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Valerio Onida confermato Presidente dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione di Italia

Il Consiglio generale dell’Insmli, riunito nella nuova sede della Casa della memoria di Milano, ha proceduto al rinnovo delle cariche per il prossimo triennio. Erano presenti e hanno votato i presidenti o loro delegati di 43 istituti della rete, provenienti da quasi tutte le regioni italiane.

Presidente è stato confermato Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale, e vice presidente Alberto De Bernardi, presidente dell’Istituto regionale Parri di Bologna.

Nel Consiglio di amministrazione sono stati eletti Giulia Albanese, vicepresidente dell’Istituto veneziano, Guido D’Agostino presidente dell’Istituto di Napoli, Carla Marcellini responsabile didattica dell’Istituto regionale delle Marche, Simone Neri Serneri presidente dell’Istituto toscano, Stefano Pivato docente di storia contemporanea già rettore dell’Università di Urbino, Mario Renosio direttore dell’Istituto di Asti e Marco Rossi Doria, insegnante e formatore, già Sottosegretario di Stato all’Istruzione.




Le scuole fiorentine alla cerimonia per il 70° anniversario della Liberazione di Mauthausen

Domenica scorsa si sono svolte le celebrazioni per i 70 anni della liberazione di Mauthausen. Il campo di sterminio, situato a pochi chilometri da Linz, in Austria, venne liberato il 5 maggio del 1945 delle avanguardie della 3a Armata statunitense. Quest’anno, per l’ultimo decennale con la partecipazione di ex deportati ancora in vita, la cerimonia è stata imponente e particolarmente partecipata.

Presenti le massime autorità austriache e rappresentanti dalle nazioni di tutti i continenti. In particolare, grazie ai viaggi organizzati dall’Aned, l’Associazione degli ex deportati, dall’Italia sono arrivati a Mathausen in più di 4000, tra ex deportati, familiari, studenti, sindaci, amministratori. Solo dalla Toscana, i partecipanti sono stati più di 800.

La delegazione fiorentina, che accompagnava insieme all’Aned Toscana, all’Istituto Storico della Resistenza in Toscana ed alla Città Metropolitana di Firenze 256 studenti provenienti dalle scuole medie inferiori e superiori, ha sfilato, durante la cerimonia, col gonfalone della città di Firenze, quelli della Città metropolitana e di molti comuni della provincia accanto al Sindaco di Mauthausen, cittadina con la quale è gemellata dal 2009.




“La Brezza degli Angeli” vince il Premio ANPI

“La Brezza degli Angeli” vince il Premio ANPI al Festival del Cinema Concorso Nazionale “Premio Marzocco” che si svolge annualmente a San Giovanni Valdarno (AR)

La Giuria della 33ª edizione del Valdarno Cinema Fedic composta da Stefano Della Casa, Presidente, Valentina Carnelutti e Valentina D’Amico, dopo aver visto le 23 opere ammesse al Concorso, si è riunita il giorno 8 maggio 2015 presso la sede del Festival per l’attribuzione dei riconoscimenti previsti dal regolamento, ed ha deciso di assegnare all’unanimità:  Il Premio ANPI a La brezza degli angeli di Stefano Ballini.

La motivazione: “All’opera che ha interpretato e rappresentato i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana”

Lo stesso film aveva ottenuto l’Apprezzamento pochi giorni fa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva aggiunto:“Nell’esprimerle apprezzamento per il suo lavoro, concordo nel pensare che la memoria sia uno strumento fondamentale per non dimenticare, per testimoniare e per cercare di rendere giustizia proprio a coloro che con il loro sacrificio ci permettono di vivere oggi in democrazia e libertà”.

La Brezza degli Angeli era stato proiettato con grande successo a Praga, Repubblica Ceca, il 22 aprile 2015 in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione all’Istituto Italiano di Cultura, anche alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Praga S.E. Aldo Amati.

Note

“La Brezza degli Angeli”, film di Stefano Ballini sulle stragi nazifasciste avvenute in Toscana e Emilia Romagna nel 1944, con il Patrocinio gratuito della Regione Emilia Romagna, Provincia di Arezzo, Firenze, Lucca, Massa e Carrara, Comune di Fivizzano, Stazzema, Fucecchio, Cerreto Guidi, Ponte Buggianese, Larciano, Monsummano Terme, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Comune di Greve in Chianti, Comune di Pratovecchio Stia, Comune di Marzabotto e Comune di Palagano.

Patrocinio gratuito di ANPI Fucecchio, ANPI Marzabotto e delle Associazioni dei Famigliari delle Vittime di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Monchio, Palagano e Costrignano, Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, Parco Storico di Monte Sole, Comitato Onoranze Martiri Padule di Fucecchio, Comitato Onoranze Martiri di Sant’Anna di Stazzema.

Il film vede la gentile partecipazione del Dott.Marco De Paolis, Procuratore Militare della Repubblica di Roma.

