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Laboratorio del tempo presente. II edizione Summer School INSMLI

La seconda edizione della Summer School promossa da ISMLI in collaborazione con l’Università Ca’Foscari di Venezia pone al centro il Mediterraneo, spazio centrale nella storia che si studia a scuola il Mediterraneo almeno fino alla battaglia di Lepanto. Dopo questa data lo sguardo della manualistica si sposta a nord, privilegiando una prospettiva nordeuropea, atlantica e mondiale. Fuori da questa vulgata scolastica il Mar Mediterraneo – che oggi bagna le coste di quasi trenta stati, compresi quelli balcanici e quelli affacciati sulle rive del Mar Nero – continua ad essere al centro di vicende che è difficile definire periferiche: immigrazione, rivolte, inquinamento, problemi energetici e scambi commerciali, conflitti endemici (come quello israelo-palestinese) o esplosi di recente (come quello ucraino-russo), costituiscono solo alcune delle questioni che quotidianamente lo impongono alla nostra attenzione.
L’Italia resta ben salda al centro dei suoi collegamenti e dei suoi conflitti, a fare da cerniera con l’Europa continentale.
Come trattare a scuola questi temi?
Il Laboratorio del tempo presente individua tre filoniDittatura/Democrazia, Colonizzazione/Decolonizzazione, Nord/Sud – che permetteranno al docente di inquadrare gran parte di questi problemi. Ad ognuno è dedicata una giornata nel corso della quale storici, tutor e insegnanti lavoreranno insieme per la condivisione di idee e punti di vista, per la comprensione di problemi e per l’individuazione e la progettazione di strategie didattiche e strumenti concreti di insegnamento, come gli “studi di caso” (strumento già diffuso nelle scuole europee).
Direttore: Antonio Brusa
Comitato scientifico: Giulia Albanese, Nadia Baiesi, Antonio Brusa, Mirco Carrattieri, Alberto De
Bernardi, Marcello Flores, Carla Marcellini, Simone Neri Serneri, Patrizia Vayola
Gruppo di supporto storico-didattico: Elena Mastretta, Paolo Mencarelli, Dino Renato Nardelli,
Agnese Portincasa, Francesco Soverina
Tutors: Marida Brignani, Gigi Garelli, Cesare Grazioli, Enrico Manera, Lorena Mussini, Nadia
Olivieri, Enrico Pagano, Giulia Ricci, Fabio Todero, Luciana Ziruolo
Comitato organizzativo: Maria Luciana Granzotto, Carla Marcellini, Nadia Olivieri

Rispetto a quanto indicato nel modulo di iscrizione, è possibile presentare richiesta di partecipazione ai lavori della scuola entro la prima settimana del mese di luglio.

Programma dei lavori

Lunedì 25 agosto, h. 9-16
Saluti
Introduzione: Antonio Brusa, Il laboratorio del tempo presente e la storia del Mediterraneo
Mostafa Hassani Idrissi, Il Mediterraneo, una storia da insegnare
Primo Modulo: Democrazie e dittature
1. Giulia Albanese: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
Proposte didattiche, problemi da affrontare
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi.
Elaborazione di proposte di lavoro
4. Giulia Albanese: lezione (1 h)
5. Dibattito
Martedì 26 agosto, h. 9-16
Secondo Modulo: Colonizzazione e decolonizzazione
1. Nicola Labanca: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi
4. Nicola Labanca: lezione (1 h)
5. Dibattito
Mercoledì 27 agosto, h. 9-16
Terzo Modulo: il Mediterraneo oggi
1. Leila El Houssi: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi
4. Leila El Houssi: lezione (1 h)
5. Dibattito
Chiusura del seminario
Antonio Brusa e Carla Marcellini,
Le idee forti per insegnare la storia del
Mediterraneo contemporaneo
Relatori:
Mostafa Hassani Idrissi, docente all’Università Mohammed V di Rabat, direttore della ricerca sull’insegnamento
della Storia del Mediterraneo, curatore del manuale Méditerranée. Une histoire à partager, Bayard 2013
Giulia Albanese, docente all’Università di Padova e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Insmli
Nicola Labanca, docente all’Università di Siena e direttore di “Italia Contemporanea”
Leila El Houssi, coordinatrice del Master “Mediterranean Studies”, Università di Firenze




Al Toscana Foto Festival di Massa Marittima protagonista la storia

toscanaFotoFestivalDal 9 al 19 luglio Massa Marittima torna a tappezzarsi di immagini, esperienze artistiche a confronto, premi e nuovi progetti con il prestigioso Festival dell’arte fotografica diretto da Franco Fontana. Nella località grossetana le fotografie saranno protagoniste fino al 10 agosto, data nella quale si concluderanno anche le mostre fotografiche (tutte a ingresso libero).

