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La tradizione nell’arte di Gino Terreni: la caccia e la vita nei campi in Toscana

La mostra curata da Cristina Gnoni Mavarelli e Leonardo Giovanni Terreni sarà inaugurata venerdì 7 luglio 2017, alle ore 17,30, presso la Villa Medicea di Cerreto Guidi, via dei Ponti Medicei 7/12.
La mostra, che rimarrà aperta dal 7 luglio al 17 settembre 2017, è promossa e patrocinata dal POLO MUSEALE DELLA TOSCANA, DALLA VILLA MEDICEA DI CERRETO GUIDI, DAL COMUNE DI CERRETO GUIDI, DALL’ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO DI FIRENZE, DAL CLUB UNESCO – SEZ. DI VINCI E DALL’ASSOCIAZIONE ARCHIVIO GINO TERRENI.




Prima presentazione del libro “Luigi Vezzosi. Un antifascista toscano respinto dalla democrazia” a Calci (Pi)

Venerdì sera, presso il Municipio di Calci, sarà per la prima volta presentato al pubblico il nuovo libro di Andrea Ventura.

Venerdì sera, presso il Municipio di Calci (Pi), sarà per la prima volta presentato al pubblico il nuovo libro di Andrea Ventura dedicato all’antifascista empolese.

Il prossimo venerdì 7 luglio 2017, alle ore 21:15, presso il Municipio di Calci (Pi) in piazza Garibaldi, si terrà la prima presentazione pubblica del nuovissimo libro di Andrea Ventura “Luigi Vezzosi. Un antifascista toscano respinto dalla democrazia”, edito per i tipi di Tagete di Pontedera. Nato per iniziativa del Comitato provinciale ANPI di Pisa, che ha incaricato delle ricerche storiche l’ISREC di Lucca di cui Ventura è Direttore, il volume è una dettagliata biografia dell’antifascista empolese, nato nel 1905 ed arrestato a seguito dei cruenti fatti di Empoli del marzo 1921. Condannato a 28 anni di carcere per omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d’arma, venne quindi liberato nel 1925: fatto ritorno nella sua città, dovette però riparare a Pisa per sfuggire ad aggressioni e frequenti fermi di polizia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Vezzosi entrò nella formazione partigiana comunista “Nevidio Casarosa”, attiva nell’area dei Monti Pisani: ricevuto perfino il certificato Alexander per il contributo dato alla causa della Liberazione, a conflitto concluso riprese la vita civile, comportandosi in modo esemplare, ma continuando a scontare un’antica interdizione perpetua dai pubblici uffici. Rivolta domanda di grazia al Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1983, venne infine amnistiato da Cossiga tre anni dopo: morendo nel giugno 1987 all’età di 82 anni, tuttavia, Luigi non ebbe modo di esercitare nemmeno una volta il proprio diritto di voto. Inserita negli stravolgimenti storici dell’Italia novecentesca, attraverso l’opera di Ventura la parabola di Vezzosi permette un’analisi oggettiva delle forze e dei contesti che ne accompagnarono le svolte, dall’antifascismo allo squadrismo, dalla dittatura fascista alla guerra, dalle speranze della Liberazione alle contraddizioni e ai limiti dell’Italia repubblicana. Promossa dal Comitato provinciale ANPI di Pisa, dall’ISREC Lucca, dal Comune di Calci e da Tagete Edizioni, la serata, ad ingresso libero, vedrà gli interventi di Massimiliano Ghimenti, Sindaco di Calci, Bruno Possenti, Presidente Provinciale dell’ANPI pisana, Gianluca Fulvetti, Docente di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, e Michele Quirici, titolare di Tagete Edizioni. Sarà presente l’autore.

In allegato, la locandina dell’iniziativa.




Incontro “Montignoso e l’antifascismo. Una storia di lungo periodo” a Cerreto di Montignoso (Ms)

Venerdì sera, presso il Bar della Rabbia di Cerreto di Montignoso (Ms), si terrà un interessante dibattito storico sull’antifascismo montignosino.

Venerdì sera, presso il Bar della Rabbia di Cerreto di Montignoso (Ms), Albertosi e Ventura animeranno un ricco dibattito storico sull’antifascismo montignosino.

