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“Guerre e genocidi nel XX e nel XXI secolo”

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca ha il piacere di presentare il corso di aggiornamento docenti Guerre e genocidi nel XX e XXI Secolo: Convivenze, conflitti e transizioni nell’Età Contemporanea. Volto ad approfondire tematiche relative ai due conflitti mondiali, ai totalitarismi e ai genocidi, il corso si svilupperà su cinque incontri che si terranno in modalità mista (online e in presenza). Per chi desiderasse la modalità in presenza, gli incontri si terranno presso l’ISI “Pertini” di Lucca.
Il corso è riconosciuto dal MIUR e sarà possibile iscriversi tramite la piattaforma Sofia (cod. 77066) e/o inviando una mail all’indirizzo isreclucca@gmail.com. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza a chi avrà frequentato almeno 9 ore (il 75% di quelle totali, ovvero 12). Il corso dell’iscrizione è di 45 euro (35 per i soci dell’ISREC in regola con la quota associativa del corrente anno).
Per maggiori informazioni:
tel – 0583 55540
email – isreclucca@gmail.com
web – https://www.isreclucca.it/



Il Consiglio comunale di Firenze ricorda Enzo Collotti ad un anno dalla scomparsa

Lunedì 10 ottobre alle ore 16.00, nel corso della propria seduta, il Consiglio comunale di Firenze ricorderà la figura del prof. Enzo Collotti ad un anno dalla scomparsa. L’iniziativa è stata assunta dal Consiglio comunale in collaborazione con il nostro Istituto e con le allieve del professore, Francesca Cavarocchi e Valeria Galimi, consigliere del nostro Istituto.

Seguiranno all’introduzione del presidente del Consiglio comunale, Luca Milani, gli interventi del figlio prof. Francesco Collotti e della prof.sa Valeria Galimi (università di Firenze – ISRT), quindi gli interventi dei consiglieri comunali.

La seduta sarà in diretta streaming al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCXdLhwYzwI9159Ei7TDTn4w




Premio ANCI SISSCO 2022 al volume di Marta Baiardi sostenuto dall’ISRT

Con viva soddisfazione riportiamo la motivazione con cui è stato conferito a Marta Baiardi il premio ANCI-SISSCO 2022 per il volume “Le tavole del ricordo. Guerre e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020)“, Viella editore, voluto e sostenuto dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea anche grazie a un contributo del Ministero della Cultura.

PREMIO ANCI-STORIA 2022
Come ogni anno dal 2002, nel corso del convegno annuale viene assegnato il premio ANCI storia, frutto di una collaborazione tra l’Anci e la Sissco. Il premio è dedicato a valorizzare opere che riguardano aspetti, vicende e problemi di storia locale, delle identità territoriali e delle autonomie locali,

Quest’anno la giuria era composta per la Sissco da Emanuele Bernardi, Paola Carlucci e da Pinella Di Gregorio, che la presiedeva, e per l’ANCI da Vincenzo Santoro e Giorgia Chiné.

Finalisti:

Roberto Giulianelli, Porto e città. L’economia del mare ad Ancona dall’Unità al Duemila, FrancoAngeli, Milano 2021;
Andrea Francesco Zedda, E poi arrivò l’industria. Memoria e narrazione di un adattamento industriale, Donzelli, Roma 2021;
Marta Baiardi, Le tavole del ricordo. Guerra e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020), Viella, Roma 2021.
Volume Premiato: Marta Baiardi, Le tavole del ricordo. Guerra e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020), Viella, Roma 2021.

Il libro di Marta Baiardi si fonda su un’indagine esaustiva delle epigrafi contenute in lapidi e iscrizioni dedicate ad ebrei fiorentini, in un’accezione ampia: non si tratta solo di epigrafi commemorative di ebrei, ma, anche, di epigrafi “prodotte” da ebrei, nell’arco di tempo che va dal 1919 al 2020.

Uno dei punti di forza del libro è proprio l’indagine di lungo periodo, dalla fine della Prima Guerra Mondiale, appunto, ai giorni nostri. Il libro ricostruisce infatti i rapporti tra la società ebraica locale e la città Firenze, in un lasso di tempo che comprende l’esaltazione per la Grande Guerra e, poi, i suoi terribili lutti, fino alla triplice violenza del fascismo, del secondo conflitto mondiale e della persecuzione antiebraica, per poi arrivare ai giorni nostri.

Lo sguardo locale si intreccia costantemente con il contesto nazionale e, quindi, l’analisi sulle epigrafi, sulle loro motivazioni palesi e recondite, sulle narrazioni che le accompagnano si muove sempre oltre la vicenda fiorentina. Lo sguardo dell’autrice permette, più in generale, di cogliere bene continuità e fratture relative alla percezione della questione ebraica in relazione ai principali snodi della storia dell’Italia contemporanea: in primo luogo, ovviamente, la politica razziale del fascismo e la sua successiva ricostruzione storica nonché la valutazione, anche giudiziaria, che di tale politica si è operata nell’Italia repubblicana.

