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A DIDACTA l’impegno formativo degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanei toscani nella premiazione di Chiara Nencioni

Si e’ chiusa sabato 20 ottobre  la seconda edizione (18-20 ottobre), alla Fortezza da Basso di Firenze, della fiera Didacta, organizzata dal Miur e dall’Indire, il cui titolo di questo anno era :”scoprire, stupirsi, educare” . Essa è il più importante appuntamento fieristico in Europa sul tema della scuola, ed ha l’ obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’ istruzione e sull’integrazione fra enti, associazioni, imprenditori, scuole, università.

Questa mattina nella aula magna si è tenuta la premiazione delle eccellenze in campo didattico. Luca Lischi, responsabile della segreteria dell’ assessore alle politiche per l’educazione e l’istruzione, Cristina Grieco, e il direttore generale dell’ USR Toscana, Domenico Petruzzo, hanno premiato i docenti, talvolta accompagnati da alcuni alunni e dal Dirigente scolastico, che nelle scuole si sono segnalati per aver creato, portato avanti e realizzato progetti di eccellenza.

Fra tali professori c’è Chiara Nencioni, del Liceo Chini-Michelangelo di Lido di Camaiore, per il progetto europeo Spryng (spreading young no discriminating generation) e per il progetto ” Confini difficili : L’ alto Adriatico nella storia del ‘900″ e “Treno della memoria”. Questi ultimi sono stati condotti con l’ideazione e la partecipazione degli istituti storici della resistenza e dell’ età contemporanea della. Toscana( sedi di Firenze, Lucca ,Grosseto ) con i quali la prof. Nencioni collabora attivamente da otto anni.

Contemporaneamente è stato presentato il volume Per la storia di un confine difficile: viaggio di studio Giorno del Ricordo (Redipuglia, Trieste, Gonars, Basovizza, Padriciano, Fiume, Fossoli) curato dalla Regione Toscana. Il viaggio è frutto di un progetto pilota della stessa Regione, portato avanti dagli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea con sedi a Firenze e a Grosseto. Il volume raccoglie le impressioni dei ragazzi partecipanti al viaggio, dei loro professori e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere l’esperienza conoscitiva, le emozioni e la possibilità di crescita umana rappresentata da questa esperienza.

 




L’Isgrec compie 25 anni di attività. Programma delle iniziative

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>>Scarica l’invito

L’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (Isgrec) è nato il 2 giugno 1993, grazie alla volontà di un gruppo di studiosi e al sostegno del Comune, e fa parte della rete degli istituti storici per la Resistenza e l’età contemporanea coordinata dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri (già Insmli) con sede a Milano. La rete comprende 65 istituti storici associati (tra cui l’Isgrec) e 11 enti collegati, diffusi su tutto il territorio nazionale. L’Isgrec ha fin dalla nascita sia nel nome che nei fini statutari l’impegno a occuparsi della contemporaneità. Il riferimento alla Resistenza non comporta un’acritica lettura di un periodo della nostra storia né definisce confini tematici mentre mantiene il significato di un’adesione a una tavola di valori scritti nella Costituzione.

L’Isgrec festeggia il suo primo quarto di secolo di vita con una mostra documentaria, in programma dal 4 al 6 ottobre e ospitata dalla sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e da Clarisse Arte a Grosseto, e con un ciclo di presentazioni di libri. Il programma non vuole essere solo un’autocelebrazione del percorso fatto finora ma anche una verifica di nuove direttrici di marcia. In questo senso si inserisce l’ultimo progetto avviato dall’istituto, dal valore strategico non solo per l’Isgrec stesso ma anche per l’intera comunità: la creazione della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio, nei luoghi dell’eccidio dei martiri d’Istia.

La mostra.

“Isgrec: 25 anni …e continua” è il titolo della mostra documentaria dedicata alla storia dell’istituto che avrà una doppia sede in città: la sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno in via Cairoli e Clarisse Arte nella vicina via Vinzaglio. La mostra racconta con fotografie, manifesti, libri e prodotti multimediali pubblicati i primi 25 anni di attività e di lavoro culturale dell’istituto tra ricerca storica, produzione editoriale, acquisizione di nuovi fondi, progetti per la didattica nelle scuole, mostre fisiche e virtuali e iniziative nel territorio. L’inaugurazione è in programma il 4 ottobre alle 17,30: dopo i saluti del professor Luca Verzichelli, docente dell’Università di Siena e presidente dell’Isgrec, e di Loriano Valentini, coordinatore del consiglio direttivo dell’istituto, intervengono Gianluca Fulvetti, componente del cda dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto storico per la Resistenza della Toscana (Isrt). Segue la visita guidata alla mostra a cura di Barbara Solari, responsabile della segreteria e del Centro documentazione donna (Cdd) dell’Isgrec. La mostra è aperta al pubblico il 5 e il 6 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Le presentazioni di libri.