Il prossimo venerdì 7 luglio 2017, presso il Bar della Rabbia in via Resistenza 61 a Cerreto di Montignoso (Ms), si terrà un interessante confronto storico, intitolato “Montignoso e l’antifascismo. Una storia di lungo periodo”. Ad animare il dibattito, che approfondirà origini, caratteri e volti dell’antico e radicato antifascismo montignosino, capace in passato di esprimere personalità di altissimo livello, come quella del professor Giuseppe Del Freo (1897-1969), saranno Piercarlo Albertosi, Presidente della Sezione ANPI di Montignoso, ed Andrea Ventura, Direttore dell’ISREC Lucca ed autore del libro “I primi antifascisti. Politica e violenza tra storia e storiografia” (Gammarò 2010). Per gli interessati, l’appuntamento è alle ore 18:00. Ingresso libero.

In allegato, la locandina della serata.




Il cinema ritrovato– tra emigrazioni e ritorni

Dal 1 luglio al 20 agosto il Palazzo di Fraternita ospita un singolare percorso espositivo che racconta la vita di Francesco (Frank) Bernasconi pioniere del cinema muto e che, grazie al Comune di Arezzo, mette in mostra alcune macchine per proiettare i film muti che si credevano disperse per sempre.

Una storia ricostruita da Fausto Casi, direttore del museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo che parte da una scoperta sensazionale: Casi ritrova una macchina per proiettare i film datata al 1903 e una macchina da teatro di qualche anno dopo. Le fa restaurare e le mette in funzione.

Si ritrovano anche un baule con accessori di ricambio per la macchina, proiettili a salve utilizzati per sparare durante le proiezioni nelle scene che richiedono effetti speciali, varie pellicole di film muti databili negli anni che vanno dal 1900 al 1933 ancora da studiare, vetrini con titoli di film e  curiosi biglietti di ingresso sia americani che italiani.

Sono materiali appartenenti a Francesco Bernasconi, vero pioniere del cinema muto.
Bernasconi era appena 15 enne quando nel 1898 lascia Viggiù, provincia di Varese,  ed emigra in America. Qui si stabilisce col padre a Barre, nel Vermont e si innamora del cinema al punto da acquistare una macchina per proiezioni che poi porta in Italia.
Appena rimpatriato (1914) va a fare il servizio militare e utilizza la sua macchina da cinema per le truppe Italiane fino al 1917.
Rientrato dal fronte militare continua come “ambulante” a portare il cinema per le città della provincia lombarda almeno fino al 1935 quando poi si dedica ad altre attività.

La mostra di Arezzo ricostruisce la passione di Bernasconi per il cinema e presenta una serie di macchine e attrezzature con cui si “faceva” il cinema muto.
Tra le curiosità anche una particolare “macchina musicale” a manovella che lo stesso Bernasconi faceva usare dalla sorella durante le proiezioni.
Nella sede espositiva vengono riproposti alcuni film muti di autori quali Reynold, Lumiere e altri ancora  tratti dalle pellicole di proprietà di Bernasconi.
Inoltre il 6 luglio la piazza tornerà ai primi anni del ‘900 con una proiezione di cinema muto che verrà realizzata proprio come si faceva allora: due bauli con tutto il necessario per dare vita alla proiezione si apriranno davanti al pubblico e verrà allestita l’attrezzatura per la visione dei film muti. La stupenda macchina da proiezione Pathè del 1903 tornerà ad illuminare occhi e cuori degli spettatori proiettando inedite immagini mute dell’archivio Bernasconi che verranno accompagnate da musiche eseguite live da docenti e allievi del Liceo Musicale Francesco Petrarca di Arezzo. Tra queste un filmato girato nelle trincee dell’esercito italiano dal titolo: “Conquista di Cima Valbella – I Guerra Mondiale”.
Fonte: MaremmaNews




Conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900” a Strettoia

La locandina della conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900”, che si terrà a Strettoia di Pietrasanta il prossimo venerdì sera.

La conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900” si terrà presso la piazza della chiesa di Strettoia il prossimo venerdì sera.

