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Cittadinanza onoraria del Comune di Firenze a Tatiana e Andra Bucci in occasione della prossima Giornata della Memoria

Mercoledì 27 gennaio 2016 alle ore 15.30
presso il Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio

Seduta Solenne del Consiglio Comunale di Firenze
con la celebrazione della Giornata della Memoria
e la consegna della cittadinanza onoraria a Tatiana e Andra Bucci

( Tatiana e Andra Bucci sono nate a Fiume da famiglia mista ebreo-cattolica,  sono state internate all’età di 4 e 6 anni prima nella Risiera di San Sabba e successivamente
nei campi di sterminio di Auschwitz, dove sono rimaste dal marzo 1944 al gennaio 1945.
Hanno avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz e hanno promesso di continuare a tornare ogni anno “finché le forze lo permetteranno loro” al fine di tramandare la propria testimonianza).

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI




Nuove scadenze e termini per il concorso “Seconda guerra mondiale 1940-45. Racconti di vita”

L’Associazione “Meleto vuole ricordare” ha rivisto la stesura iniziale del regolamento del proprio concorso “Seconda guerra mondiale 1940-45. Racconti di vita” mettendo a frutto alcune indicazioni che sono pervenute e che sono state ritenute meritevoli di considerazione. Con questo intervento sono stati migliorati e facilitati alcuni punti del concorso stesso senza, comunque, pregiudicare minimamente tutti quei lavori che nel frattempo sono pervenuti o che perverranno in futuro conformi al precedente regolamento. I punti che più di altri hanno subito modificazioni sono quelli relativi alla lunghezza degli elaborati (accorciati), alla modalità di partecipazione (via mail), ai premi (abbiamo aggiunto anche premi in denaro) e alla scadenza che è stata prorogata dal 29 febbraio 2016 al 15 aprile 2016.

Per info: Associazione “MELETO vuole ricordare”
Corso Umberto, 27/29
52022 MELETO VALDARNO (Ar)
www.meletovuolericordare.it




Maria Adelaide Silvestri Sabatini riconosciuta ‘Giusta fra le Nazioni’

Maria Adelaide (detta Gina) Silvestri Sabatini è stata riconosciuta ‘Giusta fra le Nazioni’. La cerimonia di conferimento della medaglia si è tenuta questa mattina in Sinagoga ed è stata consegnata al nipote Federico Sabatini. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri la presidente della comunità ebraica di Firenze Sara Cividalli, il professor Sergio Della Pergola, salvato da Gina insieme ai suoi genitori dal genocidio nazista, il ministro e consigliere dell’ambasciata di Israele in Italia Rafael Erdreich e l’assessore al Welfare Sara Funaro, che ha portato il saluto della città.

Il nome di Gina si va ad aggiungere insieme a quello di Livia Sarcoli, della quale non è stato possibile rintracciare dei parenti, nel registro dei Giusti del Memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme, l’istituto israeliano che rende immortale omaggio a chi mise a rischio la propria vita pur di sottrarre anche un solo individuo alla barbarie nazifascista.
Fu grazie a Livia e Gina se il nucleo familiare dei Della Pergola (il padre Massimo, noto giornalista sportivo e ideatore del Totocalcio in un campo di lavoro in Svizzera, la moglie Adelina e il figlio Sergio) ebbe modo di mettersi in salvo. I Della Pergola si erano rifugiati a Firenze nell’agosto del ’43, dopo aver lasciato Trieste.




Sul sito del Ministero dei Beni culturali la Mostra su Grosseto nella Grande guerra dell’Istituto storico grossetano della Resistenza

Progetto didattico, a cura dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’et contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana, la mostra virtuale “Sulle tracce della Grande Guerra a Grosseto. Storie di guerra, di prigionia, di coraggio, di abbattimento” ha ottenuto il logo nazionale del Centenario e da oggi è consultabile sul sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.movio.beniculturali.it/index.php?it/68/mostre-realizzate

