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Concerto della Memoria

Alle ore 18.00, alla Chiesa di San Michele a Luicciana, la Filarmonica Giuseppe Verdi di Luicciana eseguirà brani popolari e storici intervallate da letture di testimonianze legate alla memoria e alle tradizioni di Cantagallo, a cura della Fondazione CDSE.

Ingresso libero.

Per info: 3470888025




Carabinieri, da 200 anni l’Arma di tutti noi

Si inaugura sabato 20 dicembre alle 16 la mostra “Carabinieri, da 200 anni l’Arma di tutti noi”, in programma allo St.Art di via Garibaldi fino al 17 gennaio 2015. L’inaugurazione si terrà nella sala convegni del Comune, al quarto piano dell’edificio di piazza Gramsci.
In occasione dell’inaugurazione si terrà anche la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Calenzano all’Arma, conferita dal Consiglio Comunale lo scorso 28 novembre, alla presenza di autorità civili e militari. Al termine la banda dell’Ispettorato dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Toscana eseguirà l’Inno di Mameli.
La rassegna, promossa dal Comune di Calenzano e organizzata dall’Associazione Turistica di Calenzano con il coordinamento di Agostino Barlacchi e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, riassume il cammino dell’Arma iniziato nel giugno 1814 per volere di Vittorio Emanuele I Re di Sardegna, che lo fondò proprio nell’isola con lo scopo di fornire al regno un corpo di polizia.
Ci saranno mezzi d’epoca, uniformi, ricostruzioni in miniatura, illustrazioni e documenti, dalle armi dei Carabinieri dell’Azienda Pedersoli di Brescia alle cartoline d’epoca ai famosi e caratteristici calendari. L’Arma stessa parteciperà alla mostra con reperti dei propri Musei e con una sezione dedicata al lavoro dei Carabinieri oggi, dai gruppi dei Nas antisofisticazione, alla tutela del patrimonio artistico e culturale, dal Gruppo anticrimine ai Carabinieri cinofili e artificieri.
Il famoso logo simbolo dei Carabinieri (la granata fiammeggiante a tredici punte) sarà ricreato dalle Scenografie Barbaro e verrà posto all’ingresso della mostra.




Garibaldo Benifei, presidente onorario dell’Istoreco Livorno, insignito del Cavalierato della Repubblica Italiana

Garibaldo_Roma_25nov2014Il 25 novembre scorso, a Roma, presso il Palazzo di Giustizia di piazza Cavour, si è svolto con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, il Convegno di Studi e di Memorie : “Il tribunale speciale per la difesa dello Stato: braccio giudiziario del fascismo”.

Il Convegno è stato organizzato dalla Corte Suprema di Cassazione, dall’Anppia Nazionale e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Dopo i saluti di Giorgio Santacroce, Primo Presidente di Cassazione e di Giorgio Albertelli presidente dell’Anppia nazionale, giuristi e rappresentanti di varie associazioni hanno fatto i loro interventi. Particolarmente significativo l’intervento dell’Avv. Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi.

Insieme ai relatori erano presenti Garibaldo Benifei e Ljubomir Susic, di Trieste, quali ultimi testimoni dei nefasti dell’organo giudiziario con cui il regime mussoliniano amministrò la dura repressione contro gli Antifascisti comminando condanne per 27.235 anni complessivi.

Il luogo delle condanne era proprio quell’ Aula IV° del cosidetto “Palazzaccio“ ed in quell’Aula, 80 anni dopo, è avvenuto l’evento storico del convegno voluto fortemente dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per denunciare che il Tribunale Speciale era un mero braccio della volontà repressiva del regime fascista che obbediva solamente al dittatore Mussolini. Nell’ aula vennero anche emesse 42 condanne a morte di cui 31 eseguite. E’ stata importantissima la testimonianza di Garibaldo Benifei  che ha rievocato i suoi ricordi e che in quell’aula c’è passato ben due volte una nel 1923 in cui fu condannato ad un anno di carcere e nel 1940 quando subì una condanna a 7 anni. La commozione di Garibaldo è stata tale da coinvolgere tutti i presenti all’ incontro.