Il Toscana Foto Festival è dal 1992 tra le più importanti manifestazioni italiane dedicate alla fotografia, e tra le più apprezzate nel continente. Il Festival, dal punto di vista artistico, non ha nulla da invidiare ad altri appuntamenti internazionali: workshop e mostre sono sempre di alto livello. L’evento, che quest’anno raggiunge la sua ventiduesima edizione, è nato per scommessa dall’intraprendenza del locale Gruppo Fotografico Massa Marittima, al quale poi sono subentrati nel tempo le istituzioni, affiancate da importanti sponsor privati. Il palinsesto è ormai collaudato su tre filoni: gli workshop tematici con acclamati maestri italiani e internazionali; le mostre fotografiche; le serate con proiezioni e incontri con l’autore. Non mancano poi gli eventi collaterali quali le letture portfolio legate ai concorsi fotografici: momenti di confronto dove i ragazzi incontrano i critici e si discute di fotografia.

Quest’anno a tenere workshop formativi ci saranno Settimio Benedusi, Antonio Guccione, Gabriele Rigon, Giovanni Gastel, già strettamente legato al Toscana Foto Festival, e due grandi ritorni, Guy le Querrec e Oliviero Toscani. “L’edizione 2014 – commenta la responsabile della segreteria organizzativa Giusi Biolatto – si apre con molti allievi iscritti e con alcune interessanti novità tra cui due workshop tutti rivolti ai giovani: il primo, dedicato ai video reportage è “Young people on the move” tenuto dal giornalista Rai Flavio Fusi, l’altro, curato da Chiara Beni per Cooperativa Sistema Museo, in collaborazione con A.Ma.Tur è “Social Media Team TFFyoung”, laboratorio sperimentale di redazione web che racconterà in modo innovativo e accattivante il Festival sui social network, grazie ad un team di giovani redattori”.

Ma nel ricco programma di quest’anno (scaricabile integralmente nei Materiali correlati) sarà in qualche modo protagonista anche la storia del ‘900. Giovedì 10 luglio, alle 22, presso il Palazzo dell’Abbondanza di via Goldoni, verrà proiettato il docu-film Il terzo giorno d’estate, con la regia di Riccardo Bicicchi, dedicato alla storia della partigiana Norma Parenti, medaglia d’oro al valor militare.

Tra le mostre in programma si segnala poi In Massa Marittima, a cura di Chiara Beni, un’esposizione di foto d’epoca dal 1900 al 1959 negli esercizi del Centro Commerciale Naturale di Massa Marittima, che sarà visibile dal dal 9 luglio al 31 agosto. L’abitato di Massa Marittima si racconta per immagini in un’antologia fotografica che ne ripercorre, in un itinerario lungo 280 scatti, il primo Cinquantennio del Novecento politico, sociale, economico e culturale. In occasione del Toscana Foto Festival i 50 scatti che compongono la mostra “In Massa Marittima” tornano ad essere esposti con un allestimento che coinvolge direttamente i cittadini, un allestimento “diffuso”, che recupera come sede espositiva le vetrine dei negozi del centro storico.

Per info:
Toscana Foto Festival
via Todini 3/5, 58024 Massa Marittima (GR)
tel. +39 0566 901526 / +39 347 34 94 326
fax +39 0566 94009
info@toscanafotofestival.com




Retrospettiva di Robert Capa al L.U.C.C.A.

Dal 5 luglio al 2 novembre il Lucca Center of Contemporary Art dedica una retrospettiva a Robert Capa, il “migliore fotografo di guerra del mondo”, come è stato definito la rivista inglese Picture Post nel 1938.

