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Presentazione del Fondo librario “Mario Bini” all’Archivio storico di Empoli

Il prossimo Venerdì 11 marzo, all’Archivio storico, il Prof. Odoardo Piscini presenta il fondo librario “Mario Bini” dell’Associazione Turistica Pro Empoli nella sua nuova sede

Infatti la Biblioteca dell’Associazione Turistica Pro Empoli e per il ricco fondo librario “Mario Bini”, socio fondatore e appassionato studioso di storia locale ha trovato ospitalità presso l’archivio del Comune, in via Torricelli; sarà così garantita anche l’accessibilità al pubblico e la consultazione dei volumi negli orari di apertura dell’archivio storico oppure su appuntamento.

La raccolta è costituita da materiale composito e interessante. Una sezione è costituita da libri, periodici, fotografie, locandine frutto della “attività pubblicistica del Bullettino Storico Empolese” e delle iniziative organizzate dalla Pro Empoli: materiale a carattere locale oppure pervenuto da società storiche o altri enti in cambio dello stesso Bullettino. L’altra costituisce un fondo bibliografico molto eterogeneo, donato da Mario Bini all’Associazione. Oltre a opere monografiche di varie epoche sono presenti periodici importanti a carattere nazionale, come la rivista «Rassegna Nazionale» dal 1879 al 1933 o «Archivio Storico Italiano» fondata da Gian Pietro Vieusseux dal 1842 al 1912 e tante miscellanee di opuscoli dell’Ottocento e primo Novecento a carattere e scientifico, religioso e pedagogico.

Nella sede della Pro Empoli di Via Del Papa, Giuseppe Fabiani, da sempre impegnato nell’associazione turistica, si assunse l’impegno di riordinarla, ricomponendo opere e operando piccoli interventi di restauro per garantirne la conservazione. Con la stessa passione si è dedicato a redigerne un catalogo, contenente le informazioni essenziali delle monografie e dei periodici: di alcuni è stato fatto anche lo spoglio di tutti gli articoli. Fabiani ha accompagnato la biblioteca anche dopo il suo trasferimento presso l’Archivio storico e, con la stessa cura, l’ha collocata e ricomposta coadiuvato da Aldo Busoni, con la costante preoccupazione di consentirne la fruibilità e un uso pubblico.

Questo strumento, consultabile sul sito web della Pro Empoli e presso l’archivio storico, è un primo, irrinunciabile obiettivo, che potrà essere amplificato e perfezionato in un prossimo futuro dalla Biblioteca Fucini riversandone i dati nel catalogo collettivo della rete Reanet.

Quando poi vi saranno le condizioni il fondo potrà trovare la sua sede definitiva presso la Biblioteca Comunale.

Il prof. Odoardo Piscini, che conosce bene e apprezza la raccolta libraria, la presenterà il prossimo 11 marzo alle 17,30, nella conferenza che si terrà presso l’Archivio storico, a cui seguirà la visita guidata al fondo e al plastico in legno di Empoli dentro le mura, realizzato da Mario Bini e Renato Paci.




Achille Lega, futurista a Pistoia, raccontato da Edoardo Salvi

La figura di Achille Lega (1899-1934), tra i maggiori artisti toscani del primo Novecento, sarà oggetto del prossimo appuntamento di A tu per tu con l’opera d’arte che si terrà venerdì 5 marzo alle ore 17.30 presso Palazzo De’ Rossi a Pistoia (via De’ Rossi 26). In occasione dell’incontro, a cura dello studioso e artista Edoardo Salvi, sarà allestita nelle Sale espositive della Fondazione Caript una piccola e preziosa selezione di dipinti e incisioni di Achille Lega.

Romagnolo di nascita, naturalizzato fiorentino e di madre pistoiese, Lega intrattenne importanti rapporti con l’ambiente artistico e culturale di Pistoia a partire dagli anni Venti. Scomparso nel 1934 a soli trentacinque anni, partecipò giovanissimo al movimento futurista e fu compagno di strada di Conti, Venna, Nannini e Rosai, ottenendo considerevoli apprezzamenti critici da Carrà, De Chirico, Costetti, Soffici, Sarfatti Malaparte, e Vittorini.

