione letteraria dei partigiani che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo e che hanno, in seguito, “scritto la Costituzione”.

Paolo Mencarelli, insegnante comandato dell’ISRT, ha passato in rassegna le novità editoriali, riguardo la letteratura resistenziale, pubblicate nel corso degli ultimi anni. Di queste ricordiamo “In Territorio Nemico” e il collettivo di scrittori “Wu Ming”.

La giornata è stata coordinata da Francesco Gaiffi, docente del Liceo Forteguerri di Pistoia. Hanno partecipato circa 90 persone fra cittadini e studenti di tre classi degli istituti secondari di secondo grado.

Letteratura e resistenza 2




Pian d’Albero diventa un fumetto disegnato da Putignano

E’ stato presentato stamani il fumetto sull’eccidio di Pian d’Albero (edito dalla casa editrice Kleiner flug), la località collinare di Figline dove il 20 giugno 1944 vennero uccise dalle truppe nazifasciste 39 persone, tra cui il dodicenne Aronne Cavicchi: tutti partigiani appartenenti alla Brigata Senigallia, sorpresi dai tedeschi mentre si trovavano rifugiati nel casolare di proprietà della famiglia Cavicchi (tuttora esistente), davanti al quale ogni anno si svolgono le manifestazioni istituzionali che ne onorano la memoria.

Tornando al fumetto, si tratta di quasi 50 pagine di racconto illustrato, finanziato dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e firmato da Pierpaolo Putignano. Un modo per raccontare, attraverso un formato leggero, uno degli episodi più tragici della storia del territorio e per farlo conoscere ai più giovani. Per l’approfondimento storico sulla vicenda, invece, sono state utilizzate le ricerche effettuate da Matteo Barucci e Gabriele Mori (commissionate dalla precedente Amministrazione) che, sotto la regia dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, saranno presto pubblicate all’interno di un volume in fase di ultimazione.




Il Comune di Empoli chiede allo Stato la ricompensa al valor civile per la lotta antifascista e per la liberazione

L’amministrazione comunale, a nome di tutta la comunità empolese, si fa promotrice della richiesta di conferimento di una decorazione al valore civile alla Città di Empoli per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta antifascista e alla guerra di liberazione.

È di ieri la pubblicazione della delibera di Giunta con cui il sindaco Brenda Barnini è autorizzata a presentare formale istanza al Presidente della Repubblica, tramite il Ministero dell’Interno, di ricompensa al valor civile in onore delle tante vittime registrate durante il regime nazifascista e nel corso di numerosi episodi avvenuti durante la guerra per la Liberazione, affinché il loro sacrificio non venga mai dimenticato.

Fu la stessa Brenda Barnini, durante la cerimonia del 25 aprile 2016, a ufficializzare la volontà da parte sua e dell’amministrazione comunale di avanzare questa istanza alla più alta autorità dello Stato.

«Una medaglia sul Gonfalone della nostra Città, a distanza di oltre 70 anni da quei fatti, non aggiunge nulla alla grandezza e al coraggio dell’impegno civile che centinaia di empolesi spesero per la lotta al regime e per la Libertà. Diedero la vita per far vincere la democrazia. Indubbiamente Empoli, sono i numeri e le riflessioni post-belliche a testimoniarlo, contribuì con un fenomeno antifascista straordinario – ha spiegato il sindaco di Empoli Brenda Barnini –. Riteniamo sia giunta l’ora, per la nostra città e per la loro memoria, di un riconoscimento ufficiale da parte della Repubblica. I Meriti civili della Presidenza della Repubblica rappresentano una ricompensa che ci aiuterà ancora meglio a ricordare tutti coloro che hanno contribuito a quella pagina di eccezionale rivalsa democratica che è la Lotta per la Liberazione».

Nella richiesta il Comune di Empoli ha fornito al Ministero dell’Interno anche alcuni dati che fotografano molto bene la portata del contributo dei cittadini empolesi alla lotta contro il fascismo, prima, e del nazifascismo poi.

