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73° Anniversario della deportazione degli empolesi ai campi di sterminio nazisti

Mercoledì 8 marzo alle ore 9.00 santa messa alla chiesa della Madonna del Pozzo, ore 10.00 corteo e deposizione della corona al monumento della vetreria Taddei.

Alla cerimonia sarà presente Erich Wahl sindaco di Gusen in occasione del 20° anniversario del gemellaggio con la città di Empoli.




“Sopravvissuti. Ritratti, memorie, voci”: la mostra.

Martedì 7 marzo alle ore 17.00, inaugurazione della mostra “Sopravvissuti”, Biblioteca degli Uffizi, ingresso da via Castellani 3.

Mostra fotografica di Simone Gosso, da un progetto di Cristina Ballerini.

A cura di ANED – Galleria degli Uffizi.




La memoria di un luogo: marzo 1944, arresti e deportazione

Museo del Novecento, 6 marzo 2017, ore 18

Comune di Firenze/Museo del Novecento – Regione Toscana – ANED Toscana – Museo della Deportazione di Prato – ISRT

La memoria di un luogo: marzo 1944, arresti e deportazione

Scuole Leopoldine – Museo del Novecento

Saluti istituzionali e degli enti organizzatori

Breve introduzione su “Resistenza operaia e deportazione” a cura di Camilla Brunelli, direttrice Museo della Deportazione di Prato

Cosa accadde il 7 e 8 marzo 1944 in Piazza Santa Maria Novella? Testimonianza di Moreno Cipriani, ANED di Firenze, figlio del deportato Oscar Cipriani deceduto ad Ebensee, sottocampo di Mauthausen

Lettura teatrale di brani di interviste a testimoni sopravvissuti ai lager a cura del Teatro d’Almaviva

L’edificio in cui attualmente è collocato il Museo del Novecento in Piazza Santa Maria Novella, nei giorni dell’occupazione tedesca 1943-44 è servito da parte delle autorità occupanti e della RSI come centro di raccolta degli arrestati a Firenze e in provincia e destinati alla deportazione nei lager nazisti.

In seguito allo sciopero generale dei primi di marzo 1944 indetto dal CLN in tutta l’Italia centro-settentrionale, un numero ingente di persone, uomini e donne, arrestate dai militi della Repubblica Sociale Italiana in Città ed in provincia (in particolare nel Pratese e nell’Empolese) furono rinchiuse negli spazi delle Ex-Scuole Leopoldine, registrate e interrogate dai nazifascisti. Le donne furono tutte rilasciate mentre 338 uomini portati alla stazione ferroviaria poco distante e avviati, con il trasporto dell’8 marzo 1944, alla deportazione nel lager nazista di Mauthausen e nei suoi sottocampi. Sopravvissero in 64, cioè il 19%.

Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere al pubblico interessato un “luogo di memoria” di Firenze poco noto come tale che ha potuto contare, fino ad oggi, su una piccola targa posta sulla parete interna del loggiato la quale, mentre rende il giusto omaggio alle vittime, non spiega a sufficienza il luogo e cosa avvenne al suo interno. Poco si trova nei libri di storia locale ma molto nella memorialistica e in particolare all’interno del corpus di interviste a sopravvissuti fatte da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80 in collaborazione con l’ANED che, per l’occasione, saranno utilizzate per una lettura-spettacolo dagli attori del teatro d’Almaviva.

progetto scientifico a cura di Camilla Brunelli, direttrice del Museo della deportazione di Prato




Stringiamo le schede come biglietti d’amore. La lunga marcia dei diritti per le donne in Italia.Parole, musica, immagini.

All’interno del vasto programma di iniziative promosse dal Comune di San Casciano in occasione della festa della Donna, segnaliamo in particolare:

Domenica 5 marzo, ore 17.30 – Auditorium ChiantiBanca

Stringiamo le schede come biglietti d’amore
La lunga marcia dei diritti per le donne in Italia.Parole, musica, immagini.

Spettacolo-reading sull’emozionante e difficile cammino per la conquista del diritto al voto delle donne in Italia, per ricordare e coltivare insieme la Memoria storica delle nostre radici e il valore dei diritti umani e civili.

Elaborazione drammaturgica e messa in scena di Tiziana Giuliani
Selezione dei testi a cura di Sara Gremoli e Tiziana Giuliani
con Il Teatro dei Passi

Interverranno esponenti dell’Amministrazione Comunale e delle rappresentanze Sindacali.
A seguire, proiezione di interviste sul primo voto delle donne in Italia.