Tra la seconda metà di settembre e ottobre l’Isgrec propone un ciclo di presentazioni di libri e di incontri d’autore che raccontano la pluralità di interessi e di ambiti di ricerca dell’istituto. Il 21 settembre al Museo di storia naturale della Maremma di Grosseto lo scrittore e traduttore Alberto Prunetti presenta il suo “108 metri. The new working class hero” (Laterza). Dialoga con l’autore la storica Vanessa Roghi; introducono l’incontro Paolo Passaniti del consiglio direttivo dell’Isgrec e Simone Giusti del collettivo Bianciardi 2022. L’incontro successivo, il 12 ottobre nella sala conferenze di Clarisse Arte, è l’occasione per ricordare la figura di uno dei più influenti storici del Novecento, Mario Mirri, scomparso il 15 maggio scorso all’età di 93 anni. Il professor Mirri (che ha avuto tanti allievi maremmani) ha scelto di donare all’Isgrec la sua preziosa biblioteca. Al centro dell’incontro il volume “La guerra di Mario” edito da Laterza. Dopo i saluti della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e di Luciana Rocchi del comitato scientifico dell’Isgrec intervengono Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri e Renato Camurri, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Vicenza. Il 19 ottobre si torna nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma per presentare “Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938)” pubblicato da Effigi e curato da Valeria Galimi. Il volume raccoglie i risultati della ricerca promossa dall’Isgrec sul fascismo in provincia di Grosseto. Introduce il presidente dell’istituto Luca Verzichelli; intervengono la curatrice del volume e gli autori dei saggi Marco Grilli, Antonio Iannello e Roberta Vegni. Dialogano con loro il direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri Filippo Focardi e Paul Corner (Università di Siena). Il 26 ottobre sempre al Museo di storia naturale Elena Vellati del consiglio direttivo d’istituto incontra Luca Bravi che ha curato l’edizione italiana de “I destini dei bambini zingari”. Il 2 novembre appuntamento invece nella sala conferenze della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Grosseto in via Monte Rosa per la presentazione del libro “Mezzadria. Persistenza e tramonto di un archetipo contrattuale” di Paolo Passaniti (Giappichelli Editore). Introducono il vicepresidente Isgrec Lio Scheggi e il presidente provinciale della Cia Claudio Capecchi; dialoga con l’autore Rossano Pazzagli (Università di Teramo). Conclude l’incontro il presidente nazionale della Cia Secondo Scanavino. Tutte le presentazioni cominciano alle 17,30.

Le altre iniziative per il venticinquennale.

Nel mese di ottobre sono in calendario altri tre importanti appuntamenti fuori dalla sede dell’istituto. Il 14 ottobre per il ciclo delle Domeniche di carta, le aperture straordinarie di biblioteche statali e archivi, l’Isgrec è ospite della Soprintendenza archivistica regionale per la Toscana a Firenze e organizza un incontro dal titolo “La costruzione dell’archivio dei migranti a Grosseto nella sede dell’Isgrec”. Il 15 ottobre all’ex Enaoli di Rispescia viene presentato l’archivio Enaoli riordinato dall’Isgrec e una mostra documentaria. Partecipa anche una rappresentanza dell’associazione degli orfani cresciuti nella struttura. Il 30 ottobre infine visita al cantiere della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio insieme all’architetto Edoardo Milesi che ha curato per l’Isgrec il progetto di recupero dell’ex scuola.

Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. La sede dell’Isgrec è in via de’Barberi 61 a Grosseto. Info www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it e 0564 415219.




