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Procedura di valutazione di idoneità dei candidati per il SCR presso l’Isgrec

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La procedura di valutazione di idoneità dei candidati da impiegare nel progetto di servizio civile regionale dell’Isgrec è fissata alle ore 10 del 16 luglio 2019 nella sede dell’Isgrec alla Cittadella degli Studi (qui la cartina con l’indicazione della sede dell’Istituto: http://www.isgrec.it/?page_id=381).




Nuovi orari per visitare il Rifugio antiaereo della Martana a Massa

Si comunicano i nuovi orario del RAM – Rifugio antiaereo della Martana a Massa:

Fino al 14 settembre 2019:
tutti i venerdì e sabato sera dalle ore 21 alle ore 24.
Dal 21 settembre al 28 dicembre 2019:
tutti i sabato pomeriggio dalle ore 16 alle ore 18.



Ciao Angela! Ci ha lasciato la partigiana Liliana Benvenuti.

Si è spenta nella notte a 96 anni Liliana Benvenuti, “Angela” esponente del Comando di Divisione Arno-Potente e successivamente del Comando di Divisione Marte nei giorni della “battaglia di Firenze”. Avvicinatasi alla Resistenza come scelta di campo esistenziale, in nome di valori profondi, prima ancora che per consapevole coscienza politica, ne fu protagonista come staffetta e poi esponente, unica donna, del Comando di Divisione Arno-Potente, avviando quella formazione politica che la porterà sempre dalla parte degli ultimi.

Già presidente della sezione ANPI Oltrarno dopo la scomparsa di Enio Sardelli, ne aveva poi mantenuto la presidenza onoraria.

Nel 2011 aveva ottenuto il fiorino d’oro massimo riconoscimento della città. Era divenuta testimone instancabile della lotta di Resistenza, senza retorica, ma restituendola alla concretezza e all’umanità profonda delle scelte di tanti giovani, ragazzi e ragazze, di allora.

“Liliana Benvenuti la Partigiana Angela ha svolto un ruolo di decisiva importanza nella direzione del movimento partigiano di liberazione dal nazifascismo di Firenze. Una persona, una donna che in tutta la sua instancabile vita ha donato con generosità, intelligenza, straordinaria intensità umana una testimonianza preziosa ed unica soprattutto per la capacità di trasmettere memoria, passioni e grande gioia. I compagni e le compagne dell’ANPI di Bagno a Ripoli la tengono nel cuore.”
ANPI SEZ. “PIETRO FERRUZZI” DI BAGNO A RIPOLI

“LA PARTIGIANA ANGELA CI HA LASCIATO
E’ con immenso dolore che vi comunichiamo che stamani alle ore 01.30 la nostra cara Presidente Liliana Benvenuti, la partigiana” Angela ” ci ha lasciati.

Nata il 6 febbraio 1923, a vent’anni fece la scelta di lottare dalla parte dei più poveri, di rischiare la vita ogni giorno, contro quel regime che aveva portato alla guerra, contro le violenze fasciste e le deportazioni.

Coraggiosa ed affidabile, fece parte del Comando di Divisione Arno-Potente e successivamente del Comando di Divisione Marte.

Una vita spesa sempre dalla parte dei più deboli, che la portò, dopo la guerra, alla militanza attiva nel PCI e nell’Associazione Partigiani, e fino a pochi anni fa sempre presente nella attività della Sezione Oltrarno, dove le sue parole sono sempre state un contributo fondamentale cui fare riferimento.

Liliana sarà esposta oggi dalle ore 16.00 presso le Cappelle della parrocchia di S, Gervasio, le esequie avranno luogo domani venerdì 21 alle ore 15.00 sempre nella chiesa di S. Gervasio.”
ANPI SEZ. OLTRARNO

 




Un video degli studenti del “Salvemini Duca d’Aosta” di Firenze per ricordare i fratelli Rosselli

L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Salvemini Duca D’Aosta” di Firenze in collaborazione con la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze, su progetto finanziato dalla Fondazione CR di Firenze, ha realizzato il film documentario: “Per esserci avvicinati troppo alla luce – un ricordo dei fratelli Rosselli” in occasione dell’ottantaduesimo anniversario dalla loro uccisione per mano dei sicari della Cagulle per ordine del governo fascista italiano il 9 giugno 1937 a Bagnoles de l’Orne in Francia. Carlo e Nello Rosselli sono stati i primi intellettuali italiani ad opporsi all’ascesa del fascismo prima e del nazismo poi. Li hanno combattuti attivamente con la penna e con le armi, sacrificando tutto il loro patrimonio, gli affetti, la carriera, la famiglia, condannati al confino e all’esilio, fino al tragico epilogo. Se la gente li dimenticherà avranno vinto i loro assassini. Se la gente manterrà vivo il ricordo del loro sacrificio, Carlo e Nello non saranno morti invano.”

