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Cordoglio per la scomparsa dello storico Luigi Ganapini

Riportiamo il comunicato di BFS edizioni:

Con infinita tristezza comunichiamo la scomparsa di Luigi Ganapini, già ordinario di storia contemporanea all’Università di Bologna e direttore della Fondazione Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea, storico del fascismo, della Resistenza, della classe operaia, amico e collaboratore della nostra casa editrice e della Biblioteca F. Serantini. I suoi studi hanno rappresentato un momento importante nell’analisi delle classi subalterne e della società italiana del Novecento. Le più sentite condoglianze alla famiglia.
BFS edizioni e Biblioteca Franco Serantini



Tragica scomparsa di Edoardo Lombardi, collaboratore dell’Istituto della Resistenza di Pistoia. Il cordoglio di ToscanaNovecento.

La redazione di ToscanaNovecento, attonita e addolorata, si unisce al cordoglio per la tragica prematura scomparsa di Edoardo Lombardi, insegnate, ricercatore storico, consigliere dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia, a cui si era avvicinato nel 2018 nel corso del tirocinio universitario.

Come ricorda l’Istituto pistoiese, si era laureato in scienze storiche all’Università degli Studi di Firenze, poi era diventato il responsabile della nostra biblioteca, ruolo che ha ricoperto fino a poco tempo fa, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di tutti.

Si era distinto per la sua attività di ricerca storica e di didattica con le scuole del territorio. I suoi campi di studio erano la Repubblica Democratica Tedesca, l’occupazione tedesca in Italia, il confine orientale. Era membro della redazione della rivista “Farestoria. Società e storia pubblica”. Sebbene giovanissimo, aveva già all’attivo due curatele e una monografia di grande valore.

Nel 2022 aveva ottenuto una borsa di ricerca per lo studio dell’occupazione tedesca di Pistoia durante la Seconda guerra mondiale, dove con grande competenza aveva consultato gli archivi tedeschi e quelli italiani. Stava lavorando a una “Guida ai materiali archivistici per lo studio dell’occupazione tedesca di Pistoia”.

Fra il 2020 e il 2023 aveva collaborato con competenze professionali e tecniche e con una straordinaria disponibilità al progetto di cicli di presentazioni online di libri curato dalla rete toscana degli Istituti della Resistenza, coordinata dal direttore dell’Istituto regionale Matteo Mazzoni che ricorda adesso, con commozione e dolore per la grave perdita, l’impegno accurato, la squisita gentilezza, la competenza e il sorriso di Edoardo.

Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Uno Stato senza nazione. L’elaborazione del passato nella Germania comunista 1945-1953), Unicopli, 2022.

Con Edoardo, nel tragico incidente che l’ha coinvolto, è scomparsa anche Ester Raccampo, sua compagna, insegnante.

Alle famiglie, agli amici, all’Istituto storico di Pistoia le nostre più sentite condoglianze.

Per la Redazione
Matteo Mazzoni
Coordinatore e Direttore ISRT

 

 




È online il portale “Passi di storia. Luoghi di memorie del ‘900”. Il progetto è stato realizzato dall’Istituto storico della Resistenza di Pistoia con il contributo della Regione Toscana.

L’Istituto storico della Resistenza ha pubblicato il portale “Passi di storia. Luoghi di memorie del ‘900” realizzato grazie a un finanziamento della Regione Toscana nell’ambito di un bando che concedeva contributi a iniziative in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza.

Il progetto è composto da un portale digitale (www.passidistoria.it) e da una pannellatura materiale, comprensiva di QR code, in alcuni dei luoghi della memoria censiti.

I primi due percorsi realizzati sono stati dedicati a Silvano Fedi, partigiano pistoiese ucciso dai nazisti il 29 luglio 1944, e all’eccidio del Padule di Fucecchio, fra le più importanti stragi nazifasciste in Italia con 174 vittime il 23 agosto 1944. Nel corso della ricerca storica sono state ricostruite storie e biografie che hanno interessato i vari luoghi del territorio dove sono collocati musei, monumenti, giardini, cippi.

L’obiettivo del progetto è quello di connettere luoghi e storie, così da promuovere la diffusione e la divulgazione della conoscenza critica della storia contemporanea attraverso l’esplorazione del territorio. Si intende favorire lo sviluppo di iniziative didattiche e turistiche in un quadro condiviso.

Il portale si propone come strumento di educazione alla cittadinanza e al patrimonio, a disposizione delle scuole e delle organizzazioni della società civile. Accanto a una descrizione dettagliata degli itinerari proposti, è possibile approfondire le storie dei singoli luoghi della memoria, osservare le fotografie, conoscere la geolocalizzazione e scoprire altri elementi multimediali.

Grazie alla sua implementabilità è in continuo aggiornamento per ospitare nuovi percorsi.

Il progetto è stato realizzato grazie al patrocinio di: Liberation Route Italia; Fondazione Valore Lavoro; Comitato Provinciale ANPI Pistoia; Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio; Associazione Antonio Gramsci Montecatini Terme; Laltrolato del Caposaldo Pianosinatico.




ISRPT Editore annuncia la pubblicazione del libro “La riserva mancata. Il Padule di Fucecchio fra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989)”

L’ISRPT Editore annuncia la pubblicazione del volume “La riserva mancata. Il Padule di Fucecchio fra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989)” di Emilio Bartolini, Pistoia, ISRPt Editore, 2023, ISBN 978-88-6144-086-9, 220 pp., 15 €.