La mostra, dal titolo “Robert Capa. Retrospective”, curata da Maurizio Vanni, espone 97 fotografie in bianco e nero, che documenta tutte le guerre e alcuni avvenimenti storici di cui è stato testimone oculare: il suo primo incarico internazionale a Copenaghen per una conferenza di Trockij del 1932, le tumultuose parate di Parigi del 1936, la guerra civile in Spagna nello stesso anno, la resistenza della Cina all’invasione giapponese del 1938, la conquista alleata della Sicilia, di Sorrento e di Napoli del 1943, lo sbarco in Normandia del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945, l’esperienza russa del 1947, la fondazione ufficiale dello stato di Israele del 1948 e il viaggio in Indocina del 1954 dove trovò la morte, a causa dello scoppio di una mina anti-uomo

Oltre agli scatti sui campi di battaglia, Robert Capa si è concentrato sui ritratti dei civili che erano lo specchio delle sofferenze patite per le atrocità della guerra. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva che non si può fotografare la guerra, perché si tratta per lo più di un’emozione. Ma lui riuscì a catturare quell’emozione scattando accanto a essa. Era in grado di mostrare l’orrore patito da un intero popolo sul volto di un bambino”.

Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Orario mostra:
Dal martedì alla domenica 10 – 19
Chiuso il lunedì
Biglietti: intero 9 euro / ridotto 7




Opening the past. A Pisa un convegno sulla divulgazione dell’archeologia e della storia

Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica, ma soprattutto alla comunità dei cittadini a cui, il lavoro degli archeologi, degli storici e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.

L’archeologia, la storia e in generale le discipline umanistiche, hanno infatti abdicato la narrazione, non riescono a raccontarsi, ad aprirsi alla divulgazione pubblica. Raccontare significa invece coinvolgere, catturare l’attenzione, restituire alla cittadinanza il proprio passato, renderla consapevole ed educarla alla tutela. Le discipline umanistiche devono quindi imparare a utilizzare gli strumenti della contemporaneità (nuovi e vecchi media, social network, realtà virtuale) e cercare nuove strade come quelle legate agli open data, utilizzando la scrittura, l’oralità, le immagini, la condivisione e la collaborazione per produrre un racconto efficace e sempre più immersivo del passato.

Opening the Past 2014 vuole illustrare i diversi aspetti dello storytelling, cercando di stimolare il dibattito e provando a lanciare, tramite il contributo dei partecipanti, alcune proposte.

Programma

9.30 Iscrizione, accoglienza e apertura giornata

10.00 Immersive Archaeology

10.00 Laboratorio MAPPA (Università di Pisa): La storia nascosta nei dati

10.20 Augusto Palombini (CNR-ITABC): Raccontare storie, raccontare Storia. La divulgazione del patrimonio nel solco delle tecniche narrative

10.40 Francesco Ripanti (SISBA): Archeologi(a) e video: una questione di storie

11.00 Marina Lo Blundo (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana): Da archeoblogger a museumblogger: fare esperienza per creare una professionalità

11.20 Fabio Viola (Mobile Idea s.r.l.): Gamification in Archeology – Attracting and Engaging Visitors

11.40 Niccolò Albertini (Scuola Normale Superiore – DreamsLab): DreamsLab: where Virtual meets real for Science and Humanities

12.00 Claudio Benedetti (Università di Pisa – Laboratorio Cultura Digitale ): “Il marinaio spiegò le vele al vento, ma il vento non capì”. Riportare la divulgazione scientifica in Università

12.20 Giuliano De Felice (Università di Foggia – Laboratorio di Archeologia Digitale): Racconti dalla terra. L’archeologia fra linguaggi, creatività e tecnologie

12.40 Emma Tracanella (Wikimedia Italia): Wiki Loves Monuments e ArcheoWiki, due modi diversi per raccontare e fare conoscere il nostro patrimonio culturale

13.00 pausa pranzo

14.00 VideoCaffè: incontro con gli autori dei video sorseggiando il caffè

15.00 Premiazione del vincitore del secondo VideoContest

15.15 Immersive brainstorming

tavola rotonda e discussione aperta moderata Cinzia Dal Maso (archeologa, giornalista e blogger).

partecipano:

Emmanuele Curti (archeologo – Università degli Studi della Basilicata)

Rubens D’Oriano (archeologo – Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro)

Lorenzo Garzella (regista – Acquario della Memoria)

Vincenzo Napolano (fisico -Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

Andreas M. Steiner (direttore editoriale Archeo)

18.00 Bomba Libera Tutti – Pisa 1940/1944 evento aperto al pubblico

Il progetto MemorySharing presenta Bomba Libera Tutti – Pisa 1940/1944 audio/film (30 minuti) di Lorenzo Garzella, Nicola Trabucco, Domenico Zazzara. Produzione: Acquario della Memoria.