Ottimo il bilancio della Summer school in preparazione al Treno della Memoria 2019

Si è chiusa ieri al Santa Chiara Lab a Siena la quinta edizione della Summer school, il seminario intensivo di cinque giorni organizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il Forum per i problemi della pace e della guerra e l’Ufficio Scolastico Regionale per fornire agli insegnanti selezionati, circa una sessantina, gli strumenti formativi e didattici per preparare gli studenti all’esperienza del viaggio sul Treno della Memoria, in programma il prossimo anno. Il corso quest’anno si intitolava ‘Razzismi di ieri e di oggi. Il buon uso della Memoria’. Nel corso delle diverse sessioni, i 60 insegnanti provenienti da tutte le zone della Toscana: dall’Elba alla Lunigiana, dal grossetano al pistoiese, da Firenze a Massa, da Pisa ad Arezzo, hanno potuto approfondire le conoscenze storiche sui fatti di oltre 70 anni fa e riflettere sui nodi del presente. Antisemitismo, razzismo, guerra totale, violenza non sono solo parole del passato ma problemi attuali con cui la scuola deve misurarsi nella sua instancabile azione di formazione dei cittadini del domani. Grazie all’impegno straordinario della Regione tutto questo è ancora possibile.




Gli Istituti toscani agli STATI GENERALI dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea

Venerdì 23 marzo si apriranno gli Stati Generali dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri a Milano, ai quali parteciperanno presidenti, direttori e rappresentanti degli Istituti toscani nei diversi organismi istituzionali e scientifici del Parri.

A pochi mesi dalle elezioni generali che porteranno al rinnovo della presidenza e di tutti gli organi di governo della rete, si tratta di un passaggio essenziale per riflettere sul futuro della rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea alla luce del complesso momento attuale e dei profondi cambiamenti della società italiana. Come poter migliorare il rapporto fra il Parri e la rete degli Istituti? Quali priorità scientifiche e culturali per il prossimo triennio? Come intervenire in modo sempre più efficace nella formazione degli insegnanti in un rapporto serrato con Ministero e mondo della scuola alla luce dei positivi risultati degli ultimi anni? Queste solo alcune delle domande con cui si dovranno confrontare i partecipanti alle assisi.

Da parte della Redazione di ToscanaNovecento l’augurio di buon lavoro a tutte e tutti i partecipanti con l’auspicio che possa essere una tappa concreta e significativa nel lungo cammino della storia della rete degli Istituti.




“Tempo di scuola 2018”: l’offerta didattica dell’Istituto di Grosseto

copertina_tempo_di_scuolaL’ISGREC compie 25 anni nel 2018. Il Tempo di scuola di quest’anno non è luogo per bilanci su un quarto di secolo di attività in molti ambiti, ma di una riflessione sulle caratteristiche del lavoro didattico, consolidatesi nel corso del tempo. Le concrete risorse che accompagnano le proposte inevitabilmente rivelano il tempo lungo delle esperienze, di volta in volta adeguate a mutamenti della scuola – studenti e insegnanti e norme. Il modello rimane immutato. Azzardando un breve manifesto: l’insegnante-ricercatore, la classe-laboratorio; la storia-materia non chiusa alle altre; le fonti a disposizione dei ragazzi; fin dalla primaria dialogo, apprendere ad apprendere per costruire un pensiero critico.
Le esperienze della sezione didattica dell’ISGREC si sono sempre giovate di due risorse di base: quel che l’Istituto offre e produce con il giacimento di biblioteca, archivio, competenze e ricerca originale da un lato; dall’altro la scuola stessa, i tanti insegnanti che hanno fatto esperienze didattiche riproducibili o hanno comunque lavorato e lasciato la loro elaborazione autonoma delle proposte didattiche accolte come documento.
Lo spettro delle iniziative si è ampliato o è stato corretto, nel corso degli anni, grazie ad innovazioni come:
1. la partecipazione al lavoro redazionale della rivista specializzata in didattica www.novecento.org;
2. la sedimentazione di esperienze ripetute di interventi nelle classi in contesti diversi;
3. la realizzazione di sperimentazioni, formalizzate attraverso il coinvolgimento della stessa scuola;
4. il confronto con il lavoro di scuole di altri paesi, divenuto partnership formale nel progetto Erasmus+ I and our memories;
5. il passaggio della didattica di rete da episodi a sistema: attività coordinate con la rete toscana degli Istituti storici della Resistenza e con la Regione Toscana.
Le proposte sono corredate dai “pacchetti didattici”, consistenti in materiali messi a disposizione degli insegnanti. Tuttavia, va sottolineata una peculiarità. Alle tradizionali pubblicazioni cartacee si sono aggiunte con rapidità crescente, certo non in forma sostitutiva, risorse digitali, le ultime on line. Così si è costituito un patrimonio, cui possono attingere insegnanti e studenti, anche autonomamente.