La sera del prossimo venerdì 30 giugno 2017, presso la piazza della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano di Strettoia di Pietrasanta (Lu), si terrà un’interessante conferenza sulla storia versiliese nel XX secolo, significativamente intitolata “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900”. Dedicata alle grandi tragedie naturali ed umane che colpirono la zona durante il secolo scorso, così come alle strategie di sopravvivenza e ricostruzione messe in atto dalla popolazione civile per riprendere a vivere dopo catastrofi quali il passaggio del fronte fra 1944 e 1945 e l’alluvione del giugno 1996, l’iniziativa, che prenderà il via alle 21:15, si aprirà con l’intervento di Franco Pellegrini, dottore in Storia Contemporanea presso l’Università di Pisa, denominato “Aspetti naturali del territorio. La pericolosità sismica ed idrologica”. A seguire, Ezio Marcucci, storico locale ed esperto conoscitore delle tradizioni culturali della Versilia storica, prenderà la parola con il contributo “Chiare, fresche e dolci acque della Versilia nostra”. Terzo a prendere la parola, Federico Bertozzi, dottore in Storia Contemporanea all’Università di Pisa, storico e membro del Consiglio direttivo dell’ISREC Lucca, parlerà al pubblico di “Guerra e solidarietà sulla Linea Gotica versiliese”, mentre Ivano Gonnella, laureato in Filosofia presso l’ateneo pisano, interverrà su “Il disastro e l’uomo. Tra filosofia, antropologia e psicologia”. In chiusura, si rivolgeranno al pubblico gli architetti Enrico e Guido Bascherini, con “Il terremoto in Centro Italia: danni, cause ed interventi minimali di messa in sicurezza sismica”. Introdurrà gli esperti Lorenzo Marcuccetti, storico dell’età antica e docente di scuole medie. Ingresso libero.

In allegato, la locandina della serata.




1917-2017: donne in marcia contro la guerra

30 giugno – 9 luglio 2017
Prato

1917-2017: donne in marcia contro la guerra

L’evento
Ricorre quest’anno il centenario della marcia pacifista delle donne avvenuta in Val di Bisenzio e Prato nel luglio 1917, guidata dalla sindacalista Teresa Meroni. La marcia coinvolse 1.500 donne, madri e mogli di uomini al fronte, operaie delle fabbriche tessili, contadine e mezzadre. Marciarono per far sentire la loro voce, contro la guerra.
In ricordo di questo evento cruciale che infranse il silenzio, la Fondazione CDSE ha curato un calendario di eventi che vedrà lo svolgersi di manifestazioni, convegni, laboratori, mostre, camminate e concerti in tutto il territorio pratese dal 30 giugno al 9 luglio 2017.

Programma completo

30 giugno-9 luglio • Palazzo Buonamici, Prato
 La marcia contro la Grande Guerra 100 anni dopo: luoghi, personaggi, suggestioni.
Esposizione di opere d’arte ed elaborati in inglese, francese e arabo, realizzati da studenti dei licei Livi-Brunelleschi, Cicognini-Rodari, Copernico, per il progetto di alternanza scuola-lavoro dedicato al centenario della marcia delle donne. I ragazzi delle scuole daranno voce e immagini a Teresa Meroni e alle “centinaia di donne urlanti come furie” protagoniste della marcia pacifista.
A cura della Provincia di Prato e della Fondazione CDSE. Apertura: da lunedì a venerdì 9-19 (ingresso via Ricasoli, 25); sabato e domenica 10-12 e 15-18 (ingresso via Ricasoli, 17).

5-31 luglio • Archivio di Stato, Prato
1917. Donne in marcia contro la guerra. Voci, volti e storie dalle carte dell’Archivio di Stato di Prato.
Mostra documentaria a cura dell’Archivio di Stato di Prato in collaborazione con la Fondazione CDSE. Inaugurazione 5 luglio, ore 11. Apertura: lunedì e mercoledì 8.30-17.20; martedì, giovedì e venerdì 8.30-13.50.

5 luglio • Sala del Consiglio comunale, Prato
16.45 ♦ Donne in cammino nella storia toscana tra Ottocento e Novecento. La rivolta delle donne del 1917.
Incontro di studi. Intervengono: Roberto Bianchi, Annalisa Marchi, Simonetta Soldani.
Saluti e conclusioni di Giovanna Procacci.

18.30 ♦ Presentazione della graphic novel 1917. Donne in marcia contro la guerra.
di Marco Perna, Alessia Cecconi, Luisa Ciardi (Fondazione CDSE-Djinn editore). Presenta Matteo Mazzoni, intervengono gli autori. Segue aperitivo.
Evento a cura della Fondazione CDSE in collaborazione con il Comune di Prato e l’Istituto storico della Resistenza in Toscana.

8 luglio • Giardini e scuola primaria Teresa Meroni, Carmignanello
9.30 ♦ Passeggiata storica al borgo produttivo di Cerbaia (Mulino di Pispola e lanificio Romei)
a cura di Luisa Ciardi (ritrovo davanti alla scuola).