Il video è stato realizzato dagli studenti della IV SIA guidati dai proff.ri Luigi Zezza e Angela Potenza




Approvazione unanime per Bilanci e Relazione del Direttore da parte dell’assemblea dei soci ISRT

Stamani, 15 giugno 2019, l’Assemblea dei soci dell’ISRT ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2018, il Bilancio preventivo 2019 con la documentazione allegata, e la Relazione sulle attività presentati dal direttore dell’Istituto, dott. Matteo Mazzoni. Questi, in un breve intervento ha richiamato sia la vastità dei diversi campi d’azione dell’Isrt nei settori della conservazione del patrimonio documentario, della ricerca, della didattica e della divulgazione scientifica, sia la solidità dei Bilanci posti in approvazione, senza nascondere la peculiare criticità politica e culturale del momento che stiamo vivendo. In conclusione ha sostenuto la necessità di un costante impegno per rendere ancora di più l’Istituto ente aperto al territorio e alla società, in rete con gli altri Istituti provinciali, realtà culturali, associative e istituzionali, proseguendo e migliorando il positivo cammino di questi anni. Ha anche rivolto una specifica menzione per Paolo Mencarelli e Marta Baiardi che, con il mese di agosto, concluderanno la loro attività di insegnanti distaccati presso l’ISRT, ringraziandoli per il gran lavoro svolto in questi anni. Tutta l’assemblea si è associata nel ringraziamento con un caloroso applauso.

L’Assemblea era stata aperta dal presidente Matulli che nel breve saluto introduttivo ha ricordato la peculiarità del momento politico ma anche la specificità di questa riunione. Contestualmente all’assemblea ordinaria è stata infatti aperta alla presenza del notaio l’assemblea straordinaria per apportare allo Statuto le modifiche necessarie per l’adeguamento alla legge sul Terzo Settore, che sono state approvate all’unanimità.

Nel corso del dibattito è intervento il vicepresidente Roberto Bianchi che nel salutare i soci ha doverosamente ringraziato l’ex presidente Neri Serneri per il lavoro svolto alla guida dell’Istituto fino alle dimissioni ad inizio marzo per motivi di salute. Tutta l’Assemblea ha salutato Neri Serneri con un lungo e sentito applauso. L’altro vicepresidente Mario G. Rossi, chiamato a presiedere l’assise, ha sottolineato la ricchezza della relazione del Direttore e auspicato nuovi momenti di confronto fra i soci per discutere e confrontarsi sulle complesse questioni oggetto della stessa. I due insegnanti distaccati hanno ringraziato e salutato l’assemblea.




“Il 1917 in Toscana”, edita la pubblicazione frutto del lavoro di tutti gli Istituti della Resistenza toscani

È appena uscita per Pacini Il 1917 in Toscana, a cura di Roberto Bianchi e Andrea Ventura, prima pubblicazione frutto di un lavoro di studio e ricerca condotto da tutti gli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea che per la prima volta hanno concorso insieme alla realizzazione di una comune pubblicazione, a partire da un convegno promosso dall’Istituto di Lucca in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, svoltosi a Firenze in occasione del centenario del 1917.

Esito dell’impegno degli Istituti e degli studi di tutti gli autori, il volume è soprattutto merito del lavoro costante svolto dai curatori: Andrea Ventura direttore dell’Istituto di Lucca e Roberto Bianchi, vicepresidente dell’Istituto toscano.

Il 1917 fu un anno di svolta per la Grande Guerra. Scandito dalle rivoluzioni in Russia, dall’intervento nel conflitto di nuovi paesi, da Caporetto, crisi alimentari, insubordinazioni e tumulti, anche per la storia della Toscana il 1917 fu l’inizio di un ciclo di proteste e rivolte che si sarebbe concluso nel dopoguerra.

Emersero nella scena pubblica nuovi attori e ideali capaci di incidere sui rapporti tra Stato e società in una fase cruciale dell’età contemporanea. Nelle diverse Toscane, mezzadrili, urbane o minerarie, dalla costa agli Appennini, dalle grandi città ai borghi sparsi, riemersero antiche forme della protesta intrecciate con pratiche di lotta inedite, mentre altri centri sembravano restare immobili.

