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Presentazione del libro di A. Prosperi “Un tempo senza Storia” in occasione del 77° anniversario della Liberazione di Pisa

Nel 77° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELLA PROVINCIA DI PISA DALL’OCCUPAZIONE NAZI-FASCISTA (1944-2021), Biblioteca Franco Serantini – Associazione amici Biblioteca F. Serantini vi invitano a partecipare alla presentazione del libro «Un tempo senza storia. La distruzione del passato» di Adriano Prosperi (Einaudi, 2021) che si terrà la Il 3 settembre (ore 18) presso il Circolo ARCI Pisanova, via V. Frascani Pisa

Intervengono: Adriano PROSPERI (professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa), Paolo PEZZINO (presidente dell’Istituto Nazionale F. Parri) e Stefano GALLO (ricercatore CNR).

L’iniziativa si svolge nell’ambito dei programmi di presentazione dell’Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa.

Porteranno il saluto il Sindaco del Comune di S. Giuliano, il Presidente dell’ANPI provinciale e il Presidente della Provincia di Pisa

Patrocinio della Regione Toscana, Comune di San Giuliano T. e Provincia di Pisa
L’’iniziativa si terrà nel rispetto delle prescrizioni in vigore per il contenimento della pandemia covid-19.

ingresso libero fino alla capienza
si consiglia la prenotazione scrivendo a: associazione@bfs.it o telefonando a: 3311179799




Commemorazione delle vittime del 22 luglio 1944 a San Miniato

22 luglio 2021




A Pisa presentazione di “Diciannovismo fascista. Un mito che non passa” di A. Ventura

Giovedì 15 luglio alle ore 18.30 Istituto della Resistenza di Lucca e Domus mazziniana vi invitano alla presentazione del libro “Diciannovismo fascista. Un mito che non passa” di Andrea Ventura.

Saluti introduttivi di Bruno Possenti (ANPI provinciale di Pisa).

Dialogano con l’autore: Gianluca Fulvetti (Università di Pisa) e Michele Finelli (Associazione Mazziniana Italiana). Coordina Pietro Finelli (Domus Mazziniana).




2 giugno: iniziativa del Consiglio regionale su Costituzione e Statuto regionale.

Il 2 giugno è la Festa della nostra Repubblica, e si festeggiano anche i 75 anni dalle prime elezioni a suffragio universale nella storia del nostro Paese, dove per la prima volta nella storia italiana le donne ebbero, finalmente, il diritto di voto attivo e passivo per il Referendum fra Monarchia e Repubblica e per l’elezione dell’Assemblea Costituente che scriverà la nostra Costituzione.
Per questa occasione, assieme all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Toscana, abbiamo deciso di coinvolgere le studentesse e gli studenti che si avvieranno all’esame di maturità in una riflessione sui valori della nostra Costituzione e dello Statuto della Regione Toscana che dai principi della Carta trae origine non solo giuridica ma anche valoriale.
L’obiettivo che mi ha mosso, assieme a tutte le Consigliere e i Consiglieri regionali, è di poter fornire, a tutti coloro che si apprestano a concludere una fase importante della propria vita, uno strumento da mettere nelle propria “cassetta degli attrezzi” di cittadine e cittadini che li accompagni nella nuova stagione della loro vita.
Da qui la decisione di distribuire, in formato cartaceo o digitale, a tutti i maturandi della Toscana una pubblicazione contenente la Costituzione e lo Statuto della Regione Toscana, così da rendere esplicita, anche visivamente, l’importanza e l’estrema attualità dei principi fondamentali della nostra Carta e del nostro Statuto.
Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana

28 maggio 2021, ore 10, incontro con gli studenti al Liceo Statale Giosuè Carducci, via S. Zeno 3, Pisa
intervengono
Emanuela Navarretta, giudice della Corte Costituzionale
Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale
Alessandra Nardini, assessora regionale all’Istruzione
Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio scolastico regionale

E’ possibile seguire l’evento in diretta sulla pagina Facebook del Consiglio regionale e sul canale Youtube del portale “InToscana.it”

[articolo dal sito del Consiglio regionale della Toscana]




il 2 giugno della Domus mazziniana

In occasione della Festa della Repubblicana, riprendono le attività in presenza alla Domus mazziniana.

2 giugno alle ore 16.00 lectio 2 Giugno 1946 – una data europea del prof. Francesco Bonini.