Suoni, buio, testimonianze, diari. Il pubblico è al buio, circondato solo di suoni, al centro di un impianto di altoparlanti multipli. Ciascuno spettatore è chiamato a costruire il proprio personale film a partire dalle suggestioni sonore: un montaggio di rumori, musiche, testimonianze, diari privati. L’ambiente richiama l’atmosfera dei rifugi anti-arei: la condivisione in penombra, l’attesa, gli allarmi, il fragore delle bombe. Si rivive l’estate del 1944, fino alla Liberazione da parte degli Anglo-Americani, in una Pisa saccheggiata e distrutta, divisa in due dal fronte dell’Arno, sotto il tiro incrociato dei cannoni tedeschi da Nord, e di quelli Alleati da Sud. Una città dove si vive accampati e barricati, nelle case come nella Cattedrale del Duomo, senza luce e senz’acqua, avvolti nella fame e nella paura, costretti a un coprifuoco di 22 ore, sospesi in un terrore quasi surreale, in cui le voci si rincorrono incontrollate: “Nessuno va più nel centro storico, che è qui a poco più di un chilometro. Dice che vi sono stati visti i conigli, come nella macchia. E che in Borgo circolano solo topi e ranocchi. Gli animali si sono ripresi la città abbandonata dagli umani” (dal diario inedito di Anna Manetti).

Info e contatti

http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=2667

Maria Letizia Gualandi

gualandi@arch.unipi.it




Giugno Pisano. Un mese di cultura

Il 17 maggio l’amministrazione comunale di Pisa ha presentato il programma del Giugno Pisano, arricchito quest’anno di eventi che vanno oltre i consueti appuntamenti con la Luminara, la Regata storica o il gioco del ponte. L’assessore alla cultura Dario Danti ha infatti ricordato che per questa edizione sono stati messi in campo “oltre 150 eventi con un tema che legherà tutti gli appuntamenti, ovvero l’anniversario della nascita di Galilei: hashtag #galileo450. Teatro, musica, concerti, presentazioni di libri e convegni, esposizioni e itinerari, visite guidate e serate danzanti. E ancora: a Palazzo Lanfranchi due mostre, una dedicata all’immagine del grande scienziato fra ‘800 e ‘900, l’altra ai 950 anni della posa della prima pietra della Cattedrale”.

Il Sindaco e l’assessore hanno poi indicato alcune delle manifestazioni “più interessanti: «Riapriremo- hanno detto- al pubblico la Chiesa della Spina dopo due anni con una mostra internazionale sui fili a piombo (“Cercando la verticale”). Continuerà la bellissima “Balle di Scienza, storie di errori prima e dopo Galileo” a Palazzo Blu e poi festival, musica e altre manifestazioni che coinvolgeranno tutta la città, nessuno spazio escluso. Per questo abbiamo pensato di far vivere con immagini e parole anche i muri. Un omaggio a Keith Haring venticinque anni dopo il meraviglioso murales “tuttomondo”, vincolato lo scorso anno dalla Soprintendenza. Oltre dieci muri e spazi della città saranno a disposizione della street art e dei writers permanentemente; connessa a questo provvedimento del Comune, unico in Italia, interventi specifici in città e la mostra “Indoor/Outdoor. Arte urbana a Pisa” di sei artisti al Centro Espositivo per le Arti contemporanee SMS, sul viale delle Piagge”.

Tra i tanti eventi in programma alcuni saranno dedicati alla storia e in particolare alla storia contemporanea. Il primo è un convegno su I supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura, arte, politica e diritto, che si svolgerà a Pisa – presso l’Auditorium di Palazzo Blu nei giorni 26-27 maggio, organizzato dalla Società Storica Pisana sotto l’Alto Patronato della Presidente della Repubblica.

Il 30 maggio invece il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa promuove la presentazione di due libri con un evento: La storia Toscana in due libri, in Aula Liva, in via Paoli.

Il 15 giugno si aprirà poi la già ricordata mostra su Galileo: il mito tra ‘800 e ‘900, che si terrà a Palazzo Lanfranchi, dove rimarrà esposta fino al 30 ottobre.