10.30 ♦ La valigia di Teresa. Racconti e tessuti di carta alla scoperta della marcia delle donne
Laboratorio per bambini (6-11 anni, accompagnati da un adulto) a cura di Diletta Pizzicori. Gratuito fino a esaurimento posti.
Prenotazioni: info@fondazionecdse.it – Evento a cura del Comune di Cantagallo e della Fondazione CDSE.

8 luglio • Ex Meucci (MuMat – Museo delle Macchine tessili) e parco Albereta, Mercatale di Vernio
18.30 ♦ Visita guidata al MuMat

19.30 ♦ Cena “della fabbrichina”
Presso il parco dell’Albereta, a cura dei Circoli ARCI del territorio, in collaborazione con associazioni e volontari.

21.15 ♦ Saranno le donne che diranno… basta guerre!
Spettacolo teatrale e musicale, a cura di Altroteatro e Tuscae Gentes.
Ingresso libero. Evento a cura del Comune di Vernio e della Fondazione CDSE.

9 luglio • Ingresso della pista ciclabile, Vaiano
9.00 ♦ Marciare tra storie e canzoni
Passeggiata a ritmo di memorie di rivolta e musiche di protesta nei luoghi della marcia del 1917. Arrivo ore 10.15 ai giardini davanti alla ex-fabbrica Forti dell’Isola (La Briglia), colazione-brunch a cura delle donne del circolo ARCI Spola d’Oro e concerto conclusivo con la partecipazione del coro delle donne della Sartoria di Vaiano.
Ingresso libero. Bus navetta per il ritorno a Vaiano.
Evento a cura del Comune di Vaiano e della Fondazione CDSE.

9 luglio • Giardino anfiteatro di Santa Lucia, Prato
19.00 ♦ Aperitivo con la storia
Ritrovo con racconto della storia della marcia a Santa Lucia e a Prato. Passeggiata fino al centro storico per ripercorrere insieme l’ultimo tratto della marcia.
Aperitivo a cura della pro loco SantaLuciaInsieme presso il circolo ARCI, via del Guado.
Passeggiata in collaborazione con la Fondazione CDSE e WeWalk Prato.

9 luglio • Biblioteca Lazzerini, corte delle sculture, Prato
21.30 ♦ L’Italia in lungo e in largo – Giovanna Marini e Francesca Breschi in concerto
Ingresso gratuito. Evento a cura del Comune di Prato.

Enti coinvolti
Regione Toscana, Comune di Prato, Provincia di Prato, Comune di Vaiano, Comune di Cantagallo, Comune di Vernio e Archivio di Stato di Prato.




“Le cariche di esplosivo di San Donato” Gli anni di Don Milani a Calenzano: testimonianze e letture.

Venerdì 30 giugno alle 21.00 presso la Civica Biblioteca, via della Conoscenza 11, a Calenzano, il ciclo “Con gli occhi di don Milani” prosegue con gli ex-allievi della scuola popolare di San Donato. Letture a cura del Centro Iniziative Teatrali di Campi Bisenzio. Modera Sandra Nistri, giornalista de La Nazione.




‘L’insegnamento di Don Lorenzo Milani’ nelle riflessioni di padre Balducci

Il 26 giugno del 1967 moriva Don Lorenzo Milani. Il 27 giugno alle ore 15.00 la Biblioteca dell’ITI Leonardo da Vinci a Firenze celebra il 50esimo anniversario della morte, proponendo un incontro durante il quale sara’ analizzato il libro di Padre Balducci: ‘L’insegnamento di Don Lorenzo Milani’.

“Attraverso gli scritti di Ernesto Balducci su don Milani, che si snodano dal 1967 al 1992, possiamo cogliere le affinità e le enormi differenze tra due dei maggiori testimoni e interpreti del travaglio della Chiesa negli anni Sessanta. Due esperienze pastorali e pedagogiche che hanno seguito itinerari esistenziali differenti, ma si sono servite dello stesso linguaggio della fede. Ernesto Balducci (1922-1992) entra giovanissimo nell’ordine degli Scolopi. Nel 1958 fonda la rivista “Testimonianze” e successivamente raccoglie intorno a sé un folto gruppo di giovani nel “Cenacolo”. Docente di storia e filosofia negli istituti dell’Ordine dei padri Scolopi, nel 1963 affronta il processo che lo vede accusato della difesa del primo obiettore di coscienza cattolico. A Firenze negli anniCinquanta e Sessanta opera a fianco di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani.”