L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali social dell’Istituto (facebook e Youtube) raggiungibili dal sito internet dell’istituto: www.domusmazziniana.it




25 Aprile 2021: Festa della Liberazione a San Miniato

25 APRILE 2021




Cento anni dalla morte di Renato Fucini (1921-2021)

Ciclo di incontri nell’ambito delle iniziative del Capodanno toscano 2021
da venerdì 16 aprile a lunedì 26 aprile 2021

in occasione del Capodanno toscano il Consiglio regionale, in collaborazione con i comuni di Firenze, Empoli, Monterotondo, Pisa e Vinci, promuove quattro appuntamenti per commemorare lo scrittore Renato Fucini nel centesimo anniversario della sua scomparsa (1921 – 2021) nei luoghi più significativi della sua vita.

venerdì 16 aprile 2021, ore 17
Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti, via degli Uffizi 1, Pisa

venerdì 23 aprile 2021, ore 17
Villa Dianella Conti Passerin d’Entrèves, via Dianella 48, Vinci

sabato 24 aprile 2021, ore10.15
Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 24, Firenze

lunedì 26 aprile 2021, ore 17
Sala del Consiglio comunale, piazza Angelo Frammartino 4, Monterotondo Marittimo
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno per via telematica e sarà possibile seguirli in diretta streaming sul sito istituzionale
www.consiglio.regione.toscana.it, sulla pagina facebook @CRToscana e sul canale youtube del Consiglio regionale.




Conferenza online della Biblioteca Franco Serantini per ricordare Carlo Cammeo nel centenario dell’uccisione ad opera dei fascisti

A cento anni dall’uccisione di Carlo Cammeo, la Biblioteca Serantini ricorda le vittime del fascismo nella provincia pisana
13 aprile 1921: “Un’ora di dolore per il proletariato pisano”
Conferenza-online ore 18-19,30: partecipano: Massimiliano Bacchiet, Franco Bertolucci ed Elena Franchini.
ll 13 aprile 1921 viene assassinato Carlo Cammeo (1897-1921), segretario provinciale del Partito Socialista e maestro elementare di soli 24 anni, colpevole di aver scritto articoli antifascisti.

Quella mattina Mary Rosselli-Nissim e Giulia Lupetti raggiungono la scuola dove sta insegnando Cammeo e, con una scusa, lo invitano ad uscire dalla classe: nel cortile viene raggiunto da due colpi di pistola, sparati dal fascista Elio Meucci, studente di farmacia.

Le due donne non sono figure “anonime”: la Lupetti (che pochi mesi dopo sarà nominata segretaria del fascio femminile per i suoi meriti) è figlia del comandante del presidio militare; Mary Rosselli-Nissim è una signora già in là con gli anni, erede di una famiglia di sentimenti patriottici, il padre Pellegrino Rossi di sentimenti mazziniani – insieme alla madre, Janet Nathan, avevano ospitato nella propria casa Giuseppe Mazzini negli ultimi anni della sua vita.

I fascisti responsabili della morte di Cammeo, grazie alla complicità delle autorità e all’interessamento del sottosegretario alla giustizia Arnaldo Dello Sbarba, saranno tutti prosciolti dall’accusa di omicidio.

In quel periodo, la guerra civile scatenata dai fascisti fu risposta politica e militare alle lotte del “Biennio rosso” (1919-1920). La Toscana nei primi mesi del 1921 fu attraversata da uno scontro violentissimo tra le squadre di fascisti, organizzate soprattutto dalla direzione fiorentina del movimento, e le forze della sinistra, anarchici, comunisti, socialisti e sindacalisti.

Come riporta Angelo Tasca in un suo noto volume sulla nascita del fascismo, nei primi sei mesi del 1921 in Toscana furono distrutti 137 edifici: 11 case del popolo, 15 camere del lavoro, 11 cooperative, 70 circoli socialisti e comunisti, 24 circoli operai e ricreativi, 2 società mutue, 1 sindacato operaio e 3 redazioni di periodici.

Perché a distanza di tanti anni non vanno dimenticate le vittime del fascismo? Per conoscere e capire: da ciò l’importanza dello studio della storia e della conservazione della memoria.

Cammeo, come molte altre vittime del fascismo, credeva nel socialismo, nell’eguaglianza, nella libertà e nella pace di tutta l’umanità: ecco le colpe che determinarono la decisione dei fascisti di ucciderlo. Queste idee devono rivivere nelle generazioni presenti e future affinché nessuno possa ridurre i propri simili a schiavi o ad esseri non senzienti.