Il volume ricostruisce queste vicende, fornisce un contributo inedito su temi spesso dimenticati e mette in rilievo culture, pratiche politiche, ideologie, relazioni sociali, linguaggi che segnarono l’ingresso della Toscana nel Novecento.

In allegato l’indice del volume.




L’Istituto storico della Resistenza di Pistoia alla terza conferenza AIPH

Per la terza volta consecutiva, il panel dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia è stato accettato dal comitato organizzatore dell’AIPH (Associazione Italiana di Public History) per il suo convegno annuale, che quest’anno si terrà a Santa Maria Capua Vetere dal 24 al 28 giugno.  Il titolo del panel, che sarà discusso il 24 giugno dalle 14 alle 15.30, è Comunicare la guerra e la Resistenza alle nuove generazioni: poste in gioco e prospettive.

Questo il programma:

Rinaldo Falcioni (Università Primo Levi di Bologna), Il Cobra sta fumando: il romanzo della FEB
Francesco Cutolo (Scuola Normale Superiore di Pisa), Il progetto “La guerra partigiana” a Pistoia. La didattica della Resistenza nelle scuole
Manuel Pereira (Monumento votivo ai caduti brasiliani della seconda guerra mondiale), Verso una concezione multiculturale e transazionale della guerra: la FEB in Italia

Coordina: Chiara Martinelli (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia)




A Viareggio l’ISREC presenta il libro Mio zio don Camillo, mio nonno Peppone… di Donato Ungaro

Nella cornice liberty di Villa Argentina a Viareggio mercoledì 22 Maggio alle ore 17 l’ISREC di Lucca ha organizzato, in collaborazione con il Comune, la presentazione del libro Mio zio Don Camillo, mio nonno Peppone…. e la storia continua, 18 racconti scritti dal giornalista attivo nella lotta alla mafia Donato Ungaro, che a Brescello ha vissuto.

Ungaro è un grande appassionato dell’opera di Guareschi e aveva già pubblicato nel 1989 La Milano mia e di Giovannino, Tredici fotografie da me scattate a Milano, negli anni Ottanta, e accompagnate da altrettanti brani di Giovannino Guareschi (Editrice Castello, introduzione di Carlotta e Alberto Guareschi), in cui ad ogni foto scattata a Milano e dintorni l’autore associa il volume e il capitolo da cui è tratto il brano che accompagna ogni immagine.
Nel 2010 Ungaro ritorna su Guareschi nel libro Egregio ingegner Giuseppe Bottazzi, undici racconti ambientati nella Bassa, che vedono come protagonista un giovane ingegnere, che ha ereditato dal nonno non solo una casa, in un paese in riva al Po, ma anche il nome e il cognome: Giuseppe Bottazzi. L’ingegner Bottazzi lavora in Germania ma un giorno viene richiamato al paese per esumare la salma del nonno. La sua vita si intreccia così con quella di Cesira, una missionaria laica che aveva uno zio prete di cui è rimasta l’unica discendente. Anche lei viene chiamata dal municipio per esumare la salma dello zio. Nell’ufficio del sindaco i due s’incontrano…. Il seguito della storia si snoda in undici racconti.

L’idea di questo libro e del successivo gli è venuta -racconta Ungaro- quando faceva il vigile a Brescello e un giorno viene fermato da una donna che gli chiede indicazioni per il cimitero cittadino. Lui gliele dà, ma poi, preso dalla curiosità, chiede perché le interessi recarsi lì. Ella risponde: “per visitare le tombe di Peppone e Don Camillo!”. Quando Donato le spiega che non sono persone realmente esistite (e dunque inumate) ma personaggi frutto di finzione letteraria, la donna mostra lo stesso stupore che si impadronisce dei bambini quando scoprono che Babbo Natale non esiste. Riflettendo che è proprio una tomba che distingue una persona in carne ed ossa da una di carta, Ungaro decide di partire proprio dalla riesumazione per ridare “vita” ai mitici personaggi di Guareschi.

Così nel 2016 la “saga” continua con altri 18 racconti (quelli presentati a Lucca) mezzo secolo dopo, in quel borgo padano dove il tempo sembra essersi fermato e dove tornano ad alternarsi odio e amore, battaglie e alleanze, auto d’epoca e biciclette, falci e campane.

I racconti abbracciano anche temi di grande attualità: dall’integrazione multietnica al racket delle prostitute, dalle escavazioni abusive lungo il Po alla solidarietà bipartisan verso una bambina malata. Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell’anima.