La Brezza degli Angeli è visibile gratuitamente cliccando su:

http://www.labrezzadegliangeli.eu




Il saluto a Giorgio Vecchiani, partigiano pisano e presidente dell’ANPI provinciale

Giorgio Vecchiani ci ha lasciato.

Giovanissimo, fu protagonista della lotta di liberazione fra i partigiani della formazione “Nevidio Casarosa”, che operò sul Monte Pisano.

Negli anni del dopoguerra, fu tra tra i costruttori della democrazia nella provincia di Pisa, assumendo ruoli di responsabilità nella vita del PCI e fu membro del consiglio di amministrazione dell’Ospedale “Santa Chiara”.

Per tanti anni presidente della Pubblica Assistenza, fu promotore della nuova sede di via Bargagna.

Il suo impegno più importante fu nell’ANPI: Presidente dopo Uliano Martini e Danilo Pacchini, si è dedicato fino agli ultimi giorni a tenere vivi, in particolare verso i giovani, i principi ed i valori dell’antifascismo e della Resistenza, su cui si fonda la nostra democrazia.

L’impegno della sua esistenza sarà di esempio alle nuove generazioni che raccoglieranno il testimone di una vita esemplare.

(Dal comunicato dell’ ANPI PROVINCIALE PISA)




Donne “comuni” nell’Europa della Grande Guerra. Call for papers della rivista “Genesis”.

“Genesis” invita a presentare contributi per un numero monografico sulla mobilitazione totale nelle società europee durante la Grande Guerra. Le proposte (300 parole al massimo) devono essere inviate entro il 30 maggio ai curatori del numero Roberto Bianchi roberto.bianchi@unifi.it e Monica Pacini mo0nicapacini@libero.it

In allegato il progetto di CFP.




Appello per scongiurare la chiusura del Centro Documentario Storico “Francesco Bergamini” di Viareggio

Sono stati promossi un appello e una raccolta di firme per scongiurare la chiusura del Centro Documentario Storico “Francesco Bergamini” di Viareggio, istituito nel 1963 allo scopo di “raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio archivistico della Città e di fornire a tutti i cittadini, che ne vogliono fare uso, i mezzi di formazione e di informazione sulla storia di Viareggio e della Versilia”.

“In conseguenza – si legge nel testo dell’appello – alla mancanza di certificazioni antincendio del Palazzo delle Muse, vanno facendosi sempre più insistenti le voci di una chiusura del Centro documentario storico e addirittura di un possibile smembramento del suo patrimonio per un suo trasferimento in altre sedi di minore capienza. Premesso che tale assunto significa rinunciare a mettere a norma il secondo piano del Palazzo delle Muse e quindi lasciarlo inutilizzato, e questo già di per sé sarebbe scandaloso, qui si tratta di difendere il patrimonio storico della città, ossia la sua memoria. Il Centro documentario storico, aperto nel 1963 grazie alla volontà e alla passione di Francesco Bergamini, da oltre 50 anni è punto di riferimento non solo per studiosi locali ma per studenti universitari e studiosi provenienti da tutta Italia. Prova ne sono le numerose tesi di laurea e i volumi di storia locale pubblicati nel corso degli anni che in assenza di tale Istituto non avrebbero mai visto la luce. La sua caratteristica più importante è quella di non essere solo un mero archivio di documenti ma anche centro di raccolta anche della bibliografia di quanto ivi documentato. Facciamo un esempio. Di un edificio cittadino importante al Centro documentario storico si trovano contemporaneamente: la licenza, i disegni, i pareri delle commissioni, le delibere di giunta o del consiglio, i libri scritti su di esso, nonché numerose immagini d’epoca e di oggi. In sostanza il patrimonio è costituito sia dalla documentazione burocratica, sia da quella bibliografica sia da quella iconografica: pensare anche solo in via ipotetica di smembrare tale ricca e complessa documentazione significa ignorare le più elementari norme di svolgimento di una ricerca. In quanto appena detto sono implicite anche le motivazioni che devono impedirne a tutti i costi la chiusura. Viareggio ha perso già molto, se dovesse perdere anche la sua memoria, davvero non ci resterebbe più nulla.  Pertanto facciamo appello al commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo affinché non prenda alcuna decisione e permetta che tale delicatissima e importantissima questione sia affrontata e risolta dalla politica, dagli amministratori che fra breve saranno eletti. Facciamo appello a Filippo Antonini, Massimiliano Baldini, Giorgio Del Ghingaro, Franco Giorgetti, Rodolfo Martinelli, Luca Poletti, Alessandro Santini, Giulio Zanni, candidati sindaco, affinché si impegnino a non permettere in nessun modo che il patrimonio del Centro Documentario Storico venga smembrato e a mantenerlo consultabile agli studiosi e alla cittadinanza”.

Per firmare la petizione si può inviare una email a serafini.antonella@alice.it con scritto “firmo l’appello per il Centro Documentario Storico” nome e cognome.