L’opera ha ottenuto il patrocinio di: Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio; Fondazione Valore Lavoro; Fondazione Montanelli-Bassi. È stata realizzata grazie al contributo di Alia Servizi Ambientali Spa.

Nel 1976 Piero Malvolti, presidente della sezione valdarnese di Italia Nostra, pubblicò il volume “Fine di una Terra”, nel quale raccolse vari contributi sull’interazione secolare fra uomo e natura che aveva plasmato i paesaggi del Padule di Fucecchio e delle colline delle Cerbaie. Contestualmente l’autore denunciava la devastazione prodotta dalle tumultuose trasformazioni che si verificarono nell’Italia del secondo dopoguerra.

In ambito locale era venuto meno l’ordine sociale che per secoli si era retto sullo sfruttamento delle risorse dell’incolto palustre e la Valdinievole, investita da rapidi processi di industrializzazione ed urbanizzazione, era interessata da un grave problema di inquinamento idrico. Su scala globale nel 1971 era stata firmata la convenzione di Ramsar per la salvaguardia delle zone umide, riconosciute come patrimonio naturale di grande valore ecologico.

Il volume ripercorre la storia della lotta per la tutela della più estesa palude interna dell’Italia peninsulare attraverso il materiale archivistico prodotto da esponenti dell’associazionismo ambientalista, una ricca pubblicistica di matrice tecnico-scientifica che ha costituito il retroterra di conoscenza sul quale si è impostato il dibattito sul destino del Padule e la stampa periodica e quotidiana locale, che quel dibattito l’ha ospitato.

A 27 anni dall’istituzione della riserva naturale del Padule di Fucecchio si indagano le ragioni che hanno ritardato la nascita di un’area protetta, annunciata all’inizio degli anni ’70 dalla provincia di Firenze e non realizzata nel 1989 dalla provincia di Pistoia alla fine di un lungo iter e di una faticosa concertazione.

Emilio Bartolini è laureato in Scienze Storiche all’Università degli Studi di Firenze con una tesi di storia ambientale sul Padule di Fucecchio nel XX secolo, lavoro che ha costituito l’ossatura di questo libro. Collabora con l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Pistoia nella gestione della biblioteca dell’ente e a progetti inerenti alla didattica e alla divulgazione storica. Ha prestato servizio volontario con organizzazioni impegnate nel campo della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi presso la riserva naturale del Padule di Fucecchio e in altre aree di pregio naturalistico della Toscana e dell’Abruzzo. È alla sua prima pubblicazione monografica.

[dal sito dell’Istituto di Pistoia]




Chiusura natalizia ISRT




Conclusa la prima parte del progetto “Sulle tracce della Storia. Viaggio sul confine orientale italiano”

Si è conclusa il 6 dicembre la prima tappa dello scambio culturale degli studenti toscani con gli studenti della Scuola media superiore italiana di Fiume. Si parla del progetto “Sulle tracce della storia. Viaggio sul confine orientale italiano”, sostenuto dalla Regione Toscana

Per una descrizione di questa prima parte del gemellaggio:Smsi di Fiume-Isgrec Grosseto: conoscere il passato per vivere meglio nel presente (foto) (lavoce.hr)

 




Quando scomparve uno stato. Le guerre jugoslave 1991-1999. Nuova edizione di “Scenari del XX secolo”

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐯𝐞 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨. 𝐋𝐞 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐞 𝐣𝐮𝐠𝐨𝐬𝐥𝐚𝐯𝐞 𝟏𝟗𝟗𝟏-𝟏𝟗𝟗𝟗
Riparte per l’anno scolastico 2023-24 il progetto “𝐒𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐗𝐗 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐥𝐨” rivolto alle scuole secondarie di secondo grado.

Progetto didattico a cura dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia.

Info e iscrizioni: 0573 374511 | i.barontini@provincia.pistoia.it

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ISRPT Editore annuncia la pubblicazione del libro “Il mito sovietico nel PCI in Toscana”

É stato pubblicato il volume “Il mito sovietico nel PCI in Toscana” a cura di Andrea Borelli, con la collaborazione scientifica di Daniela Faralli ed Emanuele Russo, Pistoia, ISRPt Editore, 2023, ISBN 978-88-6144-083-8, 132 pp,, 15 €.

La pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “L’identità comunista: il PCI in Toscana e il mito dell’Urss” curato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Pistoia, con il contributo di “Presidenza del Consiglio dei Ministri. Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali”.

Attraverso documenti, giornali, foto e oggetti il libro propone al lettore un viaggio nella storia del mito sovietico nel Partito Comunista Italiano in Toscana. Dopo la Seconda guerra mondiale nella loro militanza quotidiana i comunisti toscani assorbirono e riadattarono all’interno della propria identità politica una fortissima connessione politico-sentimentale con l’URSS.

Con il passare del tempo il mito sovietico perse quella carica di mobilitazione politica che lo aveva caratterizzato inizialmente, soprattutto negli anni di Stalin, e trasformò sempre più i propri simboli in chiave “pop”, utilizzando un registro molto simile a quello del mito americano a sua volta ampiamente diffuso nel Bel paese.

Eppure, nonostante l’emergere negli anni Sessanta-Settanta anche di mitologie politiche terzomondiste, resistette tra una parte dei comunisti toscani quel legame sentimentale- passionale con l’URSS, un legame per certi versi in grado di arrivare fino ai giorni nostri. Il materiale proposto nel libro testimonia la lunga durata del mito sovietico, nonché la sua importanza nella storia politica e sociale della Toscana nel Novecento.