Infine, va sottolineata la capacità dell’autrice di confrontarsi con uno dei temi storiografici più dinamici degli ultimi anni, quello della memoria, indagato sotto vari profili, e in qualche caso delineandone, con sobrietà, gli eccessi.




“Arrivi e partenze. Migrazioni transnazionali nell’età contemporanea”

“Arrivi e partenze. Migrazioni transnazionali nell’età contemporanea” è il titolo del nuovo corso di aggiornamento per insegnanti (ma aperto a tutti) che l’Isgrec ha organizzato per il mese di ottobre. Il tema delle migrazioni internazionali come oggetto di ricerca oggi appare pervasivo, attraversando tutti i saperi delle scienze umane e sociali con una densità che non conosce precedenti. In Italia i prodromi di questo interesse si sono avuti attraverso lo studio dei flussi di emigrazione verso le Americhe e poi verso il cuore dell’Europa industriale, ma oggi la questione migratoria investe a pieno l’area mediterranea, con implicazioni geopolitiche ed etiche che sono all’attenzione di tutti. Quest’anno, quindi, l’Isgrec propone un ciclo di lezioni sulle migrazioni transnazionali, che a partire da un’analisi di ampio respiro sul mutamento dei fenomeni migratori nell’età contemporanea, affronterà il tema delle migrazioni interne e dell’immigrazione in Italia in prospettiva storica. Il programma degl incontri prevede gli interventi di Matteo Sanfilippo (3 ottobre, h. 17, online) su “Le migrazioni nell’età contemporanea”, Stefano Gallo (12 ottobre, h. 17, Galleria “Il Quadrivio”) su “L’Italia contemporanea vista attraverso la mobilità territoriale: emigrazione e migrazioni interne dall’Unità a oggi”, Michele Colucci (21 ottobre, h. 17, Galleria “Il Quadrivio”) su “L’immigrazione straniera nell’Italia repubblicana”. L’incontro conclusivo (26 ottobre, 17, on line) sarà invece dedicato alla presentazione del volume di Maria Chiara Rioli di recente pubblicazione, “L’archivio Mediterraneo. Documentare le migrazioni contemporanee”, estremamente attuale, sugli attuali flussi nell’area mediterranea e sugli archivi che li documentano.

Info per iscrizioni: www.isgrec.it




Inaugurata al Museo della deportazione la mostra “Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della Seconda guerra mondiale in Italia”

Continua il suo viaggio la mostra Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della Seconda guerra mondiale in Italia. Dopo l’inaugurazione a Milano, presso la Casa della Memoria, il 21 Aprile, il 6 settembre la mostra è approdata a Prato, presso il Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e della Resistenza, uno degli istituti associato alla rete nazionale del Parri e a Paesaggi della Memoria.
La data non è casuale, perché cade il giorno dell’avversario della liberazione della città di Prato.

L’inaugurazione, che ha visto una affluenza davvero notevole di pubblico, sia italiano che tedesco, è avvenuta alla presenza dell’instancabile Dott. ssa Camilla Brunelli, direttrice del Museo, del prof. Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, della console tedesca onoraria di Firenze, Renate Wendt, del sindaco di Prato Matteo Biffoni, di vari assessori e dei sindaci di Ebensee (con cui Prato è gemellata da 35 anni) e Wangen. La mostra è stata illustrata al pubblico dal Dottor Federico Creatini, uno dei curatori.

