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22 aprile | ore 9.30 | La Liberazione della Maremma grossetana

22 aprile | ore 9.30 | Aula Magna del Polo universitario grossetano (Via Ginori 43, Grosseto)

La Liberazione della Maremma grossetana

Evento organizzato dal Parlamento regionale degli studenti – Toscana

Saluti:

Paola Berardino | Prefetto di Grosseto

Francesco Limatola | Presidente della Provincia

Bernard Dika | Consigliere alle politiche giovanili della Regione Toscana

Luciano G. Calì | Presidente Comitato prov.le ANPI di Grosseto

 

Interventi:

Nello Bracalari | Staffetta partigiana

Ilaria Cansella | ISGREC

Luciana Rocchi | ANPI

Daniela Castiglione | ANPI “C. Nespolo” di Grosseto

 




16 aprile, ore 15 | Biblioteca di Massa M.ma: “La Resistenza in Toscana e in Maremma da una prospettiva di genere”

Sabato 16 aprile | ore 15 | Biblioteca Comunale G. Badii di Massa M.ma

Secondo incontro del ciclo “Maremma Novecento”

La Resistenza in Toscana e in Maremma

da una prospettiva di genere

con Ilaria Cansella (ISGREC) e Caterina Di Pasquale (Università di Pisa)

A seguire: spettacolo teatrale itinerante “La ragazza con i pantaloni” di Chiara Migliorini

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Il ciclo di eventi “Maremma Novecento”, incentrato sul periodo resistenziale e il lavoro nelle miniere nel territorio delle Colline Metallifere, con un particolare focus sulla storia di genere, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Massa Marittima e i suoi Musei e la Cooperativa Sociale Zoe, con l’intento di mettere in contatto il mondo della ricerca con i soggetti preposti alla valorizzazione del territorio e l’associazionismo locale, per stimolare e rigenerare il dibattito.

 Prenotazione obbligatoria per gli eventi: 0566906525 – accoglienzamuseimassa@gmail.com

 




9 aprile, ore 15 | Biblioteca di Massa M.ma: “Presenze femminili: associazionismo e lavoro delle donne di Ribolla e Bagnoli”

Sabato 9 aprile | ore 15 | Biblioteca Comunale G. Badii di Massa M.ma

Primo incontro del ciclo “Maremma Novecento

Presenze femminili: associazionismo e lavoro delle donne di Ribolla e Bagnoli

con la Prof.ssa Renata Pepicelli (Università di Pisa) e la ricercatrice Barbara Solari (Isgrec).

 

La miniera e la fabbrica sono luoghi di lavoro la cui narrazione è stata quasi esclusivamente declinata al maschile dalla storiografia. Se guardiamo alla miniera di Ribolla e all’Italsider di Bagnoli da una prospettiva di genere, appare chiaro come le donne siano state presenze attive nell’associazionismo in miniera e nel lavoro in fabbrica.

A seguire, una visita guidata al Museo della Miniera di Massa Marittima, nel corso della quale sarà posto l’accento sul lavoro delle donne nelle miniere nelle Colline Metallifere nella prima metà del Novecento.

Il ciclo di eventi “Maremma Novecento”, incentrato sul periodo resistenziale e il lavoro nelle miniere nel territorio delle Colline Metallifere, con un particolare focus sulla storia di genere, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Massa Marittima e i suoi Musei e la Cooperativa Sociale Zoe, con l’intento di mettere in contatto il mondo della ricerca con i soggetti preposti alla valorizzazione del territorio e l’associazionismo locale, per stimolare e rigenerare il dibattito.

Prenotazione obbligatoria per gli eventi: 0566906525 – accoglienzamuseimassa@gmail.com




“Italo Balbo tra mito e realtà” – 18 marzo, ore 18 (ON LINE)

Venerdì 18 marzo, ore 18

Italo Balbo, tra mito e realtà

La recente approvazione da parte del Comune di Orbetello della mozione per intitolare il Parco dell’ex Idroscalo a Italo Balbo ha dato vita a una schematizzazione nel dibattito pubblico, con discutibili distinguo tra il “Balbo aviatore” e il “Balbo gerarca”. Di fronte a questa banalizzazione, l’Isgrec propone di ritornare a riflettere da una prospettiva storica su ruoli e responsabilità di Balbo all’interno della nascita e dello sviluppo dello Stato fascista, restituendo alla sua figura quella complessità appiattita da chi lo vorrebbe solo eroe dell’Aviazione. L’essere organizzatore e guida dello squadrismo nel ferrarese, il cui tratto caratterizzante fu l’estrema violenza; la partecipazione come quadrumviro alla marcia su Roma accanto a Mussolini; le responsabilità nell’omicidio di Don Minzoni, “pietra d’inciampo all’interno di qualsiasi percorso di normalizzazione della memoria di Balbo” (A. Baravelli, 2021); la compromissione con il progetto coloniale fascista in Africa: tutti questi aspetti ne fanno una delle figure centrali del Ventennio e permettono di approfondire i meccanismi di funzionamento del regime.