>>> Qui  per scaricare la brochure in pdf

 

I PROGETTI DIDATTICI DELL’ISGREC:

Parliamo d’Europa

1. Luoghi della memoria per insegnare storia
2. Discriminazione e persecuzione nell’ottantesimo delle leggi antisemite italiane (1938-2018). Preparazione al Viaggio della Memoria 2019
3. Per la storia di un confine difficile
4. Antifascismi e guerra di Spagna
5. Fascismi e Resistenze. Fonti e narrazioni
6. Notti della Repubblica. Strategia della tensione
7. Storie dalla Grande Guerra Saperi, tecnologie, pratiche
8. Dal mestiere dello storico alla storia-materia
9. Paesaggi rurali/paesaggi urbani
10. (Rel)Azioni. Parliamo di violenza di genere
11. La Maremma lorenese in Europa, l’Europa nella Maremma lorenese
12. “Muravagando”

A scuola di cittadinanza

13. Il nuovo diritto di famiglia e il ruolo della donna
14. La filosofia educa alla cittadinanza… i bambini
15. Decostruire stereotipi per costruire vite
16. 70 anni: sempre (ev)viva la Costituzione
17. Migranti ieri e oggi

La scuola sperimenta

18. La filosofia con i bambini




Viva la Costituzione! Le iniziative degli Istituti della Resistenza per il 70° anniversario della Carta

4-11 novembre 2017            La Costituzione degli Italiani: cittadini e lavoratori

In occasione de 70° anniversario dell’approvazione della Costituzione (22 dicembre 1947), l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto, Livorno, Lucca, Apuania, Pistoia e Siena, grazie al sostegno della Regione Toscana, propongono una settimana di iniziative che nel segno della Costituzione, carta di identità degli italiani, ci sollecitino a conoscere il passato e riflettere sul presente.

 

Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea costituente approva a larga maggioranza la Costituzione della Repubblica. Attraverso discussioni e approfonditi confronti fra visioni e progetti politici diversi, i costituenti avevano scritto un testo espressione di significative convergenze, un’esperienza esemplare nell’Europa postbellica ed un passaggio qualificato nella storia del costituzionalismo novecentesco.
Dopo la dittatura fascista e la guerra, la suprema Carta restituiva valore al lavoro e alla persona umana, disegnava un sistema compiuto di diritti e di doveri per gli individui e la società su cui fondare il nuovo senso di appartenenza collettiva degli italiani. Una Costituzione “programmatica” per un Paese che non sempre ne avrebbe seguito gli indirizzi all’interno dei processi di profonde trasformazioni politiche, culturali sociali ed economiche dei decenni successivi. Spesso celebrata, ma di fatto obliata. Eppure sempre presente come riferimento insostituibile per la difesa dei valori nati dalla Resistenza e dall’avvento della democrazia. Riflettere sulla Costituzione significa approfondirne il rapporto dialettico con la storia repubblicana e con la complessità del tempo presente, con le vite concrete degli italiani, cittadini e lavoratori.

 

Qui sotto i link ai programmi degli Istituti:

4-11 novembre – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Lucca:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/temi-e-valori-della-carta-costituzionale-per-una-concreta-attuazione-del-principio-di-uguaglianza/

7-9 novembre – ISGREC Grosseto:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isgrec-grosseto-italia-repubblicana-diritti-di-cittadinanza-e-diritti-sociali/

7 novembre – ISTORECO Livorno:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/istoreco-livorno-diritto-alla-salute-e-costituzione-la-salute-a-tutti-i-costi-incontro-pubblico-di-riflessione-sullart-32-della-costituzione/

8 novembre – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/proiezione-e-discussione-del-film-viva-litalia-istituto-storico-della-resistenza-e-delleta-contemporanea-di-pistoia/

9 novembre – ISRT a Firenze:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-cittadinanza-e-integrazione-dalla-costituzione-allo-ius-soli/

10 novembre – ISRT a Empoli:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-empoli-cittadinanza-genere-femminile/

10 novembre – ISRT a San Casciano:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-san-casciano-dignita-e-diritti-le-donne-nellitalia-repubblicana/

10 novembre – Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporanea:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/20901/

10-11 novembre – Istituto Storico della Resistenza apuano:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/istituto-storico-della-resistenza-apuana-aladino-bibolotti-padre-costituente-in-cammino-verso-la-costituzione-1948-2018-edgardo-lami-starnuti-sindaco-di-carrara-e-deputato-allassemblea-costi/

 

 




Pieno sostegno alla Lettera di insegnanti toscani a Lotito e ai Presidente delle Squadre di Serie A

ToscanaNovecento e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea presenti in Toscana appoggiano e condividono spirito e finalità della letetra inviata da vari insegnanti toscani al Presidente Lotito e ai presidenti delle Squadre di calcio di Serie A ritenendo fondamentale un’azione capillare e continuativa di formazione delle nuove generazioni.