“Ovunque nell’Italia del dopoguerra le città onorarono i caduti della Grande Guerra. A Grosseto in una piazza appena fuori dalla cinta delle Mura Medicee nel 1921 il monumento che era stato dedicato nel 1896 agli eroi del Risorgimento estese la sua destinazione alle vittime del 1915-18. Grosseto, all’epoca quasi interamente contenuta entro le Mura, era capoluogo di una provincia tanto estesa quanto poco densamente popolata, con scarse tracce di modernità e una tradizione laico-risorgimentale, soprattutto nella periferia. I venti di guerra erano stati salutati da uno scontro aspro tra interventisti e neutralisti – emblematico il caso di Massa Marittima. Nei quattro anni trascorsi dalla mobilitazione Grosseto aveva subito perdite umane, visto le sue campagne svuotarsi degli uomini richiamati al fronte, le donne farsi carico di responsabilità e fatiche, soprattutto in agricoltura, all’epoca il cuore dell’economia grossetana. A loro era toccata parte cospicua dell’assistenza, ai feriti che rientravano, a vedove e orfani, alle famiglie più povere, in appoggio alle istituzioni laiche e cattoliche e alla Croce Rossa, da tempo attiva. Tra le peculiarità, una struttura militare, il Centro deposito e allevamento quadrupedi, da cui partivano per il fronte cavalli e muli. Oggi il rinominato Centro militare veterinario custodisce una preziosa collezione di oggetti e conserva con una scuola la tradizione della mascalcia.” (da Introduzione alla mostra)




Novembre di formazione in ISRT per gli insegnanti delle scuole medie inferiori di Firenze

Un novembre di aggiornamento e formazione storica a cura dell’ISRT per gli insegnanti delle scuole medie di Firenze aderenti ai progetti legati al Novecento delle Chiavi della Città del Comune di Firenze.

Per tre sabati mattina, a partire dal 7, i docenti seguiranno lezioni e frequenteranno laboratori didattici presso la sede ISRT in via Carducci ,sui nodi della prima guerra mondiale, della seconda guerra mondiale con una riflessione sul calendario civile della memoria, della Resistenza e del suo rapporto con la Costituzione.

 




Apre la Pagina Facebook dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Così come molti Istituti di cultura e della rete dell’Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia, anche l’ISRT ha da pochi giorni aperto la sua pagina Facebook per segnalare le proprie iniziative, grazie alla collaborazione del dott. Carmelo Albanese. Per il direttore dell’Istituto, dr. Matteo Mazzoni, si tratta di uno strumento in più per comunicare informazioni sul vasto programma di attività di ricerca, formazione e divulgazione svolto dall’Istituto, farne conoscere i patrimoni documentari e favorirne la conoscenza fra studenti, docenti, ricercatori ed appassionati, cercando di sfruttare le potenzialità del web e dei social e di raggiungere così anche destinatari che hanno maggiore familiarità con questi ultimi che con le sale dell’Istituto. Una sfida fatta propria del resto fatta propria dall’ISRT già con il Portale ToscanaNovecento.

Tutta la Redazione di ToscanaNovecento saluta la nuova Pagina e invita tutti a sostenerla, cliccandovi “Mi piace” così da seguirne gli sviluppi e con questi, le attività dell’ISRT.

https://www.facebook.com/istoresistenzatoscana




Seconda guerra mondiale 1940-1945. Concorso nazionale per racconti brevi

L’Associazione Meleto è nata per raccogliere testimonianze da tramandare alle future generazioni sui tragici eventi del 4.7.44. Quel giorno nella sola nostra frazione, persero la vita ben 93 uomini inermi per mano dei nazi-fascisti. In totale furono 192 le vittime nel territorio del nostro comune di Cavriglia.
Proprio nell’ambito di questa “missione” di tramandare la memoria, l’Associazione quest’anno, con il patrocinio del Comune di Cavriglia, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana e il contributo di vari soggetti sensibili ai nostri valori, ha indetto un concorso letterario a carattere nazionale dal titolo: “Seconda guerra mondiale 1940-45. Racconti di vita”.

Indicazioni in dettaglio sul premio nel volantino in allegato.




NO alla vendita della scuola di Maiano Lavacchio, luogo della memoria della violenza fascista nel 1944

“Mamma: Corrado e Lele, l’ultimo bacio”.
Così l’ultimo saluto dei ‘Martiri d’Istia’, lasciato sulla lavagna della scuola di Maiano Lavacchio, dove all’alba del 22 marzo 1944 undici ragazzi renitenti alla leva furono barbaramente uccisi dai fascisti.
Il Sindaco di Magliano in Toscana intende mettere all’asta quella scuola – uno dei luoghi della Memoria più cari della nostra terra, da sempre luogo di incontro e riflessione specie per i più giovani – che ancora oggi testimonia ciò che è stato, e che mai più dovrà accadere. Un fatto grave che necessita la nostra generale mobilitazione.

Nell’immagine in evidenza l’articolo di Luciana Rocchi di Luciana Rocchi, direttrice dell’Istituto della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Grosseto, sulla decisione del sindaco di Magliano di vendere la scuola di Maiano Lavacchio, nel luogo dove il 22 marzo 1944 furono fucilati i martiri d’Istia, gli undici giovani che rifiutarono di arruolarsi nell’esercito della RSI. Un oltraggio alla memoria.