Tema centrale è oggi quello di decostruire il mito e l’immagine pubblica di Balbo, consolidatesi nel corso del tempo intorno a singoli aspetti della sua vita e della sua carriera, come ad esempio quello delle trasvolate, che nascono come vero e proprio strumento di propaganda del regime, ma anche intorno alla sua morte e alla leggenda che fosse stata voluta da Mussolini per cancellarne la popolarità. Tutti aspetti che via via hanno concorso a favorirne un’interpretazione depoliticizzata, slegata dalla compromissione col fascismo, rendendo possibili iniziative come quella del Comune di Orbetello.

Ne discutono venerdì 18 marzo alle ore 18 nel corso di un incontro on line dal titolo “Italo Balbo, tra mito e realtà” (ON LINE nel sito www.isgrec.it e nella pagina facebook dell’Isgrec) Paul Corner dell’Università di Siena e Andrea Baravelli dell’Università di Ferrara, curatore del recente volume “Il fascismo in persona. Italo Balbo, la storia e il mito”.  Coordina Ilaria Cansella, Direttrice Isgrec.




Pensare globale: nuove prospettive nell’insegnamento della storia | corso di formazione ONLINE

Pensare globale: nuove prospettive nell’insegnamento della storia

CORSO DI FORMAZIONE ON LINE PER INSEGNANTI

(codice corso su Sofia: 70044)

Riconoscimento dei crediti formativi pari a 6 ore

>>> SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO

La storia viene generalmente raccontata prediligendo una prospettiva nazionale. Si tratta di una prassi che, almeno nel nostro Paese, trae origini dalla necessità di sedimentare il sentimento di appartenenza a una nuova comunità nazionale all’indomani dell’Unità. Nel corso degli ultimi decenni, come conseguenza della progressiva globalizzazione delle società in cui viviamo, questo approccio ha però cominciato a dimostrare dei limiti strutturali: per far comprendere ai nostri studenti la complessità del mondo contemporaneo non è infatti più sufficiente limitarsi ad insegnare loro una storia che parta dalla prospettiva nazionale (o continentale). Partendo da questa consapevolezza la comunità degli storici ha finalmente cominciato a farsi domande che hanno rimesso in discussione l’idea stessa della narrazione storica che ci ha accompagnato fino a tempi molto recenti. Si tratta di un processo che si è avviato all’indomani della fine della Guerra fredda, quando è venuto meno il mondo bipolare e si è accelerato il processo di globalizzazione. È possibile guardare alla storia da un’angolatura diversa? Fino a che punto le prospettive nazionali e/o eurocentriche hanno influito sulla ricostruzione dei processi storici? È stato in questo contesto che, soprattutto nel mondo anglosassone, è nata, è emersa e si è definitivamente affermata quella che chiamiamo storia globale. Questo laboratorio ha due obiettivi principali, da un lato vuole fornire ai partecipanti gli strumenti per orientarsi nei più recenti dibattiti storiografici internazionali, dall’altro si propone di offrire esempi concreti per applicare una prospettiva di storia globale all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il corso, curato da Enrico Acciai dell’Università di Roma “Tor Vergata”, si articolerà in tre incontri di due ore ciascuno:

 4 marzo 2022 | ore 18 | L’emersione e l’affermazione della storia globale

10 marzo 2022 | ore 17 | Nuova prospettive di storia globale

17 marzo 2022 | ore 17 |Storia globale e didattica: alcuni esempi pratici

 

Iscrizione:

Il corso prevede una quota di partecipazione di € 30.

  1. a) sulla piattaforma Sofia del MIUR con buono creato con la Carta del docente (codice corso 70044)
  2. b) presso l’Isgrec (uff. amministrativo: Viale Europa 11 B) in contanti o con buono creato con la Carta del docente (il buono può essere inviato anche tramite mail a segreteria@isgrec.it)
  3. b) tramite bonifico c/c intestato a Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea IBAN: IT98W0885114301000000008002

 Obbligatorio inviare una mail a segreteria@isgrec.it

specificando l’indirizzo mail dove si vuole ricevere le comunicazioni

 

Info: ISGREC | 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it

L’Isgrec è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872) ed incluso nell’elenco degli Enti accreditati




Giorno del Ricordo 2020: ON LINE “Tracce d’esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963” | 10 febbraio, ore 18

GIORNO DEL RICORDO 2020

10 febbraio, ore 18

>>> In streaming sulla pagina facebook e nel sito Isgrec

Tracce d’esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963.