Proprio la rete degli Istituti, grazie alla Regione Toscana, con le sue consolidate politiche della memoria, e alla stretta collaborazione con il mondo della scuola, presidio insostituibile nella formazione di una cittadinanza consapevole e democratica, ha svolto e può svolgere sempre più un ruolo importante, ma che necessita di costanti miglioramenti e sostegni.

Invitiamo tutti quindi a sottoscrivere questa lettera e a diffonderla fra i propri contatti.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio Presidente Lotito e Presidenti delle squadre di serie A,Siamo docenti delle scuole toscane che partecipano da tempo alla formazione legata alle politiche della Memoria in Italia. Stiamo assistendo con preoccupazione al dibattito innescato dall’immagine di Anna Frank strumentalizzata per tornare a diffondere pericolosi messaggi di antisemitismo nella società.  Siamo professionisti della formazione che decidono di scriverVi consapevoli del fatto che i giovani ultras delle curve degli stadi possono essere anche le stesse studentesse e studenti che siedono nei banchi delle nostre classi. Per questo motivo pensiamo di poter partecipare  al dibattito in corso offrendo il nostro contributo professionale:  partecipiamo da anni al Treno della Memoria della Toscana e sappiamo che ogni viaggio ha avuto successo soltanto quando è stato preceduto dalla formazione e dalla didattica a scuola.

Per questo non è sufficiente limitarsi ad immaginare viaggi ad Auschwitz o fiori alle sinagoghe, ancor meno cambiare il colore della maglia fatta indossare da Anna Frank.

La legge che ha istituito il Giorno della Memoria chiama in causa con forza le scuole e noi, da docenti, abbiamo sempre risposto con l’impegno diretto e con il lavoro con gli studenti ottenendo crescita interiore, riflessione e conoscenza storica. Crediamo che le scuole ed i docenti che vi  lavorano e che si formano da decenni  sulle tematiche legate alla storia ed alla memoria dei fatti del Novecento siano gli interlocutori necessari, perché quanto si sta dibattendo si trasformi in costruzione di cittadinanza inclusiva e che i buoni propositi non restino lettera morta. Per questo vi suggeriamo di non replicare iniziative a sé stanti, ma di dare sostegno in maniera concreta a quanto le scuole hanno fatto e stanno facendo per incidere a livello profondamente formativo rispetto a queste tematiche fondamentali per la crescita dei giovani che passano anche dagli stadi. Egregi Presidenti siamo pronti a incontrarvi ed a collaborare.

Maria Pia Suma, Caterina Marini, Franca Donnini, Alessandro Guidotti, Nicola Pagliuca, Enrica Canaccini, Elena Rossotto, Beatrice Masi, Daniele Mangini, Serena Conti, Corrado Nesi, Chiara Bontempi, Silvia Pagnin, Odetta Barani, Lorella Niccolini, Lucia Parri, Lara Pieri, Sandra Troilo, Silvia Cosimi, Maria Rosa Ricciarini, Graziella Poli, Laura Bardelli, Paola Martini, Maria Chiara Gentili, Maria Pisana, Antonio Venneri, Giusy Gesualdi, Mariassunta Pirillo, Andrea Monastero




Storici in cattedra: così la Toscana affronta la questione del “Confine orientale”

Chiude oggi a Grosseto (Rispescia) la Summer School organizzata dall’Isgrec e dalla rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea su richiesta della Regione per conoscere le vicende complessi e diversificate del “Confine orientale”.

Per 4 giorni un gruppo selezionato di insegnanti proveniente da tutta la reione ha seguito lezioni a cura di storici qualificati e ha partecipato a laboratori con l’obiettivo di individuare metologie didattiche per lavorare con gli studenti e rendere più note e chiare questioni e dinamiche tanto complesse. La scuole è stata affidata a ricercatori affermati a livello europeo che da decenni si confrontano con documenti, memorie e con tutte le problematicità di quella storia: uno scenraio complesso sul quale ruoli di “buoni” e “cattivi” si sono alternati e frammentati sui diversi fronti.

È la prima fase di un percorso di studio e divulgazione che si concluderà, con il coinvolgimento delle associazioni istriano, fiunamo, giuliano dalmate, con un viaggio di studio sui luoghi della memoria di quei tragici eventi in occasione del prossimo Giorno del Ricordo.