L’augurio finale di Garibaldo è stato all’unità ed alla pace affinchè tali fenomeni non si ripetano. La testimonianza esemplare di Garibaldo Benifei e della moglie Osmana Benetti, che insieme hanno dedicato una via per la libertà e per la democrazia, verrà riconosciuta dal Presidente della Repubblica che attraverso il Prefetto di Livorno, Dott.essa Tiziama Costantino consegnerà l’onore del Cavalierato della Repubblica Italiana ad entrambi il giorno 18 dicembre alle ore 12,00 con una cerimonia in Prefettura.

(si ringrazia Mauro Nenciati, dell’Anppia Livorno)




Le nostre radici

Alle ore 17.30 presso la Libreria Becarelli (via G. Mameli 14, Siena) presentazione del volume a cura di Gino Civitelli, Le nostre radici. Il lavoro e la vita in Val d’Arbia nel secolo scorso, (ASKA Edizioni).

Intervengono: Gianfranco Molteni, Luigi Oliveto e l’autore.




A Livorno un incontro per ricordare il professor Ugo Spadoni

libro spadoniIl Circolo di Cultura Politica “G. E. Modigliani” ricorda il professor Ugo Spadoni, che in passato volle dare al Circolo la sua prezionsa collaborazione, dedicandogli l’incontro: “Ugo Spadoni. Storico del pensiero politico del Novecento”. L’incontro, col patrocinio di Comune e Provincia di Livorno, si terrà sabato 13 dicembre 2014 alle ore 16 presso la Sala degli Specchi del Museo Giovanni Fattori, in Villa Mimbelli (Borgo S. Jacopo in Acquaviva, Livorno).

Ugo Spadoni, nato a Livorno il 20 gennaio 1923, è stato docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, del sindacalismo e del movimento operaio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Studioso dei movimenti socialisti e cattolici ha collaborato a diverse riviste storiche. Le sue opere storiche più importanti sono “Il pensiero filosofico e storiografico di Antonio Gramsci”, Palermo 1966; “Capitalismo industriale e movimento operaio a Livorno e all’Isola d’Elba, 1880-1913”; “I lavoratori e il socialismo. Contributo alla storia del movimento operaio in Toscana 1870-1922, Pisa, 1984; “Giovanni Gronchi nell’azione cattolica, nel partito popolare, nella confederazione italiana dei lavoratori”, vol. 1 “1904-1922”, Firenze 1992. Ugo Spadoni è morto il 13 luglio 2014.

La presentazione dell’incontro sarà a cura del prof. Luciano Iacoponi, presidente del Circolo “G.E. Modigliani”. Interverranno Maurizio Vernassa, Presidente del Dottorato in Geopolitica dell’Università di Pisa con un intervento dal titolo “Ugo Spadoni storico dei conflitti sociali nell’era moderna”, Paolo Morelli, Presidente del Centro Studi Giovanni Gronchi su “L’ultima ricerca di Ugo Spadoni: il giovane Gronchi”; Enrico Mannari, direttore scientifico della “Fondazione memorie cooperative” su “Il socialismo a Livorno durante gli anni di Ugo Spadoni” e Andrea Zargani, vicedirettore dell’Archivio diocesano di Livorno su “Il movimento cattolico a Livorno nel Novecento sino al Concilio Ecumenico Vaticano II”. Le conclusioni saranno affidate a Zeffiro Ciuffoletti, professore ordinario presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Firenze che interverrà su “Cultura e politica dei movimenti popolari e socialisti nella prima metà del Novecento”.