L’ISRT cura la formazione degli studenti del “Viaggio della Memoria” della Città metropolitana di Firenze

A più di un decennio dall’istituzione del Giorno della Memoria, possiamo ben rilevare quanto le tematiche inerenti la Shoah, il sistema concentrazionario nazista e le deportazioni abbiano acquisito certamente notorietà e rilevanza mediatica, senza tuttavia spesso riuscire a rendere fruibili per il mondo della scuola le considerevoli acquisizioni della ricerca storica. Accanto a risultati decisivi, malgrado tante commemorazioni e specifiche politiche europee della memoria, sono emersi nel contempo nell’opinione pubblica aspetti inquietanti: cronica insufficienza conoscitiva, superficialità di approccio, tendenze banalizzanti.

Proprio per contrastare questa debolezza cognitiva, diffusa anche nel mondo della scuola, con la presente proposta formativa l’Isrt cerca di assolvere anche quest’anno il compito di preparare studenti e insegnanti delle superiori fiorentine al viaggio ai campi di concentramento nazisti fornendo loro un nucleo di conoscenze di base, in modo che il viaggio non si incentri solo sul versante del coinvolgimento emotivo -empatia per le vittime e esecrazione morale dei carnefici- ma possa diventare un’esperienza cognitiva fondante e non effimera. A questo scopo il viaggio sarà preceduto da un seminario di riflessione di una giornata, organizzato da Marta Baiardi, con lo scopo di sedimentare nozioni-base e capacità interpretative su tematiche intorno a nazismo, politiche genocidarie, sistema concentrazionario, Shoah. Allo stesso tempo il seminario potrà stimolare ulteriori sviluppi didattici dentro le scuole.

Il seminario si compone di alcune lezioni frontali e di un laboratorio incentrato sulle fonti. La partecipazione al seminario è obbligatoria per tutti coloro che usufruiranno del viaggio; per gli insegnanti è previsto regolare esonero per ragioni di studio, in quanto l’Isrt è accreditato presso il Miur come agenzia formativa e, a richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione all’iniziativa. 

Programma dei lavori

                                                I sessione: ore 9.00-13.00

 

 ore 9.15-10.15: lezione e discussione

Marta Baiardi, Nazismo, sistema concentrazionario e Shoah: uno  sguardo d’insieme

ore 10.15-11.15: lezione e discussione

Camilla Brunelli (Fondazione Museo e Centro di Documentazione della  Deportazione e Resistenza), Organizzare “l’annientamento attraverso il lavoro” nei KL: schede, elenchi, elaborazione dati nei documenti delle SS [titolo provvisorio?]

ore 11.40-13.15: tre laboratori sui contenuti delle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

  

  1. 13.15-14.15: pausa-pranzo

  

                                              II sessione: ore 14.15-16.30

  ore 14.15: lezione e discussione

Francesca Cavarocchi (Università di Udine), Le deportazioni dall’Italia

 ore 15. 15-16.30: tre laboratori sulle tematiche affrontate nelle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

 




Il Sistema museale del Valdarno promuove un percorso sui luoghi della Resistenza

In occasione del 70° anniversario della Festa della Liberazione d’Italia, il Comune di Cavriglia è soggetto capofila nella promozione di un progetto che mira alla valorizzazione e alla conoscenza dei luoghi della Liberazione in Valdarno. Il progetto, sviluppato in sinergia col Sistema Museale del Valdarno propone una serie di camminate alla scoperta dei luoghi dove vissero, agirono e combatterono le tre formazioni partigiane presenti nel nostro territorio. Più che semplici camminate si tratterà di una serie di “walk show”, ovvero una conversazione nomade che consiste in delle passeggiate radioguidate che esplorano, attraverso eventi creati ad hoc, il territorio e il patrimonio di memoria lì custodito, partendo da apposite pagine del sito del sistema museale, e lasciando tracce sul web. Tutti questi itinerari sui luoghi della Resistenza e della lotta di Liberazione sul territorio saranno fruibili on-line sul sito del sistema museale www.museidelvaldarno.it.

Tre furono le Brigate Partigiane che presidiarono il territorio valdarnese durante i mesi più duri del secondo conflitto mondiale: la 22edsima Brigata “Sinigaglia divisione Arno” poi “Ponente” nel Comune di Cavriglia, la 24esima Brigata “Bande Esterne” nei Comuni di Montevarchi, Bucine e Terranuova, la 22esima Brigata Garibaldi “Lanciotto” e la 10ima Brigata Garibaldi “Caiani” nei Comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco – Piandiscò. Moltissimi i luoghi della Resistenza valdarnesi che verranno rievocati durante gli itinerari: Castello di Montedomenici, San Leolino, San Pancrazio, Cornia, Valibona, Balze Riguzzi (Piantravigne), Gastra, Casabiondo, Croce del Cardeto, Pulicciano, Rocca Ricciarda, Anciolina, Poggio di Loro, Modine. L’obiettivo principale del progetto è quello di custodire il patrimonio di Memoria del nostro territorio e preservarlo per le nuove generazioni.