Al termine, piccolo buffet offerto dalle rappresentanze sindacali
Ingresso libero




Michele Ranchetti: una mente musicale

Giovedì 2 marzo alle ore 16.30 a Palazzo Strozzi, Sala Ferri, il Gabinetto Vieusseux vi invita all’incontro su Michele Ranchetti: una mente musicale, in occasione dell’acquisizione del Fondo Michele Ranchetti  all’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’.
Saluto di
GLORIA MANGHETTI, ANDREA CECCONI, DIANA TOCCAFONDI
Introduce e coordina
SERGIO GIVONE
Partecipano
GIANFRANCO BONOLA
Ranchetti e i testi: tradurre, curare, pubblicare
ALBA DONATI
Tradurre Celan senza abbellimenti
MARCO PACIONI
Tempo di mezzo: la poesia nell’opera di Ranchetti
ANNA SCATTIGNO
Ricordo di un Maestro
Immagine
Ritratto di Michele
Sebastiano Ranchetti, 2009




Nuovo seminario di storiografia: Nuto Revelli

Martedì 28 febbraio alle ore 15.30, presso la sede dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, via Carducci 5/37, nuovo appuntamento con i seminari di storiografia curati dal prof. Enzo Collotti. Il testo che sarà oggetto della discussione sarà: Nuto Revelli “L’Ultimo fronte” Einaudi, un documento di particolare interesse in quanto raccoglie le lettere dei combattenti che riportano in primo piano la realtà delle guerre mussoliniane.




La rivoluzione di don Momigli

Lunedì 27 febbraio alle ore 17.00 nella Sala del Gonfalone, Palazzo del Pegaso, via Cavour, presentazione del libro di Luigi Ceccherini, La rivoluzione di don Momigli. Come un ex sindacalista salvò un paese da Chinatown. La via fiorentina all’inte(g)razione.

Saluti del presidente del Consiglio, Eugenio Giani.

Interventi di

Valdo Spini, Presidente AICI

Chang Shao Wu, esponente della comunità cinese

Severino Saccardi, direttore di Testimonianze

Monia Monni, consigliera regionale

Stefania Saccardi, Assessore alla Salute

Sarà presente l’autore.

 




Visita storico ambientale sui luoghi della memoria

Visita storico ambientale sui luoghi della memoria – Domenica 26 febbraio 2017 | Comune di Monsummano Terme

Proseguono le visite e le escursioni sul territorio organizzate dall’Assessorato alla Cultura e il Museo della Città e del Territorio, in collaborazione Centro RDP Padule di Fucecchio, per scoprire le bellezze del nostro territorio.

Il secondo appuntamento è previsto per domenica 26 febbraio, dalle 9 alle 12, con un percorso storico-ambientale nei luoghi della memoria dell’Eccidio.

Dopo una introduzione nelle sale dedicate al Padule del Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme, ci si trasferisce a Castelmartini per un itinerario storico-ambientale alla scoperta dei i luoghi e monumenti dell’Eccidio, ma anche del paesaggio agrario e del bosco ai margini del Padule di Fucecchio.

La prima parte della visita ha come motivo conduttore la strage del 23 agosto 1944, quando ai margini dell’area umida si perpetrò uno dei più drammatici episodi dell’occupazione nazista nel nostro paese, il barbaro eccidio di 175 persone inermi (per la maggior parte donne, vecchi e bambini) trucidate lungo gli argini, nelle case coloniche o in altri edifici situati ai margini della palude.

Il percorso inizia a Castelmartini, dove si trova il monumento realizzato dall’artista Gino Terreni (recentemente scomparso) in marmo statuario di Carrara che rappresenta lo stupore e il dramma delle vittime innocenti, falciate dalle armi di quegli stessi soldati che avevano dovuto ospitare nelle loro case.

Nelle vicinanze, si visita anche il Giardino della Memoria, uno “spazio d’arte” realizzato nell’ex cimitero di Castelmartini e composto da due lavori: “Paysage” di Andrea Dami e “Mio fratello è qui” di Simone Fagioli.

Da Castelmartini inizia una facile camminata che lungo la via comunale sterrata attraversa i campi ed il Bosco di Chiusi fino ad arrivare allo storico Porto de Le Morette che prende il nome dall’ormai rara Moretta tabaccata, un tempo molto frequente in Padule.

Il Porto de Le Morette, già visibile nelle carte storiche del 1700, a differenza degli altri scali del Padule, era una piccola darsena con gli argini sostenuti da muri di pietra, a testimonianza del notevole valore di questo approdo lungo le vie di navigazione; qui approdavano i “navicelli” per il trasporto delle erbe palustri e di altri materiali.

Fin dall’epoca medioevale si hanno testimonianze dell’uso del sistema palustre come via di navigazione interna; il canale principale, l’Usciana, dopo aver raccolto le acque di tutto il bacino le convogliava verso l’Arno costituendo così un’importante via di collegamento che dalla Valdinievole permetteva di raggiungere Pisa o Firenze.

Nel Padule si incrociavano quindi sia le vie che da Pistoia e dalla fascia collinare raggiungevano la costa passando attraverso il Montalbano, sia la via Francigena, sia percorsi di interesse locale.

Di fronte al Porto, sul lato opposto del Canale del Terzo, si può osservare il Casotto del Criachi, una delle tipiche costruzioni del Padule; anche qui una lapide ricorda i caduti dell’eccidio del Padule di Fucecchio.

L’escursione sul territorio si svolge su un percorso pianeggiante di circa 5 km fra andata e ritorno, e non presenta alcuna difficoltà (consigliati scarponcini da trekking).

La visita è gratuita, in quanto inserita nellle attività del progetto “Padule di Fucecchio tra memoria e tradizione” finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Per partecipare è necessaria la prenotazione presso il Centro RDP Padule di Fucecchio: tel. 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it