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PROIEZIONE DEL FILM – Una donna. Poco più di un nome

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Le memorie di un luogo: le Scuole Leopoldine dal Granducato di Toscana all’occupazione nazista, fino ai giorni nostri

La storia delle ex Scuole Leopoldine di Piazza Santa Maria Novella a Firenze, importante plesso nato nel rinascimento come “spedale” religioso per convalescenti e convertito da Pietro Leopoldo in scuola laica per le “fanciulle” povere della città. Quello stesso plesso divenne nel 1943-1944 sede di permanenza forzata per centinaia di cittadini, fra i quali operai pratesi dell’ex cimatoria Campolmi, vittime di rastrellamenti e poi deportati in campi di concentramento in Germania.

Relatori si alterneranno nella descrizione del luogo nel tempo e nel rievocare lo slancio innovatore di Pietro Leopoldo attraverso un inquadramento delle Scuole Leopoldine a cavallo tra Firenze e Prato.

Sabato 30 novembre dalle ore 16.00 al Museo del Tessuto, Prato.
Programma
16:00: Presenta e modera Lucrezia Sandri, giornalista di TV Prato

16:15: Apertura Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato. A seguire saluti istituzionali. Gabriele Alberti , Presidente del Consiglio comunale di Prato; Francesco Puggelli , Presidente della Provincia di Prato; Eugenio Giani, Presidente del Consiglio della Regione Toscana

17:00: Inquadramento storico-culturale sulle Scuole Leopoldine a cavallo tra Firenze e Prato. Giovanni Cipriani, Professore di Storia moderna al Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo – Università degli Studi di Firenze

17:30: La Scuola Leopoldina di Piazza Santa Maria Novella a Firenze negli anni 1943-1944. Camilla Brunelli, Direttore della Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato

18:00Conclusioni

18:15: Passeggiando in città come ….nel ‘700. Visita guidata alla scoperta di edifici che furono costruiti nel Settecento e che ancora oggi raccontano storie del passato… dal Collegio Cicognini, al Palazzo Vaj, passando dal Teatro dei Semplici e dagli antichi Tirati a cura dell’associazione culturale ArteMia.

L’evento fa parte della rassegna Festa della Toscana 2019




Populismi. Ciclo di incontri alle Stanze della Memoria

A partire dal 7 novembre si svolgerà a Siena un ciclo di incontri sui ‘populismi’ , presso la sede delle Stanze della memoria; gli incontri saranno tesi a favorire una migliore comprensione di alcuni dei nodi della politica e della vita sociale contemporanea.




Il Museo Novecento ricorda l’Alluvione del 1966 e apre le porte a tutti, gratuitamente, dalle 11 alle 22

Una giornata a porte aperte, per non dimenticare. Il Museo Novecento, rimarrà aperto, con ingresso gratuito per tutti, dalle 11 alle 22 del 4 novembre, anniversario dell’Alluvione del 1966.

E non è un caso che il direttore artistico Sergio Risaliti abbia deciso di tenere le porte del museo spalancate alla città in occasione di questa ricorrenza. Nel 1966 infatti, quando l’Alluvione devastò Firenze, lo storico dell’arte Carlo Ludovica Ragghianti stava promuovendo una mostra dedicata all’arte italiana degli anni Venti e Trenta che avrebbe dovuto servire da volano per l’apertura di un museo dedicato al secolo breve, quel Museo Novecento che ha visto la luce 48 anni più tardi, nel 2014.

Ragghianti si fece all’epoca promotore delle iniziative volte al risarcimento dei danni al patrimonio storico e artistico della città sensibilizzando artisti e collezionisti alla donazione di alcune loro opere e gettando le basi per quello che sarebbe stato il futuro museo.

In occasione dell’apertura straordinaria, sarà possibile visitare, oltre alla collezione permanente Alberto della Ragione, le mostre Bice Lazzari. La Poetica del segno (fino al 13 febbraio 2020), antologica curata da Paola Ugolini e Sergio Risaliti (e realizzata in collaborazione con Archivio Bice Lazzari), Solo. Mirko Basaldella (fino al 13 febbraio 2020) curata da Luca Pietro Nicoletti e Lorenzo Fiorucci, L’Eccezione, opera video di Rä di Martino, artista fra le più rinomate del panorama nazionale e internazionale, curata da Sergio Risaliti e prodotta da Museo Novecento – MUS.E (fino al 13 febbraio 2020) e ancora Duel. Lucciole per lanterne, dell’artista cinese Wang Yuyang, alla sua prima personale in Italia, curata da Lorenzo Bruni (fino al 16 gennaio 2020), Da qui tutto bene, installazione della giovane Rebecca Moccia, Un matrimonio futurista (fino al 16 gennaio 2020), dell’artista toscano Lino Mannocci e infine Survival strategies, rassegna di video d’artista, concepita e prodotta da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e a cura di Paola Ugolini (fino al 16 gennaio 2020).

E ancora, alle 15:30 spazio ad uno degli incontri del ciclo Noi del Novecento dedicato agli anziani con Alzheimer e con decadimento cognitivo, persone che hanno vissuto in prima persona il dramma dell’Alluvione. Il Museo Novecento apre le sue porte alle famiglie e agli ospiti delle RSA proponendo un percorso rivolto a persone con demenza senile e a coloro che se ne prendono cura nella convinzione che l’incontro con l’arte, la storia e la cultura sia portatore di un benessere profondo. (La partecipazione a Noi del Novecento è gratuita – max 8 anziani con un accompagnatore ciascuno – La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 055-2768224 – Mail info@muse.comune.fi.it)




MOSTRA: Le cicatrici della vittoria. Pistoia e le memorie della Grande Guerra

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“Una storia, un archivio, Idalberto Targioni nell’Italia fra Ottocento e Novecento” presentato all’Istituto degli Innocenti

Il 22 ottobre alle ore 16.30, all’interno del ciclo di incontri “Alla ricerca delle origini fra passato e presente”, presentazione del volume di R. Bianchi, Una storia, un archivio. Idalberto Targioni nell’Italia fra Ottocento e Novecento (Firenze University Press).

Intervengono:

Roberto Bianchi, autore, Università di Firenze

Simonetta Soldani, Università di Firenze

Simonetta Chiappini, storica, erede di Idalberto Targioni

Matteo Mazzoni, Direttore Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea




IL SOGNO DI RODOLFO SIVIERO visita spettacolo per il Museo Casa Siviero

Il sogno di Rodolfo Siviero è contemporaneamente un percorso all’interno della omonima casa-museo e un viaggio che si dipana sul filo della memoria e delle riflessioni del cosiddetto “007 dell’arte”. Il Teatro dell’Elce condensa in questa visita in forma di spettacolo il distillato di un lavoro di ricerca sulle principali pubblicazioni dedicate a Siviero e, in particolare, sui suoi diari inediti. Dal flusso di pensieri e parole di un’ombra “condannata all’insonnia eterna”, affiorano le immagini ricorrenti nelle riflessioni di Siviero: i tormenti di un giovane ambizioso, la leggerezza della passione amorosa, l’avversione al potere della burocrazia italiana, l’amore per le opere recuperate, l’attività clandestina e i resoconti sulla gigantesca opera di rapina dei nazisti a danno del patrimonio artistico italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sabato 19 ottobre e sabato 16 novembre 2019, doppia replica ore 10,45 e ore 15,45.
Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti (max.20 persone per replica).

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
329 9160071
organizzazione@murmuris.it

Museo Casa Siviero
Lungarno Serristori 1-3
Firenze




Presentazione della ricerca: Tante braccia per il Reich!

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