Come sempre, l’incontro di A tu per tu con l’opera d’arte offrirà al pubblico la possibilità di visitare gratuitamente, dalle 15.30 alle 19.30, le Sale espositive della Fondazione, che ospitano la Collezione Arte pistoiese attraverso i secoli.
Il programma completo della rassegna “A tu per tu con l’opera d’arte” è scaricabile dal sito
www.fondazionecrpt.it

INGRESSO GRATUITO
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Sale Espositive – Collezione “Arte pistoiese attraverso i secoli”
Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia
eventi@fondazionecrpt.it – 0573 974226
Achille Lega (Brisighella, Ravenna 1899 – Firenze, 1934), pittore e incisore, si trasferisce a Firenze nei primi anni del Novecento e opera come futurista negli anni che vanno dal 1915 al 1919. Stringe amicizia con Carrà e soprattutto con Soffici e Conti con cui comincia a sperimentare la scomposizione, deformazione e sintesi degli oggetti e della figura. Nei suoi primi disegni e acqueforti il futurismo si fonde con il cubismo per approdare negli anni Venti alla sperimentazione di una pittura che si può considerare l’antesignana dell’aeropittura codificata nel 1929.
Edoardo Salvi, studioso ed artista, si dedica alla pittura, all’incisione e alla scenografica teatrale. Nel 1974 ha vinto il premio “Diomira” ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Tra le mostre a cui ha partecipato: IV Biennale Internazionale della Grafica d’Arte (Palazzo Strozzi, Firenze, 1975); Nel Segno del Labirinto (Bressanone – Este, 1997), Premio Leonardo Sciascia Amateur d’Estampes (Catania, 2004), Premio Santacroce (Santa Croce sull’Arno, 2009).




All’Istoreco la presentazione del volume “La Chiesa italiana nella Grande Guerra”

La Chiesa Italiana nella Grande GuerraL’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) organizza giovedì 3 marzo la presentazione del volume La Chiesa italiana nella Grande Guerra (Morcelliana, 2015). L’iniziativa avrà inizio alle 16.00 presso la Sala conferenze dell’Istoreco, Complesso della Gherardesca, Via G. Galilei, 40, Livorno. Intervengono: Daniele Menozzi, Giovanni Cavagnini, Anna Scattigno e Matteo Caponi. Coordina: Catia Sonetti.

Il centenario della Grande Guerra costituisce un’occasione per interrogarsi sui fattori che resero possibile un conflitto “totale”. Il volume curato da Daniele Menozzi offre un contributo a più voci su una questione di indubbia rilevanza: accanto alla dimensione caritatevole, assistenziale ed umanitaria, la Chiesa cattolica mise in campo un apparato concettuale ed un insieme di pratiche capaci di legittimare e talvolta di sacralizzare la mobilitazione bellica. Dedicando particolare attenzione alle dichiarazioni di Benedetto XV ed all’esperienza dei credenti italiani, il libro fa emergere un panorama molto articolato, reso complesso dalla tensione tra “culture di guerra” nazional-patriottiche ed interpretazioni del conflitto come punizione divina per le colpe collettive dei popoli. All’interno di questo quadro, la nota frase del pontefice sull’inutile strage, pur non sciogliendo i fedeli dall’obbligo di obbedire alle autorità politiche e militari, segnò un’ulteriore incrinatura nella coerenza del discorso ecclesiastico.

L’iniziativa dell’Istoreco, moderata da Catia Sonetti, prevede l’intervento di Anna Scattigno e l’approfondimento di due temi specifici. Matteo Caponi ripercorrerà la discussione che si svolse in merito ai bombardamenti sulle città. Il ricorso a mezzi militari che colpivano inevitabilmente i civili pose in crisi la dottrina della “guerra giusta”, ma il tentativo di condannarli con un’apposita enciclica andò incontro al fallimento. Giovanni Cavagnini, invece, si concentrerà su una delle maggiori icone del nazionalismo cattolico, destinato ad avere grande successo tra il primo dopoguerra ed il fascismo: il poeta livornese Giosuè Borsi, caduto sul fronte dell’Isonzo nel 1915. Borsi fu celebrato in tutto il paese come sintesi delle virtù richieste agli italiani, con toni e modalità che rivelano l’evoluzione dei rapporti tra Chiesa e Stato.

L’evento ha valore formativo e potrà essere richiesto un attestato di partecipazione.

Per informazioni 0586.809219




I cento anni di un “viaggio chiamato amore”