Due gli appuntamenti in programma promossi e curati da MemorySharing: sabato 14 giugno alle 18 l’appuntamento e il ritrovo per Passeggiate nel tempo. Pisa 1940-1944 è a MixArt in via Bovio. Alle 21 l’iniziativa continua presso il cinema teatro Lux con la proiezione di Bombe 1943, un film multischermo di Lorenzo Garzella e Domenico Zazzarra, con storie, immagini, frammenti in ricordo dei bombardamenti di Pisa durante la seconda guerra mondiale. Venerdì 27 sempre con ritrovo a Mixart alle ore 21, MemorySharing, in collaborazione con l’Associazione culturale Le storie di City Grand Tour, promuove Pane e piombo. Pisa 1940-1944, un film itinerante (il tour durerà circa due ore) di  Garzella, Trabucco e Zazzarra.

Per il programma completo: http://issuu.com/13460/docs/definitivo_calendario_giugno_pisano




A Livorno la presentazione del libro Buriazia e una lezione sui Manifesti di Oriano Niccolai

Logo istoreco LivotnoSi inaugura con due importanti appuntamenti culturali previsti per il 7 e il 14 maggio la collaborazione tra l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (Istoreco) e la Sezione Soci di Unicoop Tirreno Livorno, tesa a valorizzare la storia del territorio.

Il 7 maggio, alle ore 17, presso lo Spazio Soci di Unicoop Tirreno di Livorno, via Settembrini, sarà presentato il volume Buriazia di Catia Giaconi. All’iniziativa interverranno, oltre all’autrice del libro, il direttore dell’Istoreco, Catia Sonetti e la responsabile Cultura della Sezione Soci Coop, Maria Mazzarino.

Il 14 maggio, alle ore 17, presso lo Spazio Soci di Unicoop Tirreno di Livorno, via Settembrini, il direttore dell’Istoreco Catia Sonetti, terrà una lezione dal titolo La storia dell’Italia nel secondo Novecento attraverso i manifesti di Oriano Niccolai. La lezione sarà organizzata utilizzando il materiale e i contenuti della mostra Rosso Creativo. Oriano Niccolai 50 anni di manifesti, organizzata dall’Istoreco nel novembre 2013. Durante la serata sarà possibile acquistare il catalogo della mostra curato da Margherita Paoletti.

Per le schede dei libri si veda nella sezione Le nostre pubblicazioni.




Visite guidate alla Biblioteca Comunale “F.D.Guerrazzi” di Villa Fabbricotti

labronicaVisita al patrimonio documentario della Biblioteca Comunale Labronica “Francesco Domenico Guerrazzi” di Villa Fabbricotti (viale della Libertà, Livorno), da domenica 4 maggio. Come ogni prima domenica del mese sarà possibile effettuare una visita guidata e gratuita a cura della coop Itinera per conoscere la storia della Biblioteca e il suo posseduto, antico e moderno. Domenica 4 maggio e domenica 1 giugno, porte aperte a partire dalle ore 16 (il 1° giugno dalle ore 17) per un tour all’interno della Villa Fabbricotti con ritrovo davanti all’ingresso principale della Biblioteca.

Un operatore esperto farà da guida accompagnando i visitatori in un percorso storico sulla nascita della biblioteca a Livorno e sul suo funzionamento. La Biblioteca Labronica, inserita all’interno del parco di Villa Fabbricotti, ha infatti un’interessante storia da raccontare. Nata ufficialmente nel 1952, ma inaugurata nella veste attuale nel giugno del 2003, dopo un importante intervento di restauro, svolge infatti la duplice funzione di biblioteca conservativa e di pubblica lettura.

I suoi preziosi fondi, consultati da storici e studiosi spesso operanti fuori dai confini locali, testimoniano il lungo percorso nel tempo con cui la biblioteca si è andata costituendo e documentano la storia di Livorno e la storia d’Italia tutta, attraverso opere manoscritte, pubblicazioni a stampa, cartoline dell’epoca e fotografie per un totale di circa 140.000 pezzi. Tra i più importanti, si ricordano l’Encyclopedie di Diderot e D’Alembert e Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, gli originali autografi delle Grazie del Foscolo, l’Autografoteca Bastogi, lettere e documenti manoscritti di Giacomo Leopardi, la collezione iconografica Oreste Minutelli comprendente oltre 4.000 stampe che testimoniano la nascita e la storia di Livorno.