Il titolo della mostra richiama l’Italienische Reise (Viaggio in Italia) di Goethe, resoconto del celebre Grand Tour compiuto dall’autore in Italia tra il settembre 1786 e il giugno 1788.
La suggestione del Grand Tour è stata colta per proporre al pubblico europeo un altro (e diverso) viaggio nella penisola, i cui protagonisti sono un giovane visitatore tedesco, Jan, ed una sua coetanea italiana, Laura, che dialogano viaggiando oggi sui luoghi della memoria in Italia della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. Jan, incuriosito, si lascia guidare dalle spiegazioni e dalle osservazioni di Laura, instaurando con lei un dialogo volto a superare i reciproci pregiudizi.
Abbiamo giocato – afferma il Professor Pezzino – sui luoghi comuni e sugli stereotipi ancora diffusi nell’opinione pubblica, ad esempio per la nostra nazione quello per il quale i Tedeschi sono cattivi e gli Italiani buoni e per la Germania quello per il quale gli Italiani sono traditori, al fine di decostruirli”. L’obiettivo della mostra è divulgativo, non accademico: il fatto che siano due giovani ad interrogarsi su ciò che è successo nel biennio 1943-45 visitando quei luoghi della memoria, partendo dal fascismo è finalizzato a rendere la mostra fruibile ad un pubblico anche giovane.
Si tratta di una mostra fisica, composta da 17 pannelli autoportanti e bifacciali, che, tramite QR code, rinviano al portale collegato che fornisce utili approfondimenti. Infatti, accanto alla mostra, c’è un sito internet con fotografie, cronologia, testi e molto materiale sulla storia dei luoghi citati.
Il percorso espositivo si snoda su dieci questioni centrali per comprendere la guerra in Italia: – Fascismo e antifascismo, Guerre fasciste, Italia divisa, Occupazione tedesca, Antisemitismo e Shoah, Deportazioni e internamenti, Guerra Tedesca, Guerra alleata, Resistenze (volutamente al plurale, perché la Resistenza ha tante anime), Dopoguerra.
Per ciascun è stato individuato un luogo simbolo e altri otto particolarmente significativi. Collegandoli è costruito un itinerario che tocca tutta la penisola, trattando le tematiche indicate.
A volte il luogo simbolico è spiazzante. Alcuni esempi: per Guerra Tedesca la spiaggia di Rimini, ora meta vacanziera di molti Tedeschi ma che a cavallo della guerra era stato per loro un grosso campo di prigionia o per Fascismo e antifascismo Lipari luogo di confino in epoca fascista e luogo di vacanza oggi. Altri luoghi sono poco conosciuti ma significativi per l’ambiguità della memoria storica in Italia, come per Guerre fasciste il Monumento ai caduti d’Africa a Siracusa o il Sacrario militare dei caduti d’Oltremare a Bari. Altri luoghi rimandano ad una duplice memoria, come per Resistenze Piazzale Loreto, dove furono fucilati il 10 agosto ’44 15 antifascisti partigiani i cui cadaveri rimasero esposti a monito e dove (memoria che ha soppiantato quella dei martiri) dopo il 25 Aprile ’45 furono appesi per i piedi i corpi di Mussolini, la Petacci e altri gerarchi. Altri luoghi ancora presentano analogie fra Italia e Germania, come per Dopoguerra Piazza Transalpina a Gorizia divisa dal muro nella Guerra Fredda come Berlino.
I luoghi sono al centro del dialogo tra i due giovani accompagnatori, ma vengono raccontati anche attraverso testi storici, citazioni memoriali, fotografie, cronologie, infografiche, mappe originali.

La mostra è trilingue (italiano, tedesco, inglese) perché anch’essa compirà il suo viaggio in 5 città in Italia (dopo Milano e Prato, Bologna, Venezia, Alessandria, Roma) e altrettante in Germania. Attualmente la mostra è esposta al Amburgo.
La mostra, è stata realizzata grazie al finanziamento del Fondo italo-tedesco per il futuro, progetto quadriennale gestito dal Ministero degli Esteri tedesco.




Online l’offerta didattica dell’Isrt per l’anno scolastico 2022/23

Anche per il prossimo anno scolastico grazie alle due docenti distaccate, Francesca Di Marco e Monica Rook, e a giovani ma esperti collaboratori e collaboratrici l’ISRT offre alle scuole una ricca offerta di corsi di formazione e progetti per le classi, consultabili nel dettaglio nella nostra brochure:

2022/2023
I nostri corsi di formazione
Il crollo del sistema e l’attacco allo Stato (’92-’93)
Formare alla storia, educare alla cittadinanza (Chiavi della Città del Comune Firenze)
Confini mobili: storia e memorie del ‘900 da Trieste a Sarajevo
Comunità in conflitto, comunità e conflitti. Corso integrato sui 3 assi dell’Educazione civica.
Unione europea: snodi e prospettive fra passato e futuro, 2° edizione (Rete Istituti toscani)
L’Italia delle trasformazioni. Leggere il boom attraverso la letteratura e il caso Olivetti
Leggere epigrafi e monumenti nel territorio fiorentino. Un percorso interdisciplinare

I nostri progetti per le classi
Diventare cittadine e cittadini. Percorsi di educazione civica

Alla scoperta della Costituzione. Incontri a partire dalla web-serie La Costituzione è giovane
La crisi della Repubblica e il Presidente
Obiettivo sostenibile: diventare cittadine e cittadini attivi.
Cittadine e cittadini nella rete:
a. Società della performance, uso consapevole dei media, benessere digitale; b. Fake news, complotti, critica delle fonti
Stereotipi di razza: decostruire l’antiziganismo
Che genere di stereotipi. Decostruire in classe la violenza di genere.