Dino Campana nella lirica “In un momento”definisce “viaggio” l’intensa e travolgente storia d’amore che visse assieme alla scrittrice Sibilla Aleramo, testimoniata dal ricco epistolario pubblicato per la prima volta da Nicola Gallo nel 1958 a due anni dalla morte della scrittrice.
Per celebrare il centenario di quell’incontro che avvenne nell’Appennino sui monti del Mugello nell’agosto del 1916, il Centro Studi Campaniani di Marradi ha programmato una serie di eventi, che si svilupperanno nel corso dell’anno, alcuni dei quali rivolti ai giovani che nel ricordo di quella storia d’amore potranno più facilmente avvicinarsi alla poesia di Dino Campana.
Le manifestazioni avranno inizio nella ricorrenza della morte del poeta , martedì 1° marzo 2016 ore 16,00. Nella sede del Centro Studi Campaniani Via Castelnaudary, 5, sarà inaugurata la mostra degli elaborati dei primi dieci classificati dei Licei Artistici di Bologna, Ravenna e Firenze che hanno aderito al 4° Concorso Studentesco Grafico Pittorico, indetto dal Centro Studi Campaniani, avente come titolo e tema : “ Questo viaggio chiamavamo amore”. Seguirà alle 16,30 la cerimonia di premiazione dei vincitori e dei primi dieci classificati che riceveranno una copia anastatica dei Canti Orfici e un attestato d’onore e i cui nomi saranno pubblicizzati nel sito del Centro Studi. Primo premio un tablet 10 pollici , secondo premio un hard disk esterno USB 2 TB, terzo premio una borsa per computer portatile. L’opera vincitrice sarà pubblicata per la promozione delle iniziative del centenario(t-shirt, poster, segnalibro). La mostra rimarrà aperta sino a giugno.
All’inaugurazione della mostra e alla cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso, che saranno presiedute da Mirna Gentilini, Presidente del Centro Studi Campaniani, saranno presenti Tommaso Triberti, sindaco di Marradi che ha dato il patrocinio all’evento, e i componenti della giuria composta da pittori ed esperti di arte: Barbara Briccolani, Stefano Mercatali, Domenica Pieli,Silvano Salvadori ed Enrico Visani . A conclusione dell’evento Chiara Benedetti e Silvano Salvadori leggeranno alcune lettere e poesie tratte dall’epistolario Campana – Aleramo.
Nel calendario del programma 2016 sono previsti a breve un convegno dal titolo “Rina Faccio, alias Sibilla Aleramo,”amica amante” di Dino Campana” e il 2° Concorso Nazionale di Prosa Lirica Inedita, che avrà come tema il viaggio d’amore di una scrittrice e di un poeta tra i più grandi del novecento letterario italiano.




Marinetti amore mio

Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 11.00, a Firenze, presso l’Auditorium dell’Archivio di Stato (viale Giovine Italia, 6), l’Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con la l’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi”, presenta il romanzo storico “Marinetti amore mio” di Simona Weller. (Pubblicato nella collana “Il Portico” presso l’Editore Marlin, 2015).

II romanzo racconta la storia di un colpo di fulmine e dell’amore che unì per la vita l’inventore del Futurismo, Filippo Tommaso MARINETTI, e la giovane pittrice scenografa, illustratrice e scrittrice Benedetta CAPPA. L’uomo che scriveva nel suo libro “Mafarka il futurista” di voler vincere la tirannia dell’amore e l’ossessione della donna unica, aveva incontrato una donna che avrebbe amato tutta la vita. L’autrice grazie alle conversazioni con Ala Marinetti, racconta nel romanzo biografico fatti veramente accaduti: una grande storia d’amore sullo sfondo di un movimento d’avanguardia che sembrava essere nato per distruggere i sentimenti. La scrittrice pone l’accento su un’artista poliedrica poco conosciuta e dipinge con abilità il ritratto di una donna audace e intraprendente che si realizza sia come artista sia come moglie premurosa, complice e madre sollecita.
Un aspetto meno noto del Futurismo al femminile sono le 5 immense tele murali dipinte nel 1933-34 per il Palazzo delle Poste di Palermo da Benedetta Cappa.

Simona Weller – Vive tra Roma e il borgo medievale di Calcata (VT). Scrittrice e pittrice tra le più affermate della sua generazione, una delle massime rappresentanti della poesia visiva italiana, non è nuova alla ricostruzione della vita di una grande artista. Il suo primo romanzo di successo (più di 10.000 copie vendute, tradotto in Austria e in Germania) è stato Ritratto di Angelica (1998), ispirato alla vita di Angelika Kauffman. Il secondo, in due volumi, Una rosa nel cuore (2000) e Suzanne (2002), ripercorre la vita di Suzanne Valadon. Il terzo, Marinetti amore mio, dedicato a Benedetta Cappa, completa la trilogia. Altri suoi romanzi sono Il pantano del Diavolo (1994), Memorie di una pittrice perbene (2004) e Niente accade per caso (2008).

Alla presentazione intervengono Kiki Franceschi e Marilena Mosco. Coordina: Rosalia Manno.
Sarà presente l’autrice. Ingresso libero.




Convegno per i 150 anni della nascita di Benedetto Croce

Il 24 febbraio la Fondazione Spadolini organizza, presso la propria sede, un Convegno in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Benedetto Croce.

In allegato locandina-invito con il programma dettagliato della giornata di studio.




Giacomo Puccini nello specchio. I periodici lucchesi

Venerdì 12 febbraio 2016 alle ore 17.30 presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino, Lucca) si presenta il sito Giacomo Puccini nello specchio. I periodici lucchesi.