Lastra a Signa: inaugurazione della mostra “I cappelli di Caruso”

Sarà inaugurata il prossimo 13 dicembre alle 15.30 a Villa Caruso “I cappelli di Caruso”, una mostra documentaria sui cappelli dall’epoca di Enrico Caruso ai giorni nostri. L’esposizione è promossa grazie alla collaborazione fra il Museo della Paglia e dell’Intreccio ”Domenico Michelacci” di Signa e il Museo “Enrico Caruso” di Lastra a Signa.
L’esposizione, che resterà visitabile fino al 25 gennaio, in orario sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, è promossa anche grazie al sostegno del Rotaract Club Firenze Bisenzio. L’ingresso alla mostra è gratuito.

 




Canti Orfici: un libro fra due secoli

Debutta in prima nazionale il 13 dicembre, con repliche fino al 19 dicembre (lunedì 15 riposo) al Teatro Studio di Scandicci alle ore 21.00 Canti Orfici/visioni, regia di Giancarlo Cauteruccio.

Punta di diamante del progetto CANTI ORFICI: UN LIBRO TRA DUE SECOLI, la nuova produzione di Krypton vede come interprete principale lo straordinario attore Michele Di Mauro. Affianca il regista in veste di dramaturg Andrea Cortellessa in uno spettacolo in cui le musiche originali sono firmate da Gianni Maroccolo e la scena da Paolo Calafiore.

La scena, realizzata in una particolare carta ignifuga, vuole legarsi alla materia del libro. La carta diviene pagina in cui si “scrivono” le visioni cariche di simultaneità, intersecazioni, di urgenza narrativa che sono le componenti rivoluzionarie di quell’unico libro del “primo poeta della modernità ” (come Montale definì Campana).

Sono in scena accanto al protagonista Michele Di Mauro, come presenze/coaguli di visioni, sette giovani attori del Laboratorio di conoscenza e interpretazione teatrale della vita e dell’opera di Dino Campana: Giorgio Coppone, Maria Luisa D’Introno, Giovanni Corsini, Matteo Tanganelli, Veronica Rivolta, Silvia Benvenuto, Emiliana Provenzale.

Il 15 dicembre alle ore 21.00, Radio 3 Rai, in diretta dalla sala M di Via Asiago, Roma, dedica una trasmissione/omaggio a Dino Campana intitolata “E ancora ti chiamo ti chiamo chimera” che vede protagonista Giancarlo Cauteruccio insieme a Michele Di Mauro, Gianni Maroccolo, Andrea Cortellessa.
Il canale Rai è media partner del progetto.

BIGLIETTI:
intero 14 euro; ridotto 12; ridotto studenti 8 euro
info e prenotazioni: 055/7591591 biglietteria@teatrostudiokrypton.it
www.teatrostudiokrypton.it




I vescovi Guano e Ablondi. La Chiesa di Livorno e il Concilio

guanoablondiL’Associazione Alberto Ablondi presenta alla cittadinanza, venerdi 12 dicembre alle ore 17 nella Sala della Fondazione Livorno (Piazza Grande, 23, Livorno), i risultati di una ricerca storica realizzata grazie al contributo della Fondazione Livorno.

La ricerca, che ha come oggetto “Livorno e la sua Chiesa, nel solco del Concilio”, è stata condotta nel corso degli ultimi mesi da un giovane storico addottorato presso la Scuola Normale di Pisa, Sante Lesti, il quale traccerà il percorso di monsignor Ablondi nei primi anni del suo ministero livornese “Non disturbiamo l’evangelizzazione”. Mons. Ablondi Vescovo ausiliare di Livorno e Amministratore apostolico di Massa Marittima (1966-1970)”.

A tale presentazione sarà affiancata la ricostruzione del percorso livornese di monsignor Emilio Guano, predecessore di monsignor Ablondi nella cattedra livornese: la prof.ssa Maria Enrica Senesi, dell’Associazione Ablondi, parlerà infatti di “Mons. Guano: un Vescovo in cammino con la ‘sua’ Chiesa”.

L’incontro sarà concluso con un intervento del prof. Daniele Menozzi, docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale superiore di Pisa e studioso di storia della Chiesa, che inquadrerà i temi affrontati nel più ampio contesto della Chiesa post-conciliare.