Storie e memorie d’Europa. Dinamiche e conflitti del “Secolo breve”
“Carte” e luoghi resistenti: la liberazione di Firenze
Profili costituenti in Toscana: Piero Calamandrei, Giorgio La Pira, Teresa Mattei.
Vivere la Costituzione: Aldo Moro (1948-1978)
Firenze900: storia della città nel “Secolo breve”
“Ad ora incerta”: Leggere Primo Levi per capire
Storia del “Confine orientale”: fra nazionalismi, guerre mondiali, violenze ed esodi
Da Bella ciao a Una vita spericolata: ritratti dell’Italia da giovane
Storia e letteratura: i classici italiani della Resistenza (Calvino, Fenoglio, Meneghello)




L’immagine e la memoria – Premio di Public History per il progetto della FVL

Siamo lieti di annunciare che la FVL ha ottenuto il secondo posto al premio dell’ Aiph – Associazione italiana di Public History per i migliori progetti di Public History realizzati nel 2021 e nel primo quadrimestre del 2022 con il progetto di video mapping “L’immagine e la memoria. Esperienza sociale dei luoghi e Cultural Heritage”.
Un’esperienza storico-visuale di Labour Public History che ha tenuto insieme i linguaggi artistici e storici e provato a far interagire il patrimonio archivistico fotografico con la comunità locale, con la sua storia, la sua memoria e i suoi spazi urbani, ricercando un’interazione partecipativa con i passanti di piazza del Duomo in una sera di tarda estate dello scorso anno.
I risultati sono stati di grande interesse, e verranno a breve pubblicati sulla rivista dell’ Istituto Ernesto de Martino
La FVL ringrazia tutti i collaboratori che hanno contribuito a questo bel risultato.




Scomparso l’on. Barontini presidente onorario dell’Istituto della Resistenza pistoiese.

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Pistoia tutto, partecipa alla cittadinanza la scomparsa del Presidente Onorario On. Il Dott. Roberto Barontini, che ha presieduto l’Istituto per circa vent’anni. Barontini è stato anche un medico molto stimato e molto umano, sempre vicino ai suoi pazienti, e attento aqlle vicende della sanità locale e nazionale.
Una volta terminata la carriera politica come Vicepresidente della Provincia, ruolo svolto con grande passione ed impegno, interessandosi tra l’altro alle attività di contrasto al processo di deindustrializzazione della nostra montagna, Barontini ha dedicato tutte le sue energie al nostro Istituto riuscendo a farci trasferire in una sede degna di questo nome, una sede adatta al ruolo e all’attività da noi svolta quotidianamente. Non c’è stata iniziativa del nostro Istituto nella quale non sia stato presente, non c’è stato evento anche non direttamente organizzato dal nostro Istituto in cui non si sia fatta sentire la sua presenza. I suoi interventi davanti agli studenti non sono stati mai banali, ma ricchi di spessore e di umanità, ricchi di quella passione civile che lo ha sempre contraddistinto, e lo ha spinto sempre a far partecipi i giovani del ruolo e del contributo della Resistenza militare e civile nella Liberazione dal nazifascismo del nostro Paese:; in queste circostanze non mancava mai il riferimento a Piero Calamandrei, Ugo La Malfa, Ferruccio Parri e a tutti coloro che animarono la brigata Giustizia e Libertà prima e il Partito d’Azione poi e alcuni di questi, in seguito, anche il “suo” Partito repubblicano.
Di lui ci mancheranno anche le numerose prefazioni alla rivista QF – Quaderni di Farestoria e alle tante pubblicazioni date alle stampe dalla nostra casa editrice. A questo aggiungiamo il progetto di recupero dell’archivio di Andrea Devoto, un progetto al quale ha dedicato anima e corpo fino a poco tempo fa, un progetto che lo aveva entusiasmato e che non mancava mai di ricordare negli appuntamenti precedentemente ricordati.
In ultimo, ma non in ordine di importanza, la sua Presidenza ha coinciso con l’arrivo di tanti giovani studiosi e ricercatori nel nostro Istituto, ai quali ha dato fiducia e spazio, e cercato di farli crescere dispensando consigli e suggerimenti da persona, qual’ era, esperta dell’ambiente culturale, politico e sociale della nostra città. Dopo la lunga e proficua direzione di Fabio Giannelli, in un momento di difficoltà per l’Istituto, fu sua l’intuizione di affidare nel 2016 la Direzione del nostro Istituto a un giovane, l’attuale Direttore Matteo Grasso, intuizione che si è rivelata foriera di risultati importanti.
Roberto, ci lasci una grande eredità e un compito gravoso: difendere gli ideali e i valori della Carta Costituzionale, dell’Antifascismo e della Resistenza. Cercheremo di fare del nostro meglio per portare avanti quegli ideali di giustizia e di libertà per cui ti sei sempre battuto nella vita pubblica cittadina e nazionale.