L’esatta dimensione del fenomeno antifascista è difficilmente determinabile, anche se il numero reale degli antifascisti è sicuramente più ampio di quello dei perseguitati politici e dei sorvegliati dal regime. Queste le cifre fornite: 290 deferiti al Tribunale Speciale, di cui 164 condannati a complessivi 777 anni di carcere; 193 denunciati alle Commissioni provinciali di assegnazione al confino, di cui 85 colpiti da ammonizione per due/tre anni e 108 condannati a complessivi 365 anni di confino.




10-11 aprile a Firenze: corso di formazione, a cura dell’ISRT, per studenti e docenti che parteciperanno al viaggio a Mauthausen

Si terrà lunedì 10 aprile pomeriggio e per la giornata di martedì 11 il corso di formazione per gli studenti e i docenti delle scuole medie superiori che ai primi di maggio parteciperanno al viaggio a Mauthausen tradizionalmente organizzato dalla Città metropolitana di Firenze e prima dalla Provincia in occasione dell’anniversario della liberazione del campo.

Il viaggio si svolgerà parallelamente a quello promosso da ANED con la collaborazione dei comuni dell’area metropolitana rivolto alle scuole medie inferiori.

Il corso è organizzato dall’Istituto storico della Resistenza in Toscana ed è a cura della prof.sa Marta Baiardi. Interverranno come relatori, oltre alla stessa Baiardi: Matteo Mazzoni direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, Francesca Cavarocchi dell’Università di Udine, Camilla Brunelli direttrice del Museo della deportazione di Prato.

In occasione del trentesimo anniversario della morte, sarà dedicata una specifica attenzione a Primo Levi.

Il corso sarà aperto dai saluti di Andrea Ceccarelli, consigliere della Città metropolitana.




L’ISRT lancia la nuova edizione di “Confini difficili” progetto di formazione docenti per lo studio della storia dei Balcani

Nonostante le significative difficoltà determinate dalla riduzione delle proprie risorse economiche, l’ISRT, in collaborazione con l’Associazione pAssaggi di Storia, conferma il progetto di formazione docenti sulla storia dei Balcani “Confini difficili” che ha rappresentato uno degli elementi qualificanti la propria offerta formativa in questi ultimi anni.

Un’esperienza unica che, intrecciando corso di lezioni e viaggio di formazione, unisce l’aggiornamento degli insegnanti ad un’attiva concreta di lavoro nelle classi che trova esito finale in un Convegno didattico che sarà organizzato in occasione del Giorno del Ricordo 2018.

Si invita tutti gli insegnanti interessati ad iscriversi entro il 15 aprile 2017.

In allegato la scheda del progetto e il modulo di iscrizione.




Studenti senesi nei luoghi della Memoria

Il 14 e 15 febbraio, un gruppo di quarantanove studenti degli Istituti Bandini, Marconi, Sarrocchi, e del Liceo delle Scienze umane di Siena, parteciperà ad un Viaggio della Memoria presso alcuni luoghi significativi della storia italiana del Novecento.

La prima tappa prevista sarà la Foiba di Basovizza, presso Trieste, monumento nazionale dal 1992, a ricordo delle vittime trucidate dagli uomini di Tito dopo la conquista del capoluogo giuliano nella primavera del ’45.
Seguirà la visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di deportazione e sterminio attivato da nazisti tedeschi nel nostro Paese.
Il 15 febbraio, sulla via del ritorno, gli studenti visiteranno il Sacrario militare di Redipuglia, estrema dimora di centomila caduti della Grande Guerra.

La visita, ideata e organizzata da alcune docenti e dal Dirigente Scolastico dell’I.I.S. Sallustio Bandini, è stata possibile grazie al contributo del Comune di Siena e alla consulenza dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea.




Consulta on line il volume “I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”

“I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”, e-book di Laura Benedettelli, raccoglie gli esiti di una ricerca pluriennale dell’ISGREC in archivi locali e nazionali sulle vicende degli esuli, arrivati a Grosseto a partire dagli anni Quaranta del Novecento. Il volume è liberamente consultabile nella versione “sfogliabile”  nel sito dell’Istituto di Grosseto. Nella stessa pagina il link per scaricare gratuitamente la versione epub.