Tra esuli istriano-giuliano-dalmati, rimpatriati e profuganze d’Africa

di Giuliana Pesca, Giovanni Ruggiero, Serena Domenici (Nuova Prhomos, 2021)

Il Centro profughi di Laterina fu uno degli oltre cento campi disseminati sul territorio italiano, attivati o riattivati da precedenti strutture militari e concentrazionarie per accogliere sia esuli provenienti dai territori ceduti dall’Italia alla Jugoslavia (a seguito del Trattato di Pace di Parigi e del Memorandum di Londra), sia rimpatriati dall’estero e dalle colonie. Un calvario che, al di là delle diverse cause, ha interessato vasti territori europei dell’area centro-orientale all’indomani del secondo conflitto mondiale e coinvolto milioni di persone. Erano soprattutto tedeschi, ucraini, polacchi, espulsi dai luoghi di nascita o di elezione dove avevano vissuto e anche convissuto per secoli, ai quali si aggiunsero gli italiani della Venezia Giulia e coloro che con la fine della colonizzazione furono costretti ad abbandonare case, lavori o proprietà.

Il volume si sofferma in particolare sulla presenza nel campo di Laterina degli esuli istriano-giuliano-dalmati, ma amplia l’interesse ai profughi italiani dell’Africa settentrionale, in particolare a coloro che provenivano dalla Tunisia e dalla Libia.

 Con gli autori Giuliana Pesca, Giovanni Ruggiero, Serena Domenici

dialogano Laura Benedettelli e Ilaria Cansella (Isgrec)




Anteprima del documentario “Trasporto 53”, prodotto dall’Isgrec in collaborazione con Regione Toscana

La Repubblica italiana da oltre vent’anni riconosce il 27 gennaio come Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah, cioè lo sterminio e la persecuzione del popolo ebraico, dell’internamento militare e della deportazione politica degli oppositori al nazifascismo. Proprio alla memoria dei deportati politici maremmani è dedicata la puntata n.422 di “La Maremma in Diretta” (canale fb), del 31 gennaio, ore 19, durante la quale sarà presentato in anteprima il documentario “Trasporto 53”, prodotto dall’Isgrec con il contributo della Regione Toscana, e incentrato sul tema della deportazione politica e sui segni di memoria ad essa dedicati nella nostra provincia.

Dopo la cerimonia simbolica di lucidatura delle pietre di inciampo dedicate alle figure di Tullio Mazzoncini, Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani e Italo Ragni, deportati nel campo di concentramento di Mauthausen, tenutasi il 27 gennaio, il documentario propone ora un approfondimento sulla loro vicenda biografica e su quella di Etrusco Benci, fucilato dai nazisti in Belgio e a cui l’Anpi Bruxelles ha dedicato una pietra di inciampo.

Saranno presenti per un saluto l’Assessora alla Cultura della Memoria della Regione Toscana, Alessandra Nardini, e il presidente dell’Anpi di Bruxelles, Roberto Galtieri. A dialogare con Carlo Sestini interverranno la direttrice dell’Isgrec, Ilaria Cansella, e il presidente del Comitato provinciale “Norma Parenti” dell’ANPI di Grosseto, Luciano Calì, oltre al regista Luigi Zannetti e a Elena Vellati, vicepresidente ISGREC, e Cristina Scarfia, Responsabile della comunicazione per ANPI Bruxelles, che lo hanno coadiuvato nella produzione di “Trasporto 53”.




Giornata della Memoria a Roccastrada

In occasione della Giornata della Memoria, quest’anno il Comune di Roccastrada, l’Anpi di Roccastrada e l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec) celebrano la ricorrenza del 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli del campo di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, con un incontro che sarà trasmesso online sulle pagine Facebook e sui siti del Comune di Roccastrada e dell’Isgrec alle ore 18.30.
Nella cornice della Sala consiliare del Comune interverranno il Sindaco, Francesco Limatola, il Presidente dell’Anpi di Roccastrada, Giulio Balocchi, e la Direttrice dell’Isgrec, Ilaria Cansella, per rinnovare l’attenzione su una memoria che deve essere per tutti i cittadini, in particolare per le nuove generazioni, “memoria attiva” che ripudi antisemitismo e razzismo, così come tutti i simboli e i linguaggi che inneggiano e richiamano al fascismo e al nazifascismo.