PROGRAMMA

Saluti di
Alberto Del Carlo, Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca

Gabriella Biagi Ravenni, Presidente del Centro studi Giacomo Puccini

presentazione a cura di

Fiamma Nicolodi, Università degli studi di Firenze e Coordinatore del Comitato scientifico del Centro studi Giacomo Puccini

Il sito offre l’immagine di Giacomo Puccini riflessa nei periodici lucchesi.
È noto che Puccini è stato uno dei primi compositori a suscitare un’attenzione continua da parte dei periodici, specializzati e non, che accompagnavano, si può dire giorno per giorno, la sua vita privata e la sua carriera; è noto anche che fu oggetto di una capillare promozione mediatica in Italia e all’estero: ne consegue che il numero degli articoli a lui dedicati è incalcolabile. Quanto è apparso sulla stampa dell’epoca desta da tempo l’attenzione degli studiosi.

Il progetto del Centro studi Giacomo Puccini parte dai periodici lucchesi, che si sono rivelati fonti di particolare interesse, in quanto, oltre a dare continuamente notizie, per così dire, in presa diretta, forniscono altrettanto continuamente corrispondenze da periodici di tutto il mondo.

Per gli anni 1904-1911 sono stati individuati, schedati e trascritti tutti gli articoli, le recensioni, le interviste, le corrispondenze, i trafiletti pubblicati sui periodici lucchesi conservati alla Biblioteca Statale di Lucca.

Si proseguirà per mettere a disposizione tutti gli articoli pubblicati a Lucca su Puccini durante la sua vita, con un prolungamento al 1926, per comprendere la prima rappresentazione lucchese di Turandot.

Il progetto ha preso le mosse dai risultati del Convegno internazionale di studi Giacomo Puccini nei teatri del mondo. Cronache dalla stampa periodica, organizzato nel dicembre 2008 dall’Istituto Storico Lucchese, con la collaborazione e la consulenza del CSGP, pubblicati in Giacomo Puccini nei teatri del mondo. Cronache dalla stampa periodica. Atti del Convegno internazionale di studi in 3 volumi, Lucca, Istituto storico lucchese, 2013.




Conversazioni e confronti su Emilio Mancini: Intellettuale empolese della prima metà del ‘900

Venerdì 12 febbraio alle ore 17,00, l Cenacolo degli Agostiniani un incontro speciale per riscoprire uno dei protagonisti della storia culturale del primo cinquantennio empolese.

Si tratta di Emilio Mancini, nato a Empoli nel 1883 e morto a Lucca nel 1947.

La famiglia era di origini modeste e per completare gli studi Mancini si aiutò dando lezioni private. Dopo la laurea in lettere si dedicò all’insegnamento: dapprima a San Miniato, quindi a Livorno, all’Istituto Magistrale: fece carriera, prima diventa Preside poi Provveditore agli Studi.Le sedi lontane da Empoli:Val d’Aosta e Piemonte e, nel secondo dopoguerra, Lucca.

È la figlia Andreina, fiorentina, che, dopo aver letto in rete notizie e informazioni sul padre Emilio nel sito www.ilraccontodellarte.it curato da Paolo Pianigiani, ha deciso di riallacciare un contatto significativo con Empoli e di mettere in circolo il suo archivio di lavoro, conservato con cura in tutti questi decenni.

Carte, appunti e documentazione minuta raccolta da Mancini per la pubblicazione dei suoi contributi, usciti sulla “Miscellanea storica della Valdelsa”, e su altre riviste nazionali o per numeri unici e piccole pubblicazioni. L’archivio storico comunale metterà a disposizione questa raccolta “virtuale” di quanti saranno interessati a consultarla per ragioni di studio o semplice curiosità, analogamente a quanto è stato fatto per le carte di Oreste Ristori.

Tra le numerose pubblicazioni il fascicolo Empoli: granaio della Repubblica fiorentina, scritto insieme all’amico Vittorio Fabiani e pubblicato da Sonzogno nella collana delle “Cento città d’Italia”. Egualmente conosciuti i saggi stampati dalla tipografia Lambruschini nei primi anni ’20 del Novecento: La fontana di Empoli e Luigi Pampaloni scultore fiorentino e I giornali umoristici e “numeri unici” empolesi.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Società Storica della Valdelsa, interessata a far luce sulla figura di Emilio Mancini, che animò – assieme ad altri empolesi come Vittorio Fabiani, Corrado Masi, Mario Puccioni – le pagine della “Miscellanea Storica della Valdelsa”. L’incontro, a più voci, si propone di delineare la biografia e le esperienze di Emilio Mancini con l’intervento congiunto di Andreina Mancini e Paolo Pianigiani, mentre Elisa Boldrini illustrerà i caratteri salienti della lunga direzione della rivista valdelsana che egli mantenne ininterrottamente dal 1920 al 1947, anno della sua scomparsa; sarà infine Giuliano Lastraioli a parlare dell’ambiente intellettuale empolese, con cui si relazionò Emilio Mancini.