Servizio essenziale per la vita sociale e civile della nostra città e presidio di democrazia fondata sulla libertà di espressione e sul confronto delle idee, da alcuni anni la Biblioteca Labronica, che in primis raccoglie, organizza e rende disponibili i prodotti della creatività e dell’ingegno, opera anche in direzione dei giovani, promuovendo eventi e mostre di target non soltanto storico, ma anche e soprattutto contemporaneo, conscia che la memoria culturale del territorio debba di continuo relazionarsi con il presente, senza il quale appare irrealizzabile il futuro della nostra città. Le biblioteche in generale, e quella livornese in particolare, costituiscono infrastrutture essenziali della conoscenza e della cultura tutelando la memoria culturale della nazione e del territorio offrendo a tutti occasioni di crescita personale e culturale. Ma le biblioteche sono anche luoghi aperti, gratuiti, alla portata di tutti.

Alla fine della guida sarà possibile ritirare la tessera con la quale potere accedere al servizio di prestito libri secondo le procedure che saranno spiegate nell’occasione.

Info
Biblioteca Labronica
0586.264511
(orario 8.30 – 19.30 – sabato solo la mattina).
Coop Itinera
0586.894563 (orario 8.30 – 18.30)




“Il Novecento, opere su carta” dalle collezioni di grafica del Museo Civico “Giovanni Fattori”

operesucarta“Il Novecento, opere su carta”: è il titolo della mostra che si apre giovedì 17 aprile, ore 17, ai Granai di Villa Mimbelli (Museo G.Fattori, via S. Jacopo in Acquaviva 61, Livorno) e che si potrà visitare fino al 18 maggio. In esposizione una serie di opere della collezione grafica del Museo”G.Fattori” che, lungi da pretese di esaustività, tentano di fornire al visitatore un approccio all’espressività artistica del XX° secolo in Italia.

Dai disegni di Plinio Nomellini, degli inizi del secolo, si attraversa il Novecento con Modigliani, Guttuso, con lo spazialismo di Fontana, l’astrattismo di Piero Dorazio, l’arte concettuale di Giulio Paolini. Il nucleo di opere incise offre uno sguardo su artisti come Carlo Carrà presente con una litografia che riproduce un suo celebre quadro, Emilio Vedova che con Giò Pomodoro e Luigi Veronesi hanno lasciato al Museo tre litografie realizzate nel 1982 in favore della libertà del Cile dalla dittatura di Pinochet.

Il tema sociale è presente anche nell’acquaforte di Enrico Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli”, mentre degne di nota sono le stampe fotografiche di Luciano Fabro, il “Pinocchio” di Ugo Nespolo con i suoi accesi cromatismi, le litografie del surrealista Roberto Sebastian Matta. In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il volume dallo stesso titolo, “Il Novecento. Opere su carta”, a cura di Mattia Patti (edizioni Pacini, Pisa). Introdurrà la critica d’arte Antonella Capitanio.

Il volume, insieme alla mostra, costituisce la prosecuzione della campagna di valorizzazione del patrimonio del Museo “G. Fattori” iniziata alla fine degli anni Novanta, dapprima con il volume delle opere dell’Ottocento, e successivamente con i due volumi dedicati alle prestigiose collezioni dei disegni e delle incisioni di Giovanni Fattori alle quali il Museo dedicò due mostre rispettivamente nel 2001 e nel 2002.

Il volume presenta appunto la collezione molto eterogenea di opere di grafica del Novecento conservata al Museo ed acquisita nel corso del tempo attraverso acquisti, lasciti e donazioni. La collezione è costituita da disegni ed incisioni, opere alle quali spesso viene data un’importanza marginale rispetto ai dipinti. In realtà il disegno ha un ruolo fondamentale nell’attività di un artista perché in molti casi rivela la sintesi del suo processo di ricerca, i suoi momenti di riflessione, costituendo spesso delle espressioni del tutto autonome.

Analogamente, la tecnica dell’incisione, che ha origini molto antiche e che richiede comunque una notevole abilità, consente all’artista che la sperimenta di ottenere dei risultati espressivi molto diversi e talvolta impossibili da raggiungere con il disegno o la pittura.

Info mostra “Il Novecento, opere su carta”

Giorni di apertura: 18 aprile – 18 maggio 2014
Orari:
• Dal martedì alla domenica 10-13 e 16-19
• Domenica 20 aprile (Pasqua) CHIUSO
• Lunedì 21 aprile APERTO
• Sabato 17 maggio, in occasione della Notte dei Musei, apertura straordinaria serale 21-23
Luogo:
Museo Civico Giovanni Fattori- Granai di Villa Mimbelli
Livorno, Via S. Jacopo in Acquaviva 61

INGRESSO LIBERO

Info
Tel .0586-808001/0586-811114
museofattori@comune.livorno.it